Historia Tusciae 1399-1821

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Dark_Angel_Of_Sin, 28 Aprile 2011.

  1. nickiphori

    nickiphori

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    sei sotto una PU sospetto...
     
  2. coluicheregna

    coluicheregna

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  3. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    Personal Union, presumo

    saluti
    DAoS
     
  4. nickiphori

    nickiphori

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    aye, chiedo venia
     
  5. Felipe

    Felipe

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    Forse avete indovinato o forse no... Lo scoprirete domani :D
     
  6. Felipe

    Felipe

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    ddd.JPG 111.jpg
    Alessandro I (1605-1615):
    Il 17 marzo 1605 sale al trono d’Italia Alessandro Gorchakov, che verrà in seguito soprannominato il Grande. Le ottime decisioni del re non tardano ad arrivare; si circonda immediatamente di capaci uomini di stato che possano dargli suggerimenti in ambito economico e tecnologico. Per aumentare gli introiti della nazione fa avviare la costruzione di tesorerie e uffici di contabilità in tutta la penisola italiana. Le condizioni del regno sono buone, se non fosse per le importanti città del nord Italia a cui è stata concessa una limitata indipendenza. Il popolo reclama i territori del nord, ma Alessandro sa bene che non si può avere tutto subito. Per non deludere il popolo belligerante, il 5 maggio ordina all’esercito italiano di conquistare il piccolo regno di Savoia in un massimo di 2 settimane. Le armate italiane obbediscono e il 19 maggio consegnano al re le chiavi di Torino. Gli alleati del re sabaudo non possono restare a guardare inermi. Zaporozhia, Cipro, Alvernia e Venezia scendono in campo. In realtà Alessandro sperava nell’intervento veneziano, infatti le truppe italiane, già posizionate ai confini di Venezia, non tardano a conquistare Venezia e Corfù, Città di fondamentale importanza commerciale. Venezia fa ora parte del Regno d’Italia. Gli altri nemici non spaventano minimamente gli italiani, che vorrebbero semplicemente una pace bianca, dopo essere sbarcati a Cipro e aver costretto gli isolani a pagare un lauto risarcimento di guerra.
    Purtroppo in agosto la Gran Bretagna prende il controllo della guerra e sembra intenzionata a non voler stipulare una trattato di pace. Sbarcano nei pressi di Pisa due reggimenti inglesi, per un totale di 23mila uomini. L’Armata Reale, insieme all’Armata di Firenze, sterminano l’esercito inglese e conquistano Messina. Nel frattempo alcuni italiani si dirigono verso nuove terre nel sud America per sfuggire alla guerra. Nel frattempo scoppia la crisi del sale, che affliggerà l’Italia tra il 1606 e il 1607. Italia e UK restano in guerra, ma nessuno attacca il proprio nemico. In Italia la popolazione continua a lavorare e commerciare, il centro commerciale di Brescia perde clienti, mentre Venezia diventa il più grande mercato di Europa. Il 24 maggio 1607 muore l’ammiraglio che aveva fin’ora guidato la flotta italiano evitando la possente marina inglese. Dopo qualche mese la Reggia Marina si scontra per errore del nuovo ammiraglio con la flotta inglese. Questo causò la distruzione di tutti i trasporti e un aumento del morale in Inghilterra. Così soldati inglesi sbarcano in Sud America e in Italia. Tutti furono sconfitti dal generale Carlo Emanuele Montefeltro, soprannominato “eroe dei due mondi”. Dato che la guerra volge per il meglio, ma ci sono truppe inglesi nelle colonie, vengono imposte tasse di guerra che vanno a finire nella costruzione di una grande raffineria in Abruzzo e di numerose opere pubbliche a Palermo. Vengono celebrati matrimoni reale con gli stati del nord, vengono convertite al cattolicesimo alcune colonie e viene colonizzata una provincia dell’africa occidentale, soprannominata Costa D’Avorio, anche se successivamente si scoprì che non c’era avorio in quella terra! Alessandro sperava di far arricchire lo Stato colonizzando l’Africa, ma dopo quest’esperienza mise da parte il progetto. Il 3 luglio 1612, dopo il versamento simbolico di 25 ducati alla banca nazionale inglese, l’Italia vive finalmente un periodo di pace. EU3_4.jpg Il 4 settembre il re decide di concedere maggiori libertà ai suoi sudditi e questo aumenta considerevolmente il profitto del loro lavoro. Nel 1614 decide di riprendere la colonizzazione dell’Africa in cerca di avorio e finalmente lo trova, nella provincia che fa sopranominare Costa Giovanni in onore al raggiungimento della maggiore età da parte del figlio. Durante le festività del Capodanno 1615 il re si ammala, per poi morire il 15 Gennaio.


