What If - Il consiglio di guerra di Abbeville non ferma l'offensiva Saar

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da GyJeX, 21 Maggio 2008.

  1. GyJeX

    GyJeX

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    In realtà è un what if più vasto: Se Gamelin (sottoposto alla riunioni del consiglio di guerra unificato del 12 settembre ad Abbeville) non avesse ordinato lo stop all'offensiva francese del 7 settembre 1939 cosa sarebbe successo ???

    Torniamo un po' indietro e spieghiamo l'antefatto:
    il 1° settembre scoppia la guerra, lo sappiamo tutti, la Francia porta il suo ultimatum alla Germania tramite l'ambasciatore a Berlino all'interprete di Hitler la mattina del 3 settembre (l'ultimatum prevede "la presa di coscienza dell'esercito tedesca e la risoluzione del conflitto armato in Polonia entro la mattina del 4 settembre altrimenti si vedrà, notare che la parola Guerra non compare nemmeno una volta nel proclama ;)). La Francia ha iniziato la mobilitazione totale già dal 26 agosto e secondo i piani startegici avrebbe dovuto attaccare la Germania 15 giorni dopo l'inizio della mobilitazione.
    Il 7 settembre Gamelin approva il piano d'attacco presentato dal suo stato maggiore che si basa sulla superiorità numerica contro la valle del reno, cuore dell'industria tedesca. I francesi attaccano in direzione di saarbrucken e i tedeschi scappano evaquando un 20ina di km di fronte per una profondità di una decina. L'11 sera due battaglioni di Somua raggiungono le posizioni avanzate in prima linea e si preparano ad avanzare lungo lo scudo del dispositivo tedesco di difesa nella foresta di Warnt, minato per quasi un km di profondità, e teso a rallentare i francesi per organizzare la difesa lungo la sigfrido. In seguito ai rapporti dalle unità avanzate e la richiesta di unità del Genio per sminare i corridoi per il transito dei carri armati la mattina del 12, per paura di un terribile bagno di sangue i francesi modificano lo "stato" dell'offensiva declassandolo da invasione a semplice operazione propagandistica e dopo aver consultato gli Inglesi (che appoggiavano dall'alto l'operazione con un centinaio di aerei) ordinano lo "stallo" e comunicano ai Polacchi l'intenzione di riprendere l'offensiva il giorno 17 dopo aver fatto affluire altre 40 divisioni nell'area (!!!).

    Quindi... Cosa sarebbe successo se i francesi avessero ripreso ad avanzare il 12 pomeriggio con l'arrivo dei genieri e dei trattori d'artiglieria con scudo ??

    Una veloce delucidazione sulle forze in campo:
    I francesi potevano contare su 85 divisioni schierate lungo 300 km di fronte, coperte da artiglierie ferroviarie a lunga gittata, e da 40 battaglioni di carri armati (compresi i B1 che dovevano arrivare in linea il giorno 13 settembre) con l'appoggio del doppio di reggimenti d'artiglieria.
    I tedeschi contavano su 23 divisioni per coprire l'intera frontiera, davanti ai francesi nell'area della Saar stazionavano 6 divisioni più altre due a ridosso della Sigfrido, altre 3 divisioni potevano entrare in azione nel giro di 3-4 giorni, comunicazioni permettendo. La Luftwaffe era impegnata in Polonia e sul fronte occidentale stazionavano solo unità da caccia e piloti in addestramento, praticamente senza bombardieri.

    Aggiungiamo qualche opinione di chi c'era:
    l'ammiraglio Keitel disse: Tra soldati ci aspettavamo tutti un'attacco da Ovest, non riuscimmo a spiegarci perchè non accadde.
    Halder: L'attacco alla Polonia poteva riuscire esclusivamente spogliando la frontiera con francia di tutte le unità migliori. Se i Francesi avessero sfruttato l'opportunità che gli avevamo dato sarebbero riusciti a penetrare in profondità fino alla valle del Reno e ad attraversare il fiume senza che noi potessimo opporre una valida resistenza e questo avrebbe avuto gravi ripercussioni sulla capacità tedesca di continuare la guerra.
    Siegfried Westphal: Durante la campagna in Polonia, a occidente non avevamo neanche un carro armato, le riserve di munizioni bastavano per 3 o 4 giorni di combattimento e non avevamo riserve da impiegare. Tutte le unità della Luftwaffe erano impiegate in Polonia e per la difesa a occidente restavano solo aerei da caccia vecchi e qualche aereo da ricognizione. Chiunque servisse su quel fronte sapeva considerava la possibilità di un attacco francese e sapeva bene che non avrebbe potuto opporgli una valida resistenza. Era incomprensibile come mai non ci fu un attacco nonostante apparisse così chiara la debolezza tedesca in quel settore, ma forse questa immagine di debolezza non arrivò agli occhi dei comandanti francesi... Le forze tedesche erano troppo deboli per fermare un assalto francese... Eppure non successe nulla, assolutamente nulla se non qualche trascurabile sortita che porto al controllo francese di piccole parti del Saarbruken e di Perle.
     
