secondo l'articolo di RID Il CTV voleva attaccare Valencia, ma Franco per motivi di prestigio interno lo proibì, dirottando il CTV verso Guadalajara come azione diversiva a un attacco in forze dallo Jarama, solo che quando il CTV arrivò all'obiettivo la parte spagnola non si mosse, Roatta allora diede a Franco due alternative ritirarsi o continuare ad attaccare con responsabilità Spagnola, e Franco...semplicemente non rispose obbligando le divisioni italiane a stare ferme, visto che non si potevano ritirare senza essere sostituite, portando così all'insuccesso, più che altro a livello propagandistico.
La Littorio infatti fu l'unica ad uscire con un certo ordine dal casino di Guadalajara. Non condivido però la generalizzazione di Petacco.
Difatti erano state presentate dal comando del CTV a Franco 2 possibili direttrici di offensiva: una verso Valencia e l'altra verso Guadalajara, la prima era quella preferita dal comando italiano perchè avrebbe permesso di tagliare a metà lo schieramento repubblicano e avrebbe potuto portare ad una fine veloce della guerra (inoltre era difficilmente rinforzabile da parte repubblicana), ma Franco rispose che sarebbe stato impensabile che truppe non spagnole entrassero per prime a Valencia, sarebbe stato un disonore per l'esercito spagnolo, inoltre si mise ad inveire contro gli Italiani che non capivano nulla della guerra in Spagna, che avevano preteso un loro comando separato invece di farsi frazionare tra le divisioni nazionaliste, che la loro idea di grandi battaglie decisive era sbagliata che bisognava puntare ad occupare quanti più territori possibili e a 'ripulirli' (leggi cominciare con le fucilazioni), infine quando si fu calmato si disse però possibilista ad accettare un azione su Guadalajara. Mi pare di ricordare che il fronte dello Jarama, se non sbaglio si mosse all'attacco, 2 giorni dopo il previsto e senza nessuna decisione, fermandosi quasi subito, tanto che i repubblicani poterono tranquillamente spostare truppe dalla zona per spedirle contro gli italiani. Sintomatico infine dell'atteggiamento di Franco fu, che finita la battaglia, disse senza mezzi termini che Guadalajara era una sconfitta SOLO italiana. Ok allora la vediamo allo stesso modo, non tutto funzionava a dovere, ma la Littorio (non le altre divisioni) poteva definirsi un'ottima unità e magari punta di diamante.
Non sono d'accordo, MiMe. Guardiamo agli obiettivi e ai risultati. CTV Obiettivo : Conquista di Madrid Risultato : avanzata di circa 40 km superando le prime linee Repubblicane, contrattacco nemico con forze corazzate e conseguente ritirata di 15-20 km. Repubblicani e Brigate Internazionali Obiettivo : Difendere Madrid Risultato : i nemici sono 20 km più vicini. Quindi i Repubblicani hanno certamente vinto, hanno difeso Madrid, ma non hanno distrutto l'avversario. Difatti l'offensiva italiana si esaurì anche per la mancanza di "fiato" [leggi rifornimenti e rinforzi], cosa che però valeva anche per l'altro lato della barricata. Entrambi gli schieramenti non potevano proseguire la battaglia. Se poi vogliamo anche cercare il pelo nell'uovo, l'attacco italiano è stato "sabotato" da Moscardò che non ha difeso il fianco destro permettendo lo spostamento di truppe Repubblicane contro il CTV già impegnato in duri combattimenti. Inoltre i nostri erano stati svantaggiati dalle condizioni atmosferiche, che avevano impedito l'azione dell'Aviazione Legionaria, molto superiore a quella nemica. Infine, come hanno già detto altri, Franco era felice della sconfitta italiana. Così felice da brindare "all'ardimento spagnolo, di qualunque colore fosse".