    aaa.JPG

    Giovanni Maria II (1615-1660):
    Giovanni passerà forse alla storia come il più grande re d’Italia. Per prima cosa porta avanti l’idea del padre di colonizzare l’Africa, ma Giovanni ha intenzione di spostarsi nella costa orientale, in modo da avvicinarsi sempre più all’India. La prima colonia del Sud Africa viene inaugurata dallo stesso re e, in onore al padre defunto, viene chiamata Alessandria. L’occhio del re si sposta poi in nord Italia. Il 18 novembre 1615 annette pacificamente Genova, impossessandosi così di un altro grande porto. Vengono costruite ambasciate nelle colonie e nuove importanti strutture in Italia. Nel dicembre 1617 viene scoperta l’isola del Giappone, così il desiderio del re di colonizzare l’Oriente cresce. Il 2 febbraio 1621 viene promulgata la legge contro la pirateria. Re Giovanni viene poi premiato dal Papa , felice del fatto che le nuove colonie italiane sono tutte cattoliche. Il 21 aprile la curia è sotto il controllo di cardinali italiani fedeli al re. Dopo circa 2 anni la curia passa sotto il controllo degli inglesi, così i cardinali italiani spingono il re a muovere guerra a Mutapa, stato tribale dell’africa centro-occidentale. Re Giovanni viene visto come il nuovo messia, colui che porta ovunque il cattolicesimo. Così decide di riportare il potere della chiesa a Roma, dove fa abbellire la cattedra di San Pietro (ormai vuota da anni dato che il Papa sta in Austria) da un certo Bernini, per poi sedercisi sopra. Ciò non scaturisce l’ira del papa, perché l’Italia versa ingenti somme nelle casse dello Stato Pontificio. Il popolo ama il proprio monarca, eccezion fatta per qualche nobile che smuove 13mila ribelli ad Ancona. Il re fa intervenire l’esercito che stronca la ribellione con polvere da sparo e piombo. Dato che i ribelli avevano messo a ferro e fuoco la città, il re non appare come un dittatore ma come un salvatore, che tral’altro avvia la costruzione di una manifattura tessile. Effettivamente Giovanni è uno dei monarchi più benevoli d’Europa, tant’è che nel 21 ottobre concede massima libertà ai sui sudditi, tanto da chiamarli cittadini. Il 25 dicembre 1625 re Giovanni si trova a pranzo dal Papa. La sera dello stesso giorno il Pontefice scomunica la regina inglese Anne. Il 19 gennaio 1626 la Gran Bretagna dichiara guerra agli aztechi e l’Italia si ritrova coinvolta nel conflitto (mistero). Gli alleati italiani accorrono e partono alla conquista delle colonie inglesi e dell’Irlanda.
    Nel 1627 muore l’eroe de due mondi che guidata le truppe a Mutapa, circa un mese prima dell’annessione. Viene trovato l’oro nelle colonie africane, così una delle province più recenti viene soprannominata La Miniera. Successivamente si scoprì che in quelle montagne non c’era nemmeno una briciola d’oro.
    Buona parte delle colonie inglesi e occupata da truppe italiane, tuttavia gli inglesi non sono disposti ad accettare nemmeno una pace bianca. Lo sbarco in Inghilterra è da escludere, la flotta inglese è ancora troppo forte. I cittadini inglesi sono esausti della guerra, ma la regina non vuole proprio firmare la pace.
    Il 18 maggio 1632 l’intelligentissimo Cosimo, erede al trono d’Italia, muore in un incidente di caccia. Nel 1634 viene indetta una crociata contro il Mali, ma il vero obbiettivo è l’alleato Persiano. Re Giovanni infatti, rimasto forte anche dopo la morte dell’amato figlio (nonché unico erede), ha intenzione di colonizzare anche l’India e conquistare il fiorente porto commerciale di Kutch. La Persia tuttavia non interviene e dopo qualche mese si arriva ad una pace bianca col Mali. Il 3 luglio 1634 nasce il nuovo erede, Napoleone Gorchakov. Nel 1635, per dimostrare il suo grande amore della cultura, il re investe una grande somma di denaro per costruire l’accademia delle belle arti in Puglia, convinto che una popolazione colta potrà amministrare meglio le province. Il 14 marzo 1636, essendo amatissimo dal popolo (evento +2 stabilità), pur non avendo un causus belli, l’Italia dichiara guerra alla Persia. Sotto la guida del generale Emanuele Filiberto le truppe Italiane ottengono una serie interminabile di vittorie fino a giungere alla pace del ’39 e alla nascita della Compagnia delle Indie
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    Il re, scomodamente seduto sulla Cattedra di San Pietro, proclama la nascita dell’Impero D’Italia, un impero con grandi potenzialità che vanta porti dall’Oceano Atlantico a quello Indiano.
    Intanto nel ’37, pur avendo sotto controllo numerosi possedimenti inglesi, si era giunti all’amara pace di Londra
    EU3_2.jpg

