SR 20230 - AAR

Discussione in 'Strategici - Generale' iniziata da albertismo, 3 Giugno 2025.

  1. albertismo

    albertismo

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    Il periodo di noi..ehm, pace, ci permette di ricostruire e rafforzare la nostra nazione.

    Proseguono gli investimenti in welfare: l'indice di gradimento interno sale al 35%! ciò migliora anche le relazioni internazionali nonché pacifica gli estremisti.

    Ricostruire la Turchia

    Mettiamo in atto un piano da miliardi di dollari, per la riparazione delle grandi centrali idroelettriche, impianti di produzione ed energetici danneggiati dai mesi di guerra. La ricostruzione richiede tonnellate di beni industriali, di cui però abbiamo ampia scorta.

    Grazie alle industrie turche, l'impero è uno dei maggiori produttori al mondo di armi. Abbiamo un tesoretto: decidiamo di smobilizzarlo. Esportiamo miliardi in tutto il mondo: Africa, Asia, America latina. Grazie all'operazione, risaniamo completamente le casse dello stato portando l'indebitamento sostanzialmente a zero. Il mondo ha fame di armi.

    Bottino di guerra

    In Turchia, catturiamo un caccia F-16 e decine di AA Hisar-U Sam Siper. Si tratta di un progetto turco di un sistema missilistico terra-aria (SAM) a lungo raggio, evolutosi nel sistema SİPER (che significa "trincea"). Ne abbiamo 10.

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    R&D

    Sblocchiamo alcune tech chiave. Grazie alla composite-stee armor, possiamo ricercare nuovi mezzi per la fanteria, simili a quelli già fronteggiati nella campagna in Turchia

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    Come il Rila 8x8. é in ricerca.

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    I nostri scienziati sono pronti per il lancio del primo satellite da ricognizione! è un grande giorno per i gli abitanti del nostro impero.

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    Quando la % di coverage raggiungerà il 100%, l'impatto di questa tecnologia cambierà completamente il modo in cui faremo guerra. Sarà possibile colpire il nemico con uno strike missilistico a centinaia di km di distanza, basandoci sulle immagini satellitari. Potremmo conoscere tutti gli spostamenti delle truppe, ed intervenire. Si tratta di una svolta epocale.

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    Sblocchiamo nuove dottrine. Grazie alle nuove tech, costruiamo una war room per seguire le operazioni sul campo.

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    riceviamo un'offerta dal mercato globale: blueprint del carro T-90A. Diventerà il nostro principale main battle tank! Subito in produzione di massa.

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    Abbiamo un nuovo modello di cacciabombardiere! F/a -2 Ghost!

    la grande differenza rispetto ai Banshee, è la maggior capacità Stealth del caccia (80 vs 30 - maggiore è meglio). Inoltre, ha una maggior capacità operativa. Subito in produzione!

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    e una nuova corvetta. Si tratta di un blueprint thailandese del 1986, capace di condurre la nostra flotta in formazioni di Fast Attack Craft. Inoltre, possono lanciare missili di capacità 3. Ne mettiamo in cantiere 3.

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    Il Vallo

    L'impero può contare su due importanti confini naturali. Il mar di Marmara, ad est, ci separa dai nemici europei. Il secondo, a sud, il deserto e l'Eufrate sono una formidabile trincea.
    Disponiamo inoltre di due grandi basi militari, in verde.

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    Il piano è potenziare le basi in azzurro, così così da mettere al sicuro i nostri confini. Tutte e tre le basi dovranno avere sistemi SAM, radar, piste di atterraggio e bunker. La prima, ad ovest, a guardia di Costantinopoli (decidiamo di ripristinare l'antico nome, così da distinguere il dominio turco - riva ovest - dalle terre imperiali). la seconda, un bastione sul golfo persiano, dal quale poter colpire qualsiasi stato a sud ed a guardia del ventre dell'impero. La terza, ad est, a guardia del confine orientale, al di la del quale si ergono le grandi super potenze di oriente.
    Partono i cantieri. Ci vorrà tempo.

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    In dettaglio, le basi e le piste di atterraggio (cerchio fucsia) a nord del Tigri.

