[DAR-UK]Ciberdisk(ITA)-Basileus Romaion(UK)

Discussione in '2° Torneo NWI di Steel Panthers World War 2' iniziata da Basileus Romaion, 24 Novembre 2009.

  1. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Con colpevole ritardo eccomi qua (DAR disgiunto come da diposizioni superiori):

    Nell'afa di fine estate giunge notizia dei una puntata offensiva italiana e con gran calma, non prima di aver terminato di sorseggiare il te', viene ordinato l'invio di un piccolo raggruppamento tattico per valutare che cosa stia succedendo in Marmarica...

    Il raggruppamento avanza in una distesa omogena di piccole e dolci alture grigie (max +30), un terreno lunare senza strade e senza punti di riferimento, con l'obiettivo di prevenire l'occupazione italiana di una serie di importantissimi obiettivi che l'alto comando ha distribuito in maniera uniforme nell'arido terreno, ad eccezione di 3-4 obiettivi un po' piu' ravvicinati intorno ad una piccola altura centrale.

    E qui comincia la nostra storia.






    Prologo (T1-T3)


    Essendo inevitabilmente in inferiorita' numerica (stimata intorno ad 1:2), non rimane che imitare Milziade e puntare sulla maggiore mobilita' e capacita' d'urto dei britannici per ripetere la manovra di Maratona. Due forti ali con tutti i carri avanzeranno veloci sbaragliando il nemico nel proprio settore e convergendo al centro. Nel frattempo il centro (appiedato) fara' quel che potra' per contenere eventuali truppe motocorazzate nemiche: deve solo impedire loro di sfondare verso i VH arretrati (che poi sarebbe difficile recuperare tornando indietro).

    I primi turni scivolano via facilmente, col solo fastidio di almeno 6-7 squadre mortai italiane che rallentano alcuni plotoni e soprattutto procurano qualche perdita ai fanti montati sui carri.

    Ogni tanto qualche carro italiano emerge dall'apparente orizzontalita' del terreno e spara qualche colpo celandosi alla vista subito dopo. I 2pdr mostrano la loro sostanziale inutilita' dei 2 pdr in uno scontro mobile: se muovono sono immediatamente individuati (e non sparano), con una gittata utile intorno ai 1000 m e niente munizioni esplosive sono bersagli per i carri M che coi loro pezzi da 47 e 37 mm (e le loro mtg) procurano perdite anche da oltre 2000 m.

    In sintesi nei primi 3 turni si contano una ventina di caduti oltre alla perdita di 2 pezzi da 2pdr e di un paio di autocarri, mentre l'artiglieria britannica per ora si limita ad impaurire i serventi di un Solothurn.

    Due ricognitori inglesi sorvolano le linee nemiche (T2): schivando un fitto fuoco contraereo notano preoccupanti masse grigioverdi che punteggiano il deserto. Si contano 25-30 carri medi (2/3 M11, 1/3 M13), un paio di L3 lanciafiamme, almeno 4 compagnie di fanti appiedati su due linee e qualche autoprotetto. Per ora paiono distribuiti in modo quasi uniforme, con una leggera prevalenza di fanti nel settore centro-sud e di carri nel settore centro-nord.

    Un ricognitore italiano ricambia la cortesia il turno seguente: da questo momento si gioca a carte scoperte.
     
  2. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Contatto! (T4-T5)

    Dopo la rapida avanzata sulle ali e l'avanzata generale italiana le avanguardie sono ormai a contatto balistico, ed iniziano i primi duelli tra le ondulazioni del terreno. Apre le danze un M11 che aggira ed immobilizza un A13 a nord, mentre un M13 ammacca un MkVI a sud. Inizia una serie di manovre e contromanovre in cui la maggiore velocita' degli A13 ed il miglior addestramento dei cannonieri inglesi per ora hanno la meglio, ed alla fine 8 carri medi italiani rimangono in fiamme sul campo di battaglia, 5 nel settore nord e 3 nel settore sud, mentre altri due sono danneggiati.

    Daa segnalare l'intervento massiccio della Regia Aeronautica: 4 velivoli (C-200 e Breda 65) come avvoltoi si accaniscono sul carro leggero danneggiato che ammaccano, immobilizzano ed infine distruggono. La contraerea reagisce ma riesce solo a sforacchiare un C-200 avra' bisogno di riparazioni.

    Al contrario la contraerea italiana questa volta non sbaglia ed abbatte un ricognitore britannico nel settore meridionale, il quale fa comunque il tempo a segnalare le nuove posizioni nemiche: li' la situazione rimane critica, la superiorita' numerica italiana rimane imbarazzante ed il plotone piu' avanzato che aveva cercato di aggirare i carri italiani rischia di essere preso in una morsa.