  2. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Che dire: i francesi scavarono la fossa a milioni di persone, l'offensiva sarebbe stata un successo.

    Però con il ritorno della Wehrmacht e della Luftwaffe da oriente....
     
  3. cyberdisc

    cyberdisc Moderator

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    Seguendo l'ipotesi di MM, ovvero ammettendo il successo dell'operazione francese, la Wehrmacht di ritorno dalla polonia si sarebbe trovata a combattere contro un esercito con il morale alto a causa delle vittorie e della significativa penetrazione in territorio nemico.
    Nel maggio del 1940 non era esattamente così, anzi erano i tedeschi gli unici gasati dalle vittorie ed i francesi riluttanti...

    Sul fatto che l'offensiva settembrina avrebbe avuto un sicuro successo, ci sono tutte le premesse dette da GyJex, però la qualità espressa dai comandanti francesi nella realtà ha lasciato (in generale) a desiderare.
    Inoltre, la dottrina usata nell'impiego della forza corazzata da parte dei francesi era comunque inferiore a quella tedesca (mentre la qualità dei carri sappiamo che quella transalpina era finanche superiore).
    Con qualche DeGaulle in più, forse, non ci sarebbero state molte chances per i tedeschi sguarniti sulla sigfrido, altrimenti la possibilità concreta di venire respinti dai crucchi che difendevano il suolo patrio, sarebbe stata comunque da contemplare.

    ciao
    cd
     
  4. Piccolo Messe

    Piccolo Messe

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    Sono daccordissimo con Cyberdisc e sottolineo soprattutto l'incapacità dei comandanti francesi, magari si aspettavano un bagno di sangue sulla sigfrido stile prima guerra mondiale magari utilizzando i carri solo come supporto e non come arma di sfondamente, forse è questo il motivo del ritardo.. senza dubbio sfondare la linea (cosa appunto possibilissima vista anche la netta superiorità aerea) sarebbe stata una dura botta per l'esercito tedesco, con la Rurh in mano francese non so per quanto il munizionamento sarebbe bastato... senza contare il fattore morale
     
  5. GyJeX

    GyJeX

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    La Sigfrido era carta velina a settembre '39, sopratutto nella zona d'"invasione", a parte le casematte in cemento con i muri di tre metri a saarbruken non c'era granchè d'altro, i lavori erano andati abbastanza a rilento nonostante i lavori nella sezione Aachen-Saar fossero stati messi in massima priorità... Il problema era che la gran parte dei lavori programmati nel 1938 erano andati "persi" perchè il nuovo progetto spostava ad occidente la costruzione delle nuove fortificazioni... Per assurdo, davanti all'invasione francese, le fortificazioni anticarro tipo 39 (5 file di denti di drago invece di 4 del tipo 38) erano disunite tra loro anche da decine di km di terreno praticamente scoperto... E delle tanto sbandierate artiglierie solo una su 3 o 4 era operativa, per non parlare delle fantomatiche 11 divisioni di guarnigione della Sigfrido... Wesphal le riduce "abbondantemente" a 6.
     
  6. pak

    pak

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    Non diamo addosso ai francesi più di tanto.
    In fondo, nessuno, a parte Hitler e accoliti, voleva realmente una guerra mondiale. Lo spettro della 1° ancora aleggiava in Europa e soprattutto in Francia. Milioni di morti, un calo demografico significativo sono fattori da tener ben presente prima di denigrare chicchessia.
    Inoltre....bè..inoltre nello stato maggiore frencese c'erano troppi Gamelin e pochi De Gaulle, come fatto giustamente notare da GJ prima.
    Ancora....la "guerra-lampo" era una realtà strategica tedesca, non ancora assimilata da nessun'altro esercito europeo e non...quindi, anche ammesso che i Francesi fossero avanzati in Germania, non sarebbe stata certamente una "travolgente avanzata" come quella della Wermacth in Polonia o successivamente proprio in Francia...ma bensì a mio avviso si sarebbe trattato di una cauta avanzata di fanteria.
    In seguito a ciò, una volta richiamate le divisioni vittoriose in Polonia, il risultato finale non sarebbe cambiato più di tanto...semplicemente la disfatta dell'esercito transalpino si sarebbe verificata in territorio tedesco.
    Tutto scandalosamente IMHO.:D

    EDIT: scusate gli errori di ortografia...ma scrivo in "incognito"!!
     
