Dal link che ho pubblicato qualche intervento prima riprendo la questione del WTC 7, magari l'avete già letta, ma nel caso la riporto: 4.1.1. Qual è la versione ufficiale del crollo dell'Edificio 7? Premessa importante: non è una “versione ufficiale”. Quest'espressione è impropria, perché sembra indicare una velina di governo da accettare senza prove. Invece esiste una ricostruzionetecnica del crollo del WTC7, intitolata NIST NCSTAR 1A - Final Report on the Collapse of World Trade Center Building 7 e disponibile qui, che è stata effettuata da specialisti indipendenti, sulla base di testimonianze e rilevamenti dei pompieri, di immagini fotografiche e video, e di sofisticate simulazioni computerizzate della fisica di un edificio in fiamme. Nessun esperto di settore, di nessun paese al mondo, la contesta in modo documentato. La modalità di crollo del WTC7 è definita collasso progressivo ed è ben nota agli addetti ai lavori: appare anomala agli occhi dei profani perché il WTC7 fu il primo edificio di grandi dimensioni verticali a subire un collasso progressivo dovuto a incendi (il secondo fu il Plasco Building a Teheran nel 2017). In sintesi, il WTC7 fu colpito dalle macerie del crollo della Torre Nord, che innescarono incendi che bruciarono per ore senza poter essere domati (non c’era acqua). Il calore indebolì la struttura, realizzata interamente in acciaio, e ruppe alcuni giunti che legavano i solai al fascio centrale di colonne portanti. Alcuni solai caddero internamente, per cui una colonna in particolare, quella dello spigolo interno di nord-est, la numero 79, che reggeva un carico strutturale molto elevato, si trovò senza contenimento laterale lungo vari piani e si piegò, trascinandosi dietro i solai. Le altre colonne cercarono di reggere il carico straordinario, ma essendo indebolite si piegarono anch’esse e la struttura iniziò a crollare. Il crollo avvenne alle 17.20 circa dell’11 settembre 2001. In dettaglio, il WTC7 fu colpito dalle macerie della Torre Nord, alta 410 m e situata a circa 110 metri di distanza. Le macerie in fiamme innescarono incendi su almeno dieci piani, presso i lati sud e ovest del WTC7. Gli incendi furono alimentati dal contenuto dell'edificio (arredi, carta, moquette), come avviene in qualsiasi incendio in ambiente domestico o d'ufficio. Ai piani dal 7 al 9 e dall’11 al 13, questi incendi bruciarono incontrollati, perché il sistema antincendio era privo d’acqua: le condotte di alimentazione erano state danneggiate dal crollo delle Torri Gemelle. Gli incendi si diffusero verso il lato nord-est dell'edificio (quello dove iniziò il collasso). Le colonne verticali non raggiunsero temperature superiori ai 300 °C, ma le lunghe travi orizzontali d'acciaio del lato est del WTC7 raggiunsero su più piani i 600 °C: una temperatura insufficiente a causarne la fusione, ma sufficiente a indebolirle e a causarne la forte dilatazione, che è uno dei fattori chiave del collasso dell'edificio. Al 13° piano, la dilatazione e il calore ruppero uno dei giunti che collegavano una di queste lunghe travi orizzontali a una delle colonne primarie centrali, la numero 79, e a una della colonne di facciata, la numero 44. La caduta della trave orizzontale fece crollare localmente il solaio del 13° piano, innescando crolli a catena dei solai fino al quinto piano. La colonna 79 si trovò così priva di contenimento laterale in direzione est-ovest per un'altezza di nove piani e quindi si piegò, togliendo il sostegno a tutti i solai soprastanti, che crollarono. La figura qui sotto mostra una sezione orizzontale di un piano tipico del WTC7, con la disposizione degli elementi strutturali orizzontali. I numeri identificano le colonne. La trave innescante, la 79 dello spigolo interno di nord-est, è in basso a sinistra. Il crollo si propagò quindi verso l'alto, fino al tetto, e poi coinvolse le altre due colonne (la 80 e 81). Il crollo si estese poi da est verso ovest, sovraccaricando in cascata le altre colonne della struttura. Poi crollò l'intera facciata.
Non vorrei venire a rompere le uova nel paniere. Vorrei però farvi notare che nel lontano 1962 era ad un passo dall'essere messa in atto l'operazione northwoods contro Cuba: https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Northwoods Non capisco quindi tanto stupore per l'ipotesi dell'autoattentato. L'hanno già fatto e probabilmente lo faranno ancora. Tornando all'argomento in oggetto vi invito a visionare una risposta alle bufale dei debunkers: Grazie. edit: azz, scusate, ho visto ora che il video era già stato postato.
L'hanno già fatto? Ma se propio il link che hai fornito tu dice che il piano non fu mai messo in atto perché rigettato in toto dal presidente. Ad ogni modo, lo stupore non è tanto e solo per la mera ipotesi dell'autoattentato ma per le modalità con le quali, secondo alcuni complottisti, questo autoattentato sarebbe stato progettato e realizzato. Se uno mi dice che Trump vuole distruggere l'arsenale nucleare nordcoreano con un unicorno magico, permettimi di avere dei dubbi. Dubbi, ovviamente dovuti alla presenza dell'unicorno (impossibile) non alle presunte intenzioni di Trump (sconosciute ma plausibili). L'elemento chiaramente fantastico ed incredibile in questione, nel caso dei complottisti 9/11, è costituito (principalmente) dalle affermazioni che ci sarebbero state delle demolizioni controllate e che l'aereo che ha colpito il Pentagono non sarebbe stato un aereo ma un drone o una bomba che poi è stata fatta passare artatamente per l'ennesimo aereo dirottato. Tutte le tesi "complottiste" che contengono questi due elementi, a mio modesto avviso, non sono neppure da prendere in considerazione. Così come Trump e l'unicorno.
