Genesi del piano di Sedan

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Khamul, 21 Gennaio 2010.

  1. Khamul

    Khamul

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    Ciao,

    al riguardo ho trovato opinioni un po' discordanti sui libri che ho letto sulla storia della 2GM.

    In particolare i più sostengono che il piano sia stato congegnato da von Manstein e poi adottato dal comando tedesco, a seguito dell'incidente aereo che ha portato i primi piani di invasione dell'occidente in mano ai belgi ecc. ecc.

    Un libro di Raymond Cartier sostiene invece che l'idea di uno sfondamento al centro è stata portata avanti sia da Manstein che da Hitler, ed adottata da quest'ultimo sostanzialmente prima che il generale potesse mettererlo al corrente della sua intuizione.

    Voi che notizie avete?
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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    Il piano di Manstein è vecchio, risale a 6 mesi prima dell'incidente aereo.
     
  3. Dohor

    Dohor

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    Diì dì, spiega un pò Gy, questa non la sapevo... Lo dice in Lost Victories?
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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    si, capitolo 5, the operation plan controversy, racconta la storia della revisitazione del piano giallo orginiario, dalla metà di ottobre del '39 in poi.
     
  5. Dohor

    Dohor

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    E il piano giallo originario? Puoi spiegare bene un pò tutta la storia? Io sapevo del fatto che Von Manstein teorizzò il piano, nell'ottobre del '39, lo propose a Guderian che lo approvò, lo propose ad Hitler e lo fece "suo" (nel senso che decise di utilizzarlo).
     
  6. Khamul

    Khamul

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    Devo riuscire a ritrovare quel libro di Cartier, perchè mi ricordo che argomentava in modo (a mio parer) convincente la sua tesi di un piano giallo concepito sostanzialmente da Hitler, fornendo anche documentazione a supporto di tale tesi.

    A spanne mi ricordo che Cartier sosteneva che Hitler fosse insoddisfatto già dall'inizio dei piani che gli erano stati presentati per invadere la Francia, che consistevano fondamentalmente in uno slancio dell'ala destra per invadere il Benelux e la coste della Francia, in funzione di agevolare le operazioni aereonavali contro l'Inghilterra.
    Per cui già da subito aveva vagliato altre alternativa, e studiato le carte topografiche che riguardavano la zona delle ardenne.
    Di contro Cartier sosteneva che Manstein aveva si inviato memorandum sulla sua idea di uno sfondamento al centro per lungo tempo, ma che questi non avevano mai passato il "blocco" dell'OKW (o OKH, non ricordo) e non erano mai giunti fisicamente a Hitler.
    Solo in un secondo momento (sempre secondo Cartier) Hilter e Mainstein si sono incontrati e il generale gli ha esposto le sue teorie, quando ormai la struttura del piano giallo era già stato approvata dal Fuhrer.
    Se riesco a trovare sto benedetto libro aggiungodei particolari + specifici.
     
  7. maie

    maie

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    Secondo il generale Walter Warlimont, Hitler decise di cambiare il piano soprattutto a causa del famoso incidente aereo, in seguito al quale i documenti furono rinvenuti quasi intatti e prontamente inoltrati dai belgi ai governi francese e inglese.
    Manstein espose il piano a Guderian il quale si disse d'accordo, e poi convinse anche Rundstedt. Un memorandum riguardante il piano pervenne poi all'OKH che però lo respinse. Manstein parla con Warlimont, Warlimont parla con Jodl, Jodl parla con Hitler. Tuttavia solo dopo l'incidente aereo del 10 gennaio, Hitler comincia a considerare il piano di Manstein.
    Brauchitsch e Halder, che non apprezzavano tutto il modo in cui Manstein si era dato da fare, lo trasferiscono a comandare un corpo d'armata di fanteria. In occasione del trasferimento avviene un colloquio con Hitler, organizzato dal generale Schmundt. In seguito al colloquio Hitler esercita pressioni su Brauchitsch e Halder affinchè essi riformulino il piano.
    Hitler a questo punto pretende di aver concepito egli stesso il piano: "Di tutti i generali ai quali parlai del nuovo piano per il fronte occidentale, Manstein fu l'unico che mi comprese".

