Cecoslovacchia: Cechi si nasce-non si diventa!

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Zio Adolf, 22 Maggio 2010.

  1. UlpioTraiano

    UlpioTraiano

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    Non si vede il tavolino della pace :)
     
  2. Zio Adolf

    Zio Adolf

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  3. ronnybonny

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    nada anche questo :(
     
  4. UlpioTraiano

    UlpioTraiano

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    Spiacenti - nessuna corrispondenza. Prova dei termini diversi.

    Una siffatta opera di civilizzazione ed esportazione della pace non può restare senza il suo tavolinetto! :)
     
  5. Zio Adolf

    Zio Adolf

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  6. UlpioTraiano

    UlpioTraiano

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    Di certo si è capito che al tavolinetto della pace si serve la Zio Adolf cola :)
     
  7. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Peccato, era meglio se annettevi il mondo intero.
     
  8. Zio Adolf

    Zio Adolf

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    EPILOGO

    1963.
    Dicembre.
    Giorno 31.

    Dato che governare su tutto il mondo non è cosa che capita tutti i giorni, il Presidente decise di organizzare la cena di Capodanno a casa sua. Ecco gli invitati: il fido Portaborse, sua moglie, la nonna, il cane, la pizza, la figlia della vicina di pagina 6, Babbo Natale, il Feldmaresciallo Toni, l'Imperatore del Siam in diretta audio-video... e naturalmente il Presidente. Ma parliamo un po' di loro!
    Dunque, il fido Portaborse, sua moglie, la nonna, il cane, la pizza, la figlia della vicina di pagina 6, Babbo Natale, l'Imperatore e il Presidente li conosciamo già, per cui vediamo un po' chi è questo fantomatico feldmaresciallo...

    Il Feldmaresciallo Toni era un generale che nella campagna contro i tedeschi ebbe un ruolo fondamentale nella conquista di Monaco e della capitale, con le sue idee brillanti riuscì a essere preso nelle grazie del Presidente, invidiato un po' dal portaborse.
    Il Feldmaresciallo Toni era di origini italiane; i suoi nonni si trasferirono in Cecoslovacchia circa nel 1860, quando ancora faceva parte dell'Impero Austriaco, così questi ebbero dei figli e anche loro ebbero dei figli tra cui c'era anche Toni. Toni decise entusiasta di entrare nell'esercito imperiale. Nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale, Toni aveva già il grado di tenente maggiore, e durante la guerra si fece notare tra le alte sfere e fu promosso a tenente generale. Dopo la sconfitta degli imperi centrali volle rimanere fedele al Paese in cui era nato ed entrò a far parte dell'esercito ceco. Dal momento che allo Stato Maggiore c'era bisogno di generali esperti fu promosso a Feldmaresciallo. A lui spettò il compito di preparare l'esercito cecoslovacco per la sua massima sfida: l'attacco all'Unione Sovietica. In seguito divenne capo delle truppe jugo-spagnole-portoghesi d'occupazione, e si mise in mostra quando di tanto in tanto scoppiavano delle rivolte della popolazione contro lo strapotere di Praga per riottenere l'indipendenza persa con disonore. Tutte le sommosse furono placate con l'intervento del Feldmaresciallo Toni che con la sua dialettica placava ogni rivolta.

