IV Novembre festa dimenticata??

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da cecco, 31 Ottobre 2011.

  1. cecco

    cecco

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    Come no....è uno dei miei film preferiti, improponibile e moooolto politicamente scorretta la tua provocazione TFT, però mi sento molto vicino alle cose che hai detto tu sul 4 novembre
     
  2. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Mah, nessuno dice che fossimo più liberi sotto il Fascismo, ma almeno il Fascismo ha saputo coinvolgere di più gli italiani nell'idea di nazione, mentre i democristiani sono da anni che se ne fregano dato che sono amiconi del Santo Padre e di recente pure della Lega Nord. E non ditemi che quelli che abbiamo oggi al potere non sono democristiani.

    4 Novembre: Vittoria dell'Italia contro l'Impero Austriaco.
    25 Aprile: L'Italia viene sconfitta dagli Alleati.

    Non mi sembra molto difficile scegliere.
     
  3. Lister

    Lister

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    REPUBBLICHINI, non repubblicani... stufi di donare, probabilmente, più alla wehrmacht che ai partigiani, forse sbaglio

    Trieste: sotto gli asburgo si stava bene. Vi era la borghesia filo asburgica, quella dei funzionari, e vi era quella pro italia. Ma il grosso, il popolo, era neutro... certo è che ufficiali italiani sotto l'austria non combattevano sul carso nè, tranne rare eccezioni, nell'imperial-regia marina, ma in galizia (come il mio bis-nonno)
    Nazario Sauro. è un simbolo, non ce ne sono stati tanti...
    Infine, il tripudio di tricolori, si era nel tardo 18, molto, molto, molto inoltrato, sul carro dei vincitori è facile saltare, ma non si possono negare che sopite spinte nazionalistiche vi erano...

    Non è che il pelatone non fosse pappa e ciccia con i preti...
     
  4. TFT

    TFT

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    Repubblicani, era una repubblica--> repubblicani!
    Mha su in Valtellina si diceva sempre che il soldato tedesco di ruba da mangiare, il partigiano ti ruba la casa. Di fatti moltissimi malfattori approfittavano dell'appellativo partigiano per andare nelle case della gente, stuprare un po' e confiscare il terreno. Molti terreni sono ancora in mano ai discendenti di quei maiali. Ma scusa, sto generalizzando, sicuramente moltissimi erano devoti alla loro idea non hanno mai fatto male a nessuno, combattevano per la libertà, sparavano solo ai cattivi ecc.

    Trieste, sotto gli Asburgo si stava bene, scusa ma non mi sembra un dato concreto. Si certo c'era il solito gruppo di borghesi filoasburgici che stava bene, daltronde se sei borghese in Congo stai bene comunque no?
    Ma scusa hai appena detto che il popolino era neutro, allora chi glielo fa fare di restare con l'Austria. Che gli ufficiali poi andassero tutti in Galazia ne dubito, era pieno di italofoni sul fronte occidentale, non penso che un gruppo di 3000 italiani avessi 10 comandanti che parlavano solo il crucco.
    Sul carro del vincitore. La guerra è stata molto in sospeso fino alla fine, poi immaginati la propaganda asburgica, non penso che fossero tutti certissimi che nel 18 l'Intesa stesse stravincendo
     
  5. feste

    feste

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  6. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Vero, ma non ai livelli dei democristiani.
     
  7. Panzer

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    A mio parere il 4 novembre è una data giusta da ricordare, non tanto per la vittoria o altre celebrazioni, ma semplicemente per non dimenticare chi fu costretto a combattere (e morire) in una guerra orribile...
     
  8. Lister

    Lister

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    per la storia sono repubblichini. Comunque, come giustamente hai detto, è facile generalizzare: es. nel duro inverno 44 in montagna vi erano poche migliaia di partigiani, il movimento era ridotto all'osso... nelle giornate finali, aprile-maggio, se ne contavano varie CENTINAIA di migliaia, perciò è ovvio che vi erano molti arrivisti, gente che cambiò casacca all'ultimo (spesso i più feroci, per dimostrare la loro "devozione" alla causa), delinquenti... ma questo, purtroppo, è fisiologico quando vi è un simile aumento numerico...
    Idem per i combattenti di Salò: vi saranno stati idealisti così come delinquenti e assassini... poi, e qui si entra nel personale, gli ideali per cui combattevano erano differenti...

    ok, ma chiunque sia andato al potere in Italia è sceso a patti con la chiesa... intendevo questo... quindi, di ingerenze esterne, nell'italianissima italia del duce ce ne erano, eccome...
     
  9. Lister

    Lister

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    Non sono un esperto di economia e sociologia, ma è risaputo che Trieste, unico grande porto dell'impero asburgico, era una città ricca e opulenta... Il discorso popolo: siamo a inizio 900, nelle classi borghesi/agiate era radicato il concetto di nazionalismo, appartenenza a una patria (austria o italia che fosse), riguardo le classi più povere, forte invece era il concetto di classe... ad esempio, sempre a Trieste, vi erano, storicamente, dei quartieri operai rossi, gente dell'arsenale e portuali, perciò per la gran parte della popolazione (attiva politicamente, quindi, comunque, una minoranza del totale, era più forte il concetto di classe che di nazione; con tutte le eccezioni del caso, ovviamente).

