Historia Tusciae 1399-1821

Ok grazie!

 

Luigi I Gorchakov
30 Ottobre 1545 - 23 Dicembre 1579​

Con la morte di Matteo I Gorchakov salì al trono il figli Luigi con il nome di Luigi I.
Il padre era stato un grande sovrano, e gli aveva lasciato in eredità un vasto Regno, dotato di molti vassalli e territori, ma con un infamia molta elevata. Il Regno di Toscana infatti era malvisto da buona parte d'Europa (l'infamia è a 27), ma nonostante ciò sembra che le teste coronate di tutto il continente vedano in Luigi I un sovrano moderato con cui stringere accordi.
Dopo soli pochi mesi dalla sua investitura egli riceve due proposte di alleanza che accetta prontamente: una dalla Castiglia e una dall'Aragona.
Tuttavia, a causa di un errore commesso da un diplomatico toscano (mi è partito il mouse quando la castglia mi chiedeva aiuto contro uno staterello africano e ho cliccato "rifiuta" ) si creòò una spaccatura con la monarchia dei Trastàmara (Castiglia), tanto che l'alleanza venne ben presto rotta.
Diversamente andò però con il Regno di Aragona. Esso infatti nel 1547 sfruttò una crociata dichiarata dal Papa (sotto influenza portoghese) contro le popolazioni amerinde per dichiarare guerra alle popolazioni Zapotec.
Il regno di Toscana, che fu coinvolto nel conflitto pur non movimentando nessuna truppa, non ottenne alcun vantaggio dal conflitto. Tuttavia, esso risvegliò il fascino di Luigi I verso il mondo selvaggio oltreoceano, tanto che egli decise di lanciare anche lui la sua campagna di esplorazione dell'ovest.
Fu così che nell'estate del 1547 3 navi, la Noskerma, la Keno e la Pattno (scoprite vooi di chi sono l'anagramma i nomi..) partirono alla volta dell'Atlantico iin cerca di terre da colonizzare.
Toccarono terra nel giungo del 1548, nei pressi di Maranhao, (colonia scoperta anni prima dai portoghesi) e fu presto fondata una colonia.​

La prima colonia del Regno di Toscana a Maranhao.​

Nell giro di pochi anni vennero fondate altre colonie nei pressi di Maranhao, così che nel 1550
la situazione era come quella qui sotto:​

Le colonie toscane in Sud America.



Nel frattempo, sul piano politico europeo, Luigi i si mosse nella direzione di rivendicare i territori del Ducato di Milano, che i suoi antenati avevano concesso in amministrazione ai vassalli Visconti.
La rivendiczione andò a buon fine, anche se non tutti la approvarono, e sempre nel 1550 venne così decretata l'annessione del Ducato dei Visconti al Regno di Toscana.
I territori annessi, tuttavia, erano piuttosto poveri e poco ricchi di infrastrutture qual erano invece i territori del resto del regno (escluse le colonie); venne così inizato un piano di "ricostruzione" di tali provincie, che nel giro di pochi anni le avrebbe dovute riportare alla pari delle altre del regno (costruisco le guardie, gli uffici di contabilità ecc. a Milano e Cremona).

Nel 1551, per far fronte all'espansione dei commerci da e verso le colonie che andavano sviluppandosi sempre più, Luigi I ordinò la costruzione di una serie di Bacini di carenagggio nei principali domini italici amministrati direttamente dalla sua corona.
Tali spese, unite a quelle per il mantenimento delle colonie, incominciarono però a far sentire il loro peso in bilancio.
Inoltre, los coppio di una rivolta nelle colonie portoghesi confinanti quelle toscane portò ad una instabilità diffusa nella regione, la cui conseguenza fu un aumento della pirateria, che blocco non solo le esportazioni verso la madrepatria da parte delle colonie portoghesi, ma anche da parte di quelle toscane.
Fu così che, per riassestare i conti, nel 1554 vennero costruite diverse tesorerie nei principali centri economici della Toscana, fra cui Milano e Firenze.
L'afflusso di denaro derivante dallos fruttamente di queste nuove infrastrutture fece si che potesse essere varata la "1° Flotta Coloniale", la quale partì subito per il Sud America col compito di reprimere i pirati.​

