La difficile Austria

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Sagari, 26 Aprile 2008.

  1. Sagari

    Sagari

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    Difficoltà:difficile - Aggressività: normale
    HOI 2 - v.1.2
    1936 UN DIFFICILE INIZIO
    È gennaio fa freddo nei giardini del castello di Schönbrunn, passeggio guardando quello che fu il simbolo dell’antica potenza dell’impero, ex-residenza degli Asburgo, oggi è tutto finito, dopo la Grande Guerra tutto è crollato.
    Era il 1918 veniva proclamata la repubblica, io come molti ero speranzoso nel futuro, ma poi arrivarono i nazionalsocialisti, oggi quei pazzi simpatizzanti di Hitler minacciano di lasciar fagocitare al tedesco la nostra Austria.
    Torno nel mio appartamento in Ringstrasse suona il telefono, è un amico, un membro del movimento segreto per la rinascita dell’Austria, a cui io appartengo da tempo, siamo in pochi ma molto influenti in economia e politica e il cancelliere Schuschnigg è un nostro alleato, non sarà un democratico ma è pronto a resistere al nazismo, ci dobbiamo riunire presso il teatro Staatsoper.
    Il movimento agisce da qualche anno e la nostra influenza ha spostato leggermente verso sinistra la politica del Paese, oggi guidata da un autocrate paterno.
    La Germania sta ormai da tempo corteggiando la piccola Austria, i tedeschi ci chiamano fratelli ma in realtà Hitler vuole annettere Vienna al suo Reich, le relazioni migliorano, non possiamo farci nulla, dobbiamo attendere.
    Le possibilità di ricerca nell’Austria del ’36 sono molto limitate, iniziamo a sviluppare la tecnologia della crittografia, speriamo così di poter aumentare un giorno il numero di progetti di sviluppo in corso.
    La PI è molto bassa e il denaro a disposizione per la diplomazia è praticamente pari a 0, dovremo sacrificare la produzione di truppe antiquate per aumentare la quantità di rifornimenti, utilizzeremo questi negli accordi commerciali la parola d’ordine è: rifornimenti in cambio di denaro. Inoltre stringere accordi economici con determinati Paesi selezionati porterà ad un miglioramento delle relazioni con gli stessi, quasi gratuitamente.
    Ci concentriamo in particola sull’Italia, la Francia e la Romania, ma col tempo stringeremo accordi anche con l’URSS, gli USA e la Cecoslovacchia, presto raggiungiamo fondi sufficienti e un avanzo di cassa tali da poter iniziare una politica estera decente.
    In marzo parto per il mio primo viaggio a Roma, cercheremo di migliorare le relazioni con gli italiani, l’obiettivo è ottenere un patto di non belligeranza e, soprattutto, avanzare rivendicazioni sulla provincia di Trento, il Sud Tirolo, per ora proveremo ad espandere i confini dell’Austria con l’arte della negoziazione, non possiamo fare altrimenti.
    Il 10 agosto dopo lunghe trattative durate 5 mesi circa l’Italia e l’Austria siglano un patto di non belligeranza, l’accordo prevede un secondo incontro a Trento nel giro di una ventina di giorni, il contenuto riguarderà la cessione della provincia rivendicata da Vienna. L’accordo con Roma è da vedere nell’ottica di una possibile espansione austriaca in Ungheria, prima dovremo cercare una solida alleanza militare, ma l’obiettivo del movimento segreto è Budapest e l’inizio di qualcosa che possa assomigliare all’antico impero.
    Il 29 agosto 1936 è la data del mio primo successo, le relazioni con Roma sono al massimo, gli italiani vogliono un’Austria capace di frapporsi tra le Alpi e Hitler, e Mussolini decide che cederà Trento agli austriaci, i viennesi scendono per le strade per festeggiare il momento, per la prima volta dopo decenni di nulla torniamo ad espanderci, questa volta grazie alla diplomazia, non un solo colpo è stato udito sulle Alpi.
    Lo sviluppo della crittografia e il possesso di un nuovo territorio aumentano le possibilità di ricerca del Paese, iniziamo a studiare un’evoluzione per le forze di fanteria.
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  2. Logan

    Logan Guest

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    Come hai fatto a prendere possesso di Trento? :cautious: Trucchi? Editor? Perchè chiedendolo all'Italia e molto difficile che te lo ceda!
    Dai raccontaci tutto,non tenerci sulle spine!:approved:
     
  3. Beretta

    Beretta

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    Si me lo chiedo anche io, come hai fatto? sei un genio della diplomazia?
     
