PREMESSA Anno 1399, il mondo conosciuto attraversa un momento di relativa calma politica, in europa Inghilterra, Francia e Castiglia non combattono ormai da molto tempo, in medio oriente Impero Ottomano, Orda D'oro e Impero di Timurid non hanno avversari degni con i quali scontrarsi, mentre in estremo oriente la contrapposizione fra Ming e Giappone non produce altro risultato che uno stallo diplomatico. Ma è anche in questo momento che sembra iniziare a soffiare un vento nuovo, un vento di cambiamento proveniente dall'India, dove piccoli e grandi stati, una volta arrendevoli dinnanzi a qualunque aggressore, ora iniziano a capire che possono combattere per qualcosa di importante, talmente importante da cambiare per sempre la storia non soltanto della regione, ma di tutto il mondo!!!! HARIHARA II (1399-1409) Quando nel 1399, in età ormai avanzata, sale al trono del Vijaynagar, trova un paese governato da una monarchia dispotica, da sempre di fede unicamente induista, con un esercito che all'attivo può contare solamente 4.000 unità e una marina di sole 4 navi da trasporto. Ma la sua volontà di cambiare le cose, di avere per sempre riconosciuto il suo nome nella storia e con il suo quello del paese di cui fa parte, lo portano a riformare il paese. Il potere viene centralizzato maggiormente nelle sue mani, viene emanato il "RELIGIOUS SECTS" con il quale si ammette un accettazione nazionale maggiore di religioni heretiche quali buddismo, confucianesimo e shintoismo, ma soprattutto viene ingrandito il numero di effettivi facente parte dell'esercito e della marina. Questi cambiamenti, uniti alla volontà di riprendersi quelle regioni già in passato facenti parte del regno, portano alla dichiarazione di guerra nei confronti di Mysore e Travanacore. Entrambe le guerre combattute con alla guida dell'esercito proprio Harihara II, vengono vinte e agli sconfitti imposta la pace, con conseguente annessione delle regioni di Calcutta e Bangalore e vassalizzazione forzata di entrambi gli stati. Harihara II muore pochi anni dopo, lasciando il suo paese e il suo successore con una grande missione per il futuro e una frase: "L'UNIONE DELL'INDIA è IL BENEFICIO DI CUI I NOSTRI FIGLI GODRANNO, E IL LORO BENEFICIO SARA IL NOSTRO SACRIFICIO". SRIRANGA I (1409-1415) Il figlio di Harihara, continua il disegno programmatico del padre in ogni suo punto, alla guida del suo esercito, sbaraglia gli eserciti del Deccan a più riprese, conquistando 2 province entrambe di fede musulmana; ed è proprio a causa di questo, che in seguito ad una rivolta scoppiata proprio in queste terre, nel tentativo di sedarle, a capo del suo esercito, trova la morte. RAMA I (1415-1421) Sale allora al trono il fratello, che per convenienze politiche e un casus belli fornito dalla morte del fratello, impugna l'arma della vendetta e scaglia i propri uomini nella conquista di altre 3 regioni musulmane. Anche lui come il fratello però, trova la morte in battaglia, e per sempre verrà ricordato per la crudeltà e brutalità con le quali sconfiggeva il nemico. VIRANARASIMHA I (1421-1453) Figlio di Sriranga I, quando sale al potere ha solamente 20 anni, ma le sue idee sono ben delineate e chiare a tutti fin dai primi giorni di regno. Dopo aver visto la morte del nonno, del padre e dello zio in battaglia, anche su consiglio dei propri uomini fidati, decide che non comanderà direttamente sul campo di battaglia le proprie truppe, evitando così che avvenga un cambio di regnante ogni poco tempo destabilizzando il paese, poi in seguito a innovazioni nel campo delle tecnologie difensive, fortifica tutte le capitali delle proprie regioni, fornendo maggiori investimenti nello sviluppo tecnologico del paese ed infine si circonda di uomini di corte di indubbie capacità, dai quali riceverà tanti benefici, primo fra tutti mantenere la reputazione del paese sempre rispettabile. è sotto questo vento di innovazione che la spinta bellica