    Tutti i presenti erano presenti nella sala da pranzo, quando il Presidente arrivò calandosi dal tetto con del filo interdentale; disgraziatamente il filo si ruppe e il Presidente cadde addosso a Babbo Natale provocandogli rottura della mano destra, sublussazione della clavicola, gomito della lavandaia ed emorroidi guaribili in 30 giorni. Ad ogni modo la cena cominciò. C'era veramente di tutto, ma grande successo riscosse il fegato alla veneziana innaffiato da grappa cecoslovacca e accompagnato da una minestra di orzo e farro il tutto in una miscela di aceto. Quando fu il turno del pollo in salsa piccante Babbo Natale si fece tutto rosso come il vestito, dolori tipo parto, salivazione azzerata, mani quattro spugne, capogiri, vomito, manie di persecuzione, miraggi. Chiese allora di andare in bagno, si alzò dalla sedia ma scivolò trascinandosi dietro la tovaglia e tutte le pietanze ivi disposte facendo un terrificante capitombolo all'indietro, quindi svenne. Lo portarono fuori a braccia. Il Presidente chiamò i camerieri e fece apparecchiare in un'altra stanza. Dopo una buona mezz'ora erano tutti di nuovo seduti attorno alla nuova tavola, compreso Babbo Natale che era tornato dal bagno con gran fatica. Era di fronte alla moglie del Portaborse, una vecchiaccia di 55 anni tutta rifatta e rappezzata in cliniche francesi e tedesche che aveva la fama di gran simpatica, ma in realtà era una perfida carogna e per di più odiosa; per questo il marito, più giovane, preferiva stare tutto il tempo a lavorare col Presidente, per dimenticare come aveva fatto a sposare quel curioso animale domestico: "Mi passi quella bottiglia di grappa cecoslovacca del 1924, Babbo Natale." Babbo Natale gliela passò: "Grazie" disse quella, e lo guardò negli occhi. La vecchia aveva gli occhi a mandorla tiratissimi dai cerotti sotto il parruccone. Un cerotto cedette improvvisamente. A Babbo Natale la vecchia si stava smontando sotto gli occhi. Prima l'occhio destro-una palla orrenda da rospo-poi l'occhio sinistro, infine scivolò via la parrucca. Babbo Natale fece l'atto di urlare dal terrore, ma lo sguardo severo del Presidente lo freddò sul posto.
    La cena continuò, quando verso le 23:55 il Presidente eclamò: "tutti sulla terrazza a vedere i fuochi!". L'Imperatore, essendo in collegamento audio-video, non poteva ovviamente seguirli e lo fece presente, ma il Presidente se ne lavò le mani e, forse brillo, interruppe il collegamento. Da allora non si hanno più notizie dell'Imperatore, ma si dice che un giorno tornerà con grande ira e foriero di vendetta e distruzione. Comunque sia... alla mezzanotte tutte le batterie antiaeree della città avebbero aperto il fuoco, offrendo uno spettacolo che avrebbe fatto impallidire anche i cinesi, che con i fuochi d'artificio ci sapevano fare. Ma qualcosa andò storto (e ti pareva!): un cannone posto di fronte alla casa del Presidente andò fuori asse mentre il servente azionava il meccanismo di sparo. Il proiettile da 128mm centrò in pieno la terrazza e i presenti furono lanciati in ogni direzione dall'onda d'urto: la nonna la trovarono il giorno dopo su di un albero che malediceva Dio e tutte le guerre, il cane, la pizza e la figlia della vicina semplicemente cessarono di esistere come esseri viventi (pure la pizza!), la moglie del Portaborse venne sfigurata dall'esplosione e divenne irriconoscibile: il marito se ne servì come motivo per chiedere il divorzio e scappare con una ballerina mulatta assai avvenente. Ora vive felice in una qualche isoletta nel pacifico. Toni invece rimase impassibile sul posto, minimamente infastidito da ciò che accadeva intorno a lui e con l'uniforme da gala perfettamente in ordine perchè ad un soldato è vietato sporcarsi. Il Presidente riportò solo ferite lievi e l'indomani tornò al lavoro più felice che mai. Infine, Babbo Natale rimase miracolosamente illeso, ripensò alle beffe che aveva subito quella sera e allora, solo allora, cominciò a piangere in silenzio e con grande dignità.



    E ora qualcosa di più serio. Ecco la mappa che mostra i domini dell'impero Ceco-Austro-Ungarico e dei suoi alleati:

    Cecoslovacchia-conquiste 1936-1964.jpg

    Infine, cosa senz'altro più importante... voglio fare i miei ringraziamenti a chi mi ha seguito da quando ho cominciato a scrivere a questo AAR (giugno dell'anno scorso, un record di pigrizia senza precedenti!). Mi scuso per la lentezza esasperante con cui postavo gli aggiornamenti, ma di più non si poteva fare.
    Bene, tutte le cose belle finiscono, e anche a questa sconclusionata avventura occore mettere la parola

    FINE
     
  9. Pinky

    Pinky

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    a quando la crisi dei missili di cuba?
     
  10. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Mi viene da pianagere. Non posso trattenermi.
     
  11. Zio Adolf

    Zio Adolf

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    Non ci sarà mai!!!! Cuba è rasa al suolo dalla potenza delle atomiche!!:contratto:

    Anche a me!:piango: Piangi pure, ma citando "in silenzio e con grande dignità".
     
  12. Zio Adolf

    Zio Adolf

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  13. crew

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    bello!, complimenti, aar avvincente e mi hai fatto fare un sacco di risate... :)
     
  14. Zio Adolf

    Zio Adolf

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    Grazie l'ho fatto solo per voi!:cautious:
     
  15. Fabio95

    Fabio95

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    Nonostante sia poco attivo da un po' qui ho letto questo AAR da quando è stato iniziato. Commozione altissima. E non sono uno a cui piace leggere gli AAR :asd:.

    Ho apprezzato molto lo stile narrativo; complimenti, sia per la partita che per il resto
     

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