    Perdite t4-t5:

    inglesi:
    1 A13 MkII, 1 Lt-MkVIc,
    ~ 10 fanti


    italiani:
    7 M11, 1 M13 (+ danneggiati 1 M11, 1 M13)
    ~ 5-6 fanti


    Note varie:
    1) i 40mm Bofors curiosamente schifano i ricognitori e considerano bersagli degni di nota soli i bombardieri. Inoltre pur avendo gittata utile di 2300 m inquadrano i bersagli sole se passano a meno di 1200 m.
    2) i 2 pdr sono afficaci solo a meno di 800 m. Molti colpi senza effetto a 850-1200 m.
    3) gli M11/M13 eseguono il fuoco di reazione solo per distanze brevi: 700-800 m contro gli A13, 500-550 m contro i carri leggeri, a distanze superiori non reagiscono. Forse non li considerano pericolosi a distanze superiori? o forse perche' sono "in affanno" dopo le corse vanti e indietro tra gli avvallamenti?
     
  3. Sicut leones

    Sicut leones

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    perchè trovi utili i MkVI? antifanteria suppongo:cautious:
     
  4. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Beh, non ho detto che li trovo utili, infatti ne ho solo 4! comunque sono stati scelti perche'

    1) sono utili contro fanti, mitragliatrici ed altro, ma anche:
    2) sono piccoli (size=2) e veloci (vel=19), quindi vanno bene in avanguardia per far sprecare colpi agli M13 (che con esperienza 60 dovrebbero essere poco reattivi, soprattutto se hanno mosso) ed aprire la via agli A13 (qui sai bene come funziona la faccenda :) e soprattutto:
    3) un po' di contabilita': gli squadroni di carri cruiser vengono fuori con 2 carri CS nel plotone comando, ma questi (costosi) A13 CS del tutto privi di munizioni perforanti mi parevano un inutile spreco di preziosi punti. (non essendo in un plotone a parte non e' possibile cancellarli). Tuttavia e' bene evitare di avere troppi plotoni senza comandi di compagnia, per cui ho preso i comandi di compagnia delle compagnie carri leggeri cui ho agganciato i plotoni A13.

    In questo modo con 1048 punti sono riuscito ad avere due piccole compagnie organizzate come:
    -plotone comando (2 MkVIc)
    -3 plotoni carri (3 A13 MkII)

    Per ora hanno eseguito bene il compito di avanguardia, per il ruolo di protezione dai fanti e' ancora da vedere.
     
  5. GrifoRosso

    GrifoRosso

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    Come fai ad agganciare i comandi di compagnia dei carri leggeri a quelli degli A13?
     
  6. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    La procedura e' semplice:

    1) seleziona una compagnia di MkVI, cancella tutti i plotoni tranne il primo (che ha il comando)
    2) seleziona i plotoni A13 (plotoni, non la compagnia)

    poi quando disponi le truppe in campo c'e' il "roster" in altro a destra (tasto h? non ricordo esattamente): ti apre una finestra con a destra le truppe ed al centro varie informazioni. Vai nella sotto finestra "cross-attach platoon", vedi l'elenco di tutti i plotoni che dipendono direttamente dl comando A0 [quelli presi singolarmente e non come compagnia, quindi anche i plotoni A13], quindi seleziona un plotone e premi su "assign platoon to HQ" quindi ti appaiono i comandi di compagnia e scegli il comando che ti interessa [quello della compagnia MkVI].

    Nel menu principale se selezioni un plotone ti dice da che compagnia dipende, se selezioni il comando di compagnia ti dice quali sono i plotoni subordinati.

    E' piu' semplice a farsi che a dirsi. Oddio, col senno di poi i Cruiser-CS non sarebbero stati poi cosi' inutili, anzi!
     
  7. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Essendomi giunto il turno 11, che guardero' stasera, mi sono accorto di essere rimasto indietro col resoconto. Vedo quindi rimediare con quello che (in parte) avevo gia' scritto:

    Logoramento (T6-T9)

    Oramai a contatto balistico su tutto il fronte (=sulle ali, visto che al centro non ho nessuno), i carri iniziano a giocare a nascondino tra i piccoli rilievi e gli avvallamenti, mentre le masse di fanteria appiedate lentamente serrano le distanze. Nei caroselli che si generano, mediamente gli A13 prevalgono per la loro maggiore mobilita', non senza dover prendere parecchi rischi e col prezioso contributo di fanti e mezzi leggeri per distrarre i cannonieri nemici. I carri inglesi eseguono il caracollo per plotoni e questo fa si' che riescano sempre a centrare qualcosa (tanto per capirci: se la probabilita' di ogni singolo centro e' del 10%, con 3 carri che sparano 3 colpi si ha almeno un centro con una probabilita' del 61%, se poi ad ogni colpo cresce anche solo leggermente la probabilita' di colpire (10-15-20%), allora si sale al 77%).

