Personalmente ci credo ma non credo che vietare il transito agli Euro4, consentendolo agli Euro5, cambierà qualcosa se tanto poi i paesi in via di sviluppo se ne fregano di ogni norma antinquinamento.
non l'avrei votato si certamente, ma essere certi lo farà è cosa ben diversa, così come attribuire la cosa unicamente all'uomo, che pure ha un impatto. Ad esempio c'è un vulcano in Islanda che dovrebbe saltare a breve in ritardo di diversi anni dal suo ciclo, saltato lui potrebbe abbassare sensibilmente la temperatura, pur aumentando la co2 emessa. Non cambia niente per il mondo, ma cambia a livello pianura padana
Uomo o non uomo in ultima analisi le conseguenze cambiano poco, se la temperatura si alza ancora entrano in gioco feedback positivi sulle temperature atmosferiche e bisognerà fare qualcosa subito, se in qualche centinaio di anni si torna al livello "Cretaceo Superiore" la fascia equatoriale diventa inabitabile e altro che migranti a Lampedusa, ci sarà una macelleria tale che avremo risolto per sempre il grave problema della sovrappopolazione umana. Comunque sono molto realista a questo proposito, noi e i nostri figli moriremo prima, ma già i nipoti non so se saranno così fortunati da non vedere almeno l'inizio del dirupo di Seneca. Certo che finché quel deficiente dice che i cambiamenti climatici sono un'invenzione dei cinesi, notoriamente al soldo di Greenpeace, non andremo avanti, e sarebbe bello se per una volta nella storia la specie umana si premunisse per tempo, senza i soliti rattoppi dell'ultimo momento e i ricchi americani che corrono a comprare terreni in Alaska. E' anche bello vivere in un mondo più pulito, indipendentemente dagli altri discorsi economici, anche se sono consapevole che un petroliere texano non sarebbe in grado di comprendere questi discorsi.
Ma guarda io sarei molto più ambientalista dei "verdi" o de l"m5s" ad esempio abolirei le auto e le caldaie in pianura padana e abolirei l'intero sistema del confezionamento in plastica, tanto per dire due provvedimentini ... Però ho l'impressione che sta cosa del clima sia stata presa un tantino in modo esagerato, sta variando notevolmente i dati lo dimostrano, ma non abbiamo certezza predittiva, e fasciarsi la testa come avremmo dovuto fare con il petrolio che sarebbe finito entro il 2010, è appunto la solita esagerazione dello scienziato politicizzato o che vuole apparire. Credo che l'inquinamento vada abbattuto? sicuramente ,anche se non so quanto incida nell'equazione clima. Tempo fa anche io ero dell'idea che servisse una cooperazione mondiale su certi temi, ma oggi sono convinto farà meglio il mercato da solo. Anticipazione (Spoiler): Della serie meglio nessuno al timone, che un deficiente ubriaco e con manie suicide.
Questo però è utopico e non realizzabile a breve e medio termine. Dipende da molte cose, in realtà vari grandi stati produttori hanno raggiunto il plateau della produzione, il che non vuol dire che domani non c'è più petrolio - sarebbe una catastrofe planetaria - ma che non possono aumentare significativamente la produzione senza diminuire l'EROEI, non a caso il XXI secolo è stato da alcuni definito l'era dei ritorni energetici decrescenti. Una nazione che fino a pochi anni fa si gestiva bene è - incredibile - il Venezuela, anche se non so quanto ci sia di consapevole nella loro politica energetica, due che si stanno gestendo malissimo sono il Brasile - che si sta scavando la fossa sotto i piedi, ma tutti sembrano felici (fra cent'anni ne riparliamo) e l'Arabia Saudita che ha ancora molto petrolio ma ha quasi finito l'acqua dolce potabile. Ti vedo ottimista, sono contento per te. Tu come risolveresti il problema della sovrappopolazione umana? Non fare niente porterà alla catastrofe demografica ben prima dei cambiamenti climatici. A me vengono in mente solo soluzioni politicamente impresentabili in una società democratica (vedi Cina) o molto violente o tutt'e due. O una presa di coscienza incompatibile con l'avidità capitalistica, ce la vedi la gente a rinunciare a comodità consumistiche per risparmiare energia da investire in un'agricoltura efficiente a basso consumo di acqua o nella selvicoltura o nell'acquacoltura?
No, io credo fermamente nella natura, nei batteri e nei virus, e sono certo che gli antibiotici stanno finendo. Per il capitalismo invece ti sbagli, se leggessi un manuale di economia serio come Topolino scopriresti che il miglior ambientalista è il capitalista, le risorse costano, e più sono richieste e più costano, sarà il mercato a fare in modo che vengano utilizzate al meglio, che un governo lo voglia o meno, anzi sono proprio i governi che tendenzialmente non le sfruttano correttamente (ad esempio il politico che le svende). Quella dell'acqua poi è una cosa assurda, perchè un'agricoltore non dovrebbe sfruttare l'acqua? perchè a un'altro dall'altra parte del mondo la possa sfruttare? L'acqua non è trasportabile. Se in una zona l'acqua scarseggia viene sfruttata la meglio, se è abbondante no.
Non c'entra niente con la discussione, ma nah, c'è solo da continuare a fare R&D, come in tutte le cose. Per esempio: https://www.nature.com/articles/s41586-018-0483-6.