    Queste informazioni sono tratte da "Storia militare della seconda guerra mondiale" di Liddell Hart, in particolare dal capitolo IV "La guerra fasulla", soprattutto da pag. 51 fino a pag. 56.

    Ciao
     
  8. Sicut leones

    Sicut leones

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    Quali azioni aeronavali? ho sempre sentito dire che non erano stato studiato un vero piano aeronavale antiinghilterra , se è cosi mi sembrerebbe strano un piano per agevolare qualcosa che non c'era, come direbbe Cartier :humm:

    più che altro il piano originale era molto prevedibile e previsto, visto che era più o meno quello della WW1 :cautious:
     
  9. Khamul

    Khamul

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    Eccolo, trovato!
    "La seconda guerra mondiale" di Raymond Cartier, edizione Mondadori 1988.

    "Se l’offensiva tedesca si fosse scatenata il 17/01/1940, non sarebbe stata esattamente identica a quella che doveva essere lanciata 4 mesi dopo, ma sarebbe già stata notevolmente differente da quella che Hitler aveva ordinato il 7/11/1939. Era nata l’idea della manovra di Sedan.
    La paternità di questa manovra è piuttosto controversa. L’opinione prevalente vuole che sia stata concepita dal generale von Manstein, sottoposta ad Hitler e da questi approvata. Ma lo studio dei documenti e il confronto delle date non permettono di adottare questa versione.
    Nessuno dubbio che Manstein abbia avuto l’idea del piano di Sedan, ma egli non ebbe la possibilità di sottoporla a Hitler, il quale venne a conoscenza del pensiero del generale solo quando aveva già dettato tutte le disposizioni essenziali della manovra.
    Come diranno Keitel e Jodl al processo di Norimberga: <Egli era molto dotato per la strategia>. Lo stesso Manstein, meno categorico dei suoi sostenitori, ammette che il pensiero di Hitler abbia potuto seguire un itinerario paralleo al suo e di non essere affatto sicuro di essere stato il suo ispiratore.
    Il problea è stato studiato dal generale francese Koeltz, nel suo libro Comment s’est jouè notre destin.Koeltz lascia a Manstein una parte di grande rilievo, mettendo in luce il suo talento militare, ma stabilisce però che l’autore effettivo del piano di Sedan è Hitler, un semplice caporale.
    ………..
    Alla fine di ottobre giungono disposizioni dall OKH per l’esecuzione dell’offensiva ordinata dal Fuhrer. Esse sono state adattate ai modesti scopi definiti nella Istruzione del giorno 9: conquistare la costa belga in vista di operazioni aeronavali contro l’Inghilterra (per rispondere a Sicut Leones, ndr). Mansetin è colpito dalla mediocrità di questo disegno.
    ………..
    Il 31/10 Manstein si fa vivo a fa firmare da Rundstedt due controporposte: anziché attaccare, òìesercito tedesco dovrebbe farsi attaccare, esasperando l’Inghilterra coi bombardamenti aerei, per poi schiacciare il nemico una volta uscito dalle sue fortificazioni. La seconda controproposta concerne il caso in cui si voglia insistere nell’offensica; Manstein chiede il rafforazamento del gruppo A (quello centrale, ndr) a spese del gruppo B (quello settentrionale, ndr)……………
    ……….. <Se in nemico> scrive von Manstein <commettesse l’errore improbabile di impegnare tutte le sue forze in Belgio, Il gruppo A potrà spingere una delle sue armate in direzione della Somme>. Egli sferrerebbe quindi il contrattacco nel fianco del contrattacco francese anziche limitarsi a contenerlo.
    Non è ancora la manovra di Sedan, lo sfondamento travolgente sulla Mosa ed il fulmineo sfruttamento fino al mare. Del resto Manstein non si fa illusioni; il suo memorandum è indirizzato a Brauchitsch, come da regolamento, dal quale non si attende né comprensione ne collaborazione, ed in effetti non gli giunge alcuna risposta.
    ………………….
    Il 12 novembre si ha il colpo di scena. Allo stato maggiore del gruppo A giunge la seguente nota: <Il Fuhrer ha ordinato quanto segue: un terzo gruppo rapido sarà costituito sull’ala meridionale…. E verrà impiegato nella zona priva di boschi che si estende dalle due parti di Arlon-Tintigny-Florenville. …… Il suo compito è il seguente: <A Sedan o sud-est di Sedan, conquistare di sorpresa la sponda occidentale della Mosa, onde creare le condizioni favorevoli alla prosecuzione delle operazioni>.
