Impatto economico e sociale dell'immigrazione odierna

Discussione in 'Off Topic' iniziata da andy, 13 Gennaio 2016.

  1. DistruttoreLegio

    DistruttoreLegio

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    A perciò se stupro una è colpa sua?
     
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  2. bacca

    bacca

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    Sono d'accordo con te, l'immigrato è debole e è "spinto" verso mestieri poco edificanti come lo spaccio e i reati affini.
    Trovo però strano come tu da un lato togli la colpa all'essere umano immigrato che delinque, dall'altro non accetti di togliere la colpa all'essere umano elettore che vota "fascista", o all'essere umano cittadino che inizia ad odiare gli immigrati.
    Sono pur sempre reazioni, oserei dire matematiche causa effetto, a determinate situazioni.
     
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  3. DistruttoreLegio

    DistruttoreLegio

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    Io non sono per niente d'accordo ... È sempre colpa di qualcun altro ... No non credo proprio
     
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  4. blizzard

    blizzard Moderator Membro dello Staff

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    No, sono detenuti per regione di nascita.
    Ma non vuol dire che i Sardi sono peggio, secondo me semplicemente non hanno o non si possono permettere buoni avvocati.

    La cosa curiosa è che se si vanno a vedere i dati di dettaglio la regione peggiore in assoluto è... il Molise :eek: non sembrerebbe una regione ad elevato tasso criminale nell'immaginario collettivo.

    C'è da aggiungere che c'è un sacco di criminali ai domiciliari che non rientrano nelle statistiche della popolazione carceraria.
    Mia cognata ad esempio aveva per vicino di casa uno ai domiciliari per ESTORSIONE :(
     
  5. Mappo

    Mappo

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    Mi posso sbagliare, ma mi sembra che tu confonda i dati, prendo per buono il 40% che dici, ma quella non è la percentuale di chi viene riconosciuto rifugiato. La percentuale di chi viene riconosciuto come rifugiato dovrebbe, vado a memoria, essere di circa il 7%, poi ci sono quelli a cui viene accordato il regime di protezione sussidiaria che incide per circa un 8% e infine quelli che ricevono quello di protezione umanitaria, quest'ultimo status mi pare esista solo in Italia e incide per circa un 25% e mi pare che il governo stia valutandone la cancellazione. Quindi la percentuale dei riconosciuti come rifugiati è enormemente inferiore al 40%.
     
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  6. Carlos V

    Carlos V

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    A tal proposito voglio aggiungere che gli immigrati, oltre alla microcriminalità che giustamente citate, trovano come fonte di sostentamento anche il lavoro nero sottopagato.
    Ci sono molti immigrati che lavorano nelle campagne, in condizioni che rasentano (e in alcuni casi raggiungono) la schiavitù; ci sono anche quelli che svolgono lavori di bassa manovalanza e che, accontentandosi di salari da fame, fanno abbassare il livello di retribuzione e di qualità generale nel mondo del lavoro.

    Già con la crisi economica (e quindi prima che il fenomeno migratorio esplodesse come lo conosciamo oggi), il potere contrattuale dei lavoratori era diminuito, perché se rifiutavi di lavorare al di sotto di una certa soglia di stipendio e di standard qualitativi (orari, pause, straordinari, ferie) era un problema tuo. Il datore di lavoro poteva facilmente rimpiazzarti, dal momento che fuori dalla porta c'era una fila enorme di persone pronte a prendere il tuo posto.
    Quindi restavi e accettavi le condizioni, e dovevi anche ritenerti fortunato ad avere un impiego.