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    Politica estera

    Sui confini europei, inizia la guerra nello spionaggio. I nostri 007 catturano spie greche in missioni di ricognizione!

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    la Grecia lancia una cyber attacco contro di noi.

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    qualcosa abbiamo imparato: non raccogliamo la provocazione. Diamo solo indicazione alle nostre spie di Assassinare membri del governo Greco. Ma niente mobilitazioni o sorvoli con Caccia o altro.

    Come atto di provocazione finale, lo stato cuscinetto sul Bosforo e la Grecia firmano un patto di difesa reciproca.

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    mentre Nicosia entra nella nostra sfera di influenza. Stringiamo moltissimi accordi: possiamo usare le loro basi!

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    i nostri recon spottano AA S-300 ed artiglieria schierati verso Nicosia ed il nostro impero. Manovre inglesi.

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    Il Pakistan inizia a farci innervosire.

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    Sigla accordi di difesa con Egitto e Georgia.

    Così come il Kuwait. Continuano a sconfinare durante esercitazioni di volo. Ce ne freghiamo, per ora.

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    I paesi nell'area, iniziano a stringere accordi di difesa reciproca. Di chi hanno timore?


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    Costruiamo un aereo spia, che prontamente viene abbattuto. Ma con successo, invia qualche immagine. I sauditi continuano a manovrare a sud.

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    Russia! i rapporti con la Russia stanno incredibilmente migliorando. Riparte il commercio! Riceviamo una prima offerta, poi una seconda e terza.

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    La Palestina e Gaza vengono liberati come stati indipendenti! Non ci è chiara la motivazione, probabilmente il termine del conflitto a Gaza ha come culmine il riconoscimento dello stato palestinese. Non dimentichiamoci che siamo nel 2031, negli Usa non c'è più Trump (ed in Russia Putin).

    Inviamo immediatamente tonnellate di cibo, come benvenuto, al governo palestinese. I rapporti sono buoni, non potranno che migliorare.

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  2. ^_AC_^

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    Ah beh, ti limiti ad ammazzargli i ministri, non te la sei presa assolutamente! :D
     
  3. albertismo

    albertismo

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    :D:D:D:ROFLMAO:
     
  4. alberto90

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    Non siamo assolutamente vendicativi. Nooooo
     
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  5. alberto90

    alberto90

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    Per lo meno stavolta si sono evitati gesti avventati.
     
  6. albertismo

    albertismo

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    Incessantemente, cerchiamo in tutti i modi di riallacciare i rapporti con Mosca. Gli scambi commerciali vanno alla grande. Supportiamo il governo russo in tutti i modi, e lentamente i rapporti da freddi, diventano cordiali. Da cordiali ad amici. E poi, dopo anni, la svolta. Stringiamo un colossale accordo con Mosca, che cambierà il nostro impero per sempre. è un momento chiave della nostra storia, perché sarà ricordato come il momento di passaggio dalla "forza bruta" al progresso tecnologico.

    è una svolta epocale. L'accordo, che si sviluppa in anni, sostanzialmente vedere un trasferimento nelle casse russe di denaro, materie prime, beni di consumo, materiale industriale - da valore superiore ai 150/200 miliardi - in cambio di blueprint, il cui valore (per noi) è pari al doppio di quanto sborsato. Il tutto grazie agli eccellenti rapporti che abbiamo con il nuovo governo di Mosca, che ci considera un partner strategico in contrapposizione ai paesi filo-occidentali. Nota: l'80% delle nazioni, nel mondo, è blu aligned, ovvero filo occidentale.

    In ogni caso, il "salto" tecnologico ci porta avanti di trent'anni, con più di 50 tech sbloccate.


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    Le nostre università e centri di ricerca si trovano improvvisamente proiettati in un’era nuova.

