Terza Repubblica governo Conte e Salvini e di Maie

Discussione in 'Off Topic' iniziata da DistruttoreLegio, 7 Giugno 2018.

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  1. GyJeX

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    Voglio vedere :sneaky:
     
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  2. maie

    maie

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    Bah, io ho provato a giugno a fare un weekend. Mi è costato meno andare a Tel Aviv.

    Nulla da dire sul resto (concordo), se non che il mondo è grande e vario.
     
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  3. ITAK_Linus

    ITAK_Linus

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    Anche a me piace moltissimo la Sicilia, ma non riesce a fare turismo di massa ed è un dato di fatto.


    Ora, secondo me il discorso pregiudizi lascia il tempo che trova perché in fondo son riusciti a fare del turismo di massa a Sharm el Sheik o come accidenti si scrive in Egitto e non credo ci fossero meno pregiudizi verso l'Egitto. E parlo di una località singola.
    Che poi io non ci andrei nemmeno con una pistola alla tempia a sharm el sheik è un altro discorso, qui si parla in generale e di grandi numeri.

    Poi, ripeto, possiamo anche dire che è colpa dei pregiudizi ma se anche fosse così, cos'è stato fatto per eliminarli?

    Fra l'altro ne discutevo l'altro giorno col mio barbiere che è sicilianissimo (e di tradizione barbieristica siciliana): io capisco anche il discorso pregiudizi però non può diventare un alibi ad libitum sennò qualcosa non quadra ed è sulla scia di "colpa dei politici".


    Com'è che Roma ha meno turisti di Milano? Perdio è un insulto alla logica. Poi uno vede che ha meno turisti di Berlino dove non c'è un cazzo ed è stata bombardata allo sfinimento e allora capisce che qualcosa non quadra a Roma. O forse quadra troppo a Milano e Berlino (per fare due esempi).

    E non è nemmeno che uno può dire tipo Firenze "oh, più di un tot non ci stanno fisicamente diocristo la vedi quant'è piccola la città?!".
     
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  4. ITAK_Linus

    ITAK_Linus

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    Tel Aviv magnifica fra l'altro. La volevo citare per il discorso "pregiudizi" ma sticazzi dopo si apriva Israele e Palestina ed è come aprire il vaso di pandora

    Non vedo l'ora di tornarci infatti (Ottobre se dio mi aiuta e benedice ma dubito assai)
     
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  5. blizzard

    blizzard Moderator Membro dello Staff

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    Si era una provocazione :D
    Per quanto molti sono davvero sospettosi nei confronti della Sicilia pur non essendoci mai stati.
    Potrebbe e dovrebbe essere la prima regione turistica d'Italia, invece è... il Veneto. Tanto di cappello!
    È chiaro che in Sicilia non ci sono abbastanza collegamenti aerei (e chi è che si vuole fare migliaia di km in auto nel 2018 per andare in ferie?) e poca ricettività alberghiera.
     
  6. blizzard

    blizzard Moderator Membro dello Staff

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    Dovevo andarci a dicembre poi quel giornalista rai di cui non faccio il nome, ma che fa rima con stocazzo, è andato a farsi tirare le pietre a ramallah in diretta tv con elmetto e giubbotto antiproiettile e lancio di lacrimogeni.
    Risultato: mia moglie si è impressionata, viaggio disdettato :mad::mad::mad:
    Maledette fake news
     
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  7. ITAK_Linus

    ITAK_Linus

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    Ma infatti... ci devi andare senza moglie! Ahahahaha


    No comunque la sicurezza è top, anche se io sono uno con lo stomaco decisamente forte per ste robe e quindi non faccio testo

    PS. Indovina chi aveva fatto autostop in Israele due settimane prima che uno o due autostoppisti israeliani furono ammazzati e nacque il delirio di morti e casini? :kiss:
     
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  8. Mappo

    Mappo

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    Giusto, fai come me che a Tel Aviv invece che con la moglie ci sono andato con la cognata :D
    Per la sicurezza concordo, è veramente rarissimo che turisti o pellegrini restino coinvolti in atti di terorrismo, mi pare che un paio di anni fa una studentessa universitaria inglese cristiana venne uccisa, ma solo perché scambiata per ebrea
     
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  9. ITAK_Linus

    ITAK_Linus

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    Hai divorziato? È diventata moglie la cognata?
    :D:D:D:D:D:D:D:D:D:D
     