Non ho evidenze in merito, ma se ho capito bene ti immagini una sorta di Influenza Spagnola o di peste nera del ventunesimo secolo. La prospettiva non mi sorride. Sull'economia passo. Sull'acqua forse non mi sono spiegato bene io, ma in soldoni quello che intendevo è che a parità di principi nutritivi ci sono colture più convenienti di altre, ma anche colture più risparmiose di altre dal punto di vista energetico, ed anche all'interno della stessa specie ci sono, per esempio, varietà di pomodori che per crescere hanno bisogno di meno acqua e vanno bene da piantare anche in Arabia appunto, ci sono serre che costruite con materiali particolari impediscono una maggiore evapotraspirazione dalle cellule epiteliali delle piante, ci sono metodi di irrigazione a goccia o a microaspersione che permettono grandi risparmi, e quell'acqua lì la si può in parte condensare e riusare. Solo che certe cose al contadino bisogna dirle, inoltre servono investimenti iniziali di un certo tipo. In occidente danno per scontato molte cose, ma tempo fa discutevo con un professore di agraria e ho scoperto che in alcune zone dell'Africa il metodo di coltivazione consiste a tutt'oggi nel dare fuoco a foreste vetuste e seminare sulla cenere. Ecco, se pensiamo di andare avanti così all'infinito, in 10 miliardi, abbiamo dei problemi di percezione del mondo, o deliri di onnipotenza, o rifiuto della realtà, o tutte queste cose assieme.
Il grafene risolverà tutto, insieme alle nanomacchine e alle IA, vedrete, sarà un mondo meraviglioso! Nessuno lavorerà più per dovere, ma solo per passione! Le mucche mettono in giro più gas serra delle macchine! Non cavalcate le mucche, andate in bici!
Non lo so cosa, semplicemente l'uomo è un'offerta troppo grande e è normale si sviluppi una domanda, una domanda in grado di superare tutti le nostre difese mediche. E' una questione entropica, per quanto tu possa limitare il passaggio di calore , prima o poi esso cmq si diffonderà. Sull'acqua è chiarissimo e hai ragione, solo che io vedo la soluzione nella libera iniziativa economica, altri la vedono in un intervento statale globalizzato. In sintesi cmq il mio punto di vista è tranquillo perchè non credo che l'uomo abbia la minima possibilità di distruggere la terra, o di autodistruggersi, non siamo così forti come pensiamo... http://sapeviche.wonews.it/post/sei...sopravvissuti-alla-bomba-atomica-su-hiroshima
Qual è l'impatto dei camini sull'inquinamento atmosferico cittadino? Nella regione di Cracovia (secondo alcune statistiche è la città più inquinata d'Europa https://www.corriere.it/opinioni/17...ia-0368167a-f549-11e6-acae-b28574795707.shtml e ve lo confermo), dal prossimo Settembre sarà vietato bruciare qualsiasi tipo di legna e carbone nei camini di casa per combattere l'inquinamento che in inverno raggiunge livelli molto alti. Ovviamente c'è stata una levata di scudi specie per quelli che vivono nelle casette fuori città e non sono collegati alle condutture del gas comunale e dovranno spendere per dotarsi di stufe elettriche. Secondo molti il problema è causato non tanto dallo bruciare la legna o il carbone, quanto dall'usare plastica e spazzatura insieme alla legna e al carbone.
Ci vorrebbe un chimico vero, comunque la combustione del carbone produce tutte le "padelle" di anelli aromatici, il naftalene, l'antracene e quei composti volatili simili al benzene come struttura ma più pesanti... Poi visto che comunque è quasi tutta materia organica gli ossidi di carbonio, e i composti dello zolfo se il carbone ne contiene. Il carbone di legna si suppone abbia meno composti volatili, o in concentrazioni minori. Bruciare spazzatura, potenzialmente è un'attività assai stupida, io non lo farei a meno di non rischiare la morte per assideramento a breve termine.
Il legno è inquinante, soprattutto se bruciato a bassa temperatura, ma ha un ciclo pulito. Cosa che i fossili non hanno. Ma il problema non è l'inquinamento ambientale, ma il temporaneo inquinamento dell'aria. Cmq sia in Lombardia che in Veneto che in Emilia sono vietate le stufe e i caminetti a pellet per tutto l'inverno http://www.ansa.it/canale_ambiente/...gas_3872af3f-b0e3-4fb4-8cb1-14cbd5b9db58.html https://www.greenme.it/abitare/risparmio-energetico/28732-stufe-pellet-caminetti-emilia-romagna
Ma qualcuno che mi spieghi questa roba https://genova.repubblica.it/cronac...to_distrutte_centinaia_di_maserati-210355578/ ?? Non sono tennico, ne studiato di elettronica, com'è possibile ??
Sai che aumenti le assicurazioni l'anno prossimo se sei residente a Genova Si parla di allagamento di macchine completamente sotto l'acqua per ore ... Sì è plausibile
Ecco... Mi pareva fosse una minchiata la storiella delle batterie che prendono fuoco... Fortuna che il famosissimo giornale complottista di Savona ha spiegato le cose http://www.lanuovasavona.it/2018/10...cendio-in-porto-che-sia-stato-il-cloruro.html