    Il 14 luglio ’46 viene approvata la prima riforma imperiale e nasce la Dieta di Pisa. Contraria a questa decisione, nel maggio del ’47 l’Austria dichiara guerra alla Baviera (imperatore). Giovanni decide di intervenire, non tanto per farsi bello agli occhi degli elettori del SRI, ma per rivendicare la fiorente provincia della Romagna. Purtroppo l’imperatore del SRI non ha un esercito e si arrende dopo meno di un mese. Le truppe austriache sono circa il triplo di quelle italiane disponibili nella penisola. Una fitta rete di spie fomenta le rivolte in Turchia e Grecia in modo da distrarre parte dell’esercito nemico. Ciò che resta, pur sempre numeroso e tecnologicamente più avanzato, viene sbaragliato dall’armata Italiana che avanza fino al ritorno delle restanti truppe nemiche. Il 15 agosto ’49 si giunge alla pace di Vienna, dove l’Impero d’Italia ottiene più di quanto di aspettasse: Romagna, Istria, Gorz e Lienz, tre delle quali province nazionali, e un’ingente somma di denaro che va a finanziare una manifattura d’armi in Sardegna.

    EU3_6.jpg


    Viene rivendicato il trono di Modena e quello di Napoli, da lungo tempo ambito (Napoli aveva anche due colonie autosufficienti in America). Il potere temporale della chiesa volge al termine, ormai le popolazioni d'Europa non prestano più attenzione alla scomunica di un loro governante.
    E’ un periodo di grande splendore per l’Italia e per l’occidente in generale. Vengono infatti sviluppate nuove tecnologie e viene realizzata una cartina chiara e completa della Cina.
    Anche le colonie italiane, dopo essersi convertite quasi tutte al cattolicesimo, vivono un periodo di pace a felicità, finchè non scoppia la terribile epidemia del ’58. Proprio in quel periodo l’erede Napoleone si trovava in Africa per godersi l’estate. L’unico discendente maschio della famiglia dei Gorchakov muore il 4 settembre. Il padre Giovanni è distrutto dalla scomparsa del figlio, ma non lascia trasparire il suo malessere, tant’è che il 22 marzo ’59, grazie ai voti di Parma, Mengoza e Stato Pontificio, viene incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero. Giovanni II diventa così l’Imperatore degli Imperatori, paragonabile, se non superiore, ai ducibus romani.
    Con grande rammarico di tutto il popolo, anzi, dei cittadini italiani, Giovanni muore il 29 aprile 1660 al centro del colonnato di San Pietro. Una grande provincia dell’America Latina viene rinominata San Giovanni. Non essendoci eredi maschi, il controllo del Magnificentissimo Impero passa nelle mani del marito della figlia, Philippe VI Visconti, re di Borgogna.