    Nonostante questo, le perdite nemiche in carri si riducono (da 4 a turno si passa a 2,1,1,1) e crescono le proprie: due A13 sono danneggiati, uno di questo sara' poi distrutto, oltre ad un MkVI colpevolemnte dimenticato in posizione esposta e subito falciato. L'avversario e' diventato piu' cauto ed aspetta l'avanzata delle masse di fanteria, ma anche la qualita' delle munizioni inglesi in vistoso declino (partita difettosa?) salva parecchi carristi nemici (tanto per capirci: 4 centri su un M13 da 850m, risultato un * ma equipaggio illeso, nulla di grave quindi, 1 centro su un M11 da 150m ed un * sulla torre (e 4 colpi sparati con percentuali "bulgare"), 2 centri su un M11 per riuscire a distruggerlo da 350m, il primo senza effetto).

    Peggio va ai fanti, in particolare nel settore settentrionale, dove i fanti italiani riescono a danneggiare un A13 (con un Solothurn, poi sara' finito da un M11), respingere malamente due plotoni ed occupare buone posizioni. Qui la densita' di truppe e' elevata e non c'e' alternativa allo scontro frontale, ma i tassi di logoramento sono eccessivi, mortai e mitragliatrici nemiche danno fastidio, i carri non

    possono esporsi troppo a causa di forti forze corazzate nemiche e di numerose sezioni Solothurn. Un carro deve essere distaccato a coprire il fianco sud: nel settore centrale gli italiani avanzano guardinghi e c'e' il rischio di essere presi di fronte e sul fianco. Riesce ad incendiare un M11 ed un autoprotetto e questo per il momento dovrebbe frenare l'impeto nemico.

    Infatti al centro dove non ci sono forze corazzate inglesi, lentamente avanzano i fanti italiani con l'appoggio di qualche carro e delle mitagliatrici sui colli, forse teme una trappola?

    Sull'ala meridionale, dove piu' ampie radure e poche coperture sconsigliano un'avanzata diretta (ad entrambi), 4 A13 seguiti da un plotone provano un'ampia manovra aggirante, mentre altri 5 A13 con altri due plotoni di fanti tengono la posizione cercando di fare danni e proteggendo il fianco destro. La manovra viene subito avvistata a giudicare dai tiri di mortai e dalle attenzioni di un ricognitore, ed anche se i risultati materiali dell'aggiramento sono per ora modesti (distrutto un M11, un obsoleto pezzo da 70mm e falciati un po' di fanti) credo che abbia generato un po' di apprensione, dal momento che se non intervengono rinforzi la porta e' quasi aperta verso le retrovie ed i fastidiosi mortai. Tuttavia nella zona non ci sono obiettivi, quelli piu' vicini (circa 1000 m a nord-nordovest) sono tra creste facilmente difendibili e credo ben presidiate (stimo intorno a 4 carri oltre a mitragliatrici e fanti).

    Avanzare all'aperto e' un problema, soprattutto da parte inglese: i carri non possono rimanere esposti e quindi i fanti sono soli, soggetti alle attenzioni di carri e mtg nemiche. Ma le munizioni esplosive dei carri M (che fanno scappare anche i serventi di un Bofors sparandogli da oltre 2000 m) e le numerose mtg in posizione dominante sono piu' efficaci degli A13 e delle deludenti Vickers (tra l'altro falciate subito dalle Breda). Rimane la risorsa dell'artiglieria, ma una batteria rimane fuori contatto per 3 turni e spara a vuoto sprecando preziose munizioni). Avrei dovuto prendere un paio di mortai per fare un po' di fumo!

    Alla fine del turno 9 riappaiono i 3 aerei italiani superstiti che mitragliano un A13 dannegiato: senza bombe non sembrano troppo pericolosi anche se la contraerea e' inefficace. L'incursione e' quasi nello stesso punto della precedente. Essendo apparsi nel turno 4 immagino che siano in grado di fare una sortita ogni 5 turni, quindi si rivedranno nel turno 14.


    Perdite (T6-T9):
    Italiani:
    5 carri (1 M13, 4 M11)
    2 autoprotetti TL-37
    1 pezzo da 70/17
    ~ 40 fanti (incluse 3 sezioni esploratori motociclisti, 2 Solothurn, 2 cecchini, ecc.)