  7. GyJeX

    GyJeX

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    A maggio del '40 i tedeschi erano ebbri di vittoria e i francesi no, a settembre '39 con i francesi nella Ruhr il morale sarebbe stato diverso... Certo è che i francesi non hanno inscenato nessuna clamorosa mossa propagandistica, eccidi da parte di paracadutisti tedeschi in Francia o Belgio o qualcosa di simile...
     
  8. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Piccolo appunto personale:

    Da Saarbruecken a Colonia sono circa 250 km, i francesi sarebbero avanzati al ritmo della fanteria, la quale marciando (senza incontrare alcuna opposizione) percorre indicativamente circa 40 km al giorno. (tanto per fare un esempio: Davout ad Austerlitz percorse circa 100 km in due giorni di marcia forzata, quindi la stima non e' sballata: 4 km/h per 10 ore al giorno).
    Quindi i francesi anche senza alcuna seria opposizione avrebbero impiegato una settimana per raggiungere Colonia (ed 1-2 giorni ancora per occupare tutta la Ruhr).
    Con un minimo di resistenza questo tempo sarebbe facilmente raddoppiato, anche perche' avanzando verso la Ruhr avrebbero dovuto coprirsi il fianco destro (noi sappiamo che c'era poco da temere, ma loro no) per cui iniziando il 12/9 la Ruhr sarebbe stata occupata non prima del 25-26/9.
    Io pero' terrei conto come riferimento che nel piano Schlieffen i tedeschi prevedevano 2 settimane per attraversare il Belgio (piu' o meno la stessa distanza da percorrere), e non credo che i francesi nel 1940 pianificassero avanzate piu' rapide (poi nel 1914 i tedeschi impiegarono realmente oltre il doppio del tempo, se ricordo bene) - e sinceramente non credo che la loro logistica avrebbe permesso avanzate rapide di grandi masse, paraltro in parte ancora in fase di mobilitazione.
    Quindi direi che la Ruhr sarebbe verosimilmente stata occupata alla fine di settembre.
    Ma nel frattempo qualche rinforzo poteva pure essere arrivato dal fronte orientale ed a questo punto la consapevolezza dell'arrivo di rinforzi nemici unita alla preoccupazione di coprirsi il fianco destro (soprattutto se in presenza di qualche piccola controffensiva meccanizzata tedesca) avrebbe paralizzato l'avanzata francese a meta' strada.
     
  9. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Può anche darsi, però con lo sfondamento iniziale il morale si sarebbe impennato per i francesi, mentre i tedeschi appena arrivati si sarebbero trovati in difficoltà
     
  10. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Sono d'accordo, l'avrei vista molto male per i francesi.

    Presumibilmente la loro sarebbe stata una lenta avanzata di fanteria supportata da carri armati usati come arieti, con cattivo utilizzo della già scarsa aviazione. Se i belgi, in una situazione paragonabile, avevano assai rallentato i tedeschi 20 anni prima, allo stesso modo potevano riuscirci i tedeschi coi francesi. Tra campi minati, contrattacchi locali, distruzione di ponti potevano rallentare i francesi fino a quando la Wehrmacht non fosse tornata dall'est, la Polonia non poteva resistere molto più di quanto fatto, data l'invasione russa. A quel punto bastava passare dal Belgio, scendere in Alsazia-Lorena ed insaccare l'intero esercito francese senza quasi combattere.

    Non dubito che uno energico come Patton avrebbe occupato tutta la Ruhr in massimo 3 settimane, anche solo passare dal Belgio sarebbe stato di grande aiuto, ma nessuno voleva veramente combattere in Occidente: il Belgio ad esempio si dichiarò neutrale nonostante fosse davanti all'identica situazione di 20 anni prima, semplicemente nessuno credeva che Hitler volesse veramente la guerra con la Francia. Il miglior alleato di Hitler nel '39-'40 è stata la titubanza alleata a combattere. I francesi fino all'invasione del Belgio non volevano né subire troppe perdite né esacerbare troppo il conflitto, sperando fosse ancora una crisi locale da risolvere tra diplomatici. In queste condizioni politiche come puoi sperare che i militari compiano azioni energiche e risolutive?

    L'unica eventualità positiva per gli Alleati poteva essere una crisi di panico a Berlino: nonostante il passo di lumaca i francesi potevano arrivare alla Ruhr prima del termine delle operazioni in Polonia, a quel punto Hitler (reduce di guerra) e lo Stato Maggiore potevano temere una riedizione della Grande Guerra in piena Germania, con il centro industriale tedesco già in mano nemica. Piuttosto che scommettere su una incerta (per quanto ne sapevano) controffensiva potevano accettare di scendere al tavolo delle trattative, consapevoli che comunque i francesi avrebbero anche potuto cedere la Polonia come fatto con la Cecoslovacchia pur di tornare in pace.
     

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