  10. Mappo

    Mappo

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    No, no anche lei è felicemente sposata e abita a 50 metri da noi, è un'amicizia di lunghissima data, ho conosciuto mia cognata molto prima di sua sorella, anzi senza di lei non credo che avrei mai incontrato quella che poi sarebbe diventata mia moglie
     
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  11. ITAK_Linus

    ITAK_Linus

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    capisco perfettamente :di una ex con la quale passai diversi anni, lei di tutta la famiglia era quella che consocevo meno anche quando si inizò a frequentarci ahahahahahah
     
  12. GyJeX

    GyJeX

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    Il turismo di massa è devastante, meglio il turismo poco, spendaccione ma buono. Dai... Per colpa dei soliti Napoletani e Romani, tedeschi e spagnoli, ora dilaga la moda delle spiagge a numero chiuso, delle regole assurde tipo "lavarsi i piedi prima di andar via", "niente asciugamani ma stuoie" etc... E quindi giù di "Sardi popolo di barbari inospitali" che dovrebbero lasciare le spiagge ai turisti che gli portano soldi :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO: .

    Poi, quando becchi i soliti stronzoni che lasciano la mondezza in spiaggia, magari succedono cose spiacevoli...

    https://www.olbianova.it/notizie/camper-fiamme-golfo-aranci-danneggiata-anche-unauto/

    Ne colpisci uno per educarne cento, ma ne arriva un milione l'anno...

    Fosse per me vieterei le auto e i caravan sui traghetti. Il turista li affitta qui, che poi la differenza non sarebbe neanche tanta come costi... Portare l'auto qui costa un occhio. E i mezzi pubblici funzionano perfettamente qui, partono diligenze ogni mercoledì e venerdì, latitanti permettendo.
     
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  13. Willy il Peyote

    Willy il Peyote

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    ma tu pensa se nascevi in Veneto cosa veniva fuori:ROFLMAO:
     
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  14. Carlos V

    Carlos V

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    Quello del turismo non è assolutamente uno di quei settori che comportano grosse perdite per lo Stato, anzi è il primo a subire dei tagli e delle privazioni quando c'è da fare una revisione della spesa. Inoltre, come in ogni settore, ha bisogno della sua dose di finanziamenti, non è possibile pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca.
    Il messaggio, ormai obsoleto, che passa è che ad un museo o ad una qualsiasi località turistica basti avere il denaro per la manutenzione e gli stipendi del personale per poter garantire un servizio di primo livello. Tanto le opere sono sempre lì e i turisti accorreranno per vederle. Niente di più sbagliato. Il mondo del turismo sta cambiando, ma ci tornerò più avanti in questo post.

    Attenzione che cultura e turismo sono due cose ben diverse.

    Il turismo è sostanzialmente una rendita derivante dal nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico prodotto nelle epoche passate, unito alle eccellenze gastronomiche e all'offerta in termini di divertimento e relax.
    La cultura è sia il nostro patrimonio culturale già prodotto in passato, sia quello che produciamo attualmente e che potenzialmente saremmo in grado di produrre in futuro. Vale a dire artisti emergenti, musicisti, cantautori, scrittori, poeti, artigiani, attori di cinema e teatro, in tutte le loro sfaccettature (quindi sia il pittore con tela e pennello che il writer che realizza i murales).
    Il settore culturale, non essendo legato a logiche industriali ed essendo intrinsecamente precario, deve essere giocoforza finanziato in qualche modo dallo Stato. Diciamo che è finanziamento a rischio, in cui si spera che il guadagno a lungo termine possa superare l'investimento iniziale.

    Tu Stato decidi di finanziare associazioni culturali di pittori e cantanti emergenti. Ti va bene e magari riesci a mettere su una bella generazioni di artisti, rinomati in tutto il mondo. Altro esempio: approvi il progetto di un architetto per la realizzazione di un edificio o monumento con uno stile unico, innovativo. Quell'edificio diventa famoso e va a potenziare l'attrattiva turistica di una località, pensa al Teatro dell'Opera di Sidney o al MOMA di San Francisco.
    A te che piace viaggiare avrai notato come le località che non posso vantare una storia ricca e variegata come la nostra puntino tutto, o gran parte, sull'arte moderna e contemporanea.

