Regia Marina : le incredibili performances

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da rob.bragg, 14 Aprile 2011.

  1. rob.bragg

    rob.bragg

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    Le incredibili performances della Regia Marina nella II G.M.

    Navi di superficie e “dispersione” del tiro

    Nell’intero conflitto del Mediterraneo dal 1940 al 1943 le artiglierie delle navi di superficie italiane [ l’intera flotta, dalle corazzate alle torpediniere] riuscirono ad affondare in ben 30 scontri a fuoco soltanto due minuscole motosiluranti inglesi (MTB 639 e MTB 316 – 28-04-43e 17-07-43)
    A.Santoni

    Sommergibili

    Tra il giugno 1940 e il settembre 1943i nostri [115 all'inizio del conflitto] sommergibili riuscirono ad affondare nel Mediterraneo soltanto 10 navi da guerra, nessuna più grande di un incrociatore leggero e 15 unità mercantili, compresi 3 motovelieri, allo spropositato prezzo di 66 battelli sottomarini. A titolo di paragone si ricorda che gli U-Boote tedeschi, intervenuti nel Mediterraneo a partire soltanto dal settembre 1941, e che risultarono alla fine 68, colarono a picco nel medesimo mare fino all'8 settembre 1943 ben 37 navi da guerra, tra cui 2 portaerei e una corazzata, e 95 unità mercantili nemiche
    A.Santoni

    Nessun wargame riuscirà mai a simulare correttamente queste prestazioni :(:(:(
     
  2. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    ma è dovuto più all'inadeguatezza tecnologica delle navi o ad una impreparazione dei marinai?
     
  3. mg822

    mg822

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    Il problema principale nelle artiglierie sarebbe imputabile ad eccessive tolleranze nella costruzione delle munizioni che causavano dispersione longitudinale delle salve.

    Ricordo che provarono alcuni pezzi Tedeschi che sparavano bene con munizionamento Tedesco e male con quello Italiano quindi il problema sembra fossero le nostre munizioni.

    Sui sommergibili non saprei: il mediterraneo non era il miglior teatro operativo per questi mezzi anche se un po' di risultati la KM li ha ottenuti.

    Per il resto pagammo molto la deficienza aerea in sè: al di là delle prestazioni dei velivoli, al numero di quelli operativi e l'addestramento c'era il fatto che solo il capo squadriglia aveva i sistemi di puntamento e gli altri sganciavano a "imitazione". Poi c'era la carenza di radio.

    La cooperazione era assolutamente inesistente.

    La qualità delle navi era tutto sommato buona: le Littorio facevano molta paura. C'era però una impostazione di fondo che prediligeva la velocità alla protezione, più che scelta ragionata credo fosse per risparmiare metallo. Fatto sta che poi mai i battelli raggiungevano, e tanto meno potevano mantenere, le velocità che avrebbero dovuto avere sulla carta.
     
  4. MrBrightside

    MrBrightside

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    E' possibile. Tuttavia i piroscafi Chant e Burdwan sono affondati grazie al decisivo concorso delle nostre artiglierie. Montecuccoli ed Eugenio in quell'occasione spararono complessivamente molto bene. Solo per puntualizzare.

    Mi pare che ci sia qualche errore. Il primo U-Boote entrò in Mediterraneo nel 1939, e in totale furono 63, sempre che non mi sbagli, ma non credo, su queste cose sono discretamente ferrato.

    Questa, almeno in parte, è una assai simpatica leggenda metropolitana, e devo dire che provoca in me un certo senso di fastidio.
     
  5. Rob84

    Rob84

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    Nel 1942 una nostra unità che stava per affondare é riuscita a speronare un cacciatorpediniere inglese e ad affondarlo. Purtroppo non mi ricordo il nome della nostra nave. Non é proprio come affondare utilizzando le artiglierie, ma almeno qualcosa é stato fatto.
     
  6. MrBrightside

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    Mai sentita 'sta cosa. Ti ricordi per caso il periodo, il luogo, il nome dell'unità speronata o anche solo l'iniziale del nome?
     
  7. Rob84

    Rob84

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    Purtroppo non riesco a ritrovarlo. Ero risalito a questo episodio cercando di capire dopo quanti mesi dall'inizio dalla guerra una unità di superficie italiana era finalmente riuscita ad affondarne una di superficie inglese. Il caso dello speronamento era il primo. Tra l'altro mi sembra che ne avessimo parlato qui netwargaming
     
  8. rob.bragg

    rob.bragg

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    Non l'ho detto / scritto io. Ho riportato A.Santoni
     
  9. MrBrightside

    MrBrightside

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    Luca Tarigo vs Mohawk? Ma non fu un caso di speronamento, bensì mitragliamento (del secondo nei confronti del primo) seguito da siluramento (viceversa).