  4. edox

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    magari migliorando di molto le relazioni...oppure perchè austria e italia se non sbaglio sono entrambe fasciste...ma comunque deve avere avuto fortuna :)
     
  5. Sagari

    Sagari

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    mah..ho dato un'occhiata dall'inizio è la percentuale di successo dell'accordo su trento era già buona...migliorando le relazioni con l'italia è cresciuta anche la percentuale di successo..toccati i 200 ho fatto la richiesta e mi è andata bene!
    non mi ricordo ora quanto fosse alta la percentuale ma era di sicuro sul verde!
    NON USO MAI TRUCCHI
     
  6. Sagari

    Sagari

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    1937 Il Doppio Gioco

    1937 IL DOPPIO GIOCO
    All’inizio del 1937 le strade aperte sono tante:
    - L’alleanza con la Germania sembrerebbe scontata, ma la strada è piena di pericoli, l’obiettivo tedesco è l’annessione dell’Austria, però se vogliamo espanderci non possiamo fare a meno di un alleato con un esercito forte.
    - Entrare a far parte degli alleati sembrerebbe essere la scelta perfetta per mantenere la nostra indipendenza, ma le relazioni tra Hitler, la Francia e la Gran Bretagna si stanno deteriorando velocemente.
    - Cercare un alleato tra l’Italia e/o i Balcani, il nostro obiettivo è l’Ungheria, ma la piccola Austria nonostante il miglioramento dei rapporti con Roma e Bucarest non sembra essere in grado di essere accettata come guida di un’alleanza militare.
    Mentre da Berlino continuano a influenzare positivamente il nostro governo, io cerco di instaurare una politica sul doppio binario: buone relazioni sia con Berlino che con Londra.
    Apro nuovi accordi economici con Canada, Germania, Svizzera e Francia.
    Lo sviluppo della tecnologia industriale e della fanteria continua.
    Il 26 febbraio decido di allearmi con la Germania, per ora sfrutteremo le forze tedesche a nostro vantaggio, ma le nostre relazioni internazionali per quanto buone sono sempre in bilico, la Francia risponde subito cancellando due importanti accordi commerciali ed entriamo in crisi per l’accumulo delle risorse energetiche e le entrate di denaro diminuiscono nettamente, reagiamo aprendo nuovi accordi con i greci e turchi, la stessa Berlino ci viene incontro.
    All’inizio di marzo ottenuto il controllo sulle forze militari alleate prepariamo l’invasione ungherese, dal nord arrivano truppe di fanteria e gli importantissimi panzer.
    Le relazioni con gli inglesi migliorano ancora e il 30 marzo tutto è pronto per partire alla volta di Budapest.
    Il 1 aprile il cancelliere Schuschnigg dichiara formalmente guerra all’Ungheria, il dissenso balza in alto, Londra, Parigi, Washington, il Canada e Mosca annullano subito alcuni accordi commerciali e l’Italia cancella il patto di non belligeranza siglato l’anno scorso, ma per ora sembra che la comunità internazionale stia tollerando il gesto dell’Asse.
    Si apre un crollo delle riserve petrolifere, cerco la soluzione e la trovo con un viaggio in Persia per siglare un accordo commerciale.
    L’8 aprile la bandiera austriaca sventola di nuovo su Budapest, l’avanzata è velocissima grazie ai carri tedeschi, ma gli ungheresi si trincerano in massa nelle provincie dell’est dove iniziano una resistenza eroica, così riusciamo a sconfiggere l’esercito avversario solo dopo l’arrivo di forze fresche dalla Germania.
    Il 27 aprile 1937 l’Austria si espande di nuovo, ancora una volta la diplomazia è stata determinante per il successo, il patto siglato con l’Italia nel 36 e l’alleanza con la Germania sono alla base della rinascita austriaca.
    È ovvio che siamo nettamente dipendenti dalla Germania dal punto di vista militare, le nostre truppe al momento sono arretrate e senza la possibilità di aumentare di numero e di svilupparsi tecnologicamente.
    Verso la metà dell’anno festeggiamo le ottime relazioni con Londra, ma non ci sono possibilità di siglare un patto di non belligeranza.
    Il dissenso è in calo e le relazioni con l’Italia tornano a migliorare, se vogliamo continuare ad espanderci nei Balcani dobbiamo basare la prossima mossa nuovamente sulla diplomazia.
    In una riunione segreta del movimento per la rinascita austriaca, presente anche il cancelliere Schuschnigg, decidiamo di attuare una politica del doppio gioco coi tedeschi, molto probabilmente prima o poi dovremo abbandonare l’alleato di oggi per spostarci da un’altra parte.