    Inglesi:
    3 carri fuori combattimento (1 A13, 1 MkVIc, ed 1 A13 danneggiato)
    1 Dingo danneggiata (forse prima ma solo ora che serve mi accorgo che e' senza mtg!)
    1 Bofors 40mm abbandonato
    ~30-40 fanti tutto compreso.


    Allego mappa riservata con le manovre fino al turno 9: la linea verde indica la linea finale del fronte. Il plotone E si ripartisce tra i plotoni D ed F verso il turno 6.
     

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  8. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Colpo di scena! (T10-T12)

    Mentre le truppe italiane aumentano la pressione su quasi tutto il fronte, coi plotoni che avanzano gomito a gomito in una linea compatta di fucilieri col supporto dei carri (perdendone subito 3 nel settore settentrionale :) e delle mitragliatrici, nel turno 10 un ardito manipolo di militi paracadutisti, rinforzato da mitragliatrici pesanti, si paracaduta nelle retrovie inglesi.
    Al momento non sembrano pericolosissimi, riescono solo ad occupare un VH. D'altronde 3 S.79 possono portare massimo 60 fanti/mitraglieri: oltre alle 2 mitragliatrici (16 uomini in tutto) c'e' spazio per non piu' di 44 fanti (4 squadre piu' qualche immancabile Solothurn). Non avendo artiglieria su mappa non possono fare gravi danni, e se cercheranno di occupare i VH dovrebbero essere falciati dalle mitragliatrici e dai Bofors. [cio' detto hanno pero' svelato tutte le posizioni di mtg e Bofors su cui piu' di prima si abbattono le cannonate dei carri M da 2000-2500 m].

    La priorita' e' tenere la linea logorando fanti e carristi italiani (contemporaneamente senza logorarsi troppo). La mappa allegata dovrebbe far capire i coreografici movimenti degli A13 per contenere la pressione nemica nel settore centro-nord. (al centro-nord c'e' solo un A13, quello del tenente Picton, gli altri sono tutti a nord) e se possibile cercare un punto debole per sfondare. A giudicare dall'imponente massa di rottami fumanti (le croci nere e viola indicano quelli vecchi, quelli nuovi sono disegnati in bianco) dovrebbero essere rimasti pochi carri M nel settore settentrionale.

    Nel settore meridionale il plotone E/F nella sua manovra aggirante e' coinvolto in un corpo a corpo con una compagnia mista GaF/CCNN che arditamente si fa sotto alla minime distanze e prova ad assaltare con bombe a mano. Questa compagnia credo sia votata al sacrificio mentre per il resto credo abbia "rifiutato il fianco" (cosi' si dice?) attestandosi tra le alture. Ma ormai i fanti sono quasi arrivati liberando i carri dall'impiccio di questo rischioso combattimento (qualche cannonata da lontaano arriva) e la monovra puo' proseguire.
    Il plotone D/E dopo aver constatato di aver di fronte dei guastatori, con l'appoggio di almeno 2-3 carri oltre che di 2 carri L3/LF (che avvistati in zona molti turni fa saranno verosimilmente nascosti in qualche avvallamento) opta anche lui per una manovra avvolgente dopo aver lasciato una retroguardia.

    I mortai italiani sparano un po' meno, ma l'artiglieria inglese sembra inefficace anche quando dovrebbe essere ben centrata sul bersaglio (dovrebbe perche' l'ultimo turno non ho visto un gran che).

    Perdite (T10-T12):
    Italiani:

    6 carri (2 M13, 4 M11)
    2 autoprotetti TL-37
    ~50-60 fanti
    1 ricognitore Romeo

    Inglesi:
    ~30 fanti

    Le forze italiane, dedotte le perdite (19 carri M ecc.) dovrebbero avere 17 carri M, 2 carri L3/LF, 11 sq.mortai da 81mm, 2 pezzi da 70/17, circa 500 fanti/mitraglieri (e 3 aerei).
    [​IMG]
     
  9. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Ecco la mappa dimenticata (i VH, che da questo momento diventano importanti) sono indicati con una "o" verde (anche se dovrebbero essere 21, ne ho trovati solo 20).
     

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  10. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Per chi ancora seguisse lo scontro proseguo col racconto:

    Manovre convulse (T13-T18)


    Eccoci arrivati alla fase forse decisiva dello scontro. Entrambe le forze spingono al massimo nel tentativo di sfondare il fronte avversario e le perdite crescono rapidamente. Visto che una figura vale più di mille parole, faccio riferimento alla mappa allegata con le posizioni vecchie (T12, tratteggio fine) e nuove (T18, linea piena o tratteggio lungo per fronte evanescente) ed i movimenti principali.