raggiunge traguardi inaspettati e gloriosi; infatti durante il suo lungo regno, si registrano ben 4 guerre tutte vittoriose, dalle quali si annettono ben 14 nuove regioni, in gran parte di fede indù ed inoltre l'annessione pacifica di 2 stati vassalli. Durante il suo regno l'estensione complessiva dei possedimenti raddoppia, l'esercito raggiunge le 35.000 unità e la flotta 15, senza contare che le entrate nazionali subiscono una brusca impennata e le ricerche tecnologiche si allineano a quelle dei paesi più importanti della regione. RAMA II (1453-UNIFICAZIONE INDIANA) Succeduto alla morte del padre, prosegue seguendo le linee guida del predecessore. Sotto di lui cadoni tutti i piccoli e medi stati induisti della regione, fra i quali Gakwar, Kandesh, Oudh, Gondwana, Rajahasthan e Bihar, tutti annessi, alcuni con la forza, altri diplomaticamente dopo essere divenuti vassalli. Tutte e 7 le guerre che combatte il suo esercito, sono vittoriose e nonostante come il padre non guidi i suoi uomini in battaglia, tutte vengono definite come brutali e trionfanti; è però sotto la sua guida che si registrano le prime tangibili avvisaglie di ostilità, è infatti in questo periodo che stati come gakwar prima, assam dopo, ma soprattutto la fiorente Persia, decidono di impugnare le armi di propria volontà contro Vijaynagar. Rama II infatti ha sottovalutato nel tempo il danno di reputazione che ha subito il suo regno, così come era preso dalle battaglie, si è visto anche scoppiare rivolte su rivolte in seguito all'allargamento indiscriminato dei propri confini; ma la sua reazione è immdiata e infatti nel tentativo di riparare il tutto, decide di supportare l'"HARIDASA MOVEMENT", atto a far calare le tasse in tutto il paese e fornire quindi più stabilità ad esso, stabilità che viene ulteriormente incrementata con l'adozione della prima idea nazionale proprio rivolta a questo scopo. Grazie a questa pronta reazione raggiunge i suoi obiettivi e in seguito all'annessione del suo ultimo stato vassallo, raggiunge anche l'obiettivo che suo padre e i suoi predecessori si erano prefissati prima di ogni altro....l'INDIA è finalmente UNITA!!!!!!!! (Fra un pò di tempo il continuo della storia.........)
ahahah ci proverò.... no apparte gli scherzi credo ti sia confuso, non ci ho messo 50 anni, l'unificazione è avvenuta nel 1481 ed è facilitata rispetto ad altre perchè ti basta possedere quelle province e non averci necessariamente il core....
L'ASCESA INDIANA (seconda parte) INDIA (1481-1553) Avvenuta l'unità indiana, gli aspetti che accomunano questa nuova e giovane nazione con il vecchio regno da cui proviene sono molteplici, la forma di governo, una monarchia dispotica, la religione, per lo più indù, ma anche una piccola accettazione di shintoisti, confucianisti e buddisti, ma soprattutto l'uomo che per primo ne sarà regnante, quel RAMA II ultimo re di Vijaynangar. POLITICA INTERNA Già a partire dalla sua formazione, però, sono anche molti gli aspetti che mutano, primi fra tutti quelli dovuti all'unificazione stessa, il potere si accentra nelle mani del regnante, creando una tassazione base imponibile molto più alta rispetto al passato, tutte le province facenti parte del blocco unitario, divengono province nucleo della nazione, favorendo una stabilità iniziale molto alta del paese ed unico e solo problema riscontrabile è quel piccolo debito di reputazione ereditato dal vecchio regno. Con queste premesse di solidità, negli anni i cambiamenti sono minimi e mirati, ad esempio, si punta ad un miglioramento della qualità dell'esercito rispetto alla sua grandezza, anchè perchè il numero di effettivi dopo l'unificazione è già veramente alto e ammonta a circa 100000 unità, l'economia è la prima in fatto di guadagni di tutto il sud est asiatico, superando quelle dei colossi Ming e Persia e particolarmente incoraggiante è la fioritura di consulenti di corte in ogni ambito, dal comparto finanziario