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  7. Logan

    Logan Guest

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    Davvero un ottima partita con L'Austria!:approved: Bella idea allearti con la germania e dichiarare guerra all'Ungheria! Beh...tanto fa tutto lei!:p Se e così facile come dici tu prendere trento quasi quasi ci provo anche io.
     
  8. Beretta

    Beretta

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    Ciao sagari, la tua partita con l'austria mi ha incuriosito molto, anche perche io non avevo ancora provato a giocarci con lei, o seguito le tue orme fino all'ungheria, poi ho invaso l'italia :contratto:, dove il crucco ha fatto il lavoro sporco per me... (mooolto divertenteeeee).

    L'ungheria ha l'indipendenza concessa dall'italia; nn ti ha dichiarato guerra, perche hai il patto di non aggressione giusto?

    P.S. Tu a forza lavoro come sei messo?
     
  9. Logan

    Logan Guest

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    Forse L'Italia non ha dichiarato guerra per paura della Germania che l'avrebbe invasa in un minuto! Mi pare che il patto di non aggressione non ci sia tra Italia e Austria!:cautious:
     
  10. Lenfil

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    Partita interessante
    Sopratutto ora ad ogni mossa c'è il rischio di fare scoppiare il finimondo visto che tutti i paesi con cui confini hanno l'indipendenza garantita

    Buona fortuna Sergente :approved:

    Ciau :)
     
  11. Sagari

    Sagari

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    L'italia non mi ha attaccato durante l'invasione dell'Ungheria perchè mi sono preparato per tempo..

    "Il 10 agosto dopo lunghe trattative durate 5 mesi circa l’Italia e l’Austria siglano un patto di non belligeranza"

    Per quanto riguarda PI e forza lavoro sono a livelli moooolto bassi..la cosa ti limita parecchio nelle scelte.

    Grazie a tutti..continuate a leggere

    Ciao
     
  12. Sagari

    Sagari

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    1938 L'instabile Austria

