Gli eserciti tra il 1840 eil 1900

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Fieramosca, 9 Ottobre 2006.

  1. Fieramosca

    Fieramosca

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    io apro questa discussione , xkè vorrei sapere come gli esertici tra il 1840 e massimo al 1900 era strutturati.

    io faccio domanda perchè?

    il gioco "age of rifles " (vedete wargaming in generale) permette tramite il suo editor di creare il proprio esercito diviso in brigate e per ogni brigata un massino di 12 regimenti , questi regimenti possono essere formati a proprio piacere da vari tipi di fanteria e/o vari tipi di cavalleria e/o batterie di artiglieria e/o mitragliatri. Problema , io allora mi chiedo come veramente era strutturata una brigata tra il 1940 e 1900? qual'è in gusto equilibrio tra le varie unità?...e ancora il gioco permette di equipaggiare i propri unomini oltre che con uniformi personalizzate con con fucili cannoni mitragliere ecct tutte storiche. Ma io non conosco le armi dell'epoca che interessata il periodo del gioco , ancora l'editor del gioco permette di allungare le canne dei fucili delle lance il diametro delle artiglierie...tutto molto bello ma difficile x chi non conosce il perioco storico. Aiutatemi!!!:humm:
    parliamo ci questi eserciti della seconda metà del XIX secolo!!!
     
  2. Giulo

    Giulo

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    Ciao Fiera

    Penso di avere quello che cerchi.....sul sito www.cossacks.it ti puoi fare un'idea sugli eserciti nel periodo Napoleonico
     
  3. Fieramosca

    Fieramosca

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    caro giulio forse mi avrai riconosciuto dall'avatar...:) il mio problema non è tanto conoscere reparti o uniformi ma come è la struttura della brigata il funzione dell'equipaggiamento esempio se sono pesenti mitragliere che tipo di fanti sarebbero adeguati x proteggerle? oppure se la brigata ha presente reparti di costritti afrcani armati di lance a quale altro reparto devo accostarlo?....e ancora che pezzi di artiglieria x le varie brigate devo usare se voglio una d'assalto e una brigata difensiva?...insomma come si struttura un esercito in tutto e x tutto equilibrato e forte...non dimenticando il contesto storico?
     
  4. Darksky

    Darksky Admin Membro dello Staff

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    Fieramosca tu stai chiedendo la Table of Equipment di una brigata tipo, di un reggimento tipo, etc etc. Prova ad inserire quelle parole in google o il suo più diffuso acronimo, TOE.
     
  5. Fieramosca

    Fieramosca

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    a quanto pare le mie discussioni fanno davvero gagare!!!:dead: :dead:
    xò che delusione tanti sampientoni e poi niente!!!! :(
     
  6. Amadeus

    Amadeus

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    Non è che i tuoi thread facciano cagare, anzi questo è un argomento molto interessante. Il problema è che bisogna focalizzare l'argomento di discussione, altrimenti non si viene a capo di nulla. Mi spiego: chiedere com'è organizzata una brigata nel periodo 1840-1900 è come chiedere qual è il pranzo tipo di un abitante della terra, ci sono talmente tante abitudini alimentari che non basterebbe un'enciclopedia a dare una risposta completa.
    Molti eserciti cambiano ripetutamente la loro organizzazione nel periodo citato, se poi consideri che ogni esercito è spesso molto diverso dall'altro e ci sono dozzine di eserciti (anche considerando solo quelli più importanti e famosi), vedi bene che non è possibile dare una risposta secca alla domanda.
    Se magari restringi per il momento la domanda ad un esercito specifico, o meglio ad una campagna/guerra specifica si può iniziare a mettere giù una descrizione di qualcosa.

    Palla a te! :D

    ciao
     
  7. Fieramosca

    Fieramosca

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    vedi che a undici goals di scarto l'arbitro può fischiare la fine partita x manifesta inferiorità dell'avversario....cerchi questo? :mad: ....:)

    torniamo a noi , parlimo d'ingrdienti , fanti leggeri fanti pesanti granatieri cannoni ulms hussari lanceri mitraglie e quant'altro...allora ti chiedo x fare un titpico ragù quanto olio e cipolla e pomodoro devo metterci...:D ...o meglio caro prof una brigata diciamo europea che rapporto tra i reparti deve avere...poi ogni nazione modifica il piatto aggiungendo altro...ma prima facciamo il sugo. :sbav:

    vediamo la guerra franco prussiana....illuminami :) brioche contro wustel
     
  8. Amadeus

    Amadeus

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    Come vedi restringere il discorso ad una campagna rende possibile far partire il thread in qualche maniera... ;)