Non riesco a considerare altrimenti Guadalajara... Agli Italiani mancò l'appoggio di un attacco diversivo spagnolo sul fronte del Jarama, Moscardò però prese parte all'attacco iniziale, rimase indietro perché le sue truppe non erano motorizzate, mentre gli Italiani avanzarono, e poi commisero un errore comprensibile nel fermarsi la notte del 9 marzo (mnebbia e nevischio, visibilità sui 100m) concedendo tempo ai Repubblicani. A quel punto i Repubblicani mandarono rinforzi, e costituirono il IV Corpo (Div Lìster, 14° Divisione, 12° Divisione). Il 10 Marzo elementi delle Fiamme Nere e delle Penne Nere presero Brihuega e puntarono su Torija scontrandosi col battaglione repubblicano "Garibaldi". L'11 il CTV respinse la Lìster lungo la strada principale, ma venne bloccato dal battaglione Thalmann con carri T-26 arrivato da Torija. Il 12 i Repubblicani contrattaccarono grazie al supporto di quasi 100 caccia e qualche gruppo di bombardieri decollati da Albacete, mentre l'aviazione legionaria non riusciva a decollare dai campi diventati pantani. I repubblicani usarono T-26 e BT per sfondare al centro. Il CTV si ritirò fino alla strada di Saragozza e poi indietro fino a Brihuega. A quel punto Roatta tentò di cambiare lo schieramento delle due divisioni motorizzate, creando il caos e impantanandole. La Div Lìster attaccò ancora, con in testa la II Brigata comandata da un russo, Rodimcev. La XI Brigata Internazionale e la brigata di El Campesino riconquistarono Trijueque e proseguirono su Brihuega, disperdendo gli Italiani. Un giornalista sovietico (Michail Kol'cov) nota autocarri italiani abbandonati ancora carichi di materiali, oltre ad una quantità di equipaggiamento personale lasciata per strada. Ed è solo il 12 Marzo. Il 13 il colonnello Barroso avverte gli italiani che i Repubblicani stanno preparando un attacco sul loro fianco, viene ignorato. Poco dopo le 12 i T-26 di Pavlov caricano lungo la strada di Saragozza insieme alla fanteria, sorprendendo gli Italiani che invece si preparavano ad avanzare (?). CAos, e ritirata. I Repubblicani avanzano, vengono fermati poco fuori da Trijueque e subiscono contrattacchi, difendendosi fino all'arrivo di rinforzi. Nel frattempo Mera investe Brihuega appoggiato da carri e aviazione, ancora con la Lìster in testa, impattando frontalmente sulla "Littorio" di Bergonzoli. Sull'ala destra repubblicana gli italiani vanno in rotta. Tutto il CTV va in rotta e si salva da guai peggiori perché motorizzato, e grazie alla "Littorio" che ripiega ordinatamente. Se non è una sconfitta questa... Non è un disastro netto, ma è una sconfitta. Le forze repubblicane non erano certo irresistibili, e la mancanza di appoggio aereo non è abbastanza da sola per spiegare la rotta. Una combinazione di pessimi comandanti, errori tattici e mancanza di coordinazione. Insomma, una sconfitta. Viste le aspettative roboanti, fu una sconfitta molto cocente e come tale va trattata.
sarà un problema di fonti diverse e anche di termini un poco propagandistici, comunque 650 morti e 500 prigionieri su 4 divisioni non è un risultato da rotta totale, considerato che queste truppe hanno prima attaccato... la descrizione della battaglia che citi mi sembra piena di contraddizioni: "L'11 il CTV respinse la Lìster lungo la strada principale, ma venne bloccato dal battaglione Thalmann con carri T-26 arrivato da Torija." non capisco se il CTV si stà difendendo o attaccando, se si stà difendendo che significa che viene "bloccato"? "Un giornalista sovietico (Michail Kol'cov) nota autocarri italiani abbandonati ancora carichi di materiali, oltre ad una quantità di equipaggiamento personale lasciata per strada. Ed è solo il 12 Marzo." questa testimonianza è messa per dimostrare la rotta italiana però: " Poco dopo le 12 i T-26 di Pavlov caricano lungo la strada di Saragozza insieme alla fanteria, sorprendendo gli Italiani che invece si preparavano ad avanzare . CAos, e ritirata." ma se erano in rotta il giorno prima ,manco si fermano ma attaccano addirittura!? il giorno 13: "I Repubblicani avanzano, vengono fermati poco fuori da Trijueque e subiscono contrattacchi, difendendosi fino all'arrivo di rinforzi." questo poco dopo aver scritto: però il giorno 11 : "La Div Lìster attaccò ancora, con in testa la II Brigata comandata da un russo, Rodimcev. La XI Brigata Internazionale e la brigata di El Campesino riconquistarono Trijueque e proseguirono su Brihuega, disperdendo gli Italiani." cioè il giorno prima conquistano Trijueque e il giorno dopo vengono fermati poco fuori:humm: in fine: "Tutto il CTV va in rotta e si salva da guai peggiori perché motorizzato, e grazie alla Littorio che ripiega ordinatamente" se va tutto va in rotta la Littorio fa parte di un altro esercito, e poi un corpo che va in rotta non si ritira con poche perdite , queste ufficiali perchè non vengono dalla stampa dell'epoca ma dalle relazioni ufficiali, secondo mè non è un granchè questa fonte, da dove viene?