    1938 L’INSTABILE AUSTRIA
    Credo che i geografi inizino nuovamente a pensare di inserire il nome AustriaUngheria sulle carte, comunque sia il 1938 si apre con i festeggiamenti del movimento segreto a Budapest.
    Le relazioni con l’Italia sono al massimo ma la Germania resta un problema serio, che fare?
    Nel frattempo le truppe tedesche ci aiutano nell’operazione anti- guerriglia nelle nuove provincie conquistate.
    Il nuovo corso austriaco ha spostato un po’ più verso il centro la linea politica del governo, ora siamo una democrazia social - conservatrice, le relazioni con le altre democrazie migliorano di conseguenza.
    Iniziamo una lunga serie di richieste all’Italia per la firma di un nuovo patto di non belligeranza tra le nostre due nazioni, stracciato da Roma quando le truppe austro-tedesche hanno passato il confine ungherese, ci vorrà un pò di pazienza, ma credo che un nuovo patto sia possibile prima o poi.
    La presenza della Germania è sempre più ingombrante, spesso influenza pesantemente il punto di vista politico dei nostri dirigenti nazionali.
    Le nostre brame di conquista si sono ora spostate verso la Jugoslavia, ma l’obiettivo è lontano, ai primi di marzo l’Italia non protegge più l’indipendenza di Belgrado, ma Parigi si, inoltre attaccare ora significherebbe incendiare i Balcani, molto probabilmente anche la Grecia e la Turchia scenderebbero in campo a “difesa” degli slavi.
    La posizione con Berlino mostra tutta la sua imbarazzante realtà quando quel maledetto di Hitler, dopo il rifiuto del cancelliere Schuschnigg, cerca di imporre alla nuova Austria l’Anshluss, è il 16 marzo.
    Ma Vienna sotto la nostra influenza decide che rimarrà libera, aumentano le relazioni con l’Italia, la Francia e la Gran Bretagna, ma peggiorano con Berlino, inoltre il dissenso vola al 40%, dobbiamo venire a patti con i nazisti interni, i quali in cambio del rifiuto a Hitler hanno ottenuto una politica nazionale nettamente spostata verso le loro idee, l’Austria adotta il nazionalsocialismo, la produzione cala.
    Il 17 marzo lasciamo l’Asse con la Germania, iniziamo, per quanto possibile, ad aumentare i beni di consumo in modo da ridurre l’alto dissenso.
    Ad aprile molti accordi economici sono stati annullati con Berlino e sostituiti con altri siglati a Parigi e Londra, gli Stati Uniti inviano a Vienna una folta delegazione che migliora nettamente le relazioni con loro, iniziamo anche una politica di avvicinamento alla Romania e alla Grecia, chissà che non si riesca a formare un’alleanza contro Belgrado? Inoltre ora siamo soli e senza un alleato credo dovremo liberare l’Ungheria, spero di non dover arrivare a tanto.
    Stabilizzata la situazione economica, il 20 maggio i nazisti vincono le elezioni, continua la serie di eventi che stanno sconvolgendo l’Austria, il cancelliere Schuschnigg è costretto a lasciare il suo posto, tutti i membri del governo vengono sostituiti da nazionalsocialisti.
    Per fortuna anche i nazionalsocialisti si sono avvicinati sulle nostre posizioni riguardo ai tedeschi, i quali continuano a bramare le nostre terre, a luglio la Germania ci chiede ufficialmente di consegnarle tutte le nostre provincie nazionali, esclusi i nuovi territori conquistati, il no è secco e perentorio, le rezioni con Berlino calano.
    A settembre siamo oramai molto vicini agli inglesi e ai francesi, anche se per entrambi non si intravvedono possibilità per la firma di un patto di non belligeranza, anche con la Romania le relazioni toccano il massimo, ma le nostre differenze di regime politico non ci permettono di siglare un’alleanza militare.
    Il dissenso e il nostro livello di belligeranza sono calati, ma la situazione è difficile.
    In ottobre i tedeschi annettono i Sudeti, la Cecoslovacchia ha ceduto a differenza di Vienna.
    Nello stesso mese a sorpresa i cambiamenti politici avvenuti a Bucarest rendono possibile un’alleanza militare con la Romania, il 9 ottobre firmiamo a Budapest i documenti necessari.
    Assunto il controllo militare delle truppe alleate spostiamo diverse unità in Ungheria per contrastare l’avanzata partigiana causata dal ritiro delle truppe tedesche, ancora una volta siamo noi l’anello debole dell’alleanza, questo non si può negare.
    La Germania continua a chiedere con insistenza l’annessione delle provincie austriache e i rapporti si deteriorano, per fortuna abbiamo un patto di non belligeranza che ci protegge.
     
  13. Beretta

    Beretta

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    Stai rischiando grosso, nn e bello avere la germania che ti guarda con uno sguardo minaccioso......:facepalm:.... veramente pessima la situazione. Io avrei molta paura fossi in te....