    Ho notato, e infatti è lui ad essersi sbagliato.
     
  10. Sicut leones

    Sicut leones

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    Santoni era un generale dell'aeronautica vero?

    Secondo un articolo su Storia Militare le principali artiglierie navali italiane tecnicamente non erano particolarmente difettose o inferiori a quelle delle altre marine,anche come dispersione, ma che gli scarsissimi risultati dipesero sopratutto dal volerle impiegare da distanze esagerate.
    Comunque mi sembra che anche gli Inglesi non è che abbiano fatto sfracelli con i cannoni nei pochi scontri diurni...
     
  11. MrBrightside

    MrBrightside

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    Sinceramente non lo so. Insegnava Storia Militare all'Università di Pisa, ma non era identificato da una qualifica che lo ponesse all'interno delle forze armate, o altrimenti era così modesto e signorile da non ritenere necessario farlo sapere in giro.
     
  12. franz

    franz

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    Santoni è militare "ad honorem" per meriti storici, il generale dell'areonautica cui ti riferisci tu è Santoro.

    L'ammiraglio Fioravanzo scrivendo delle nostre artiglierie ricordo che pose l'accento sul fatto che quando venne firmato il contratto per la realizzazione delle artiglierie da 381/50 non si menzionò neanche di sfuggita la precisione, mentre vennero stabiliti dei premi in caso di un valore elevato di velocità iniziale del proiettile, cosa che sommata alla eccessiva tolleranza in peso delle cariche di lancio e del munizionamento provocò un'elevata dispersione.
     
  13. Sicut leones

    Sicut leones

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    Hai ragione, mi riferivo a Santoro;)

    Nell'articolo di Storia militare ( n°199 ) si sostiene basandosi su dati rilevati di esercitazioni , che le artiglierie italiane, compresi i 381/50, erano sugli stessi livelli di precisione e dispersione delle altre marine e che gli scarsi risultati come centri dipende dall'uso da distanze esagerate, intorno ai 30km, distanze superiori a quelle prescritte dalla stessa Regia Marina, e che le pessime qualità addebitate alle medesime propagandata principalmente dagli ammiragli ( Iachino in primis ) che le impiegarono sia un opinione piuttosto di comodo diventata dato indiscusso, ma non verificato in effetti...a Pantelleria e alla seconda Sirte a distanze decenti qualche colpo a segno li misero
     
  14. MrBrightside

    MrBrightside

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    Quando Sicut mi offre un così sontuoso alley-oop, non posso fare a meno di andare a schiacciare ;);)

    Le % dei colpi sparati a segno da parte di varie unità durante la battaglia di Pantelleria.

    incr Raimondo Montecuccoli
    8x152/53 OTO: 11 sul Bedouin, 1 sul Partridge, 1 sul Cairo, 1 sull'Hebe, un numero imprecisato su Kentucky e Burdwan. Ipotizzando al ribasso 2-3 colpi a segno per mercantile, fanno 18-20 colpi a segno su 720, cioè il 2,50-2,78%. 4 o 5 near miss distruttivi (3 o 4 sul Cairo e 1 sul Marne) elevano la percentuale a 3,06-3,74%. 2 siluri lanciati, senza esito. Il DT del Montecuccoli era Fabio Tani, che da Capitano di Corvetta in seguito avrebbe comandato il ct Carabiniere in Oceano Indiano.
    6x100/47: 0 su 500 (0%)

    incr Eugenio di Savoia
    8x152/53 OTO: 3 sul Bedouin, 2 sul Partridge, un numero imprecisato su Kentucky e Burdwan. Ipotizzando anche in questo caso 2-3 colpi a segno per mercantile, fanno 9-11 colpi a segno su 832, pari all'1,08-1,32%.
    6x100/47: 0 su 160 (0%)

    ct Premuda
    4x140: 1 sul Cairo (e un quasi centro sull'Ithuriel) su 168 colpi, pari allo 0,60%

    ct Ascari/Oriani (i dati disgiunti non si conoscono)
    2x4x120/50: 1-2 sul Bedouin, un numero imprecisato su Kentucky e Burdwan. Ipotizzando anche in questo caso 2-3 colpi a segno per mercantile, fanno 9-14 colpi a segno su 356, pari al 2,53-3,93%. 1 siluro lanciato (dall'Oriani), a segno sul Kentucky ma deflagra senza esplodere. C'è da dire però che in questo caso Kentucky e Burdwan erano ormai bastimenti immobili ed abbandonati dagli equipaggi, il tiro era quindi assai facilitato.