La 1° Flotta coloniale reprime i "Pirati dei Caraibi"..​

Gli anni successivi passarono abbastanza pacificamente. Nel frattempo però i diplomatici toscani, sotto le direttive di Luigi, si dettero da fare per alimentare la tensione con il Regno di Portogallo, di cui egli voleva conquistare le colonie nel sud America.
L'epilogo di tutto ciò si ebbe nel 1562. In tale data, infatti, venne dichiarata guerra al Portogallo.
Il piano iniziale era di escludere la Castiglia da ogni coinvolgimento nel conflitto: essa, infatti garantiva il Portogallo.
A tale scopo, Luigi I tentò, tramite una rete di spie, di distorcere le informazioni giungenti nel Regno di Castiglia, allo scopo di delegittimare per ritardo un suo eventuale intervento al fianco del Portogallo stesso. Ma le cose andarono male, e la dichiarazione di guerra al Portogallo equivalse ad una dichiarazione di guerra alla Castiglia.
Scoppiò così quella che verrà successivamente chiamata la "1° Guerra del Tabacco" (dato che le provincie portoghesi reclamate da Luigi I producevano prevalentemente tale risorsa), e gli schieramenti furono:​

Regno di Castiglia, Regno di Portogallo, Northumberland, Normandia, Trebisonda, Aztec, Shawnee, Provenza, Alvernia.​

Regno di Toscana e vassalli, Regno d'Aragona.​

La situazione diplomatica toscana alla scoppio della "1° Guerra del Tabacco". In rosso i nemici di Luigi I.

Il conflitto iniziò abbastanza bene per il Regno di Toscana.
Un'armata di 6000 uomini guidati dal generale Piero Piccolomini invase ed occupò le colonie portoghesi sudamericane, sconfiggendo ripetutamente le armate portoghesi di stanza lì.
Nel frattempo, un esercito guidato dai vassalli di Luigi I invase le Isole Baleari e la provenza (vassallo castigliano).
La situazione si fece ancora più favorevole in seguito allo sbarco dell'esercito della Normandia nelle colonie sudamericane dell'alleato aragonese; esse furono conquistate dalla Normandia che le rivendicò sul momento. Quando così l'esercito toscano guidato da Piccolomini riconquistò tali regioni, non le restituì al precendente proprietario (il re d'Aragona), ma ne decretò l'annesione al Regno di Toscana.
Fu così che Luigi I si trovò quindi a governare inaspettatamente e benvolentieri terre che non avrebbe mai immaginato potessero diventare in breve sue, a tutto svantaggio di Aragona.​

Le terre del re d'Aragona che dopo essere state occupate dalla Normandia e poi dalla Toscana, passarono inaspettatamente nelle mani di quest'ultima.

La guerra però incominciò a mutare corso quando il re aragonese firmò la pace con il re castigliano (capo dell'alleanza nemica). Gli eserciti porto-castigliani, che prima erano impegnati con Aragona, puntarono così tutti addosso alla Toscana e ai sui alleati, le cui flotte furono ben presto spazzate via da quelle iberiche; venne successivamente imposto un blocco continentale navale da parte del nemico intonro a tutta la penisola italiana, il quale pesò molto sull'economia e lo sfinimento della Toscana.
Anche o portoghesi, ripresosi dalla batosta iniziale, incominciarono a far sbarcare armate su armate nelle loro colonie occupate nel tentativo di liberarle.
La situazione, già difficile, precipitò quando la flotta che trasportava parte dell'armata coloniale toscana diretta a sud (di ritorno da un assalto alle colonie portoghesi in nord America) venne completamente annientata nei pressi dei caraibi da quella castigliana.


La rovinosa battaglia navale dei caraibi orientale in cui il Regno di Toscana perse la sua flotta.


Furono così occupate dal nemico le provincie coloniali, e nel 1566 venne decretata la fine della guerra.