    Una domanda mi pongo pero, perche cerchi di avere un governo liberale, invece che abbracciare il Nazionalsocialismo?

    Per finire, la mia partita con l'austria che ho emulato dalla tua ormai si avvicina alla fine ("45) dp italia e yugoslavia entrati nell'impero, ho fatto qualcosa di folle e inaspettato......

    HO MESSO IN CAMPO 5 PORTAEREI DI 4 LIV. !!!!!!!!!!:eek::eek::eek::eek::eek::eek:

    Poso vantare una potente :shy: flotta Austriaca!! (che roba...) :contratto:
     
  14. Sagari

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    eh ma io non ottengo tutti i punti di PI quando conquisto una provincia...e gioco a livello difficile...

    Ache io ho preso la Jugoslavia ma la PI non è che stia volando!

    come hai fatto a produrre tutte quelle portaerei con pochissima PI da me ci vorrebbero anni

    tento di spostare la linea politica verso la democrazia perchè è più difficile
     
  15. Sagari

    Sagari

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    1939 l'espansione

    L’anno si apre con un riavvicinamento molto leggero verso la democrazia, il dissenso e la belligeranza sono calate e ci apprestiamo a formare un’alleanza balcanica contro Belgrado, assieme ai romeni e se riusciremo, ai greci.
    Continuano a peggiorare i rapporti con Berlino a causa delle sue inaccettabili richieste, se Vienna resiste la Cecoslovacchia abbassa la testa davanti al “baffetto”, in marzo mentre io sono ad Atene per stringere una forte amicizia con la Grecia, Praga si fa annettere da Berlino, più ad est nasce la Slovacchia, stato satellite dei nazisti tedeschi.
    La Germania è sempre più pericolosa li a nord.
    La Romania ci offre diversi progetti tecnologici in segno di amicizia, io ricambio siglando il nuovo patto di non belligeranza con Roma e facendo entrare nell’alleanza Atene.
    Forse mi dovrei avvicinare in qualche modo alla Turchia, ma credo che il patto di non belligeranza stipulato da Ankara con la Grecia ci protegga a sufficienza. L’Italia in marzo invade l’Albania.
    Ad aprile dopo una riunione tenutasi a Vienna con i rappresentanti militari di Austria, Grecia e Romania, un alto numero di truppe viene spostato sui confini con la Jugoslavia, le tre potenze balcaniche guidate da noi attaccheranno Belgrado, è deciso, tutte potranno espandersi a sue spese.
    Il primo maggio tutti gli eserciti muovono oltre confine, l’invasione della Jugoslavia ha inizio.
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    Abbiamo deciso di azzardare, per fortuna la Francia non interviene e la Turchia nemmeno, in virtù dei suoi accordi con greci e romeni.
    Come prevedibile però il sistema di accordi economici collassa, tutte le nazioni Alleate cancellano diversi patti, anche gli USA.
    Ad un mese dall’inizio dell’invasione, il primo giugno, la situazione è questa:

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    L’apporto dei romeni è stato fondamentale, così come lo fu per i tedeschi a suo tempo e l’avanzata di Bucarest sulla città di Belgrado crea qualche contrasto con Vienna.
    Belgrado rifiuta diverse proposte di pace, una volta conquistata l’ultima provincia sotto la bandiera austriaca, non facciamo in tempo ad annettere il nemico, la Romania con grave imbarazzo da parte di gresci e austriaci, annette Belgrado, il nostro alleato è forse troppo sicuro di se stesso?
    I piani erano un po’ diversi e la tensione con Bucarest sale, iniziamo ad avvicinarci alla Bulgaria, per ora in segreto inizio ad impegnarmi nella ricerca di un sostituto della Romania.
    Ad agosto la Germania attacca la Polonia, scatta il patto che legava Varsavia a Londra e Parigi il futuro sarà imprevedibile.
    Durante l’anno crescono anche le relazioni con gli Stati Uniti, l’obiettivo oltre ai vari accordi commerciali, potrebbe essere quello di un patto di non belligeranza.
    [​IMG]
     