    Parlando dell'organizzazione di Francesi e Prussiani (per il momento sorvoliamo sugli alleati) nel 1870 si può incominciare dicendo che i due eserciti ricalcavano in parte le loro controparti dell'ultimo periodo napoleonico più di mezzo secolo prima, ma con alcune differenze importanti. I francesi, più che i prussiani, erano (anche per motivi propagandistici... non dimentichiamoci chi era capo dello stato e quale immagine voleva dare di sé) molto napoleonici nell'organizzazione tattica e nelle specialità che componevano l'esercito, ma non è tutto oro quello che luccica.
    Le specialità dell'esercito francese erano (salvo qualche piccola eccezione) quelle già presenti negli ultimi anni di regno del grande corso: la fanteria era divisa in fanteria di linea e fanteria leggera (chasseurs) ed ogni battaglione conservava le compagnie d'élite di granatieri e volteggiatori come era in voga dai tempi di Napoleone I. Nonostante fosse oramai in uso generalizzato il celeberrimo fucile rigato a retrocarica Chassepot (indubbiamente la migliore arma di fanteria dell'epoca disponibile al mondo) e nonostante il potenziale nemico (i prussiani) avesse a disposizione anch'esso un fucile rigato a retrocarica (il più vecchio e modesto Dreyse, arma forbidabile comunque), l'organizzazione tattica sul campo di battaglia prevedeva esattamente le medesime formazioni di battaglione in ordine chiuso di cinquant'anni prima (linea, quadrato, colonna di plotone, di divisione, d'attacco etc.). Chiaramente (come già cinquant'anni prima) la fanteria non solo leggera ma anche di linea poteva operare più o meno efficaciemente come schermagliatori anche in ordine aperto, ma nessuno pensava che potesse bastare l'ordre mince, risoluti assalti alla baionetta e distruttivi tiri d'artiglieria a corta distanza avrebbero dovuto potrare alla vittoria le truppe dell'Impero come una volta.

    E qui vengono i casini...
    L'ordine chiuso può essere un metodo valido di combattimento (anzi, più che può è l'unico) in un mondo in cui l'arma da fanteria standard è il moschetto ad avancarica con anima liscia che ha una precisione ridicola ed una gittata misera. Ergo, l'unico modo (o quasi) di colpire qualcosa è sparare una salva in massa da truppe schierate gomito a gomito contro un bersaglio costituito (ovviamente) da truppe schierate in maniera similare. Certo, la fanteria leggera e l'ordine aperto esistevano già da tempo, ma in epoca napoleonica non si poteva fare soverchio affidamento sugli schermagliatori in quanto rimanevano enormemente vulnerabili alla cavalleria nemica e dovevano quindi essere supportati da truppe in ordine chiuso. Inoltre avere buoni schermagliatori non era banale... (sorvolo su questo aspetto sennò non la finiamo più). In conclusione, in epoca napoleonica il potere "distruttivo" delle armi da fanteria non era tale da rendere questa l'arma più temibile (paragonata a cavalleria ed artiglieria) e le tattiche utilizzate e l'organizzazione degli eserciti riflettevano questo aspetto.
    Ma se le condizioni materiali ti cambiano le carte in tavola e tu rimani aggrappato alle vecchie "forme" (che essendo scaturite da una situazione diversa non è detto mantengano la loro validità) rischi di avere spiacevoli sorprese. Nel momento in cui la fanteria è dotata di un'arma che non solo permette di aumentare la cadenza di tiro di un fattore due o tre rispetto ad un moschetto ad avancarica, ma, soprattutto, è dotata di una precisione ed una gittata che la rende micidiale a distanze prima impensabili per qualunque arma che non fosse un cannone, il tradizionale gioco sasso/carta/forbici delle armi combinate viene stravolto (soprattutto considerando che la cavalleria e l'artiglieria non avevano avuto un progresso paragonabile nelle loro possibilità). Stavolta la fanteria riesce a colpire distante come l'artiglieria, e riesce a colpire con tale precisione da ridurre a mal partito reparti di cavalleria prima che possano pensare minimamente di poter avvicinarsi per caricare. In queste condizioni l'uso dell'ordine chiuso diventa pressoché suicida (non è necessario ad ottenere un fuoco efficacie e nel contempo rende le proprie truppe un bersaglio ideale). I prussiani avevano pensato di ovviare a questo problema introducendo una nuova formazione (la compagnia incolonnata: in pratica, invece di manovrare il battaglione di fanteria come unica entità, le singole compagnie procedevano ognuna incolonnata in ordine chiuso). Ma questa speranza era destinata ad infrangersi contro la dura realtà: a Saint Privat durante l'attacco delle tre brigate della Guardia prussiana, il fuoco devastante della fucileria francese causò in meno di due ore perdite spaventose ai cinque reggimenti più impegnati (i morti superarono un terzo degli effettivi). Da allora fu abolito l'uso dell'ordine chiuso sul campo di battaglia e sotto il tiro nemico non si adottò altro che l'ordine sparso ed il passo di corsa.