    Ancora una volta non è esattamente la manovra di Sedan, ma ci siamo già molto vicini.Il 19° corpo significa Guderian ………….. la sua destinazione al gruppo A è un passo decisivo verso il trasferimento del centro di gravità ello Schwerpunkt nelle Ardenne. Per la prima volta compaiono in un ordine operativo l’idea di un attacco di sorpresa e il suo luogo di destinazione, cioè Sedan.
    …………………….
    Il problema che si pone Manstein è quello di sapere dove il Fuhrer abbia trovato la sua ispirazione. Egli non può attibuirla al suo memorandum del 31/10, che sa benissimo non aver passato lo sbarramento dell’OKH. Ma il comandante della 16° armata, il generale Busch, è stato ricevuto da Hitler qualche giorno prima, ed è possibile che lo abbia messo al corrente delle idee che circolano a Coblenza. E’ però anche possibile, ammette Manstein, che Hitler abbia avuto l’idea da solo. <Egli era dotato di un certo fiuto per le possibilità tattiche e studiava con passione le carte>: condiscendenza del professionista nei confronti del dilettante. In effetti Busch ha ben poco a che vedere con la decisione del 12/11. Attraverso le testimonianze di Keitel e Jodl noi sappiamo che di fronte al piano dell’OKH Hitler aveva fatto la stessa osservazione di Mainstein <Hanno calzato gli stivali di Schlieffen…>
    Era poi tornato sul problema e si era gettato do nuovo sulle carte nel tentativo di stornare il sortilegio che il grande stratega di Guglielmo II faceva incombere sul pensiero militare tedesco. La sua prima reazione di fronte alla preponderanza dell’ala destra è la destinazione di Guderian a Rundstedt. Inoltre, nel caso in cui la sorpresa di Sedan portasse a grandi risultati, egli pone allo studio il trasferimento di tutte le divisioni corazzate dal gruppo B al gruppo A nel corso delle operazioni. L’idea di una breccia nello schieramento francese, di una battaglia vinta attraverso la rottura al centro non lo abbandona un istante.
    Dal canto suo, Manstein continua a inviare promemoria: essi recano la data del 21/11 e 30/11, 6/12 e 18/12, 12/01. La propsettiva di uno sfondamento centrale gli appare sempre più ricca di possibilità.
    …………………….
    Manstein, dal canto suo, continua a perfezionare la manovra e, senza sospettare che gli anglo-francesi si faranno stupidamente circondarein Belgio, vede se,pre più chiaramente la possibilità di raggiungere la foce della Somme lungo una linea retta. Non è però esatto che egli abbia ispirati Hitler: non l’ha infatti ancora incontrato e, secondo tutte le testimonianze degli ufficiali dell’OKW, Jodl, Warlimont, Lossberg, nessuno dei suoi promemoria ha mai raggiunto il tavolo del Fuhrer.
    …………….
    Il 13/02 Jodl annota nel suo diario che il Fuhrer ritorna nuovamente sul problema del centro di gravità e fa osservare che troppi mezzi corazzati vengono destinati a zone secondarie: <essi verranno a mancare alla 16° e 12° armata. Bisogna dirigerli verso Sedan. Non è in quel settore che il nemico si aspetta il nostro sforzo principale>.
    ……………..
    E’ in quel momento, il 17/02, che Manstein incontra finalmente Hitler. ……. Dopo il pranzo, Hitler trattiene Manstein, lo conduce in una stanza vicina e gli chiede il suo parere in merito alla condotta dell’offensiva contro la Francia. Manstein: <Il punto nevralgico non si trova a ovest della Mosa, ma sulla Mosa stessa …. Sarà però assolutamente necessario poter disporre di grandi forze corazzate. Tutto ciò che verrà lasciato indietro non sarà in grado di giungere sul campo di battaglia in tempo utile….> Nel riportare il suo colloquio con Hitler nel suo libro Verloene Siege, Manstein così scrive: <Io non so se Hitler fosse o meno a conoscenza del nostro piano, ma devo dire che egli entrò nel nostro ordine di idee con una prontezza sorprendente…>. Non poteva essere diversamente dato che coltivava da mesi gli identici progetti e aveva dato 2 giorni prima gli ultimi ordini per la loro attuazione.
    Il piano di Sedan è maturo e non resta che curarne i particolari.
    ……………….