Ho visto ora che c'era un sondaggio allegato ed ho visto i risultati. Ora capisco perchè il prossimo governo in Italia sarà fatto da gente che crede a scie chimiche e chip sottocutanei. In bocca al lupo
Ma scie chimiche per la geoingegneria planetaria tipo microagenti riflettenti per respingere i raggi solari ? E chip sottocutanei RFID NFC per aprire porte, pagare, accendere le luci, raccogliere informazioni sanitarie, autenticazione, etc... ?
No no, niente di tutto ciò. Scie chimiche per le geominchiate complottiste che circolano da un po' di anni e chip sottocutanei di X-Filesiana memoria per nerd complottisti che senza tali pippe mentali non riescono a cummare a dovere.
Hai ragione, ma sai qual'è il bello? Che su ste minchiate, non sai mai quale minchiata è sparata dai minchioni e quale invece dai furboni. Nel senso che per coprire notizie vere spesso il metodo migliore è riempire i canali di informazioni inaffidabili , e la cosa è molto efficacie.(Grosso modo lo fa anche Mentana con attivissimo nelle sue trasmissioni) Per quanto riguarda l'11/9, io dal 2003 ero assolutamente complottista, soprattutto per il pentagono, poi viste le immagini interne dell'edificio mi sono ricreduto e oggi sono allineato alla tesi ufficiale, anche se sospetto fortemente che qualcuno gli abbia lasciati fare ....
No no , dubito proprio su tutto, ad esempio dubito tu esista davvero, potresti benissimo essere l'altro account di Darsky ...
"L'hanno già fatto" si riferiva, ad esempio, all'affondamento del USS Maine e all'incidente nel Golfo del Tonchino. Northwoods dimostra semplicemente che tra i vertici questo genere di cose è assolutamente normale.
Ok, il Tonkino e le manipolazioni dei dati ( http://nsarchive2.gwu.edu//NSAEBB/NSAEBB132/relea00012.pdf ), ma il Maine ? Cosa è saltato fuori sul Maine ?
Visto che tu hai scritto "l'hanno già fatto" subito dopo una frase in cui si usava il termine "autoattentato", ho desunto che ciò che avrebbero già fatto fosse un autoattentato (ossia ammazzarsi gente propria facendo sembrare che fossero stati altri). Cosa che nel famigerato incidente del Golfo del Tonchino non è successa e, per quel che ne so io, neppure nel caso del Maine (in cui l'esplosione fu probabilmente dovuta ad un incidente). Cioè è normale che, una volta proposte, vengano rigettate dai vertici. A meno che tu non abbia prove che mostrino come gli USA in passato abbiano volutamente ammazzato propri cittadini con falsi attentati per avere un casus belli. Che poi è questa la cosa che mi dà da pensare... il casus belli non è la causa della guerra ma una scusa per la guerra. E le scuse, come si sa, si trovano per tutto. Non è neppure necessario che debbano essere particolarmente convincenti, soprattutto per gli USA. Basta dire: è andata così, o meglio, pensiamo sia cosà, e la guerra è servita. Non è stato necessario affondarsi una propria nave nel Tonchino, non è stato necessario nascondere bombe atomiche in Iraq. Se la storia ci insegna qualcosa, ci insegna che gli USA hanno sempre fatto come gli è piaciuto, senza stare a fabbricare attentati ma orientando l'opinione pubblica con (mezze) verità e ipotesi tendenziose. Tanto, poi, del Vietnam e dell'Iraq l'opinione pubblica ti ha chiesto conto solo per i susseguenti fallimenti militari, non per i fantomatici attacchi nordvietnamiti o le più fantomatiche WMD di Saddam.
Umani microchippati per salire su un treno... Per entrare al lavoro... Per comunicare il battito cardiaco all'ospedale... Le scie chimiche di Oxford per il controllo climatico... Il senato che sta approvando una legge sul controllo digitale totale per ogni singolo cittadino... @bacca ma insomma... ??? Queste cose le devo scoprire direttamente da googlenews ? Ma scherziamo ?? C'è rimasto almeno qualcosa di esclusivo sui siti complottari ?? Non ci sono più le teste di stagnola di un tempo... Dopo i nerd sdoganati da TBBT ora i complottari sdoganati da googlnews
comincia ad "...abituati alla parola precrimine, a tutta velocità verso il totalitarismo. Gran Bretagna e questo è per me un argomento di grande grandissima importanza. Da noi, naturalmente i media che tanto si battono contro le bufale e per l'istituzione del Ministero della Verità non se ne trova traccia. Nessuno ne parla, giornalisti vil razza di servi! La Gran Bretagna vuole introdurre una pena detentiva fino a 15 anni di prigione, sì avete capito bene 15 anni, per persone, ed ora tenetevi ben saldi ed aprite occhi ed orecchie, che navigano, accedono a siti di propaganda di stampo terroristico o d'estrema destra. No non servirà che scrivano commenti, sarà sufficiente che certi siti vengano semplicemente visitati e l'internauta rischia fino a 15 anni di carcere. Gentili signore, egregi signori, meditate, dove ci sta conducendo questo viaggio, ma ancora più impressionante è la velocità con cui stiamo scivolando in un sistema che alla fine potremo definire solamente totalitario. Ma quando saremo a quel punto non avremo neppure più la parola idiota per definire chi ci comanderà! E una mattina ci sveglieremo ed apriremo gli occhi in un gulag, che magari avranno rinominato in "villaggio di rieducazione" che va dall'Atlantico al Pacifico."