industria bellica e risorse durante la seconda guerra mondiale.

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da l'emanuele, 10 Maggio 2010.

  1. l'emanuele

    l'emanuele Guest

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    e comunque rimane da ricordare che se il terreno è difficile x l'attaccante lo è anche x il difensore, quindi x lo spostamento dell'industria sovietica(ovvero spostare tutte o quasi le industrie da occidente ad oriente)non è una cosa che si fà in un batter d'occhio,quindi si presuppone che ci abbiano messo dai 6 mesi ad un anno,dopodichè x sostituire le materie prime mancanti mi pare che le comprassero dagli alleati col porto a est della finlandia,del quale mi pare ci fù pure una battaglia x prenderlo(o sbaglio?)

    la logistica nelle retrovie della prima linea è di vitale importanza!!!visto che muovono tutti quei rifornimenti compreso l'evacquazione feriti e vittime,il rifornimento munizioni,ecc..
    in definitiva sulla logistica delle retrovie vi è da dire che più grande è l'attacco portato più grande deve essere la logistica nelle retrovie!!!
     
  2. Dohor

    Dohor

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    Ok, la logistica era una "merda", non nel pieno senso letterale del termine, ma è per dare un'idea. Aveva dei perni, ma non era radicata su tutto il territorio. Per spostare le industrie ci misero dai 2 ai 4 mesi (non conosco i tempi precisi, ma non di più), rimontate alla buona. Le donne russe potevano anche ritrovarsi a lavorare in una buca scavata, senza un tetto sopra la propria testa, e il solo macchinario davanti a loro (negli Urali). Un altro punto, se il terreno è impervio per gli attaccanti, questo, può essere utilizzato con successo dai difensori, essendo impervio per natura del territorio stesso...
     
  3. hdosbe

    hdosbe Guest

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    I dati sono abbastanza giusti, in quanto la logistica "stradale" era da medioevo ma quella "ferroviaria" aveva poco da invidiare a quella occidentale; solo che una strada (a parte i ponti) la risistemi (per quanto danneggiata dai combattimenti e dal nemico in ritirata) con qualche settimana di lavoro, una ferrovia, puoi sabotarla e renderla inservibile per un buon numero di mesi.

    Le fabbriche furono trasportate al max. con un'interruzione della produzione (per i macchinari ed i complessi più pesanti) per un Max. di 100-120 gg..

    La Russia lasciò in mani tedesche circa il 25% delle sue miniere di ferro e di carbone (ne produceva in eccesso, prima della guerra), che furono solo in parte riutilizzate dopo un tempo che variò dai 6 ai 12 mesi (sono nipote di un minatore e anni fa mio nonno mi spiegò come rendere inutilizzabile per almeno 12 mesi una miniera) per quelle che riuscirono a recuperare; i pozzi di Maikop e dintorni, furono tutti sabotati e non risulta che i tedeschi (nei pochi mesi durante i quali controllarono la zona) li abbiano sfruttati, in ogni caso si trattava del 10-12% della produzione sovietica!
     
  4. Dohor

    Dohor

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    Ma io non ho mai parlato di utilizzo delle risorse URSS da parte dei Tedeschi.
    Parliamone. Per la maggiore avvenne con risultati scarsi, così come avvenne nelle miniere ed industrie Francesi-Belghe-Olandesi, che non ritornarono mai al livello pre-guerra, per la maggiore a causa di un problema di distribuzione d'energia, cosa che avvenne anche in URSS, e mala gestione delle risorse stesse (in più lo scartamento ferroviario sovietico è diverso da quello utilizzato nel resto d'Europa, Germania compresa, e senza la presa di locomotive e vagoni sul posto, cosa che infatti avvenne, la Germania si trovò anche in difficoltà a trasportare le risorse estratte dalle miniere).

    Sì, a Maikop trovarono "terra bruciata" (pozzi in questo caso)
     
  5. GyJeX

    GyJeX

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    ma le ripercussioni sulla logistica tedesca si fanno sentire solo "quando piove", perchè comunque la gran parte dei rifornimenti viaggiava su vagone o su dorso di mulo, persino in Ucraina, dove l'unica strada bitumata incontrata dai tedeschi è quella che collegava Sebastopoli a Kiev passando attraverso l'istmo, i contraccolpi logistici erano dovuti più alla mancanza di una rete di centri di raccolta che alla lentezza dei percorsi (che oscillavano comunque intorno ai 180-200km giornalieri), tant'è che il più grande centro logistico russo stava poco fuori Odessa e contava su un parco macchine di soli 500 veicoli motorizzati ma ben 9000 quadrupedi. E poi perchè non si parla mai del traffico fluviale ?
    Mi sfugge il "una ferrovia, puoi sabotarla e renderla inservibile per un buon numero di mesi", persino a febbraio del 1945 le linee danneggiate dai bombardamenti venivano ripristinate in poche ore, ma anche solo gli alleati in Francia riuscirono a rimettere in sesto migliaia di km di linee in poche settimane nonostante i tedeschi in ritirata si fossero portati via rotaie e traversine, o i russi che ripristinarono la linea da Mosca a Potsdam in 18 giorni quando da Poznan la linea era stata completamente cancellata.

    mah... Keith Dexter e Ivan Rodionov hanno stilato la più completa guida sul potenziale industriale russo e i suoi movimenti dal '27 al dopoguerra, dandogli un'occhio saltano fuori cose molto interessanti, una su tutte è che la gran parte delle fabbriche di munizioni vennero trasferite a Mosca e non negli urali, ma sopratutto che le città industriali in Siberia erano già in costruzione da anni e che le industrie lì trasferite servivano a "completare" non a costruire da zero, il problema non fu la mole di macchinari quanto la difficoltà di amalgamare le macchine utensili tedesche con quelle russe.