    Scusate gli errori di battitura ma sono dovuto andare veloce.

    Ricordo di aver letto un libro di Liddle Hart, forse proprio quello citato da maie, che sostiene che le posizioni di chi ritiene che il piano sia stato ideato da Hitler sono invece errate..... qual'è la verità?
     
  10. GyJeX

    GyJeX

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  11. Puzzola

    Puzzola

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    Raymond Cartier è un giornalista e non uno storico e la sua storia della seconda guerra mondiale è un libretto da leggere prima di andare a letto ma non ha grande valenza storica...
    Sinceramente, e no ho letti tanti, forse è il peggiore libro sulla WWII...
    Ovviamente è una mia opinione...

    Sul discorso del piano di battaglia l'idea che mi sono fatto leggendo documenti storici e le testimonianze dirette, sintetizzata, è la seguente:

    Il piano originale dell'OKH era una sorta di copia del piano Schilieffen e Hitler non ne era convinto.
    Il piano pensato e proposto da Hitler era una sorta di sfondamento a sud ma non attraverso le Ardenne e non indirizzato verso la manica ma piuttosto verso il cuore della francia, un colpo inferto in maniera tradizionale che avrebbe dovuto dividere in due il fronte francese e così aprire le porte di Parigi...
    Il piano di Hitler era destinato a un fallimento perchè concepito secondo canoni tradizionali...una guerra che aveva ben poco di blitz e che avrebbe permesso alle forze francesi di combattere la guerra per cui erano pronti.
    La differenza del piano di Manstein non è tanto e solo sedan ma piuttosto sono state due le intuizioni che fecero la fortuna della Wermacht:
    1) il passaggio dalle ardenne con mezzi corazzati e solo con divisioni motorizzato allo scopo di velocizzare al massimo la puntata offensiva
    2) la chiusura di una tenaglia intorno alle forze inglesi e francesi che sarebbero accorse a difendere il belgio, attaccato simultaneamente da nord-est
    Queste due intuizioni, che sono di fatto la carta vincente, sono frutto della genialità e della competenza di Manstein e non di Hitler.
    Cartier ha una visione della guerra molto incentrata sulle idee dei generali francesi, che anche dopo la guerra continuarono a sostenere delle tesi poco credibili, quali per esempio la superiorità tedesca e la stravagante genialità di un caporale...
    Il problema è che era più facile ammettere di essere stati battuti in maniera così veloce e umiliante da un caporale che usava idee non convenzionali al comando di una macchina da guerra irresistibile piuttosto che da un esercito anche inferiore ma organizzato in maniera più moderna e soprattutto guidato da ufficiali più preparati dei francesi...
    Ancora oggi i francesi fanno fatica ad ammettere questa che invece appare come una sacrosanta verità.
    In tal senso le analisi di Liddell Hart sono a mio parere molto lucide.

    L'incidente aereo poi fu una grande fortuna per la germania...proprio perchè ha permesso tutti gli eventi che poi portarono alla disfatta della francia.
     
  12. Khamul

    Khamul

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    ok, grazie delle vostre opinioni e del tuo file, JyGeX. Appena ho un attimo di tempo me lo leggo.
     

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