    Nel settore nord una decisa avanzata di due-tre compagnie di fanti italici riesce ad avanzare di 250 m prima di essere fermata dalle mitagliatrici dei carri aiutati d auna batteria di obici da 4,5". Nella seguente controffensiva la quasi totalità della forza attaccante viene eliminata o messa in rotta, a nulla vale il sacrificio di uno sfortunato M13. Ormai i carri inglesi sono sbucati nella pianura retrostante dove riescono a danneggiare un semovente c.a. (persi 5 uomini su 10) ma si trovano soto il fuoco incrociato di 2-3 carri M superstiti senza avere copertura. Un MkVI viene ammaccato da un M11 (danno 1, spara 5 colpi/turno invece che 6, poco male).

    Nel settore centrale altre 2-3 compagnie italiane avanzano decise e guadagnano terreno respingendo con perdite un plotone inglese, ormai sono a ridosso dei VH. Sono appoggiate da due carri M ed un autoprotetto che trovano poca opposizione (non ci sono carri inglesi nel settore) se non da parte di un 2pdr che con la prima salva elimina l'autoprotetto. Situazione critica.

    Nel settore centro-sud un'altra compagnia di fanti italiani avanza nella pianura e, supportata dall'equipaggio di un autoprotetto distrutto occupa un VH. Nonostante il fastidioso (pe rme) appoggio di un M13 che si nasconde tr ale pieghe del terreno si trova in una specie di saliente sotto il fuoco continuato dei fanti inglesi e di una batteria da 25 pdr che la mettono in difficoltà.

    Tra il settore centro e centro nord un'impavida squadra britannica si è impossessata di una buca da cui ha finora respinto tutti i tentativi di avvicinamento.

    Nel settore sud si registrano i movimenti più cospicui. Mentre un plotone di fanti appena arrivato rastrella i resti della malcapitata compagnia GaF/CCNN, i 4 carri del plotone E/F insieme con una Dingo con una rapida cavalcata aggirano le colline e si portano nelle retrovie italiane, eliminando un M13, un pezzo da 20mm ed un pezzo da 70mm (che pero' danneggia pievemente un A13 con granate ordinarie (=HE)!). Il nemico ha abbandonato senza combattere la cresta delle colline scappando a nord.

    Nel frattempo altre 3 carri puntano dritti sul VH più meridionale insieme ad un plotone di fanti ma senza esporsi troppo, la zona è presidiata da alcuni carri e molti guastatori, bisogna attendere che l'artiglieria compia il suo dovere e che l'aggiramento si faccia sentire. Poco più a nord i rimanenti due carri della compagnia, dopo aver mitragliato qualche fante provano a farsi avanti nel turno 18 e distruggono un M11 ma al prezzo di un A13 gravemente danneggiato.

    Apparentemente non si trova più nessuno tra loro ed i VH, c'è la possibilità di una manovra stile Canne (sempre che il centro tenga!).

    Nelle retrovie pare che le camicie nere paracadutate siano un po' più del previsto: almeno 2 plotoni CCNN, un plotone mtg e diversi fastidiosi Solothurn. Si trovano di fronte una forza inglese troppo piccola e sparpagliata per attaccarli, per cui dopo aver falciato le mitragliatrici (restano 2 mitraglieri su 24) mi limito a presidiare la zona utilizzando la contraerea tenersi al suolo. Prevedo che alla fine prenderà e terrà un paio di obiettivi. Una squadra è riuscita ad infiltrarsi senza essere notata fino a 400 m da un Bofors e 100 m da un VH (camminando almeno 700-800 m) prima di essere messa in rotta!

    Perdite:

    Italiani:
    1 M11
    2 M13
    2 autoprotetti
    1 pezzo da 20mm
    1 pezzo da 70mm
    ~150 fanti

    Inglesi:
    2 A13 danneggiati
    1 MkVI leggermente danneggiato
    1 autocarro
    ~70 fanti

    PS: qualcuno sa dire perche' i pezzi da 2pdr non eseguono il fuoco di reazione da 600-700 m?
     

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  11. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Fantastico update.
     
  12. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Da che punto di vista?


    PS: avevo dimenticato di dire di aver perduto pure l'ultimo ricognitore. Pazienza, tanto ormai non c'è molto da scoprire.
     
  13. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Adoro i tuoi AAR perché sono dettagliatissimi. E poi adoro le mappine con le frecce. ^^
     
  14. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Per la gioia dell'unico lettore, ecco il proseguimento (per i dettagli vedere la mappa)

    Sfondamento! (T19-21)

    Dopo molta fatica, finalmente si puo' dire che le ali sono riuscite a sfondare le linee nemiche ed ad acquistare liberta' di movimento! Nel frattempo il centro stringe i denti e tiene le posizioni.