    Settore militare:
    • Tecnologie per caccia avanzati, rifornimento in volo, sistemi radar di nuova generazione
    • Artiglieria migliorata, proiettili guidati, missili laser e contromisure elettroniche (lato arty abbiamo sbloccato tech post WW2....)
    • Corazze di nuova generazione per la fanteria, NBC kit per la protezione chimica, nuovi standard di body armour
    Tecnologie navali:
    • fuel cells
    • tilt engine pods
    • tilt rotor aircraft
    Settore civile:
    • Fuel cells e treni a levitazione elettromagnetica (bonus infrastrutture, etc.)
    • 3D printing per auto e componenti industriali (bonus industriali, outpu e consumo materie prime)
    • NFC smart tags, smart card security, impianti elettronici di base
    • Produzione farmaceutica avanzata: vaccini, farmaci di nuova generazione, terapia genica, resequenziamento genetico (bonus healtcare)
    Settore di sicurezza e intelligence:
    • Identificazione avanzata del volto, imaging infrarosso, strumenti di sorveglianza biometrica (bonus sicurezza, controspionaggio)
    • Tecnologie di osservazione aerea
    Fino a ieri, i nostri scienziati erano costretti a lavorare in autarchia. Oggi, invece, possono concentrare i loro sforzi sulle non tradable tech: campi avanzatissimi dove è necessario innovare, tech che non possiamo copiare da altri. Ma abbiamo colmato decenni di ricerca in aeree collaterali. Ora possiamo davvero correre.

    Le implicazioni sono molte.
    Sul piano militare, l’Impero si dota di strumenti capaci di avvicinarci e colmare il gap tecnologico con la NATO.
    Sul piano civile, la popolazione inizia a vedere i frutti: nuovi farmaci, migliori trasporti, energia più pulita, treni a sollevamento magnetico.
    Sul piano strategico, la nostra posizione internazionale cambia: non siamo più solo un colosso del petrolio, ma un paese che avanza a passo di marcia nella scienza. Siamo il paese più vicino a Mosca, formiamo un nuovo blocco nel mezzo tra Europa e Cina.

    Programma di riarmo e deterrenza

    Il programma procede velocemente. La nostra aviazione, superato il punto dei 50 veivoli, puntai ai 100. Mettiamo in costruzione altri due impianti di assembramento caccia.
    L'esercito, si avvicina a alle 1000 brigate. La Marina, può contare su un nuovo modello avanzatissimo di fregata, capace di lanciare missili e colpire qualsiasi obiettivo. Ne mettiamo in cantiere 3.
    Le basi in costruzione, vengono completate con batterie SAM e Radar. I nostri nuovi occhi, ci permettono di monitorare il traffico marino, aereo e terrestre per centinaia di km. Dalla base sul Golfo, seguiamo i movimenti dei sauditi.

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    Il programma satellitare, procede. La copertura sale al 45%-

    Ad un certo punto accade l’inspiegabile.
    Un colpo di stato scuote la Georgia e la trascina nella guerra civile. Truppe ribelli, in modo del tutto inatteso, aprono il fuoco contro di noi: una colonna di mezzi avanza verso Trebizonda!
    Non mobilitiamo l’intero esercito. È l’occasione perfetta per testare la nostra capacità di deterrenza.

    L'intero gruppo di cacciabombardieri travolge le unità

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    lanciamo una trentina di missili, che devastano le unità nemiche. I caccia finiscono le unità in ritirata.

    È la prova della nostra evoluzione: le forze aeree e missilistiche dell’Impero sono ormai in grado di annientare uno Stato come la Georgia senza nemmeno mobilitare l’esercito di terra.

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    Interviene la Russia! Dal Caucaso, il Cremlino invia divisioni che in pochi giorni occupano Tbilisi e la capitale cade.

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    La Georgia viene divisa in due. Noi otteniamo il grande porto sul Mediterraneo, e poco altro. La Russia il controllo del 75% del paese.

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    non capiremo mai cosa sia successo. Fatto sta, che la Russia ha deciso di intervenire.
    Alla fine, accettano la nostra occupazione dell’ovest come compensazione dei danni di guerra. Ma ora l’Impero Persiano confina direttamente con la più grande potenza terrestre del pianeta: la Federazione Russa.

    Gli accordi e gli scambi procedono. L'accordo di pace e prosperità è ufficiale: finiamo un un patto di non Aggressione con la Russia.

    Nell'ambito dell'accordo, otteniamo la produzione su licenza di artiglieria lanciamissili

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    e del carro T - 14 da esportazione!

