GRAND EMPIRE FRANCO ALLEMANDE ROYAMME DE FRANCE ET VORSTENDOM VAN HOLLAND EN VLAANDEREN Alla morte del primo Grande Imperatore Franco Germanico, Carlo il beneamato, il trono imperiale passò a suo figlio, appena undicenne, Luigi, incoronato a Parigi. Data la sua giovane età venne costituito un consiglio di reggenza guidato dallo zio dell'Imperatore. La politica del consiglio fu segnata dall'immobilità diplomatica, ad eccezione di una guerra contro gli odiati borgognoni e il papa iniziata dalla Repubblica Veneziana per la conquista del Friuli, che portò all'annessione della città di Treviri al Regno di Francia e Coblenza al Gran Regno di Germania. Per i seguenti tre anni il consiglio perseguì la politica edilizia cominciata dall'Imperatore Carlo, terminando l'edificazione di grandi cattedrali su tutto il territorio. Durante la guida del consiglio vi fu un ulteriore grande evento: dopo numerosi corteggiamenti e il pagamento di una forte somma d'oro, il Regno d'Inghilterra cedette al Regno di Francia le terre sue di diritto nel continente, unificando così tutti i popoli francofoni sotto la casata dei Valois. Dopo la reggenza, durata 6 anni, l'Imperatore Luigi potè ottenere finalmente il pieno potere temporale, e come primo atto stabilì una serie di imposte atte a colpire il ceto clericale, che portarono montagne d'oro curiale nelle casse dello stato. Ciò ovviamente non fu ben visto dai prelati, che incitarono le folle contadine alla rivolta: numerose infatti furono i tumulti nel Principato d'Olanda, ma vennero tutti repressi dall'Armèe du Rhein del Reame di Francia e dall'Armèe de Strassburg. L'Imperatore, ottenuta momentaneamente la fiducia del papa (diventato controllore papale), consigliò al Santo Padre di scomunicare il duca di Borgogna per il suo empio detenere terre dovutamente francesi, così, non appena la Bolla della Santa Sede venne resa pubblica, l'Armèe du Rhein assaltò la fortezza di Cambrai e l'Armèe Royale entrò a Digione, poco dopo aver affrontato i circa 10000 uomini dell'Armèe de Charolais borgognona. Gli uomini di Borgogna furono felici di poter riconsegnare le loro terre alla loro vera nazione (nonchè furono molto contenti del fatto che chi si rifiutava di accettare il nuovo governo sarebbe stato messo alla forca, e a chi lo accettava sarebbero state condonate tutte le tasse non versate al Regno di Francia). Venne così inaugurata la nuova bandiera del Royamme du France, in onore della ritrovata unità, che non si aveva fin dai tempi di Carlo Magno. Raggiunta finalmente la definitiva unità territoriale della Francia, l'Imperatore optò per una linea politica estera distensiva, tuttavia venne coinvolto in una serie di guerre non volute contro i rimanenti piccoli stati Germanici, che vennero battuti e definitivamente annessi al Gran Regno di Germania, ad eccezione di Utrecht e della Frisia che si unirono al Principato d'Olanda e Fiandre. In seguito a queste guerre tuttavia l'Impero tutto, in particolare il Grande Regno di Germania, vennero scossi da delle continue manifestazioni popolari di opposizione alla linea politica dei loro sovrani, tanto che la moneta dell'Impero, il Marco d'Oro, subì dei gravi deprezzamenti e le amministrazioni imperiali furono costrette a subire pesanti riforme, soprattutto in territorio tedesco. Gli stessi moti popolari colpirono anche la Confederazione Italica, l'Impero d'Austria Ungheria, e il Regno di Castiglia, causando l'affossamento delle economie di questi stati, che poco prima erano in competizione diretta con la Francia per il titolo di nazione più ricca e più popolosa. Ciò fu la causa della relativa arretratezza di queste nazioni, ma presto si riprenderanno, si spera. (off: a tal proposito dopo scrivo una cosa che mi è stata suggerita da 2 di voi) Ma il colpo al cuore dell'Impero venne da est: il Re di Polonia, vassallo del Re di Francia, vedendo le difficoltà che l'Impero stava attraversando, decise che era ora di sottrarsi dal giogo francese, e dichiarò l'indipendenza della Polonia dalla Francia. Ciò era inaccettabile, in particolare in un periodo così critico, e questo significò solamente una cosa: guerra!!! (qui è una digressione gdr per dire che io e l'Austria abbiamo attaccato la Polonia mia vassalla per dividerla tra di noi) Così, ricevuto il supporto dall'Imperatore d'Austria-Ungheria, nonchè avendogli promesso in ricambio il dominio su tutta la Polonia Superiore, i due stati dichiararono guerra alla Polonia. Quali e quante battaglie! Quale e quanto eroismo dimostrarono i polacchi! 