Beevor Il CTV respinge Lìster, poi viene bloccato, è ovvio che stesse avanzando. Questo succede l'11 marzo. Il giorno dopo c'è il primo contrattacco Repubblicano, appoggiato dai carri arrivati da Torija e dall'aeronautica, e la prima ritirata italiana (quella di cui parla Kol'cov). L'attacco di Pavlov avviene il giorno dopo il "rapporto" di Kol'cov. Probabilmente la rotta era temporanea e limitata ad una zona di fronte. Il giorno dopo i Repubblicani organizzano un contrattacco in grande stile: praticamente Lìster con tutti i carri dovevano sfondare sulla strada per Saragozza, mentre Mera (14° divisione) doveva attraversare il fiume Tajuna e attaccare Brihuega. Il colonnello Barroso (come detto) avvertì gli italiani ma venne ignorato. Forse gli Italiani pensavano il contrattacco si fosse esaurito, si sono riorganizzati e si preparavano ad avanzare. Beevor cita che non avevano preparato posizioni difensive e quindi l'assalto dei carri di Pavlov li ha presi di sorpresa. L'errore di Trijueque l'ho notato anch'io e non lo so spiegare in nessun modo, a meno di uno scambio di nomi. Oppure i Repubblicani si erano ritirati dopo aver respinto l'attacco e mandato in rotta temporaneamente il nemico (è citato come "riconquistato" durante il contrattacco "visto" da Kol'cov). Forse erano stanchi e non c'erano abbastanza truppe per mantenere la posizione (il contrattacco vittorioso sembra essere stata un'iniziativa "avventata", senza che ci fossero forze consistenti pronte a sfruttarlo). "Tutto il CTV" l'ho messo io, perché si dice genericamente che sul lato destro repubblicano gli italiani vanno in rotta e di conseguenza si ritirano tutti. La Littorio si ritira ordinatamente, il resto no. Sulle cifre se n'è parlato prima, probabilmente ci ha messo dentro tutte le perdite.
Per quanto ne so io i Repubblicani mandarono rinforzi contro il CTV perchè Moscardò era stato fermato e costretto alla ritirata da alcune migliaia di miliziani nonostante avesse circa 20.000 uomini. Non quindi perchè gli spagnoli erano a piedi e noi motorizzati, ma perchè gli spagnoli non c'erano proprio più! Il libro che ho [vabbè..Petacco] dice che in questi giorni [11 e 12] si susseguono attacchi e contrattacchi su un tratto abbastanza breve , circa 2 km, tra Brihuega e Trijueque, soprattutto contro le posizioni della Penne Nere Qui la situazione, sempre secondo Petacco è questa. Nella notte tra il 12 e il 13 arriva il cambio alle due divisioni che hanno subito il contrattacco [Penne Nere e *Fiamme Nere], sostituite da Littorio e Dio lo vuole. A Trijueque la Littorio e a Brihuega la Dio lo vuole. Infine la situazione è che la Littorio respinge l'attacco nemico e contrattacca, mentre invece la Dio lo vuole viene costretta alla ritirata sguarnendo il fianco sinistro della Littorio, che a quel punto rischia l'accerchiamento e dunque si ritira in buon ordine Mmh.. sicuramente è una sconfitta italiana, come ho già scritto, ma la vedo meno cocente di quanto affermi in base ai risultati In fin dei conti i legionari hanno guadagnato terreno ed hanno avuto meno perdite in uomini e mezzi. Per la parte grassettata, si non erano irresistibili, però loro avevano i T-26, noi i CV33 ....