    25% ?? Gyorgy Ranki in The Economics of the Second World War dice che 55% dell'intera produzione russa proveniva dal bacino del Don, con una estrazione di carbone di 90 milioni di tonnellate nel 1940

    comunque Hans Potgiesser parla di convogli con carbone, ferro, manganese etc che partivano settimanalmente da Krivoi rog e da nikopol. Il libro di Alan S. Milward - War, Economy and Society, 1939-1945 per il 1941 parla di un'estrazione di carbone da parte tedesca pari all'8% a Krivoy rog rispetto alla gestione sovietica, mentre per il manganese di Nikopol la produzione rimane pressochè costante, tanto che la metallurgia tedesca si basa su Nikopol per la quasi totalità. Per il ferro la cosa cambia, nel 1942 l'importazione di ferro russo superava quello in arrivo dalla Norvegia.

    La cosa migliore dell'occupazione del bacino del Don non fu tanto l'accaparrarsi delle miniere di carbone quanto l'aver tolto ai russi la capacità di approviggionarsene, spingendoli sempre più a far affidamento sul legname come sostituto del carbone.


    Dai pozzi manco una goccia, riuscirono comunque a spremere dalla russia petrolio per 4 milioni e mezzo di tonnellate.
     
  6. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Verissimo, era già pronta buona parte dei capannoni delle fabbriche, ma non tutti gli alloggi degli operai, che quindi in buona parte dormivano accanto ai macchinari...
     
  7. andy

    andy

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    Inoltre c'é da considerare alcune cose sulle infrastrutture russe:
    • Eccetto le zone baltiche,il sistema ferroviario russo era primitivo e utilizzava lo stesso sistema traversine-rotaie della spagna cioè a linee di scartamento ampie, mentre quello occidentale e americano era a linee strette.
    • Le zone di collegamento interurbane e non verso le regioni occidentale dell'Urss erano le seguenti:
    • Dal fiume Niemen a Leningrado (doppio binario)
    • Dal fiume Bug alla linea Orsha-Mosca(doppio binario)
    • Dal fiume Bug a Krementjug e al bacino del Donets (doppio binario)
    • Dal fiume San a Odessa(doppio binario).
    Su queste linee,che erano le principali, solo 6 altre grosse linee si intersecavano e cioé:
    • Konigsberg-Krementjug(doppio binario)
    • Riga-Orsha-Kharkov (d.b.)
    • Odessa-Orsha-Leningrado(d.b.)
    • Sebastopoli-Kharkov-Mosca-Arcangelo(d.b.)
    • Leningrado-Mosca-Bacino del Donets-Caucaso(d.b.)
    • Leningrado-Mosca-Caucaso(d.b.)
    Da considerare poi la linea Leningrado-Murmansk che era pure a doppio binario, mentre una moltitudine di vecchie e malmesse linee a binario unico si dipanavano da queste linee principali e spesso risalivano all'epoca zarista se non pre-WWI.
    Sulla base di ciò consideriamo che solo tre regioni strategiche erano ben servite di linee e macchinari di cambio, Leningrado,Mosca e la regione del Donets, anzi Mosca era un vero e proprio hub, dato che disponeva(unica) di macchinari relativamente avanzati e molte locomotive,de facto tutte le linee si incrociavano a Mosca, caduta questa , sarebbe caduto tutto.
    Infine considerate che solo la linea Kharkov-Mosca a doppio binario fu messa su un letto decente di terra battuta e stabile, il resto era su terreni inadatti, friabili e fangosi.
    Aggiungiamoci che quasi tutti i ponti della Russia europea erano stati costruito in fretta per supplire alle mancanze dei rifornimenti zaristi nella WWI,fatti pertanto in acciaio morbido e non trattato decentemente, ergo i treni pesanti non ci potevano passare(ma questi i tedeschi nel pre-Barbarossa non lo avevano calcolato) e non c'era neppure un ponte a doppio binario(!).
    Inoltre il carbone sovietico(quello del Kuban) non era affatto buono per le locomotive sovietiche e ciò peggiorava la situazione.
    Altro fattore fu il fatto che i sovietici costruirono nel '39-'41 quasi tutti i centri ferroviari(hub minori) del confine polacco-sovietico, secondo lo schema ad ampie rotaie, questo rallentò l'avanzata iniziale tedesca nel 1941 e provocò problemi nella loro ritirata nel 1944-1945.
    L'unica zona della russia occupata in cui i tedeschi trovarono ferrovie adatte al loro sistema fu i paesi baltici, mentre dovettero ricorrere a tutto il personale disponibile ,attingendo spesso dagli Hiwi, per riparare le linee sovietiche e per convertirle i tedeschi stabilirono 3 Feldeisenbahndirektionen(FBD), cioè in tedesco vuol dire "amministrazioni militari ferroviarie", considerano che il FBD 3 comprendeva l'area occidentale delle Reich , ben 3 FBD furono usati in Russia.
    E non fu un caso che il gruppo d'armate Nord fu il più celere ad avanzare dato che avevano ferrovie all'avanguardia.
    Infine considerate che l'inverno 1941-1942 si rivelò uno dei più freddi, e danneggiò moltissimo le linee ferroviarie russe, tanto che l'OKW sospese tutte le licenze per i soldati tedeschi nel dicembre 1941.
     

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