20000 cavalieri di Cracovia batterono oltre 50000 uomini tra Francesi e Austriaci! Ciò costrinse gli alleati a firmare una momentanea tregua con la Polonia, con la promessa di un ritorno alle ostilità allo scadere dei 5 anni previsti dal trattato. E così sara! La parte Superiore della Polonia spetterà all'Imperatore d'Austria, la Polonia Inferiore al Gran Re di Germania, e così nessuno potrà mettere in dubbio sia la generosità dell'Imperatore che il suo pugno di ferro contro i traditori! Porgi una mano e impugna la spada nell'altra dice il proverbio, e questa è la politica adottata dalla casata dei Valois da secoli oramai. E così sarà anche nel futuro! Che non esista più una Polonia! Che il Re Polacco assaggi il sapore del suo stesso sangue! Che la vendetta dell'Impero si compia, e che la morte doni la pace ai traditori! (i 20000 eroici cavalieri polacchi in un famoso quadro fiammingo in stile rinascimentale dell'epoca della pittrice di Anversa Dorina De Groot, anticipatrice nel Nord Europa dei concetti di prospettiva che si andavano sviluppando nell'Italia dell'epoca) Appena firmata la pace a Varsavia, l'Imperatore Luigi decise di non perder tempo e, imbaldanzito da alcuni folli studiosi italiani, decise di finanziare spedizioni di ricerca che partissero per l'ignoto e scoprissero una nuova via per le Indie che non fosse occupata dagli Infedeli. Vennero così scoperti e colonizzati gli arcipelaghi delle Azzorre, di Madeira, di Capo Verde e delle Canarie, le quali ultime vennero vendute alla Corona di Castiglia per una modesta somma d'oro, insieme alla stesura d'un trattato di distensione e di politica africana. (le isole Azzorre francesi in una carta nautica portoghese dell'epoca) Durante questo ultimo periodo relativamente pacifico la penisola Scandinava venne scossa da una profonda diatriba tra il Re di Danimarca da un lato, la Repubblica di Novgorod e il Ducato di Norvegia dall'altro, per il quale i danesi chiedevano ai russi di conceder loro le terre norvegesi, ma Novgorod ovviamente rifiutò, e la situazione era ormai tanto tesa che i due popoli cominciarono ad armarsi in fretta e furia. Tuttavia, grazie all'intervento del Gran Re di Germania in favore della Repubblica di Novgorod, la diatriba si arrestò momentaneamente, ma è molto probabile che questa tornerà ad infiammare gli animi dei Danesi nel prossimo futuro. L'Imperatore ritiene che le terre di Norvegia dovrebbero essere riconsegnate ai loro antichi Re, i Sovrani di Danimarca, tuttavia non vuole vedere inutili spargimenti di sangue, dunque auspica per una risoluzione pacifica della diatriba. DIPLOMAZIA Gran Regno di Germania: in simbiosi con noi, sono nostri fratelli nella pace e nella battaglia Confederazione Italiana: i cari vecchi alleati mediterranei, ma permalosetti come sempre (off: vero Ariete Diplomatico? ) Regno di Castiglia: rapporti nettamente migliorati, grazie alla risoluzione della disputa del Rossiglione e alla vendita delle Canarie Regno di Inghilterra: viene conclusa la disputa territoriale riguardo Calais e l'Artois, rapporti decisamente migliorati dunque Impero d'Austria: rapporti migliorati in seguito ai patti sulla Polonia Repubblica di Novgorod: vengono intrattenute buone relazioni con i Russi, grazie all'intervento francese durante la guerra contro lo Yaroslav Regno di Danimarca: rapporti fattisi tesi in conseguenza alla disputa norvegese. Tuttavia c'è distensione nell'ultimo periodo e sono state avviate trattative diplomatiche Impero Ottomano: rapporti nulli, tuttavia non apprezziamo la loro profonda estensione in terra lituana e auspichiamo per una rinegoziazione di quei territori coll'Impero d'Austria e col Gran Regno di Germania