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    inoltre, un nuovo corazzato per le brigate di fanteria. Mettiamo in ricerca tech avanzate come droni da ricognizione (bonus spotting) e proiettili. Tra un paio d'anni, avremo nuove e modernissime brigate. Dovremo prima o poi iniziare a rimpiazzare le vecchie.

    A parte l'incidente nel Caucaso, prosegue qualche provocazione di spie greche e gli sconfinamenti di caccia del Kuwait, ma niente di più.

    Questa parte di mondo sembra avere trovato un nuovo equilibrio:
    • Il ritrovato asse Russo-iraniano
    • Il blocco occidentale ad ovest, compatto
    • l'apparente isolazionismo USA
    • a sud, i paesi arabi uniti da patti di mutua difesa. colpire uno di loro significherebbe affrontare un’intera coalizione.
    Alcuni si accontenterebbero di quanto già ottenuto. Ma noi sappiamo che l’Impero non è ancora giunto al suo apice. Dobbiamo dimostrare al mondo chi possiamo diventare davvero. Le forze armate sono pronte.

    Ed ecco la domanda che rivolgiamo al Consiglio Supremo:

    Cosa fare?
    Siamo forse sull’orlo di un nuovo abisso o è l'inizio di una nuova alba per la Persia?
    Oppure è questa l’alba della Terza Guerra Mondiale?

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  7. Iscandar

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  8. Prostetnico

    Prostetnico

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    Ma i paesi arabi coalizzati, come forza sono credibili? Avendo come primo obiettivo strategico l'Egiitto (cioè Suez) bisogna passare per Libano, Arabia e Giordania, insomma cìè da fare un po' di ordine in medio oriente. Obiettivo finale: Africa.
     
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  9. ^_AC_^

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    Turkmenistan per l'Uranio.
    Ma vorrei capire meglio i patti di mutua difesa. Magari è possibile affrontare solo una parte e non tutti insieme. E chi sono esattamente? Sono davvero tutti? E oltre a loro sarebbero coinvolti anche altri?
     
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  10. alberto90

    alberto90

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    Sono d'accordo con il consigliere AC.
     
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  11. albertismo

    albertismo

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    Buonasera Generali. Ecco alcune note dall'intelligence.

    Iniziativa molto interessante. Il Pakistan, è la porta d'oriente. Con le sue miniere di uranio ed i 272mln di abitanti, raggiungeremmo il mezzo miliardo di anime. Inoltre, abbiamo un vantaggio tattico: la nostra base al confine, dotata di riserve di rifornimenti, capacità AA e bunker, è l'unico polo logistico dopo centinaia di km di deserto. Le loro truppe dovrebbero attraversarlo per colpirci.

    Senzanome.jpg

    in alto a sinistra, la nostra base. A destra, la lunga strada nel deserto.

    Sarebbe una trappola perfetta!
    Ma corriamo un grosso rischio: lo strike nucleare. Prima, occorre sviluppare tech ad hoc come il sistema satellitare di difesa missilistica, ed avere capacità AA per intercettare i loro missili balistici. E sarebbe comunque un grande rischio. Prima di tali tech, non possiamo azzardare.

    Riporto i dati. Total Army Staff
    - Arabia Saudita: 187.000
    - Giordania: 87.000
    - Kuwait: 50.000
    - Qatar: 50.000
    - Egitto: 142.000
    - Libano: 42.000
    - Emirati Arabi: 60.000

    Totale: c.a. 600.000 vs 500.000 dei nostri. Come forza complessiva sono credibili, se uniti.

    Però avremmo un vantaggio tattico derivante da tre fattori:
    1. Israele concederà il diritto di passaggio al maggior esercito, quello Egiziano?
    2. la linea difensiva Euprathe Shield, strategicamente rinforzata, ed il deserto
    3. un'armata Brancaleone di 7 paesi contro un solo coordinato esercito.

