Visore notturno e visore termico

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Carlos V, 2 Febbraio 2011.

  1. Carlos V

    Carlos V

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    Quando cominciarono ad essere utilizzati in battaglia?
    Chi furono i primi a disporre di questi nuovi strumenti?
    Magari completiamo il tutto anche con delle note tecniche sul loro funzionamento. Ad esempio so che il visore notturno non fa altro che amplificare le poche fonti di luce presenti nell'ambiente.
    Con il chiarore delle stelle è possibile vedere fino ad una certa distanza (mi pare 500 m) intorno a sè come se si fosse in pieno giorno. Almeno questo è quello che so, ma sicuramente qualcuno avrà informazioni più dettagliate.
    Sul visore termico, invece non so nulla, per cui sarà qualcun altro a parlarne in maniera più diffusa.

    Ciao! :)
     
  2. Topo

    Topo

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    Bella domanda.
    Credo che la tecnologia dei visori infrarossi sia stata utilizzata per primi dai tedeschi nel '45, ma non ne sono certo al 100%.
    Circa gli intensificatori di luce ho avuto modo di provarne uno durante il servizio di leva, e confermo che basta una luce minima per "vedere nel buio", ma comunque la visione è monocromatica e non così nitida (era un binocolo notturno, non un'ottica di mira mi pare)

    Credo che i visori termici rendano visibili le radiazioni infrarosse, normalmente al di fuori dello spettro visibile dall'uomo, spesso ma non esclusivamente legate all'emissione di calore.
    Visto che comunque il mio contributo è veramente minimo e scontato, mi accodo alla richiesta di informazioni da persone più competenti.

    Saluti.
     
  3. MrBrightside

    MrBrightside

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  4. GyJeX

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    i russi impiegarono sistemi IR Omega e Gamma in combattimento nel 1942 nel mar nero, durante la difesa di Sebastopoli, la fornitura divenne capillare solo alla fine del 1943 col ripristino delle basi navali sulla costa caucasica e dell'azov, in pratica ogni nave ne aveva uno a scopo di navigazione o ingaggio ravvicinato, i visori Iskra sono apparsi a fine del 1944 in dotazione a unità del genio ma in quantità limitate, comunque niente di paragonabile ai sistemi tedeschi, la definizione dell'immagine era ridicola, anche se sulla carta si parlava di identificare una sagoma umana a 400 metri la realtà era molto diversa
     
  5. Duke

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    In alcune partite a softair ho usato visori infrarossi di prima generazione (roba da 400€ per intenderci) amplificano la luce e sono monocromatici,in genere verde,sono molto utili se è nuvoloso e non c'è la luce lunare ,mentre in una notte col cielo sereno e una bella luna la differenza non è molta,la distanza utile è di 400/500 metri e i bersagli chiari spiccano molto,inquadrando un soldato ,con uno sfondo irregolare tipo bosco,gli unici punti veramente identificabili sono le mani e la faccia ,se il tipo ha avuto l'accortezza di impiastricciarsi un po di verde e marrone lo identifichi solo quando è molto vicino.
    Esistono mini torce molto potenti,concentrano la luce in 2 mq a 100 metri di distanza,puntandone una sol soldato che usa il visore lo si neutralizza per diversi minuti:D
     
  6. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Per quel poco che ne so (ma che spero ti aiuti ad avere un'idea di come funzionano):

    Amplificazione di luce:
    rilevi la luce con qualche sensore, amplifichi quello che capti di un fattore 10,100,1000 o quanto basta per permettere all'occhio di vedere qualcosa e lo visualizzi su uno schermo.
    Pensa alla tua macchina fotografica digitale: i sensori CCD rilevano la luce, e la macchina visualizza l'immagine sullo schermino LCD. L'unica cosa che ti manca è una grande amplificazione (in linea di principio fattibile dall'elettronica della macchina fotografica) e sensori un po' più sensibili di quelli che hai (e meno numerosi).
    Più complicato quando si era a livello analogico: tanto per iniziare al posto dello schermino LCD avevi uno schermo a tubo catodico, i sensori dovevano quindi elaborare analogicamente ed amplificare un segnale convertendolo nello stesso tempo nel fascio di elettroni del tubo catodico.

    Visori infrarosso:
    l'idea è la stessa, soltanto che devi avere un sensore sensibile alle radiazioni infrarosso (e magari non a quelle visibili).
    Basterebbe sostituire i sensori CCD della tua macchina fotografica, anzi magari neppure, visto che sono sensibili anche alla radiazione nell'infrarosso, solo che esiste uno schermo che la filtra via (disturberebbe le foto, dove vuoi rappresentare quello che vedi con l'occhio), quindi basterebbe eliminare il filtro davanti ai sensori per creare un rudimentale visore IR (magari filtrare la luce visibile aiuterebbe pure).
    Quando tutto era a livello analogico la cosa era parecchio complicata.

    I visori IR "passivi" semplicemente fanno questo, quelli "attivi" sono semplicemente accoppiati ad un emettitore di radiazione infrarosso che "illumina" la scena. In questo modo il rapporto segnale/rumore è molto più favorevole e l'immagine è molto più nitida.
    Il problemino è che è come accendere un faro per chiunque si trovi con un visore IR (attivo o passivo) nei dintorni.
     
  7. Topo

    Topo

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    Credevo che i crucchi li avessero usati per primi, buono a sapersi che l'armata rossa li abbia preceduti.

    @Duke:
    Credo tu abbia usato un intensificatore di luce e non un visore infrarosso?
    Un esempio classico di visore illuminatore IR per visore infrarosso attivo è il grosso faro "Luna" posto di solito a dx del cannone sui carri sovietici.
     
  8. Duke

    Duke

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  9. Topo

    Topo

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    Non è specificato, ma credo sia un amplificatore di luce.
    Quello che usai (quasi vent'anni fa, purtroppo...) era verde; comunque basta che provi e dovresti rendertene conto; se i corpi caldi appaiono molto più chiari dello sfondo dovrebbe essere ad infrarossi, se invece lo provi di giorno alla luce del sole e ti bruci la retina :)eh?:) è ad amplificazione di luce.
    P.S.
    Non è vero che ti bruci la retina, perchè sicuramente ha un sistema di protezione che disabilita l'amplificazione al di sopra di una certa soglia, o almeno lo spero! ;)
     

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