Secondo la mia "fonte" l'attacco va avanti fino al 11 quando viene bloccato al km 78 da carri e truppe annidate nel bosco di brihuega, comunque riescono prendere Trijueche, dove si fermano dopo 4 giorni di avanzata. dall'altra parte la mattina dell'11 Marzo Lister prende il comando della sua divisione e il 12 mattina inizia il contrattacco repubblicano, 35000 uomini di tre divisioni più gli 80 carri di Pavlov e parecchi gruppi di artiglieria, ampi scontri spece contro la III divisione ma il CTV resta sulle sue pozisioni, il 13 la III div viene sostituita dalla Littorio, però per un equivoco:humm: viene abbandonata Trijueche...quindi la Littorio si schierò al km 81, (sono 3 km di ritirata), quindi fronte statico fino al 17, il 18 inizia il contrattacco Repubblicano con 52 btg di fanteria e una 60 di T-26, contro due divisioni Italiane in prima linea ,a sera la Littorio a tenuto ma l'altra divisione arretra alla seconda posizione 10 km più indietro dove ci sono le altre due divisioni, La Littorio ha ormai respinto i repubblicani ma avendo il fianco scoperto ripiega ordinatamente..19 nada, il 20 ricomincia l'attacco repubblicano che andò avanti fino al 25 senza risultati, poi arrivano finalmente i Nazionalisti a dare il cambio agli italiani. a Almadrones e Alaminos. 15 km davanti alla linea di partenza del 9 marzo. la cosa che noto che sono circa 14km di ritirata di una sola divisione del CTV, su 4 , e che con comandanti più capaci ( non ho citato tutto ma sviste incomprensioni varie hanno pesato parecchio ) probilmente sarebbero rimasti al solito Trijueche.. in compenso festeggiarono sia i repubblicani che i nazionalisti la figuraccia Italiana ,
Per quanto riguarda Trijueque: viene catturato dalla 3a divisione 'Penne Nere' l'11, il 12 iniziano i contrattacchi repubblicani, saranno 7 durante la giornata, tutti portati con l'appoggio dei carri armati, ricevuti rinforzi in serata la 'Penne Nere' porta, a sua volta, un contrattacco che fa indietreggiare i repubblicani fino 'al km 77 della strada di Francia'. Beevor però non si dilunga a spiegare i motivi della 'rotta' italiana che avviene il 18 (la battaglia continua fino al 23) e dice semplicemente che "il nemico fu colto dal panico e fuggì, il CTV fu salvato da un disastro ancora peggiore dal calare dell'oscurità, dal ripiegamento più ordinato della Littorio..." (ho anch'io la guerra civile spagnola di Beevor ) se noti nel brano di Beevor non c'è neanche un rimando ad autori italiani, ma solo spagnoli e russi. Ora sentiamo l'altra campana: in pratica il 1° gruppo Banderas della 'Dio lo vuole' si sbanda (quasi distrutto) sotto l'attacco repubblicano, gli altri gruppi della divisione però tamponano la situazione. In serata quando i repubblicani hanno già sospeso l'attacco da mezz'ora, il generale Rossi, comandante la divisione, ordina un ripiegamento senza chiederne il permesso, nel frattempo la Littorio stava preparandosi per un contrattacco per riprendere Trijueque (questo per farti capire che la situazione non era ritenuta insostenibile), Bergonzoli viene quindi informato della ritirata della 'Dio lo vuole' e si vede costretto a far indietreggiare anche le sue truppe.
Strano che Beevor sia così impreciso. Allora si, sembra che la disfatta sia "meno disfatta" di quanto sembri, una sconfitta inaspettata ma non disastrosa. In pratica Trijueque viene presa dagli italiani, ripresa dai repubblicani (riportato da Kol'cov), ri-ripresa dagli italiani (il contro-contrattacco delle Penne Nere coi rinforzi) e ri-riconquistata dai Repubblicani per un ripiegamento italiano errato :V Dopo invece c'è un cedimento netto del lato sinistro italiano (lato destro repubblicano) che porta la Dio lo Vuole a ripiegare senza chiedere permesso di 10km. La Littorio si trova scoperta e ripiega ordinatamente dato che controllava la situazione. Giusto?
Esattamente, i 3/4 del CTV ressero bene all'attacco portato da forze superiori in artiglieria, carri armati e aviazione. Diciamo che i risultati sono stati più propagandistici che effettivi. Secondo voi Von Thoma ha subito la propaganda nell'affermare cose tipo: "italiani? io li ho visti in Spagna, sono buoni lavoratori ma non sono guerrieri, non amano il rumore degli spari" "un soldato inglese vale 12 italiani" Entrambe su "storia di una sconfitta" di Liddell Hart nel capitolo "cilecche a ripetizione nel Mediterraneo" Per quanto ho letto, sembra che le nostre divisioni si erano comportate molto bene sia nella conquista di Màlaga e Santander sia nella sconfitta di Guadalajara, sia nelle azioni di appoggio per la conquista di Barcellona
Personalmente ho notato un certo 'disinteresse' di Beevor per il punto di vista Italiano, ricordo che in Stalingrad (la cosa mi è rimasta in mente perchè mi aveva colpito) una delle poche volte in cui cita i nostri soldati è in un interrogatorio di un nostro prigioniero a cui un ufficiale russo chiede perchè si sia arreso senza sparare un colpo, e lui risponde che gli pareva la cosa più saggia da fare... Ora, non dubito che sia vero, ma messo giù così sembra che l'ARMIR abbia fatto passare i Russi su un tappeto rosso, probabilmente, penso io, il prigioniero era stato preso durante la ritirata, si era ritrovato circondato dai Sovietici nell'inverno russo a Km dalle linee dell'asse e a quel punto arrendersi gli era sembrata la cosa più giusta da fare. Analogamente, nel caso di Guadalajara, l'autore basa il suo giudizio solo su fonti spagnole e russe (probabilmente perchè non sa l'italiano). Guarda, la situazione è più complicata, lo sbandamento del 1° gruppo banderas aveva lasciato molto indebolita la divisione, ma quando Rossi decide di ritirarsi i repubblicani non stavano più attaccando (ormai era notte) non si sparava neanche più e le altre sue truppe avevano tamponato la breccia, a questo punto Rossi ritiene che le sue fanterie si siano date in buona parte alla fuga (aveva incontrato degli sbandati del 1° gruppo ma non sapeva che gli altri 2 gruppi avevano resistito e avevano fermato i repubblicani), da quindi l'ordine di ritirare l'artiglieria e comunica a Faldella, al comando del CTV, che lui si ritira sullla seconda linea di difesa, il colonnello Faldella (Roatta non c'era) cerca di fargli cambiare idea, promette rinforzi, ma non ci sono Santi, il generale Rossi comunica che lui ripiega, anzi che sta già ripiegando.