  16. Beretta

    Beretta

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    Ho un pil di 41/42, ma sn nazionalsocialista, probabilmente e perche sn guerrafondaio al massimo che ho avuto qualche sconto sulle PA, sn nel 46 pero ce ne ho messo di tempoo!!:facepalm:

    La cosa da notare e che nn avendo la dottrina sviluppata non posso neanche fare un misero attacco portuale con portaerei e i miei ammiragli (che sn 2 simpatici vecchietti) fanno ridere.... ma dopotutto da lustro avere l'austria con la marina :p:p...
    P.S. io gioco in normale, aggressivita normale cosi gli eventi storici nn dovrebbero incasinarsi fra loro...

    Cmq bella partita! Magari adesso ci riprovo e seguo le tue orme
     
  17. Sagari

    Sagari

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    1940 chi attaccare?

    1940 CHI ATTACCARE?
    Le incomprensioni con la Romania mi portano a migliorare le relazioni con la Bulgaria, fino a portarle al massimo, ma non ottengo nulla, nessuna possibilità di alleanza, un ipotetico attacco a Bucarest con i soli greci al nostro fianco non è immaginabile, per ora l’alleanza con Bucarest resta salda.
    Nel frattempo migliorano anche le relazioni con gli USA.
    Attraverso la propaganda riusciamo a instillare nell’opinione pubblica una buona iniziativa guerrafondaia, ma la lotta alla guerriglia partigiana inizia a portare via troppe risorse per la nostra piccola produzione industriale, ritiriamo qualche truppa romena per ridurre il consumo dei rifornimenti, e siglo tre accordi commerciali strategici con Venezuela, Arabia Saudita e Stati Uniti per ottenere del petrolio.
    Iniziamo la produzione di qualche nuova unità di fanteria, poco alla volta cercheremo di far crescere le forze militari austriache.
    In marzo la Germania attacca la Danimarca e la Norvegia, la prima verrà annessa in pochissimo tempo la seconda ferma sul mare i nazisti.
    Liberiamo la Bosnia per diminuire la nostra belligeranza , creare uno Stato cuscinetto tra noi e i nostri alleati e per avere qualche problema in meno con l’insurrezione partigiana.
    [​IMG]
    Intanto nelle riunioni del movimento segreto discutiamo più volte dell’eventualità di attaccare la Romania o l’Italia, una per l’affronto della guerra in Jugoslavia e perché elemento troppo forte della nostra alleanza, l’altra per il suo nord e la produzione industriale di quelle province
    In maggio il BeNeLux subisce l’invasione dei nazisti.
    Migliorano le tecnologie della crittografia e industriale.
    In giugno le relazioni con Washington sono al massimo e l’11 riusciamo ad ottenere un patto di non belligeranza dagli americani, crescono le relazioni anche con Mosca.
    Il 21 giugno cade Parigi, il 22 l’Italia entra nell’asse e le sue difficoltà sono subito evidenti in Africa nel confronto con le truppe britanniche.
    Il 25 giugno nonostante l’aumento del dissenso annullo il patto di non belligeranza stipulato con l’Italia, per ora la sua alleanza coi tedeschi del nord ci costringe a spostare la nostra attenzione sulla piccola Svizzera, piccola ma ricca e ad oggi con l’indipendenza garantita solo dagli USA, inizio a spostare le truppe e gli alleati sul confine elvetico.
    L’8 luglio nasce il regime di Vichy.
    Il 22 luglio i nostri scienziati informano il governo dell’invenzione del computer.
    La Slovacchia e l’Italia ci forniscono qualche rifornimento attraverso la proposta di accordi commerciali abbastanza favorevoli, che noi accettiamo di buon grado.
    Il 19 agosto parte l’attacco alla Svizzera, ovviamente sarà dura passare le sue alte fortificazioni.
    Il 20 agosto gli USA annullano il patto di non belligeranza ma i nostri diplomatici ricevono subito l’ordine di ricucire lo strappo nel minor tempo possibile.
    Il primo mese di guerra, come previsto, si rivela molto duro e i progressi sono molto lenti, occupiamo solo una provincia per vederci cacciati più volte da Zurigo e Berna.