    ct Malocello
    6x120/50: 0 su 329 (0%). 3 siluri lanciati, senza esito.

    ct Vivaldi
    6x120/50: 0 su 300 circa (0%). 4 siluri lanciati, 3 senza esito e 1 forse a segno sul Chant.

    incr Cairo
    8x102 Mk XIX: 0 su 690 (0%)

    ct Ithuriel
    4x120/45 Mk IX: 1 sull'Eugenio su 260 colpi, pari allo 0,39%

    ct Marne
    6x120/50 Mk XI: 1 sul Montecuccoli su 704 colpi, pari allo 0,14%

    ct Matchless
    6x120/50 Mk XI: 1 sul Vivaldi su 746 colpi, pari allo 0,13%

    Per quanto riguarda le unità militari, fanno 21 centri sicuri e 6-7 near misses contro 3 centri sicuri, trascurando da entrambe le parti i danni da schegge. Non so se fu l'occasione in cui gli inglesi spararono peggio, ma di certo fu quella in cui gli italiani spararono meglio, incluso il record per il centro con un cannone da 6 pollici o simili effettuato da più lontano, quando il Montecuccoli inquadrò l'Hebe da 20.000-20.500 metri.
     
  15. Sicut leones

    Sicut leones

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    Il 3% del Montecuccoli è un ottimo valore mi sembra , in quelle esercitazioni del 1940 i 381/50 a 20Km avevano percentuali di centro intorno al 6/7%, ma erano appunto esercitazioni.....
    nel tiro contraereo come eravamo messi?
     
  16. MrBrightside

    MrBrightside

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    Da che punto di vista? In generale o durante la battaglia di Pantelleria?
     
  17. Sicut leones

    Sicut leones

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    In generale, si è sempre detto che la difesa AA delle navi Italiane era scarsa, ma quanti aerosiluranti abbatterono nella scorta convogli ?
     
  18. MrBrightside

    MrBrightside

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    Non ne ho idea ;);)
    Conosco solo le vicende di un centinaio al massimo di convogli, e dato che fra Libia e Tunisia ne sono passati migliaia...
     
  19. mazzocco

    mazzocco

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    le scarse prestazioni delle artiglierie italiane erano dovute, secondo giorgerini, alla volontà di sfruttare la maggior gittata dei nostri cannoni rispetto a quelli inglesi, quindi si pensava di sperare da lontano rimandendo al sicuro, adottando in tutto e per tutto la dottrina della Fleet in being, che significava far rimanere la flotta in porto usandola come deterrente (cosa di cui gli inglesi si sono sempre infischiati), fatto sta che non era previsto l'utilizzo delle artiglierie principali in scontri notturni, infatti di notte si navigava con i calibri maggiori coperti per evitarne il degrado dovuto alla salsedine e cosa che ha portato al disastro di Matapan, gli inglesi di contro come dottirna utilizzavano quella i serrare il più possibile le distanza per avere tiri "più facili". Spesso gli italiani rompevano il contatto dopo un unico colpo a segno sulle navi principali, basti pensare a Punta stilo, un colpo sulla Giulio Cesare e tutti a casa
    sperando di essermi ricordato bene
    sinceramente vostro
    mazzocco
     
  20. franz

    franz

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    Come ha già detto qualcun altro quando la Regia utilizzò per i cannoni da 149 delle navi assegnate in conto riparazione danni alla fine della prima guerra mondiale il munizionamento originale tedesco risultò una dispersione pari a circa 50 metri, con la fine delle scorte di preda bellica e l'introduzione dei proiettili italiani il valore crebbe a più di 500 metri.

    Per i proiettili del 381/50 la tolleranza in peso sul proiettile era di circa +/-1% (scelta per questioni economiche, minore è la tolleranza più ti costa il singolo colpo) solo questo fattore a 27.000 metri poteva portare ad una dispersione di circa 300 metri, cui va aggiunta la variabilità dovuta alle cariche di lancio, ecc (tutto questo secondo Fioravanzo, che difatti batte sul fatto che i nostri grossi calibri vennero progettati per sparare lontano ma non preciso), l'articolo di Storia Militare per caso da qualche numero sulle dispersioni medie dei cannoni da 381/40 della Royal Navy?
     

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