    L'avanzata nel settore nord si trovava sotto il fuoco incrociato di un M13 a nord ed un M11 a sud: viene prima affrontato l'M13 (da 2 A13 ed un MkVI) e con molta fatica lo si elimina nel turno 20: nel primo turno incassa tre proiettili da 2 pdr dall'abissale distanza di 100m uscendone praticamente illeso (solo un *) e nel turno seguente l'inefficacia dei proiettili viene pagata cara dal carro leggero inglese rimasto scoperto. Nel turno 21 e' la volta dell'M11, affrontato da un A13 e un MkVI da nord, mentre altri due A13 avanzavano da est. Qui e' andata bene non solo perche' non ha messo a segno nessuno dei suoi 3 colpi d'opportunita' ma soprattutto perche' e' caduto all'ultimo colpo(!) dopo i soliti 2-3 centri a bruciapelo. Fosse sopravvissuto si sarebbe trovato due carri a 50-100m, ottimi bersagli. Un Breda 20mm prova ad intervenire dall'alto di una collina ma l'equipaggio scappa dopo aver visto cadere un proprio commilitone.

    Nel settore centro-nord i due A13 di cui sopra distruggono un M11 nascosto in un avvallamento prima di dar euna mano ai commilitoni. Un terzo A13 si occupa dei fanti (grazie al fuoco della batteria da 4,5" che ogni turno sposta il fuoco di 100 m verso sud, un pezzo alla volta come tanti birilli cede la linea italiana).

    Nel settore centrale (centro-sud) la situazione e' critica: appoggiati da alcuni carri M i fanti italiani avanzano e non sempre si riesce a bloccarli. Nel turno 19 sono a soli 900 m dalle posizioni della contraerea, ma per fortuna un Bofors falcia al primo colpo il primo M11 e questo impone una battuta d'arresto.
    La linea d'avanzata italiana si sposta gradualmente verso sud, dove grazie ad un M13 elimina l'eroica squadra nell'avvallamento vicino al Vh centrale (220 punti). Qui sono in ballo 3-4 VH piuttosto vicini, ma la presenza di almeno 2 M13 e di alcune mitragliatrici Breda (e riserve fresche di fanti) non fanno presagire nulla di buono: in tutto circa 40 fanti inglesi tengono ancora le posizioni contro forze notevolmente superiori (gli altri membri della compagnia o sono in rotta o sono periti). Qui si concentra il fuoco dei mortai italiani (anche se molto ridotto, forse sono a corto di munizioni)

    Nel settore sud i successi piu' vistosi. Nel turno 19 le forze aggiranti pongono fine all'esistenza di due L3/Lanciafiamme, nel turno 20 si dedicano a sfruttare il successo mentre i fanti serrano le distanze sui guastatori, nel turno 21 vengono distrutti altri due carri italiani (un M11 ed un M13, quest'ultimo coraggiosamente in aiuto ai guastatori ma forse perche' non er ain grado di ritirarsi oltre le creste successive. Oramai possono praticamente prendere alle spalle le linee italiane. Unico neo la perdita del Dingo lanciatosi a caccia dei VH, falciato da un semovente c/a da 37mm (frontalmente da circa 1000m: pen=2@2, ma la corazza non era 3?). Peccato perche' con la sua velocita' poteva rapisamente occupare tutti i VH incustoditi.

    Nelle retrovie la situazione si fa piu' ingarbugliata: un cecchino riesce ad eliminare il comando (si', l'unita' A0), che dopo la prima perdita gli si ritira addosso facendosi massacrare. Piccola vendetta della Dingo su qualche milite. All'altro estremo se un Bren Carrier riesce a falciare un paio di squade da 500m, avverto la presenza di cecchini e Solothurn in avvicinamento (i resti di una squadra - 3 uomini - parcheggiati sul VH ed usati come i canarini nelle trincee sono appena scomparsi per opera di uno o due misteriori cecchini). Rischio di perdere addirittura 3 VH (orrore!) e come se non bastasse sono 3 da 200 punti ciascuno.


    Infine tornano gli aerei italiani che distruggono un Bofors.

    In sintesi: il fronte italiano e' rotto sulle ali, si contano in tutto 27 carcasse di M11/M13 (ne dovrebbero rimanere pochi, 2-3, forse 4), ora i carri inglesi possono correre a prendere i VH, ma faranno in tempo? (nel computo dei VH siamo sempre in parita' !)


    Perdite:

    Italiani:
    2 M13
    4 M11 <uno dimenticato nella mappa>
    2 L3/Lanciafiamme
    ~100 uomini
    1 mortaio 81 mm
    1 Breda 20mm c/a in rotta.


