pubblicazione dei redditi degli italiani,è cosa buona e giusta?

è passato un po di tempo ma vorrei sentire il vostro parere,è giusto che vengano pubblicati i nostri redditi secondo lo stato?


personalmente non vedo perchè dovrei essere contrario che si sappia il mio reddito,alto o basso che sia

invece ritengo che il poter conoscere il reddito del proprio vicino possa contribuire alla lotta contro l'evasione e considerando questo vantaggio sono ben disposto a togliermi un po di privacy





conoscete qualcuno che vi sta sulle scatole che viaggia col cayenne e per lo stato ha un reddito di 10mila€?
una bella segnalazione alla guardia di finanza e nel vostro piccolo migliorerete questo mondo

in altri paesi più civili del nostro i redditi sono resi pubblici
privacy?basta con l'ipocrisia...

 

Favorevole, non ho nulla da nascondere, però il modo è discutibile.
Ora sul mulo si trova di tutto, in teoria posso modificare redditi altrui.
Quindi redditi consultabili ,come da legge, ma in siti dove occorra registrarsi e lasciare traccia dell'avvenuta consultazione, per evitare la follia odierna.
Nei paesi dove si pagano le tasse i redditi non sono facilmente visibili, a riprova del fatto che la coscienza civile non si ottiene con la pubblica e demagocica gogna.

 

Quoto Picocco in quasi tutto.

Io all'inizio ero favorevole,perchè in fondo a me non darebbe fastidio,e non capisco perchè ad altri,se sono onesti,dovrebbe.Pultroppo però,sebbene non li capisca (o almeno,m'è venuto in mente che questi non vogliano perchè si fanno più ricchi di quanto non siano,ma spero di no) devo ammettere che a certe persone dà fastidio anche se questi sono impiegati che non avrebbero niente da nascondere,e quindi hanno il diritto di non voler far vedere a quanto ammonta il loro reddito...

 

Assolutamente contrario. E' stata una autentica vigliaccata: i dati dovrebbero essere accessibili solo alle autorità competenti e non in mano al primo che passa.

 

Hai detto tutto, io sono daccordissimo, perchè avendo la possibilità di "guardare" senza essere visti c'è chi può sfruttare queste informazioni a scopi "professionali" come sta accadendo in banca (oh, tale tizio guadagna tot, cazzarola, gli mando un agente con qualche investimento adatto a lui ) o nelle assicurazioni... In Finlandia e in Norvegia i dati sono accessibili da chiunque previa domanda anche via sms e la cosa bella è che il "controllato" sa da chi è stato "controllato"

Una considerazione sui files disponibili in rete, una marea di dati sono stati cancellati o modificati, basta controllare l'hash dei files su emule si stanno moltiplicando a dismisura

 

Quello usato in Norvegia sarebbe un ottimo sistema, ma non credo che in Italia si possa applicare... Troppi inghippi tra privacy e altro...

 

Centrato in pieno: se c'è un certo controllo, quei dati possono essere tranquillamente consultabili. La privacy ha fatto una marea di danni in questo senso

 

Supponiamo che io abbia 35 anni e vada in banca a chiedere un prestito per avviare una nuova attività o per pagarmi il mutuo della casa,la banca consulterà la dichiarazione dei redditi on-line e dopo aver appurato che non guadagno molto,e che non sono più giovanissimo,mi negherà il prestito...dunque esiste anche il pericolo contrario a quello che avete evidenziato voi;magari pubblicando in rete il profilo genetico di tutti gli italiani le assicurazioni negheranno a certi cittadini l'assistenza sanitaria solo perchè hanno un 70% di predisposizione ad una certa malattia,opppure certi imprenditori vi negheranno l'assunzione presso la loro azienda per lo stesso motivo.Ciò che più inquieta è però che questa è una forma di delazionedelatore: s. m. [f. -trice] chi, per un interesse privato, denunzia all’autorità un reato o l’autore di esso;ora i fascisti(ma anche i comunisti e più in generale i vari regimi totalitari)per controllare il popolo usavano in larga parte questo tipo di controllo(il popolo che controlla il popolo),che è gratuito a differenza dello squadrismo,dell'NKVD,GPU,GESTAPO,etc....(che costano uomini,mezzi, e tempo)...devo desumere che siete tutti totalitaristi e illiberali!!

 

ehm, ma la banca per concederti un prestito te lo chiede già adesso la tua dichiarazione dei redditi (e mille altre cose)... quindi non ci vedo nulla di male, puoi si potrebbe discutere sui parametri
cmq è la solita cosa italiana, per 3-4 giorni sembrava lo scandalo tremendo e già adesso nessuno se lo caga più, è stato un passo verso la trasparenza e verso la civicità delle istituzioni e della società, concordo che avrebbero potuto farlo meglio ma non mi strappo i miei (pochi) capelli.