    Sotto la reggenza di Giovanni II l’Italia ha più che raddoppiato i suoi introiti (dai 306 ducati annuali si è arrivati a 827) diventando la prima potenza economica al mondo, con la flotta più potente anche di quella inglese e un esercito più che rispettabile.

    PS: mamma mia, non mi ero accorto di aver scritto così tanto. Spero non sia troppo scocciante leggere tutto. AVANTI IL PROSSIMO

    PPS: so che non è facile da realizzare, ma fate conto che la bandiera dell’Italia consiste nel tricolore classico con al centro l’aquila dei Gorchakov (tral’altro molto simile a quella del SRI) che tiene tra gli artigli una chiave simbolo del vaticano.
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  7. nickiphori

    nickiphori

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    sospettavo male.
    ottima partita, io avrei preferito svassallizzare e annettere gli stati italiani rimanenti, piuttosto che annetterli diplomaticamente, ma l'unica pecca della partita è l'infamia a 0.
    ora bisogna demolire almeno l'inghilterra: la voglio vedere divisa in 300 staterelli
     
  8. Felipe

    Felipe

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    Sospettavi bene, L'italia è in unione personale con la borgogna. Cmq l'infamia è scesa a zero verso la fine e tenerla bassa è stato utile per controllare la curia. Comunque le conquiste non sono mica mancate. Io lascerei in vita parma in modo da avere un elettore al SRI e anche Mantova perché non è un territorio molto importante. Ritenterei appena possibile di annettere pacificamente ferrara. Se rifiuta lo invaderei.
     
  9. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    passa il save :D
    cmq bella partita!

    saluti
    DAoS
     
  10. Enok

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    In effetti, una volta ottenuti i core sull'Italia, bastava svassallizzare e annettere a zero infamia. Ottima la fondazione della compagnia delle Indie!

    EDIT
    Ma siamo ancora nel SRI ?!?!
     
  11. nickiphori

    nickiphori

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    scusa ho letto male le ultime righe. io farei una bella rivoluzione repubblicana, anche se è un po' "giocare" con i difetti intrinseci di EU.
     
  12. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    è in arrivo lo specialista delle rivolte XD


    saluti
    DAoS
     
  13. patton87

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    Se i borgognoni sono ancora alleati con gli austriaci siamo nei guai seri. DAoS ti aspetta una bella partita. Se diventiamo una repubblica... non potremo più diventare imperatori!
    Ma sbrigatevi che a giugno ho un sacco di esami dai!
     
  14. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Ma cioè voglio dire solo... chi se ne frega?

    E poi Felipe sei entrato in guerra con l'UK perchè avevo garantito gli Aztechi.
     
  15. Felipe

    Felipe

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    Che stupido, ho dimenticato di mettere il save, appena sarò sul mio pc (questa sera) lo metterò, scusate.
    Cmq se avessi svassallizzato gli stati del nord per poi attaccarli, questi si sarebbero potuti alleare con la borgogna o con l'austria. Cmq sì, dovremmo fare ancora parte del SRI
    Una repubblica sembra conveniente ma bisogna comunque aspettare la fine dell'unione; ho sbloccato la monarchia assoluta come forma di governo, ma in queste condizioni non si può applicare. Peccato, perchè con il causus belli contro tutto il mondo si sarebbe potuto espandere l'impero in India in modo da controllare la produzione di tutti i prodotti commerciali a esclusione delle pellicce.
     
  16. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    farò in modo di rompere le PU, in un modo o nell'altro :D


    saluti
    DAoS
     
  17. SkySpace

    SkySpace

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    e mantenere il PU no?perchè?
     
  18. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    non siamo sotto la borgogna? se mi annettono mi infurio!

    saluti
    DAoS
     
  19. Enok

    Enok

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    Se non erro con Heir to the Throne, una volta formata, l'Italia usciva dall'Impero (in maniera simile, ma contraria, alla Prussia).
     
  20. Felipe

    Felipe

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