    L'immigrazione recente ha abbassato ulteriormente l'asticella degli standard qualitativi, perché con l'immigrato disposto a fornire una prestazione lavorativa a condizioni estremamente basse, ci si orienta (giustamente, secondo una logica di mercato) verso il massimo del profitto con la minima spesa.
    E no, non tiriamo fuori la solita frase che ho sentito più volte che "gli immigrati svolgono i lavori che gli Italiani non vogliono più fare"; questo può essere vero per le nuove generazioni, che hanno in media una percentuale più alta di laureati rispetto a quelle del passato, che ambiscono giustamente a posizioni lavorative migliori (altrimenti che hai studiato a fare?), ma non per le persone che avrebbero trovato in determinati lavori la loro principale fonte di retribuzione.

    Poi ci sono anche casi di immigrati che si sono fatti strada unicamente grazie alle loro abilità personali, perlopiù sportive, venendo reclutati in squadre di calcio o di atletica (che spesso militano nelle serie minori), ma sono singoli episodi che sono estranei alle dinamiche di mercato di cui parlavo prima.
     
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  7. kaiser85

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    Ragionamento ineccepibile. Tutti a casa di Gamby a rubare allora, tanto è casa tua, dimentichi e bypassi facilmente.
     
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  8. Gamby

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    Casa mia è aperta sei hai bisogno
     
  9. Gamby

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    Attenzione. Non mettermi parole in bocca. Se avessi il potere di levare il voto ad un fascista, non lo leverei. Ciò che contesto non è la reazione di critica alla gestione dei migranti, quella la contesto anchio. Contesto all'elettorato la miopia.
    Ed anche per questa presunta deresponsabilizazione: se uno delinque che sia giudicato colpevole e trattato di conseguenza. Il contesto serve a risolvere i problemi alla base, non giustificare.
    Gli italiani poveri fanno più reati violenti dei ricchi. Ma o date una spiegazione sociale a questa cosa o divina. Facciamo i protestanti che se sei ricco è perché sei bravo e dio ti ha dato successo?
     
    Ultima modifica: 27 Giugno 2018
  10. Gamby

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    Bene e te la prendi con lo schiavo a fianco a te invece che con chi sfrutta entrambi?
     
  11. Gamby

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    Attualmente siamo su una media del 42% dei riconosciuti rifugiati.
    La protezione umanitaria non esiste solo in Italia ma in tutta Europa. E se il governo deciderà di abolirla, ok la percentuale si abbasserà ma mi pare evidente la stortura di aggravare i motivi di accettazione per accettarne di meno. Rende palese non la volontà paventata di "aiutare chi lo merita" ma di "accollarsene il meno possibile". Il 7/8 % é stata una bugia di alcune parti politiche che hanmo assimilato a rifugiati solamente quelli politici. Scusa ma non riesco a copiaincollare il file, ma ho appena ricontrollato prima di scrivere (dati del ministero)
    Provvederò a breve.
     
    Ultima modifica: 27 Giugno 2018
  12. Gamby

    Gamby

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    Ok riuscito
     

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  13. Carlos V

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    No, non stavo identificando alcun "nemico".
    Il mio intervento voleva essere solo un valore aggiunto al dibattito: si stava dicendo che gli immigrati poco integrati hanno come unico sbocco (o perlomeno come sbocco principale) la microcriminalità; io ho aggiunto che ci sono anche immigrati che non seguono una strada criminale e che finiscono per fare lavori (di per sé legali) sottopagati. Una semplice constatazione della situazione generale.

    Sul fatto che ci sia lo sfruttamento e che debba essere combattuto non ci piove.
    Alla fine, sarà piuttosto cinico dirlo, è una logica di mercato. Tu datore di lavoro preferisci assumere un bracciante italiano che si aspetta di ricevere un certo stipendio e certi standard qualitativi, o un immigrato che:
    - lo puoi pagare a pochi spiccioli
    - non ha tutele sindacali ed è disposto ad accettare qualsiasi cosa, pur di lavorare
    - produce di più del suo omologo italiano per il motivo di cui sopra
    - vive in una baracca/tenda appena fuori dal campo, risparmi anche i costi del trasporto
    - non ha alle spalle una rete famigliare/sociale perché è appena arrivato in un Paese per lui straniero

    Attenzione, NON sto giustificando in alcun modo lo schiavismo moderno, speravo che lo schiavismo fosse terminato nel XIX secolo, sto solo facendo una constatazione dei fatti.