@gyjex: se la banca finalmente mi proponesse un prodotto in linea con il mio profilo sarebbe un aumento di efficienza non un abuso di informazioni riservate, preferisco ricevere pubblicità che mi interessa piuttosto che fuffa pubblicitaria

 

Il controllo, capillare ed efficiente, è compito dello Stato, NON compito del cittadino. A me va bene essere completamente trasparente per lo stato ma non mi va bene ch’io lo sia per chiunque; il controllo diffuso da parte dei cittadini che viene addotto quale ratio del provvedimento è sbagliato e mi lascia allibito. Può andar bene solo a chi ha una concezione dello Stato tale per cui lo Stato non è i cittadini ma viene prima dei cittadini per cui i cittadini sono servitori dello Stato e non viceversa!! una concezione per cui i diritti dei singoli sono trascurabili rispetto al bene supremo dello Stato. Chi oggi si stupisce del rumore di questa storia dicendo che in fondo abbiamo sempre letto sui giornali i redditi dei personaggi pubblici dimentica questa distinzione: si tratta appunto di personaggi pubblici, di cittadini che mettendosi al servizio di altri cittadini fanno politica e gestiscono la res publica. Sono personaggi che hanno rinunciato alla propria privacy per il bene comune in cambio di altri privilegi (così come i “vip” fanno in cambio della notorietà, secondo una scala di valori più commerciali). Non c’è contraddizione.

 

nel migliore dei mondi possibile, sono una minimissima parte le banche che ti propongono prodotti personalizzati, si tratta di perdere una marea di soldi di caricamenti e balle varie

 

Io non ho nulla da nascondere,quindi sono daccordissimo,soprattutto per quei 4 figli di puttana che guadagnano 300.000 euro l'anno e ne dichiarano 10.000....
il dentista vicino casa mia ne dichirara addirittura 3.000
Veramente uno schifo.
Tanto se io sono ricco o povero lo si vede anche senza guardare il reddito...

 

il tuo dentista guadagna più di quel che dichiara???sequestralo e chiedi riscatto ai suoi famigliari....porterebbe anche a questo l'aver pubblicato i redditi in rete perchè in fondo non so quanti di voi andrebbero a denunciarlo all'autorità competente piuttosto che trarne profitto personale...

 

si ho toppato di 3 zeri scusate

 

Favorevole alla pubblicazione dei redditi solo dei personaggi che hanno cariche pubbliche, i privati li escluederei.

 

Io sono contrario. Per la lotta all'evasione è importante che i dati li conoscano i funzionari dell'Agenzia delle Entrate, e che li usino!
Mentre se vale il principio della privacy - ed io credo sia sacrosanto - è illegittimo che i dati di ciascun cittadino siano resi pubblici.
Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, dovrebbe essere licenziato.

 

Assolutamente favorevole.

Personalmente lo sono.

La privacy è quella cosa creata per nascondere i crimini ben costruiti. Tant'è che ancora oggi dopo anni e anni mi chiamano a casa ditte sconosciute per propormi vini e aggeggi per la palestra. Ma chi l'ha dato il mio numero?

Forse il metodo è un po' troppo alla buona.. insomma dei .txt non sono il meglio.. Ma tant'è, era il primo tentativo e sarà l'ultimo.
Tutti qui in italia a stracciarci le vesti per la privacy. Poi se vado a vedere qui a biella fior fiori di avvocati dentisti commercialisti e notai.. Guadagna di più mio padre, finanziere in pensione.. Sono allora io il ricco?

Prima di indignarci per il metodo, guardiamo anche i contenuti, plz.

 

Perchè fermarci ai redditi e non publicare tutto il resto?dalle tue eventuali amanti alle tue malattie,dai tuoi difetti fisici alle tue fobie?il discorso non riguarda il denaro in sè ma appunto il metodo secondo cui certe informazioni devono essere di dominio pubblico o no...

 

Assolutamente contrario. Quei dati sbattuti in rete in quel modo favoriscono solo i malintenzionati. La mafia può spaere più facilmente quanto far pagare il pizzo, il ladro in che casa conviene entrare e via di questo passo.
E soprattutto si favorisce quella curiosità tipica italiana di andare a vedere il reddito del vicino, del compaesano, del capo al lavoro ecc. Una cosa veramente disdicevole.

Quei dati servono molto meglio allo Stato per fare i dovuti controlli, che ne facciano di più piuttosto che darsi a queste iniziative male organizzate.

 

Perché quelle non sono cose fiscalmente e giuridicamente rilevanti. Evadere è un reato, se io vedo un ladro in azione chiamo la polizia, se vedo il vicino con una barca da 400000€ e nella dichiarazione dei redditi dichiara 30000€ annuali chiamo la finanza. E' un reato, e nei modi appropriati la pubblicazione dei dati può aiutare ad arginare il fenomeno almeno tra i pesci piccoli, ma numerosi e fastidiosi. QUanto meno una bella dose di furboni abbasserebbe la cresta