Ste storici anglossassoni sono spesso razzisti con gli italiani, poi mi fa ridere che a questo povero von thoma che gli mettono in bocca di tutto, ce lo vedete un generale tedesco in spagna che dice "un soldato inglese vale 12 italiani" e quanti soldati inglesi avrà visto in spagna o magari dire a Rommel ,che aveva combattuto in italia:..."italiani? io li ho visti in Spagna, sono buoni lavoratori ma non sono guerrieri, non amano il rumore degli spari" questo prima di mettersi in grande uniforme e correre ad arrendersi agli inglesi
In effetti Liddell Hart doveva essere il tipico inglese ***** ** *****. Mio padre, dopo aver letto Storia militare della seconda guerra mondiale, lo ha gettato perchè lo ha ritenuto profondamente offensivo nei confronti dei soldati italiani e , quindi, anche di mio nonno che ha fatto la guerra in libia
ha fatto bene, comunque anche beevor , che personalmente non ho mai letto , sembra della stessa pasta a vedere questa discussione...
Essendo stato in Spagna per lavoro non potevo esimermi dal procurarmi un paio di libri in materia I prescelti sono stati : - "Militares italianos en la Guerra Civil Española" di C.Murias, C.Castañòn, J.M.Manrique - "La Guerra Civil Española" di A.Beevor (scaricato in pdf gratis da qui http://www.panzertruppen.org/ebooks/22.pdf occhio che sono 458 pagine in spagnolo) Sono ovviamente andato a rileggermi la battaglia di Guadalajara e, sorpresa sorpresa, ci sono i dati ufficiali delle perdite italiane, forniti dall'Ufficio Storico dello SME. A Guadalajara non ci sono affatto state le fantomatiche 5000 perdite sparate da Beevor, bensì Ufficiali del REI : ..11 caduti , 55 feriti , 1 disperso Ufficiali delle CCNN : 27 caduti , 77 feriti , 3 dispersi Truppa REI : .........103 caduti , 440 feriti , 46 dispersi Truppa CCNN: .........274 caduti , 1397 feriti , 113 dispersi ------------------------------------------------------------- Totale............... 415 caduti, 1969 feriti, 163 dispersi = 2547 perdite A queste perdite umane, si aggiungono le perdite in materiale 9 L3, 25 pezzi d'artiglieria, 10 mortai, 85 mitragliatrici, 140 fucili mitragliatori, 822 fucili, 67 camion Se consideriamo che erano state impiegate 4 divisioni, non si tratta di una sconfitta così cocente come è stato propagandato. ps Piccolo aneddoto sulla guerra civile spagnola e la propaganda: il famoso quadro di Picasso, Guernica, considerato comunemente una denuncia del bombardamento dei tedeschi sulla cittadina basca che dà il nome al quadro, in realtà è un clamoroso falso. Infatti il governo republicano aveva commissionato a Picasso un quadro da presentare all'Esposizione Universale di Parigi del 1937. Picasso decise di dipingere un quadro in memoria di un grande torero incornato a morte nell'arena di Màlaga nel 1920, il famoso 25enne Joselito, chiamando il quadro "En muerte del torero Joselito" Quando si verificò il tristemente famoso bombardamento, Picasso modificò il nome dell'opera e apportò alcune modifiche, la propaganda fece il resto. D'altronde, un quadro che rappresenta un bombardamento senza aerei né bombe, ma che presenta invece un toro, dovrebbe far riflettere