Polonia Superiore si chiama la parte più interna della Polonia (Polska Gòrnej) e Polonia Inferiore la zona di Danzica (Polska Mniej), come l'Alta germania che sarebbe Baviera e Wurtemburg, Bassa Germania Brema e Amburgo
Chronica Bello Rebellionis Poloniae Durante la Grande Sollevazione dei Popoli dell'Impero Franco-Germanico contro i loro regnanti, solo una nazione nell'Europa continentale godeva di stabilità piena di governo: il Regno di Polonia, vassallo del Regno di Francia e quarto Regno del Grande Impero. Era da pochi giorni morto il vecchio Re di Polonia, Carlo I Ferdinando Premizlovcy, quando venne incoronato suo nipote, Giovanni, di soli otto anni. Venne dunque istituito un consiglio di Reggenza composto dall'alta nobiltà per guidare il Regno nelle guerre perpetrate contro la Francia dai piccoli staterelli tedeschi. Tuttavia il consiglio non adempì alla sua funzione: vista la grave situazione in cui navigava l'Impero, la nobiltà polacca decise, dopo cinquanta anni di servitù alla Francia, di dichiararsi indipendente e non più legata alla casa dei Valois, il 15 Luglio 1455, contravvenendo ai Giuramenti d'Anversa. Dall'altra parte dell'Impero, quando Sua Maestà l'Imperatore Luigi XI venne a conoscenza della rottura del Giuramento voluto da suo Padre, Carlo il Benamato, esplose la rabbia della Francia. Venne in pochi mesi creata un'armata di 14000 uomini, chiamata Armèe de Poulogne giusto per far sapere qual'era il suo scopo, e venne stipulato un concordato con l'Imperatore d'Austria. Firmato a Strasburgo il 12 Dicembre 1455, il Concordato prevedeva un'alleanza militare tra i due Imperi contro la Polonia, e, in caso di vittoria, la cessione della Polonia Superiore all'Impero d'Austria, cioè la città di Cracovia, la Contea di Rutenia, il Ducato di Lublino e la Marca di Sandomierz. L'Austria Ungheria mise in campo trentaseimila giovani Ungheresi e l'Impero quattordicimila coscritti della Lotaringia, contro ventimila cavalieri perfettamente bardati schierati dal Regno di Polonia. L'attacco ebbe luogo il 1 Marzo 1456, quando gli Ungheresi attraversarono il confine e cinsero d'assedio la città di Cracovia. L'Impero era invece in attesa che l'esca Austriaca spostasse l'esercito polacco dalla difesa dei confini settentrionali, e così fu: l'Armia z Mazovia polacca entrò in combattimento con gli Ungheresi negli ultimi giorni di Marzo, e a quel punto la Francia invase la città di Poznano, facendola rapidamente capitolare, e puntando a Sud, verso il castello di Sieradz. Ma il generale Franco Gui de la Rothe venne troppo tardi a conoscenza degli avvenimenti di Cracovia: quivi gli Ungheresi vennero battuti da una folle carica frontale dell'intera armata polacca, e, messi in fuga, furono raggiunti in Carpazia e qui definitivamente mandati in rotta. I Polacchi, fatti fuggire gli Ungheresi, puntarono allora verso l'Armèe de Poulogne, che era in numero decisamente inferiore a loro, sebbene il suo generale in capo fosse un vero e proprio maestro della guerra. Tuttavia i Francesi furono colti di sorpresa e, attaccati poco fuori di Sieradz sotto assedio, vennero battuti e ributtati nel Gran Regno di Germania. Lo sconcerto nell'Impero fu grande: quei pochi polacchi, circa la metà delle truppe messe insieme da entrambi gli Imperi, erano riusciti a mettere in fuga tutte le truppe della coalizione da soli. Le notizie di queste grandi vittorie polacche fecero il giro d'Europa e imbaldanzirono ancor di più i popoli che continuavano le loro ribellioni contro i loro Sovrani e i loro Governi nel caso della Serenissima. Volendo dunque dare il colpo finale al prestigio dei due Imperi, i cavalieri polacchi iniziarono l'invasione della Carpazia, ma furono richiamati in Patria da una rinnovata offensiva Francese nel Nord, prontamente ributtata al di là del confine tedesco. Su richiesta dell'Imperatore d'Austria, Luigi XI concesse dunque una tregua di 5 anni alla Polonia, con la promessa di ricominciare le ostilità allo scadere del trattato. "La Francia avrà la sua Vendetta!" sentenziò l'Imperatore, e così sarà.