    Anche se i musei non seguono la legge della domanda e dell'offerta (e non potrebbero, non sono merci), è innegabile che le leggi economiche condizionino anche il settore del turismo, specialmente per quanto riguarda il marketing e la pubblicizzazione.
    Se ti chiedo, così su due piedi, il nome di un'opera a caso custodita nel Louvre cosa mi risponderesti? Quasi sicuramente la Gioconda. Se vuoi essere un po' meno banale diresti il gruppo scultoreo Amore e Psiche, oppure la Nike di Samotracia.
    Ebbene, le opere più famose custodite in un museo, costituiscono una forte pubblicità a costo zero, quella capace di attrarre ogni tipo di turista, ma soprattutto il vacanziere generico, che poi è quello che costituisce per gran parte i grandi flussi turistici. Sai già che nel Louvre troverai la Gioconda, o che girando per Parigi prima o poi ti imbatterai nella Tour Eiffel; così come sai che da qualche parte a Roma c'è un monumento chiamato Colosseo. Non hai bisogno di pubblicizzare queste cose.

    Semmai la sfida è quella di rendere originale la visita al museo o in città attraverso iniziative che possano suscitare la curiosità nel visitatore e spronarlo a restare, senza che il soggiorno si riduca a dei semplici scatti fotografici ai luoghi più famosi. Cose del tipo "Esploriamo la cucina degli antichi Romani. Che ricette cucinavano al tempo di Cesare?" oppure "Rievocazione storica dell'arrivo delle truppe francesi a Roma". E qui torniamo al discorso iniziale, quello del marketing. Mostrando al pubblico e ai potenziali turisti che la tua città ha qualcosa in più da offrire oltre alle opere e ai monumenti (ed anche rispetto ad altre città ;)) hai già vinto una bella sfida. Se a questo aggiungi il paesaggio e le eccellenze gastronomiche (valorizzando i prodotti DOP e IGP), hai praticamente fatto centro.

    Ormai il concetto di museo come luogo a sé è obsoleto nel mondo del turismo. Non solo la concezione stessa di museo sta cambiando, con una maggiore digitalizzazione (realtà virtuale, QR Code), coinvolgimento (figuranti con abiti storici, video-guide interattive) e esperienze innovative (mostre tattili, laboratori), ma anche perché il museo si ritrova inserito in una più ampia rete tra musei, tra museo-città e persino museo-provincia.
    Questo aspetto non può che aumentare l'indotto derivante dal turismo. Se escludiamo il caso delle grandi città turistiche, come Roma, Firenze, Venezia, ecc., che costituiscono un caso a parte per via delle grande concentrazione di attrazioni in poco spazio, oggi il focus del turista e di chi lavora nell'ambito del turismo è rivolto su quanto un territorio ha da offrire nel suo complesso. Avere il museo famoso non basta più, occorre soddisfare il turista sotto ogni punto di vista: soggiorno, cibo, relax, divertimento, cultura. Più un territorio è famoso per un insieme di qualità che semplicemente per custodire il monumento celebre, maggiore sarà il flusso dei turisti in quella zona e maggiore sarà anche la durata del loro soggiorno. In tutto questo il museo, la chiesa e il monumento diventano sia cause che beneficiari del flusso turistico.

    Bacca, non ti facevo così pieno di pregiudizi nei confronti delle facoltà umanistiche. Una frase così l'avresti mai detta verso un ragazzo laureato in Ingegneria o in Matematica?
    Se esistono i musei, i siti archeologi e le gallerie d'arte di cui tanto ci vantiamo, lo si deve al lavoro e alla dedizione di migliaia di archeologi, storici dell'arte, restauratori che studiano, analizzano e rendono fruibile il nostro patrimonio storico e artistico, arricchendolo tra l'altro continuamente con nuove scoperte. E sì, è giusto che vengano pagati per le loro prestazioni lavorative, come in qualunque altro impiego.

    I "piccoli musei", in un sistema-rete che funziona, come quello del basso Salento, costituiscono un potente attrattore turistico per le piccole località e un valore aggiunto per i centri già apprezzati per mare, paesaggio, gastronomia e accoglienza. Se sai che nel piccolo comune che stai andando a visitare, oltre a queste cose elencate prima, troverai anche un museo locale con reperti e opere di straordinario valore, il tuo soggiorno non potrà che beneficiarne.
     
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  15. roccia75

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  16. maie

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    Guarda, non ho né tempo né voglia di guardarmi 9 minuti di propaganda grillina.

    Fammi indovinare però: alla fine si scopre che è colpa del Piddì anche questa volta?
     
  17. maie

    maie

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  18. GyJeX

    GyJeX

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    Ahhhh sacrificarsi per Maie... Me li son visti io questi 8 minuti di propaganda grillina... E no, non è colpa del Piddì, è tutta colpa delle R moscia.
     
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  19. bacca

    bacca

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  20. roccia75

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    ...infatti le tue conclusioni sono sbagliate.:approved:
     
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