    Tornando al problema dell'organizzazione delle brigate, quella francese... non esisteva! Voglio dire che l'esercito francese, alla vigilia della guerra franco-prussiana, non aveva organizzazioni permanenti superiori al reggimento in tempo di pace. I risultati positivi della campagna del 1859 (II Guerra d'Indipendenza italiana) avevano fatto pensare che si poteva improvvisare ed ottenere risultati eccellenti, ma i comandanti francesi avrebbero fatto meglio a porre attenzione a ciò che era successo due terzi di secolo prima ed all'eccellente risultato che Napoleone I aveva potuto ottenere con l'istituzione dei Corpi d'Armata e con l'addestramento alla coordinazione tra grandi unità praticato a Boulogne.
    Non solo quindi le brigate francesi si trovarono ad avere un'organizzazione improvvisata all'inizio della guerra, ma tale organizzazione ricalcava uno schema oramai poco sensato. Le brigate di fanteria erano tipicamente composte da due reggimenti di fanteria di linea (su due battaglioni l'uno) ed un battaglione di cacciatori. Un rapporto 1/4 tra fanteria leggera e fanteria pesante non era tipico di molti eserciti, ma quello francese aveva la tradizionale caratteristica di avere molta più fanteria leggera degli altri eserciti, ma meno specializzata. Di fatto, con l'adozione di un armamento e di un addestramento più o meno identico per tutta la fanteria (a prescindere dalla specialità) si andava sempre più verso quello che può essere definito il "fante universale", ossia un fante non specializzato in grado di combattere efficaciemente in situazioni diverse con un armamento "polivalente".
    Lo stesso stava accadendo in contemporanea alla cavalleria. Nel momento in cui la cavalleria diviene molto più vulnerabile e molto meno efficacie sul campo di battaglia, le tradizionali distinzioni tra cavalleria pesante, di linea, leggera etc. iniziano a sfumare. Certo, nella guerra franco-prussiana entrambi i contendenti hanno a disposizione reggimenti di cavalleria fortemente caratterizzati. Entrambi hanno reggimenti di corazzieri che indossano ancora la corazza, reggimenti di ussari nelle loro rutilanti uniformi, pensati per ricognizione e schermaglia, dragoni parenti poveri dei corazzieri per quanto riguarda impatto e prestigio e parenti poveri degli ussari per velocità ed audacia etc. Ma se la cavalleria non riesce più ad avere il suo posto sul campo di battaglia, queste distinzioni conservano ancora un senso che non sia quello dell'attaccamento alla tradizione. I francesi, testardi e sempre abbagliati dal mito napoleonico, continueranno a pensare di sì (almeno un po') e si ritroveranno ancora con la medesima organizzazione ed armamento della cavalleria fino all'inizio della 1GM (fantastiche le foto dei corazzieri francesi nel 1914 ancora con le loro giacche blu, elmi criniti e corazze scintillanti). I prussiani prendono un approccio più pragmatico e, pur conservando le distinzioni di denominazione ed uniformologiche dei reggimenti, unificano armamento e ruoli. Nella 1GM corazzieri, dragoni, ussari ed ulani saranno tutti armati di lancia ed avranno ruoli identici. La fascinazione riguardo la lancia è dovuta al fatto che riesce a dare un vantaggio di portata nel combattimento in ordine aperto contro fanti armati di fucile e baionetta, ma oramai, con le armi a ripetizione, non c'è vantaggio di arma bianca che tenga. I tedeschi (e gli italiani, per quel che può importare) pur essendo passati en masse alla lancia come arma "universale" di cavalleria nella 1GM la abbandonano nel primo dopoguerra (gli italiani, sfortunatamente, non abbandonano l'idea dell'importanza della cavalleria montata e gli ufficiali di cavalleria continueranno in gran parte a fallire volontariamente gli esami di guida per evitare il "rischio" di essere assegnati ai reparti meccanizzati ed essere sicuri di finire nel loro agognato reggimento a cavallo... ma questa è un'altra storia).

    ciao
     
  9. Fieramosca

    Fieramosca

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    quindi si capovolge la situazione nei 50anni tra 1813 e 1863 su x giù , l'urto è dato dalla fanteria...."moderna"...e la cavalleria....ridimenzionata...a estreme attività + che altro disperate?:humm: ....ma + come è fatta è come muverla la brigata...mi pare di capire dalle tue parole....