Certo che leggere che la Francia-Belgio-Olanda-Lussemburgo-Renania-Impero Universale Mondiale-Wall Street & NWO ha da ridire su due province ottomane (peraltro provvisorie, si tranquillizzi, signora Francia e mi saluti Carlà) ricorda questa faccina . Quello che è fatto è fatto, ma non sarebbe stato meglio se chi sapeva (se qualcuno sapeva) avesse avvisato gli altri che con quest'ultima patch i collezionisti d'infamy sarebbero stati severamente puniti dal nuovo meccanismo di gioco? Perché ci sono 4-5 nazioni umane la cui giocabilità effettiva temo sia rasente lo zero, tanto più se la loro stabilità negativa è destinata ad essere perpetua.
Io personalmente non lo sapevo, altrimenti avrei organizzato su una patch precedente. Tanto meno sapevo che gli stati del SRI ottenessero +0.50 infamia per ogni provincia non core nell'Impero. In tal senso volevo proporre una cosa: azzerare l'infamia (o quantomeno metterla al di sotto del livello massimo) degli stati che ne hanno di eccessiva, che altrimenti sarebbero sempre bloccati a -3 di stabilità dall'evento, modificando il save e far uscire (sempre tramite modifica del save) il Brandeburgo e l'Austria dal SRI momentaneamente in modo che stabilizzino un po di core e poi vengano riammesse in esso.
MISSIVA AL SULTANO OTTOMANO L'Imperatore ritiene che anche la sola presunzione di un infedele di poter regnare su terre cristiane è un insulto a tutta la cristianità, ma non vuole che sia sparso sangue, cristiano o mussulmano che sia. Pertanto l'intenzione dell'Imperatore non era affatto un ordine ne tantomeno una manifestazione di intenzione, quanto una considerazione fatta nei confronti dell'Austria che è schiacciata dalla potenza ottomana Jean Jacque van Rean,Cancelliere del Grande Impero Franco-Germanico, Primo legato del Re di Francia, Duca di Brabante e Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Toson d'Oro
Sì tra l'altro per tenere il passo io col Brande ho dovuto fare annessioni rapide, anche perchè l'infamia saliva senza far nulla con le terre dell'impero non core... a sapere che era così, sicuramente non prendevo lo stato tedesco..
Assolutamente no, semmai posso modificare il save. Rincominciare causerebbe solo l'abbandono di alcuni (sicuramente il mio).
Siamo tutti d'accordo nell'editare il save? Almeno l'80% dovrebbe essere a favore in situazioni come queste, e dato che siamo 10 il quorum è 8. Le schede bianche vanno conteggiate in favore della parte parzialmente vincente (sul modello delle elezioni vere e proprie diciamo). Io sono a favore (tengo aggiornati qui i voti) SI (4), NO (1)
vabbè io ovvio che sono d'accordo, vista la mia infamia Il problema è che tempo pochi anni torno a quei livelli, se non cambia sta storia del sri...
voto no si può ricominciare o per non partire all'infinito dal solito 1399 anche cominciare da uno scenario un po' più avanzato, per esempio quello del 1453 che è più o meno l'anno in cui siamo arrivati.
voto si per editare il save mi dispiace per alcuni giocatori che(come l'ottomano) trarrebbero vantaggio da questa situazione ma è na situazione veramente disastrosa e a saperlo non mi espandevo così velocemente propongo di lapidare purfa in pubblica piazza per non avercelo detto :sadomaso: sono peraltro favorevole anche a ripartire volendo però con una eventuale riassegnazione delle fazioni
Mi piacerebbe una riassegnazione delle fazioni, anzi un sorteggio, l'ho sempre caldeggiato un problema comunque perpetuo con questa patch è che giocare con una piccola germanica (tipo Brandeburgo) sarà sempre disumano, e una Francia senza Borgogna accanto a romperle tornerà ad essere la schiacciasassi di In Nomine (la Francia è poco toccata dall'infamy, ha tutta una serie di casi belli 'reconquest' da 0 infamy con cui può comodamente espandersi). Anche se il principio della patch in sé lo trovo giusto (vedere l'Italia o la Spagna o l'Uk riunificate nel 1420 senza pagare dazi, come accadeva nelle patch precedenti,era molto opinabile, gli altri 400 anni di gioco a che servono allora?) Ah, l'Ottomano memedesimo ha scansato i crolli di stabilità non perché conoscesse la regola nuova, bensì perché per principio gioca a non superare l'infamy, sia nei multy, sia addirittura contro l'AI :contratto: