Se gli Austriaci avessero vinto sul Piave.

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Mavco Pisellonio, 12 Febbraio 2010.

  1. Mavco Pisellonio

    Mavco Pisellonio

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    Se gli Austriaci durante l'offensiva sul piave fossero riusciti a mantenere la coesione organizzativa nel loro stato maggiore come fecero a caporetto, facendo concentrare Boroevic e Conrad in un'altra unica operazione piuttosto che due distinte operazioni parallele,e fossero riusciti a sfondare la linea del Piave,cosa sarebbe successo all'Italia?si sarebbe arresa o l'esercito aveva in programma una nuova linea difensiva magari sul Po..e cosa ne sarebbe stato dell'Italia se gli Austro-tedeschi fossero riusciti a vincere la prima guerra mondiale prima dell'arrivo delle truppe americane?
     
  2. archita

    archita

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    in realtà erano abbastanza vicini al disastro pure gli italiani ma anche gli austriaci avanzarono troppo rapidamente allungando le linee logistiche e il Piave era un fiume particolarmente difficile da passare sotto fuoco nemico anche per la sua forte corrente e piene varie danneggiando già una testa di ponte austriaca ad esempio...di certo se i tedeschi avessero investito di più sul fronte italiano che sul fronte occidentale..:humm:
     
  3. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Resa, perdere la Pianura Padana vuol dire perdere la guerra. Oddio, gli 'striaci non è che stessero benino, infatti poi crollarono di colpo... però sfondare in quel momento sarebbe stato come per i Tedeschi sfondare in maniera decisiva verso Parigi e magari prenderla.
     
  4. MrBrightside

    MrBrightside

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    Beh su questo abbiamo forse un termine di paragone, basta guardare i fraterni rapporti fra il Reich tedesco e la Repubblica di Salò venticinque anni dopo: una sorta di colonia, e per di più spogliata delle sue regioni nordorientali, con le sue ricchezze agricole e industriali al servizio dell'invasore.
     
  5. Pandrea

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    Non sarebbe cambiato niente. l'Intesa aveva già pronta una linea difensiva sull'Adige, difatti vedevano male la scelta italiana di difendere il Piave invece di aiutarli sull'Adige. Se gli Austriaci passavano venivano fermati dall'Intesa, e sarebbe stata questione di tempo prima che crollassero su se stessi, come accadde.
     
  6. morfeo89

    morfeo89

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    ma se non sbaglio i francesi e gli inglesi si erano appostati già su fiume dietro (adige?, non ricordo adesso) per costruire una linea di difesa della pianura padana, perchè erano convinti che la linea del Piave sarebbe caduta
     
  7. morfeo89

    morfeo89

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    a ecco appunto, mi hai anticipato
     
  8. archita

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    c'erano sì alcuni reparti alleati,sopratutto francesi in termini di uomini mentre gli inglesi fornivano pezzi di artiglieria e da lì nacque la leggenda che fossero stati gli alleati a difendere il Piave ma non è così...

    c'è una cosa da tener conto..dopo lo shock di Caporetto ci fu una maggiore unione fra il paese e il fronte sia dal punto di vista morale che dal punto di vista economico poichè l'industria bellica italiana raddoppiò la produzione di armi e munizioni tantè che gli italiani ebbero in certi casi superiorità numerica in fatto di pezzi di artiglieria e lo sforzo bellico straordinario fu da volano poi di sviluppo industriale nel dopoguerra ( lasciando da parte la crisi economica e il debito accumulato e i problemi talvolta seri di conversione da bellica a civile ) e finalmente il Governo iniziò ad interessarsi alle necessità logistiche del fronte rispondendo quanto possibile alle esigenze anche se ebbe la faccia tosta di licenziare Cadorna per non assumersi de pectore le responsabilità :facepalm:

    comunque sia il dispositivo difensivo era già approntato da Cadorna stesso prima di lasciare il comando ed egli ( ben lungi da me di valutarlo positivamente come uomo ) riuscì anche a riorganizzare le unità sconvolte da Caporetto e a metter su un sistema di trincee abbastanza profondo secondo il concetto tattico "difensivo-offensivo" consueto ( lo stesso schema però già messo in crisi a Caporetto anche se per circostanze ancora oggetto di dibattito sopratutto per il ruolo di Capello e Badoglio nella questione )

    più che altro penso che i tedeschi,adottando innovative tecniche di assalto combinato con precisi tiri di artiglieria, avrebbero dato un loro peso ma sarebbe rimasto il problema cruciale di disporre sufficiente capacità di transito del fiume cosa peraltro impossibile sia per la stagione delle piogge sia per la mancanza di ponti e imbarcazioni adeguate per intere divisioni :humm:
     
  9. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Beh, a memoria gli inglesi in tutto mandarono 2 corpi d'armata con in tutto 5 divisioni, i francesi una forza simile (che poi se ne torno' in gran parte a casa nel marzo 1918), ed infine giunse un unico reggimento americano. Non credo che da soli fossero in grado di fermare alcunche' sulla linea dell'Adige, se poi il nostro esercito avesse perso altri 200-300.000 uomini ed un paio di migliaia di pezzi d'artiglieria tra il Piave e l'Adige la linea sarebbe stata intenibile (anche se l'estremo allungamento delle linee di rifornimento austriache ci avrebbe dato un po' di respiro)
     
  10. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Si, ma anche l'impero austriaco cadeva a pezzi... letteralmente
     
  11. Dohor

    Dohor

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    Non ci sarebbero mai riusciti da soli, l'esercito austriaco dalle sconfitte, causa Brusilov nel '16, avevo perso qualsiasi capacità offensiva, martoriato da perdite insostenibili per l'impero. A Caporetto era stato aiutato dall'esercito tedesco, le tattiche Bruchmuller e l'utilizzo dei corpi speciali di infiltrazione fecero la differenza. Senza, l'esercito Austriaco era nullo, si vide infatti mesi dopo a Vittorio Veneto.
     
  12. Panzer

    Panzer

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    Vero, infatti soltanto negli ultimi anni gli inglesi hanno "ammesso" che in realtà sono stati gli italiani a fermare (e poi sconfiggere) gli austro-tedeschi sul Piave...
     
  13. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Esatto.

    Sfondare la linea del Piave avrebbe significato il collasso di un esercito già prostrato dopo Caporetto. Il Piave è stato il riscatto innanzitutto morale nei confronti di un nemico che aveva ottenuto una vittoria schiacciante e pensava di aver vinto la guerra.

    Nessuna truppa alleata avrebbe tenuto un fronte del genere.

    Durante l'offensiva del Piave l'esercito Austriaco era ancora in grado di farsi valere, il collasso arrivò dopo e in parte IMHO fu dovuto anche all'esaurirsi dell'effetto-Caporetto. Quando avanzi a valanga non ci sono crolli del morale.

    Certo, l'allungarsi della logistica li avrebbe rallentati, ma senza nessuno a poterli fermare...
     
  14. ange2222

    ange2222

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    Se avessero passato il piave li avrebbero fermati sull'adige, imho
     
  15. Mappo

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    Il paragone non mi sembra stare in piedi. Perchè la RSI era, senza offesa, in tutto e per tutto uno stato fantoccio dei tedeschi, ma filotedesco, una situazione eccezionale che poteva durare solo per la durata della guerra, mentre l'Italia del 1918 sarebbe stata una nazione sconfitta e avrebbe probabilmente patito un trattamento simile a quello subito dalla Francia nel 1870.
    Intanto bisognerebbe ipotizzare una vittoria generale degli Imperi Centrali sugli Alleati. Se gli austriaci vincono in Italia e i tedeschi perdono in Francia gli austriaci con la loro vittoria ci possono pure fare la birra.
    In un contesto del genere si sarebbe replicato lo schema che ha caratterizzato tutte le guerre precedenti e che, giova ricordarlo, avrebbe visto vittime TUTTE le nazioni dell'Alleanza.
    Gravissime riparazioni economiche, perdite territoriali (cosa avrebbero realisticamente potuto chiedere gli austriaci non lo so, un conto è lo spirito di rivalsa che ti può far chiedere anche Milano e Venezia un altro il realismo che ti induce ad un semplice rafforzamento della frontiera meridionale dell'Impero). Inoltre perdita delle colonie, riduzione delle forze armate, cessione di parte della flotta alla KuK marine, presidi militari temporanei nelle principali città del nord ecc ecc.
    Questo avrebbe avuto per effetto quello di gettarci a corpo morto ai piedi della Francia anch'essa sconfitta e di preparaci al prossimo round di lì a una ventina d'anni.
     
  16. Dohor

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    Nulla di più sbagliato. Anzi, ancor prima di Caporetto gli Austro-Ungarici erano privi di capacità offensiva. Riuscirono così bene solo grazie ai Tedeschi. E sul Piave ci provarono, ma l'offensiva (vado a memoria) si frazionò in due blocchi che non portò assolutamente a nulla. Partito il contrattacco Italiano l'esercitò Austriaco crollò.
     
  17. MrBrightside

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    Beh ma in fondo imho non sarebbe stata una situazione così diversa: il Reich aveva inglobato l'alpenvorland e l'adriatische kunstenland e si era preso quasi tutta la flotta rimasta al nord, la Marina Repubblicana quasi non esisteva. E anche aerei, cannoni, carri armati, semoventi, ecc. Certi ambienti tedeschi consideravano l'Italia, a partire dalla taranto Night e/o da Capo Matapan, come una potenza di terza classe, di ancora minore importanza della Francia di Vichy, da sfruttare come serbatoio di risorse economiche e umane. Mi sembra plausibile un comportamento austriaco improntato alla stessa logica di dominio.
     
  18. archita

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    verissimo l'esercito austriaco pur coraggioso ma era sopratutto meno preparato ad una guerra di manovra di grandi dimensioni dopo aver lasciato le sue formidabili posizioni alpine e lo si è già visto con i suoi primi smacchi nella fase iniziale della campagna di Serbia e i gravi rovesci in Galizia :sadomaso:

    inoltre il suo punto di forza erano gli alpenjager di certo non adatti ad una guerra di manovra appunto :cautious:
     
  19. archita

    archita

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    verissimo e non dimentichiamo che ci fu addirittura un tentativo del comando militare austriaco di attaccare l'Italia sconvolta dal disastro di Messina :facepalm:
     
  20. MrBrightside

    MrBrightside

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    Sì ma Francesco Giuseppe (che, secondo me, professionalmente era anche meglio del nostro Re) aveva più giudizio di certi suoi ministri, e alla fine non se ne fece niente.
     

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