    Non credo che Israele interverrebbe e non ci conviene (Israele --> USA). Comunque, hanno 180.000 + caccia usa.

    il Pakistan: 351.000

    qui abbiamo un problema. L'intelligence Bureau riporta una fitta rete di accordi, a nostro danno. I principali:
    • Arabia Saudita – accordo di mutua difesa con Tunisia e Pakistan. (E ricordiamo che il Pakistan ha un trattato anche con noi).
    • Emirati Arabi – legati a Pakistan, Giordania, Oman e Bahrain.
    • Bahrain – coperto da Pakistan, Tunisia e Marocco.
    • Giordania – un crocevia di alleanze: Algeria, Israele, Libia, Marocco, Oman ed Emirati.
    • Egitto – addirittura intrecciato con Armenia, Pakistan, Qatar e Francia.
    output.png

    Il Pakistan ha tramato alle nostre spalle, sembra pronto a tradirci. Ma che cosa farà in caso di guerra?
    Nella migliore delle ipotesi, Israele, Pakistan e Francia non interverrebbero. Nella peggiore, ci troviamo contro tutti.

    A suon di provocazioni potremmo cercare di provocare una guerra regionale, facendoci attaccare. A quel punto, non credo che tutti i paesi parteciperebbero al conflitto.

    Ancora: e se stipulassimo un patto di alleanza con la Federazione Russa? a quel punto, probabilmente Francia, Israele ne starebbero fuori. Oppure: WW3. Ma sarebbe moolto difficile, i Russi non credo vogliano altri accordi con noi, in uno scenario così delicato.
     
    Ultima modifica: 7 Settembre 2025 alle 21:47
  12. alberto90

    alberto90

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    Sei praticamente accerchiato. Come ti muovi pesti un merdone grosso come una casa.
     
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  13. ^_AC_^

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    Vero, però con un attacco a sorpresa preparato bene potresti occupare e annettere o colonizzare Libano e Kuwait in tempi brevissimi, sostanzialmente riportando la parità numerica. Se poi avessi abbastanza forze per un ulteriore attacco in grado di occupare la Giordania in tempi brevi torneresti in vantaggio.
    Il problema è che onestamente la frontiera orientale va tenuta sempre d'occhio e probabilmente non solo quella. Non so se ci sono abbastanza truppe per un attacco del genere. E se fallisse sarebbero guai.

    In tutte la rete di accordi non vedo il Libano. Potrebbe aver senso installare una colonia lì? Ci sarebbero vantaggi?

    Chiedo un'analisi del Turkmenistan, con un rapporto costi/benefici.

    Ho visto che nello Yemen ci sono gli Houthi. In che rapporti sei con loro?
    Stanno vincendo la guerra?
    Potrebbero diventare alleati?
    E ultima domanda: se tradissimo gli Houthi e li rendessimo fantoccio? Tanto probabilmente li odiano già tutti. Ma se ne avessimo il controllo, potremmo dividere l'attenzione dell'Arabia Saudita e dell'Oman in una guerra futura (e nel caso abbandonarli al loro destino, servirebbero solo a distrarre il - potenziale - nemico).
     
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  14. alberto90

    alberto90

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    Non credo che come distrazione alle spalle gli Houti servano molto. Pei sauditi, un attacco Houti alle spalle, sarebbe come una puntura di spillo.
     
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  15. albertismo

    albertismo

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    si, Libano e Kuwait sono prede facili. Allo stato attuale, ho molte divisioni.

    Il Libano non ha particolari accordi, è relativamente isolato. E' uscito dalla nostra influenza anni addietro, oggi è sotto influenza Usa (blu aligned). Come colonia, non avrei particolari vantaggi. Svantaggio chiaro: far incavolare Israele.

    Per quanto al Turkmenistan, è disallineato dalla Federazione Russa. Detiene importanti miniere di uranio, e qualche giacimento petrolifero. Si tratta di un enorme deserto popolato da 7 milioni di persone. Army Staff: 60.000. Attaccarlo significherebbe, quasi certamente, sollevare un vespaio con tutti gli "stan" compreso il più forte: il Pakistan.