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    A metà settembre con l’arrivo di nuove forze dalla Romania,non si può dire che sfondiamo ma iniziamo ad ottenere qualche successo in più su Zurigo e Berna, in conseguenza siamo costretti ad allentare la presa sui partigiani per la scarsa produzione di rifornimenti.
    Il 26 ottobre sferriamo l’attacco decisivo sulle due stremate città che hanno visto cambiare padrone più volte nelle ultime settimane, conquistate queste annettiamo la Svizzera.
    L’Italia è sempre più in difficoltà nel novembre del 1940 e noi iniziamo a sviluppare la tecnologia dei rifornimenti.
    In dicembre ci impegniamo in due accordi commerciali con l’Italia e l’URSS, abbiamo bisogno di rifornimenti per aumentare l’attività anti – partigiana.
    Le relazioni con gli USA tornano splendide e quelle con Mosca crescono.
     
  18. Lenfil

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    Non vedo altra alternativa oltre all'attacco alla Romania, attaccare Vichy ti porterebbe quasi sicuramente in guerra con la Germania

    Un attacco preventivo alla Grecia giusto per guadagnare un pò di PI..però devi assicurarti la conquista esclusivamente da parte Austriaca per evitare un'ulteriore espansione Rumena.

    Ora non ricordo..ma la Grecia è uno di quei paesi che se attaccati si uniscono automaticamente agli Alleati? :humm:

    In ogni caso ormai penso sia giunto il momento di schierarsi con Asse o Alleati

    Ciau :)
     
  19. Sagari

    Sagari

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    voglio un'austria libera...provo a resistere stoicamente con un'alleanza tutta mia
    :D :D
    starò attento nelle mosse successive
     
  20. Sagari

    Sagari

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    1941 Nuovi Alleati?

    1941 NUOVI ALLEATI?
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    Questa è l’Austria del 1942, l’Impero sta risorgendo, abbiamo ottenuto nuove conquiste e mantenuto la nostra indipendenza, soprattutto grazie alla diplomazia, anche se la nostra piccola economia non permette nemmeno di rivaleggiare con i nostri alleati soprattutto in campo militare.
    I successi in guerra sono dovuti soprattutto all’apporto di forze esterne, prima dell’esercito tedesco, poi di quelli romeno e greco, ma a questo punto iniziamo una lenta crescita delle truppe di fanteria, in futuro qualcosa potrebbe cambiare.
    Nella mia testa continuo a pensare all’invasione della Romania, ma per il momento non possiamo fare a meno del suo apporto.
    Il primo febbraio ricuciamo definitivamente lo strappo con gli americani, gli USA firmano con noi un nuovo patto di non belligeranza.
    Mentre l’Italia dopo un tentativo di ripresa crolla in Africa, a Vienna si pensa di migliorare le relazioni col regime di Vichy, siamo in cerca di nuovi alleati da sostituire a Bucarest, loro per il momento non devono sospettare nulla e manteniamo al massimo i rapporti con i romeni.
    Anche le relazioni con l’URSS toccano il massimo ma non sono possibili patti di non belligeranza.
    Il 1941 sarà un anno d’attesa e preparazione, mettiamo in produzione un po’ di truppe di fanteria, cerchiamo di avvicinarci a Vichy e diamo una bella iniezione di beni di consumo nell’economia in modo tale da ridurre l’altissimo dissenso che circola tra la popolazione dopo il rifiuto dell’Anschluss e l’arrivo dei nazisti austriaci al governo.
    La conquista della Svizzera e il piccolo aumento della P.I. conseguente sono alla base di questi miglioramenti.
    Mi piacerebbe poter fare un pensierino sulla conquista di Istanbul e dello stretto, ma per ora è solo fantasia, non disponiamo nemmeno di mezzi per il trasporto navale.
    Il 26 novembre gli Stati Uniti entrano in guerra a fianco degli alleati e attaccano per primi il Giappone.
     

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