    (ps la carabina rigata è chiamata anche carabina lunga?)...:confused:

    dimenticavo ma l'artiglieria non copre più i fanti vista la gittata dei fucili?
     
  10. Amadeus

    Amadeus

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    Negli anni che vanno dal 1820 al 1870 il progresso nelle armi da fuoco porta dal moschetto a pietra focaia ad anima liscia al fucile a retrocarica, passando per il moschetto rigato, sempre ad avancarica ma dotato di precisione e gittata notevolmente superiori al moschetto ad anima liscia. Se si combatte (sto parlando del gioco AoR) contro nemici dotati di armi da fuoco più "arretrate" (come per esempio i franco-inglesi in Crimea già universalmente dotati di moschetti rigati, mentre i russi hanno ancora quelli ad anima liscia, tranne che per i pochi battaglioni di Eger') ci si può piazzare in ordine chiuso in linea ad una distanza opportuna e bersagliare i poveri disgraziati evitando che si avvicinino, ma se si è già nei decenni finali del secolo in cui ci sono a disposizione armi troppo potenti per l'ordine chiuso, meglio mantenersi a distanza, sfruttare comunque l'ordine sparso e tenere la cavalleria che si dovesse avere a disposizione fuori dai guai, eventualmente utilizzandola solo per la ricognizione e per inseguire truppe già in rotta.

    La carabina è una cosa il fucile un'altra. Con fucile si intende l'arma lunga standard della fanteria, con carabina una versione accorciata per cavalleria o truppe "speciali".
    Il problema nel districarsi tra le varie denominazioni delle armi nel gioco è che l'inglese "rifle" ha un etimo assolutamente diverso dall'italiano "fucile". Quest'ultimo deriva da focile (pietra focaia) e denota il sistema di accensione dei vecchi moschetti, in inglese "rifle" sottintende la rigatura dell'arma. In AoR tieni presente che "musket" è il moschetto non rigato, SS indica armi a colpo singolo rigate ad avancarica, SS BA o SS LA indicano armi a colpo singolo a retrocarica (sempre rigate, bolt action o lever action). Quindi uno Chassepot potrà essere riprodotto nell'editor con un "SS BA rifle" un Dreyse, più corto e vecchio con un "SS BA carbine", che avrà la medesima cadenza di tiro ma una gittata inferiore.

    ciao

    P.S. L'artiglieria a fine '800 inizi '900 si trova esposta al tiro dei fucili se prova a fare il tiro diretto a breve distanza come consuetudine. Non a caso la 1GM vede il passaggio dai pezzi leggeri scudati all'artiglieria impiegata in massa nel tiro indiretto.
     
  11. Fieramosca

    Fieramosca

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    dove posso trovare qualcosa di concreto su gli eseriti borbonici e piemontesi del risogimento??...così se qlcosa x me non è chiara posso farti domande? :D xpiacere
     
  12. Lakota

    Lakota

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    Ciao, nn posso darti info sugli eserciti del risorgimento, se ti occorre qcosa circa la struttura, composizione, ripartizione, armamento di quelli della Guerra di Secessione posso dirti parecchie cose.:approved:
     
  13. generalkleber

    generalkleber

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    artiglieria

    In entrambi gli eserciti l'utilizzo tattico ufficiale dell'artiglieria è quello del supporto vicino alla fanteria. Senonché i tedeschi, dopo le legnate dell'artigleiria austriaca, hanno prestato molta attenzione ai loro pezzi riuscendo a produrre numerosi ed efficienti cannoni in acciaio a retrocarica. Organizzati in batterie vengono affidati ai Corpi d'armata che li distribuisce ai reparti secondo le esigenze. Il loro uso è destinato al martellamento delle posizioni nemiche per consentire poi l'avanzata della fanteria. Moltke aveva a lungo meditato se convenisse unu martellamento lungo e poi l'avanzata della fanteria a fare il lavoro o se convenisse un cannoneggiamento breve e poi far svolgere il lavoro ai fanti. Dopo il '66 la dottrina ufficiale è la seconda (anche se pii tatticamente le cose andranno a volte ben diversamente).
    L'artiglieria francese è decisamente peggiore per quanto riguarda i cannoni (in ferro) e, soprattutto, per l'impiego tattico. La dottrina è all'unificazione di molti cannoni in una grande batteria destinata a devastare il nemico. Questa bateria deve esser posta a tiro diretto verso il nemico (e infatti le mitragliatrici, usate dai francesi per primi in Europa) sono distribuite all'artiglieria e non alla fanteria.
    gk
     

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