    Inglesi:
    1 MkVI
    1 Dingo
    1 autocarro Morris
    ~30-40 uomini
    1 40mm c/a Bofors
     

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  15. Sicut leones

    Sicut leones

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    I lettori sono almeno due :approved:

    In questo scenario si finisce spesso con il formare dei sacchi, anche a me contro enrico

    alla fine sembrava un little bighorn, deve essere il deserto che rende sempre possibile

    gli aggiramenti!
     
  16. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    PErdere 3 VH nelle retrovie sarebbe pesante, devi assolutamente mandare indietro qualcosa a salvare la situazione.
     
  17. mazzocco

    mazzocco

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    e siamo a 3, peccato solo che hai poco tempo, con qualche turno in più l'ala sud riusciva a ricongiungersi senza grossi problemi con quella a nord, speriamo che tu non abbia troppi problemi per la perdita del comando.
     
  18. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Sfondare sulle ali e' stata dura, vista la massa di carri (e fanti e contraerea) italiani e la necessita' di rimanere coperti alla fine di ogni turno per preservare le preziose e scarse forze. Forse sull'ala meridionale avrei potuto risparmiare un paio di turni, ma appena sono stato meno cauto subito **** ad un paio di A13 (ed e' pure andata bene) oppure ho perso il Dingo (utile anche senza mtg). Ma rimanere coperti fa perdere tempo.
    L'importante, piu' che ricongiungere le ali, e' ora prendere un po' di VH (se ci riesco) ed in parte colpire alle spalle le truppe italiane al centro senza rimanere vittime dei guastatori che per quanto decimati sono ancora presenti ovunque nel settore centro-sud.

    Non e' detto che perda 3 VH nelle retrovie, con un pizzico di fortuna e "destrezza" potrei perderne uno solo (respingendo a mitragliate i fanti su quello a sud, riprendendo con un colpo di mano quello a nord), preoccupano solo i solothurn invisibili che sicuramente stanno avanzando (Dingo e Bren Carrier sono abbastanza vulnerabili) e potrebbero portare alla perdita di tutti e 3. Almeno li vedessi!

    PS: per ora non si vedono le conseguenze della perdita del comando, dato il morale alto degli inglesi, non mi pare abbia avuto un grande impatto (incrociamo le dita). Speriamo che quello italiano faccia la stessa fine.
     
  19. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Verso la Fine (T22-24)

    Ormai le truppe inglesi hanno guadagnato libertà di movimento sulle ali ed i carri corrono verso gli obiettivi (VH) lasciando ai fanti e ad altri carri il compito di rastrellare gli italiani in rotta. Il tempo stringe e si deve conciliare una rapida avanzata con la necessità di non lasciarsi dietro nuclei di resistenza che possano riconquistare i VH. Infatti anche se il grosso delle truppe italiane sembra ormai sprofondato in una crisi morale irrversibile, da tutte le parti spuntano come funghi artiglieri italiani che, pur avendo abbandonato i propri pezzi, marciano in buon ordine tra la sabbia (sono tutti "ready"), mentre autocarri trasporto munizioni si vedono qui e lì.

    Nelle retrovie nemiche: da sud avanzano due A13, uno dei quali viene pero' immobilizzato da un semovente contraereo, a nord due A13 puntano sull'obiettivo più settentrionale rastrellando fanti e mitraglieri mentre un più veloce Mk VI punta dritto sull'obiettivo centrale per rimpiazzare il carro immobilizzato (cercando di rimanere al coperto e di evitare fanti/genieri). Alla fine del turno 24 tutti i tre obiettivi sono a portata di mano: sono a 100 m da quello nord, a 100 m da quello centrale (l'MkVI ha preferito aggirare il fumo) ed a 200 m da quello più a sud.

    Nel settore principale, le truppe italiane provano un ultimo balzo appoggiate dai carri, evidentemente ciberdisc ha constatato l'estrema debolezza del settore centrale inglese oramai prossimo al collasso. Per fortuna i 2 pdr ed un A13 li bloccano: nel turno 22 perde un L3 centro radio mentreun M13 danneggiato viene fatto ripegare, nel turno 23 un secondo L3 centro radio giunge su un VH dove viene distrutto. Questo spegne l'impeto italiano.

