A me queste cose sembrano la barzelletta dello scienziato e della pulce: lo scienziato voleva vedere quanto saltava in alto una pulce tutte le volte che le strappava via una zampina e misurava il salto in centimentri, che man mano che toglieva zampe e le ordinava di saltare, diventavano sempre meno. Quando le zampine finirono, la pulce non saltò più e lo scienziato pensò fosse diventata sorda. Traduco per questi dati: come facciamo noi a sapere, se non avessimo adottato le misure che sono state prese, se i morti sarebbero stati molti di più o di meno?
uno scienziato che parla con una pulce... mmmm... ok... Siete così avanti in Austria ? Non lo avrei mai pensato... Interessante che pure Southfront pensi all'Italia https://southfront.org/artificial-r...from-covid-19-is-a-result-of-mild-flu-season/ E questo è davvero interessante: http://www.epiprev.it/sites/default/files/SISMG_COVID19_28032020-2.pdf
non lo sappiamo assolutamente, ma i numeri sono necessari a mio avviso perchè ci danno un'idea razionale della realtà che altrimenti il nostro sentimento , soprattutto la paura, distorcono. come dico sempre vanno guardati i numeri, vanno analizzati e confrontati con cose simili, come i picchi influenzali degli anni precedenti.
Ok ma con la quarantena la gente non si ammala ... C'era la quarantena anche l'anno scorso? In caso contrario non sono confrontabili i dati ... Di corona di influenza o di qualsiasi altra cosa non ti ammali se stai chiuso in casa
la casa è una delle principali ragione di morte in italia e nel mondo , incidenti domestici in primis, batteri aggrappati ai termosifoni a seguire. Quelli che mancano sono incidenti stradali e del lavoro, ma non incidono in maniera importante. Considera anche che l'influenza stagionale ha già esaurito il suo corso quest'anno , ma è stata veramente poco incisiva per fortuna
Sono confrontabili. Trattandosi dello stesso dato, numero di decessi totali, nello stesso arco di tempo in due periodi diversi. Quello che scientificamete non si può fare è trarre conclusioni diverse da : I decessi totali risultano minori rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Ecco sai a casa allora Ho capito ma secondo me è bislacco come confronto ... In più non abbiamo un dato senza quarantena e con la pandemia (anche se New York sarebbe interessante da confrontare)
credo che i numeri siano importanti se contestualizzati in situazioni analoghe,in questo caso hanno una rilevanza poco attendibile,proprio perchè quest'anno sono state adottate misure straordinarie,per evitare la propagazione dei contagi. La mortalità in Italia e parlo in Italia sarebbe risultata probabilmente di gran lunga più alta per i periodi presi in esame, per il semplice fatto che aumentano i ricoveri le terapie intensive, non sarebbero state in grado di dare risposte sufficienti,quello che alla fine è accaduto in Lombardia dove la situazione è sfuggita completamente di mano,per il notevole e continuo afflusso nei reparti ospedalieri.
Atalanta-Valencia si e' giocata il 19 febbraio,45.000 bergamaschi uno attaccato con l'altro in viaggio e in giro per Milano. Circa due settimane dopo e' saltata fuori l'emergenza nella bergamasca a Brescia, a Milano..... Ora partiamo da qui e proviamo a pensare cosa sarebbe successo a mantenere tutto aperto e tutti in contatto in tutta Italia....
e guarda caso.... da qui: https://www.quotidiano.net/cronaca/coronavirus-italia-1-aprile-2020-1.5090394 estraggo : Bergamo, i numeri choc dell'Istat Intanto sono dati drammatici quelli che arrivano oggi dall'Istat. Nei primi 21 giorni di marzo - dice l'Istituto - al Nord i decessi sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-19. Il dato emerge dalla nota esplicativa che accompagna i dati sulla mortalità in Italia. Nell'analisi, che tiene conto di 1.084 comuni, si evidenzia in particolare la situazione di Bergamo, dove i decessi sono quasi quadruplicati "passando da una media di 91 casi nel 2015-2019 a 398 nel 2020". "Incrementi della stessa intensità, quando non superiori - si legge -, interessano la maggior parte dei comuni della provincia bergamasca". "Situazioni particolarmente allarmanti - sottolinea l'Istat - si riscontrano anche nella provincia di Brescia, nel cui capoluogo i decessi nelle prime tre settimane di marzo sono più che raddoppiati: da 134 nel 2015-2019 a 381 nel 2020. Va ancora rilevato come incrementi superiori al 200% siano presenti anche in capoluoghi come Piacenza o Pesaro".
Come gestire l'emergenza non può essere affidato solo ai virologi. La riapertura deve essere graduale e prudente ma deve essere strategica per non ripetere errori che ci sono stati. Matteo Renzi Fonte ANSA Thank you captain Obvious! I virologi non penseranno a come riaprire negozi, solo a suggerire il periodo nel quale si potrà riprendere con gradualità la vita normale. Che c'è Renzino: paura di perdere il trenino?
Piacenza non saprei, per Pesaro una teoria ce l'ho http://web.legabasket.it/finaleight/ http://web.legabasket.it/news/12606...ht__quasi_10_000_spettatori_per_le_semifinali @DistruttoreLegio sempre colpa dei lombardi...eliminiamoli?
State giocando con dei numeri non con dei dati. I numeri possono diventare dati -non è scontato- e come tali statisticamente significativi solo dopo un processo di consolidamento e validazione. Adesso stiamo ancora facendo la conta del becchino, su numeri per ora ancora difficilmente classificabili. Sulla questione numero dei morti 2019 vs 2020, sono confrontabili? Certo, posso metterli vicini e dire assieme a Napalm51 che aveva ragione Gion Gambardain, oppure posso dire "eh no, ho mica le *stesse* condizioni"... Per essere confrontabili i dati devono essere normalizzati, ovvero riportati, ad esempio tramite modellizzazione, alle stesse condizioni al contorno: banalmente o si prendono i dati 2019 e vi si applica un "effetto quarantena", oppure si prendono i dati 2020 e vi si toglie "l'effetto quarantena". Solo allora i dati saranno vagamente confrontabili ...