Le armate porto-castigliane occupano le colonie toscane.



La pace prevedette che I cavalieri uscissero dalla sfera di influenza del Regno di Toscana, e così fu.​

La pace di Marahao tra la Castiglia e la Toscana.

La parte successiva del Regno di Luigi I fu piuttosto tranquilla.
Nonostante infatti egli non avesse ottenuto tutte le provincie coloniali portoghesi che si era precedentemente posto di conquistare, aveva comunque aumentato i suoi possedimenti "ereditando" dall'Aragona le sue colonie sudamericane.
Tuttavia, tali terre erano ancora, appunto, delle colonie, e quindi il loro mantenimento pesava sul bilancio. Inoltre, l'intera perdita della flotta militare e mercantile ( chevenne distrutta dalla Castiglia come già visto) portò ad un incremento massicio della pirateria, che impedì adirittura le esortazioni delle colonie verso la madrepatria.
Luigi I assestò le finanze nominando un nuovo direttore della zecca (5 stelline): Stefano degli Albizzi.
Grazie a lui l'inflazione riniziò a calare e, nel giro di pochi anni, arrivò definitivamente allo 0% rispetto al 1399.
Coon i proventi di tutto ciò venne quindi ricostruita la Flotta Reale, che si occupò così di eliminare la pirateria dalle colonie.
L'ultima fase del regno Luigi I la passo a stabilizzare il suo regno. Colonizzò altre provincie in modo da riunificare i possedimenti coloniali precedentemente "ereditati" dall'Aragona a quelli precedentemente posseduti, e poi votò contro una Riforma del Sacro Romano Impero promossa dall'Imperatore (Baviera).
Dopo un inverno passato nel suo palazzo a Firenze in malattia, morì nella notte del 23 Dicembre 1579, dopo ben 34 anni di governo lungimirante.
Sotto di lui la Toscana è riuscita nel suo intento di colonizzare il Nuovo Mondo, e di creare il suo seppur piccolo impero coloniale.
Gli succedette in figlio Giovanni I (6,8,6), il quale però venne riconosciuto solo come re di Toscana, e non anche di Napoli (l'unione personalee con Napoli è terminata).​

I dati economici globali e non solo.



Il mondo nel 1579.


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PS. Nel 1600, se non si fanno cavolate, si può finalmente riunificare l'Italia, dato che otteniamo i core su Milano.​

 

Ottimo! sbaglio o abbiamo finito il giro?

E saluti dal comandante della Pattno!

 

Sbagliato, adesso ci sono io che mi sono aggiunto all'ultimo. Ma sto cazzo di Napoli è da annientare in continuazione?

 

Gli anagrammi sono Enok Markenos e patton
comunque bellisima partita non vedo l'ora di vedere il mondo verde

 

Finchè abbiamo un'infamia alta, ogni volta che muore il Re l'unione svanisce. Grande merito a Markenos di essere riuscito ad abbassarla fino a 11; io non avevo proprio voglia di starmene buono per 20 anni.

 

Macchè merito a me!
Grazie al mio e ai miei predecessori mi sono ritrovato tra le mani una potenza già fatta...ho solo fatto in modo di ampliarla senza far aumenttare l'infamia, tramitte le colonie..

 

Beh a chi tocca ora?

 

Sto facendo io, per ora ho rimesso Napoli in riga.

 

Una domanda, il sovrano mi è morto quasi subito, continuo ancora?

 

Per me va bene

 

quanto ti è durato?

saluti
DAoS

 

5 circa ( mi pare)

 

Vai tranquillo, mi pare che avevam fissato che un re dovesse durare almeno 10 anni

 

15 se non erro

 

vai senza problemi allora
buona fortuna!

saluti
DAoS

 

incredibile c'è stato un sovrano meno longevo del mio (6 anni soltanto sigh)

 

ho notato che il patriarca di Aquileia è diventato Papa!!!
LoL


saluti
DAoS

 

incredibile il munster o uno stato di cui non ricordo i nome è diventato papa

 

chissà come stanno i tusci!