    Nel frattempo da nord e sud si stringe la morsa. Da nord un plotone di A13, troppo lontano per intervenire, si occupa dei rastrellamenti e di occupare i VH, un A13 scende verso sud e si pone alle spalle dei fanti. Da sud truppe più constenti (6 A13) affrontano le rimanenti forze italiane (2 semoventi c/a, 3-4 carri M13) portandosi in posizione per prendere i VH. Un M13 prova invano un contrattacco su un A13 ma senza successo. Le truppe italiane perdono 2 M13, 2 semoventi, un po' di fanti ed un autocarro munizioni utilizzato come autobomba. Il pericolo autobombe ed il terreno favorevole alla difesa fanno perdere un po' di tempo ma alla fine tutto è pronto per il turno finale: 1 VH è a 100 m, un altro a 200 m, quello centrale forse al limite della raggiungibilità ma con un turno extra cadrà senz'altro.

    Nelle retrovie la situazione si complica: le truppe italiane paiono sempre di più (avevo contato 3 aerei, devo averne persi almeno 2). La Dingo non pare in grado di riconquistare il VH settentrionale contro un plotone rinforzato da almeno un paio Solothurn e temibili cecchini, quindi decide di sfruttare la sua velocità aggirando gli italiani e puntando su quello centrale, che pare meno protetto. In effetti vi trova una sola sq. CCNN (che viene prontamente messa in rotta) insieme coi resti di una mtg (2 mitraglieir). Mentre il Bren Carrier respinge a mitragliate un plotone impedendogli di giungere a meno di 400m dal VH sud, una sq.CCNN di un secondo plotone non avvistato lo conquista. Il Bren Carrier manda in rotta i militi e lo riconquista ma viene immobilizzato da un invisibile cecchino.

    L'artiglieria italiana pare tutta abbandonata dai serventi e non spara più, la RA fa un'ultima apparizione in cui distrugge un Bofors senza subire danni, per il resto nulla da segnalare.

    Perdite:
    Italiani:
    2 M13
    2 L3/OA
    2 Semoventi c/A 37mm
    almeno un centinaio di fanti

    Inglesi:
    1 Bren Carrier immobilizzato,
    una trentina tra fanti e mitraglieri

    In breve ecco come si preannuncia l'ultimo turno: gli italiani tengono ancora 8 VH su 20, ma 6 saranno sicuramente conquistati nell'ultimo turno, uno sarà invece perso (maledetti cecchini), per cui finirà 17 a 3 per quanto riguarda i VH, con uno-due turni extra potrebbe anche finire 19:1.
     

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  20. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    La partita e' gia' terminata, ma mi sono riservato di posporre l'amaro epilogo per non togliere la suspance e per utilizzare la tabella per la determinazione della vittoria.

    Epilogo (T25)

    Il replay del turno 25 mostra un'amara sorpresa: mentre come prevedibile il cecchino assalta e distrugge il Bren Carrier immobilizzato, sul fronte opposto un semoventete c/a riesce all'ultimo colpo utile a distruggere il Mk VI a 100 m dal suo obiettivo (valore 195 punti!), al centro invece di 1 M13 superstite ce ne sono due ben nascosti che sbucano dalla sabbia e distruggono 2 A13 (impedendo la conquista di un altro VH da 95 punti). Come se non bastasse una colonna di muli che non era stata avvistata da nessun carro rioccupa un VH (da 195 punti!) sotto il naso dei fanti inglesi che stanno sopraggiungendo (si trovano a 350 m ma una cresta proteggeva i muli ed il VH). E così addio a 3 VH e circa 500 punti (e 3 carri, in 24 turni ne erano stati persi sono 4, di cui tre leggeri!).

    Per il resto l'azione inglese procede come previsto con l'occupazione degli altri VH ed in sovrappiù la vendetta su un M13 ed un semovente. Nonostante le perdite con un turno in più si possono comunque prendere o riprendere tre VH (non resta che sperare nella bontà di spww2), quindi giunta l'ora del tè richiamato dagli obblighi sociali decido di salvare per terminare piu' tardi, rimane solo da piazzare per benino i carri per l'assalto finale e mitragliare qualche altro fante quando... spww2 ormai stufo invece che concedere un turno in più decide addirittura di troncare lì senza neanche lasciar finire il turno.

    Cosi' grazie al disastro del turno finale ed alla prescrizione breve finisce in un pareggio (4224 contro 2228) :wall: Sarebbe bastato che i cannonieri italiani avessero sbagliato anche solo un colpo o i muli si fossero stancati nella calura africana e sarebbe finita con una marginal victory (sarebbe stato sufficiente prendere anche solo il più misero dei 3 VH perduti, 95 punti).
    Per fortuna il torneo utilizza il fire score.xls che conta i VH e lì nonostante tutto siamo 14 a 6 a favore degli inglesi.

    Questo fa si' che pur avendo 4224 punti contro 2228 si abbia una "Medium Vicotory/Medium defeat" a favore degli inglesi :eek:là:.
     

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