a quello militare. Fatto degno però di menzione, avviene durante la reggenza di KOCHERLI RAMAN I (terzo re d'india), che nel 1532, in seguito a ricerche tecnologiche nel ramo produttivo, da il via alla costruzione imponente su larga scala di "workshop", termine con cui vengono chiamati dagli europei, questi laboratori, che hanno la funzione di aumentare i guadagni provenienti dalla tassazione; e lo scopo è raggiunto visto che i ricavi vengono aumentati di circa il 40% su scala nazionale, senza contare il grande prestigio, che la grandezza dell'opera ha portato all'india, prima e fino a quel momento unica nazione asiatica a dotarsi di tecnologie europee. POLITICA ESTERA La necessità di riparare il danno di reputazione ereditato e la mancanza di obiettivi nel breve termine, fa si che inizialmente l'India se ne stia molto abbottonata nei propri confini, così come è presa dalle riforme interne. Riforme interne che come abbiamo visto toccano anche l'esercito, ma in particolar modo la marina, unico comparto rimasto fino a quel momento praticamente invariato, dove con l'introduzione di un nuovo vascello da guerra, la caracca, vengono cambiati quelli che erano sempre stati i canoni della flotta; con la loro massiccia costruzione si arriva ben presto alla costituzione di una flotta da 50 unità, tra caracche, galee e trasporti. Fatto ciò, si assiste però ad un fatto senza precedenti nella storia di questa regione, infatti con il passare del tempo, all'interno di molti paesi confinanti, quali Buthan, Khorasan, Nepal, Kashmir, Sindh, Manipur, Punjab e Ceylon, si assiste alla progressiva comparsa di province nucleo indiane; Fatto insolito, ma sicuramente molto interessante, che fornisce all'india quei casus belli necessari ad attaccare tali paesi; ma a testimonianza che l'India è diversa rispetto al precedente regno e che non vuole pagare con danni alla propria reputazione, annessioni incontrollate, decide di vassalizzare gran parte di questi, procurandosi così anche un buon numero di stati satelliti alleati. Degna di mensione, è comunque l'infame attacco di cui l'India è vittima nel 1520, quando presa da operazioni militari nel Manipur, contro i Ming, nell'est del paese, viene barbaramente attaccata ad ovest dalla Persia, che dopo un'iniziale avanzata, viene respinta e poi sconfitta dalla truppe indiane, che firmano col nemico anche una pace vittoriosa, annettendosi due province. Purtroppo però la Persia è ben lontana dall'essere in pace e dopo i suoi continui e scellerati tentativi di destabilizzare il paese indiano con il suo lavoro di intelligence, è l'India stessa a decidere di impugnare le armi, e forte della stavolta preparazione iniziale, sbaraglia a più riprese l'infame Persia, costringendola, anche dopo aver scatenato al suo interno rivolte nazionaliste, alla resa, che porta all'india altri 3 territori, ma soprattutto fa proclamare l'indipendenza di Baluchistan e la riunione di alcune province con Khorasan....HUMAYUN ZALIM SHAN I (secondo re d'India) parlando ai suoi sudditi nella piazza della capitale, commenta così la resa Persiana:"il gigante dell'ovest che più volte ha alzato la voce contro di noi è stato ammutolito e mai più oserà contro di noi!!!! questo sià un monito a chiunque provi a mettersi contro l'INDIA!!!!" Dopo gli affari militari, è però di immensa importanza affermare che dopo essere diventata ormai la prima potenza asiatica, l'India non si ferma qui, infatti HANMOHAN I (quarto re d'India) appena salito al trono nel 1533, cambia per sempre la politica estera del paese prendendo la decisione di adottare come seconda idea nazionale, la "ricerca per il nuovo mondo"; ora anche l'India è una potenza coloniale, testimoniata dalla fondazione della prima colonia in quella che sembra essere un'immensa distesa di terra a migliaia di chilometri a sud-est dell'india....il suo nome?? Weipa.... (ci sarà ancorà un continuo?? boh ancora non si sà....)