    Per quanto agli Houti, hanno sostanzialmente vinto la guerra. Al momento, è in vigore un armistizio. Il paese è diviso tra due fazioni Houti (nord e sud), mentre la rep. democratica controlla la sola città di Al Mukalla. La tregua regge.
    Durante la guerra, ho inviato armi agli Houti. Al momento i rapporti si sono molto raffreddati.
    Si, potrebbero diventare alleati. Si, sono odiati. Si, potrebbero essere una testa di ponte tra Sauditi ed Oman.

    comunque, l'Arabia è un immenso deserto. le aree che contano, sono a nord, lontano dagli Houti. L'Oman ha un discreto esercito: 132.000 total army staff.

    upload_2025-9-7_23-31-25.png
     
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  16. Rio

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    Io giocherei d'attesa e aspetterei l'occasione: rivolta/colpo di stato (magari indotta) e annessione.
    Come sei messo a rapporti con l'india? Un attacco su due fonti al Pakistan potrebbe dare grossi vantaggi, libereresti truppe per il fronte occidentale dove il blocco arabo sarebbe il prossimo nemico dichiarato
     
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  17. ^_AC_^

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    Ok, quindi:
    • Libano: meglio di no
    • Turkmenistan: possibile, ma meglio di no
    • Houti: inutili
    • Oman: pronto a difendersi
    Non vedo molte possibilità.
    A questo punto concordo col Consigliere Rio: meglio aspettare un'occasione propizia, magari foraggiando rivolte (MA assolutamente senza farsi beccare).
     
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  18. alberto90

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    Stesso pensiero mio. Sono abbastanza sicuro che la rete di relazioni internazionali che ti è stata tesa contro, prima o poi, perderà qualche pezzo.
     
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  19. Iscandar

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    A questo punto investire nel soft power esterno e nel wellfare interno.
     
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  20. albertismo

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    alcune considerazioni, in attesa dell'aggiornamento di domani.

    I mesi scorrono, e con essi prende forma il nostro piano per prepararci al peggiore degli scenari.

    “Il modo più sicuro per perdere una guerra è impegnarsi su due fronti.”

    Dobbiamo evitarlo a ogni costo.

    Nuove dottrine vengono studiate per sfruttare al meglio le armi disponibili. Le simulazioni mostrano come uno strike preventivo, nei primissimi minuti dopo una dichiarazione di guerra, che danneggi gravemente una caserma nemica, possa ritardare di giorni il dispiegamento di nuove divisioni nell'area, oltre a quelle già mobilitate. Per questo viene costituita una task force missilistica, equipaggiata con i missili Fattah, pensata per colpire le barracks nemiche. Resterebbero comunque da affrontare le divisioni già mobilitate e le guarnigioni, ma non i rinforzi di riserva. Un vantaggio enorme, anche solo per pochi giorni.

    Per rendere davvero efficace un’azione simile, servirebbero missili russi Zircon o Khindzal. Iniziano trattative riservate con Mosca: la diffidenza è grande, i colloqui delicati.

    Se la guerra dovesse esplodere, potremmo neutralizzare gran parte del più potente esercito regionale, quello saudita, forte di quasi 200.000. I nostri 400 missili Fattah in riserva rendono l’operazione possibile. Il deserto e la nostra linea difensiva la rendono perfetta.

    La rete di satelliti da ricognizione è ormai completa al 57%. Le mappe delle basi nemiche diventano ogni giorno più precise. Possiamo vedere, e quindi colpire. Viene condotta un’attenta ricognizione delle caserme e degli impianti bellici dei paesi confinanti. La gittata dei nostri missili, oltre 1.400 km, ci garantisce un vantaggio decisivo. Da Damasco, Baghdad, dal Golfo Persico, da Cipro e da Masshad a nord-est, possiamo colpire qualsiasi infrastruttura militare dall’Egitto all’Oman, dalla Libia agli “Stan”.

    Parallelamente, tracciamo la roadmap per il futuro: il salto da potenza regionale a qualcosa di più. La nostra nazione può sostenere fino a 2.000 battaglioni Ne abbiamo 1.300: una volta raggiunto l’obiettivo, le fabbriche si dedicheranno all’aggiornamento massivo dei vecchi armamenti.

    Dobbiamo arrivare ad assemblare almeno 20 missili e un numero simile di aerei in parallelo. Oggi siamo fermi a 11 e 7. Per questo avviamo una pianificazione graduale, due nuovi impianti alla volta.
     
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    Ultima modifica: 12 Settembre 2025 alle 18:46

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