    Non c'è bisogno di mettersi sulla difensiva. Il mio intervento era molto rilassato e fatto con spirito di contribuire alla discussione.
     
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  14. bacca

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    Lo schiavismo moderno è tra le azioni umane quella che ha ridotto di piu la povertà nel mondo negli ultimi anni
     
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  15. Mappo

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    Scusa, ho guardato il file che hai allegato e per scrupolo sono anche andato sul sito del ministero e i dati confermano quelli che a memoria avevo citato, per il 2017 sono: 8% rifugiati, 8% sussidiaria, 25% umanitaria, diniego 58% altri esiti 1%, esattamente quelli che avevo riportato nel mio intervento e che tu dicevi fossero una bugia di qualche partito politico. Quindi i rifugiati non sono il 40% come sostieni, ma solo l'8%, tutti gli altri non godono dello status di rifugiato, ma di uno status minore appunto quello sussidiario e quello umanitario.
     
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  16. Mappo

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  17. Gamby

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    Non sono agitato tranquillo. Ho risposto così perché questi argomenti vengono utilizzati in certi modi e pensavo lo intendessi anche tu. A quanto pare però, errore mio
     
  18. Gamby

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    Minore? Sono comunque rifugiati. Non politici ma rifugiati. Ritenere che solo quelli politici siano da tenere mi sembra quantomeno ambiguo...
     
  19. Mappo

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    E' la normativa attuale che distingue fra rifugiati, coloro che hanno ricevuto asilo politico e coloro che non lo hanno, ma beneficiano di una protezione attenuata. Poi bisogna intendersi su cosa si intende per asilo politico, ed è forse il termine politico che trae in inganno. L'asilo politico può essere concesso in situazioni in cui la politica non c'entra assolutamente nulla. Recita infatti l'art 1 della Convenzione di Ginevra: (è rifugiato) “chi temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo una cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di siffatti avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”. Ad esempio un omosessuale (ma l'esempio potrebbe valere per un cristiano o uno yazida iracheno o per tante altre situazioni) che non abbia mai fatto politica, ma che per il suo solo essere omosessuale sia stato sottoposto, poniamo, ad indagini, interrogatori, o peggio atti di intimidazione/violenza, per ciò solo rientra nella categoria di chi può chiedere l'asilo politico e il conseguente status di rifugiato. Nella protezione sussidiaria il soggetto non ha subito nulla, ma vi sono forti motivi che inducono a pensare che potrebbe subire persecuzioni, nell'esempio di prima, l'omosessuale ( o lo yazida) non ha subito nulla personalmente, ma proviene da un paese in cui l'essere omosessuale costituisce un reato punibile con la morte, o comunque lo espone a gravi rischi per la sua incolumità, pensiamo alle immagini degli omosessuali scaraventati giù dai tetti a Raqqa. L'ultimo caso quello umanitario esclude le situazioni previste nei precedenti casi ed è una forma di tipo residuale ampiamente rimessa alla valutazione della Commissione, qualora ricorrano “seri motivi” di carattere umanitario come ad esempio motivi di salute o di età, oppure la persona provenga da paesi ove sussitano situazioni di grave instabilità politica o episodi di violenza o di insufficiente rispetto dei diritti umani, vittime di carestie o disastri ambientali o naturali, ovvero direttamente su richiesta del cittadino straniero.
     
  20. Gamby

    Gamby

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    D'accordissimo con quello scritto. Però dai ragione a me scusa. Un omosessuale che non ha mai subito persecuzione ma ceh rischia pesantemente di subirla ha bisogno di meno protezione di chi purtroppo è gia stato vittima?
     

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