    Discorso ufficiali: era prassi antica dell'impero asburgico "spostare" le unità lontane dal proprio paese d'origine (emblematico è stato il divieto all'ungheria di mantenere proprie truppe nei propri confini). La marina evitava di arruolare ufficiali italiani (o di lingua italiana), infatti il grosso erano tedeschi, ungheresi, o balcanici... idem per l'esercito, si tendeva a mandarli altrove...
    la lingua ufficiale era il tedesco, poi l'ungherese (per i reparti ungheresi era divenuta la prima lingua), per le altre minoranze: tedesco e lingua propria, ma in second'ordine... spero d'essermi spiegato... ti consiglio, per capire a fondo le dinamiche interne all'esercito austriaco un libro pubblicato dalla libera editrice goriziana, collana LEGuerre, l'esercito di Francesco Giuseppe, di Rothenberg

    riguardo le manifestazioni di italianità alla fine della guerra: in tutti i porti dell'impero era palese che l'austriaungheria stesse sparendo, sulla flotta vi erano consigli nazionali o soviet, gli operai tedeschi (della germania) così come marinai e soldati venivano spediti a casa, mancava la disciplina, reparti si ammutinavano e tornavano a casa per difendere le proprie frontiere... in prima linea la situazione era un po migliore, ma l'esercito campale era ben lontano da trieste... non dico che non ci volesse coraggio a sventolare il tricolore, ma farlo nel 1917 significava pena certa, in quel momento no...
     
  10. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Comunque io non stavo parlando di quello.
     
  11. Vestinus

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    straquoto
     
  12. Enok

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    Erano differenti anche tra gli stessi partigiani, come qualcuno ha già ricordato in questa discussione.

    Vedi eccidio di Porzus.

    @Vestinus
    Contributo interessante alla discussione, il tuo.
     
  13. Vestinus

    Vestinus

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    sei sarcastico per l'ultimo quoto oppure normale commento di pag.2?
     
  14. Lister

    Lister

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    Mi sono espresso male: il motivo di fondo del movimento partigiano, liberare l'Italia, è, a mio modesto parere, sicuramente più meritevole di quello dei combattenti di Salò... Ma queste sono opinioni proprie di ciascuno di noi...

    Su Porzus: atto da condannare senza se e senza ma, però, più che interno alla resistenza italiana era legato alla situazione Italia-Jugoslavia... di atti simili, per fortuna, infatti non ce ne sono stati
     
  15. Karel Van Egmond

    Karel Van Egmond

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    Giuridicamente la nostra costituzione è nata dai movimenti antifascisti di tutte le idee(anzi la costituzione si basa sull'antifascismo in un certo senso)....dai comunisti alla dc,dai liberali ai monarchici...
    Il 25 aprile deve esser ricordato come fondamento del nuovo stato di diritto democratico e liberale...ora non voglio far propaganda ma mi vien da ridere se non da rimproverare chi rigetta certi elementi solo perchè avevan idee filosovietiche(ovviamente meglio esser alleati dell'america che diventare satelliti russi ma oggi sentir parlare da molti che i comunisti sono il "Male assoluto" mentre eran tra i padri costituenti è un'affronto alla costituzione,è come se io dicessi che la dc è il male solo perchè non mi piace un'idea di partito di ispirazione religiosa)....pure loro han costruito il nuovo stato e dato parte alla costituente.
    I repubblichini non han avuto parte nella nuova costituente ergo non li considererei come parte del nuovo stato(non per ideologia ma proprio per mancanza nella costituente).
    Riguardo alla guerra civile...l'italia ha subito una guerra civile alla fine del conflitto...grandi scrittori come calvino lo dissero...molti infatti stan rivalutando la guerra di liberazione italiana acccostandola sempre più a una guerra civile(come infatti è stato).
     
  16. Lister

    Lister

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    quel fior fiore di storico che è pansa? :)

    sul binomio guerra di liberazione - guerra civile il discorso è molto lungo e complesso... io penso che guerra civile significhi altro... però è vero che elementi di guerra civile il nostro movimento di liberazione li ha avuti
     
  17. Karel Van Egmond

    Karel Van Egmond

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    no pansa non lo considero un grande scrittore(anzi non lo considero proprio)....ci son stati però scrittori che con rigore scientifico han affrontato la dicotomia guerra civile- di liberazione ,ora non ricordo i nomi ma ci furono.
    Cosa pensi che sia guerra civile?
     
  18. Lister

    Lister

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    su pansa ti stra-quoto

    guerra civile, per come la vedo io, è una guerra, interna a un paese, dove si affrontano un potere costituito (con una sorta di legittimità) con un potere emergente (anch'esso, parzialmente, legittimato, quanto meno dal seguito che ha). Si ha la guerra e uno dei due poteri, per mano dell'altro, soccombe.
    Esempi di guerra civile sono, per me, la Vandea rivoluzionaria, la Russia bianca vs la rossa, unionisti contro confederati.

    In Italia la situazione era diversa.
    C'era un'occupazione straniera, causa scatenante dalla resistenza, e vi era un potere, al nord, con pochissima legittimazione, se non le baionette tedesche. E poi sì, italiani combatterono contro italiani, ma i repubblichini erano "al soldo" dei tedeschi...
    Potrei dilungarmi oltre, ma spero di essermi spiegato... vi erano elementi da guerra civile, ma non si può sostenere, per come la penso io, che la lotta di liberazione sia stata una guerra civile...

    Per i fatti di fine guerra: io non giustifico uccisioni e saccheggi, però bisogna anche ricordare che molti crimini perpetuati da partigiani alla fine del conflitto sono stati posti in essere da persona che erano diventati "partigiani" solo quando si era sicuri della propria vittoria... saltare sul carro dei vincitori, e, io sono convinto che fossero sicuramente i più feroci... perciò più che guerra civile io parlerei di vendetta politica (giusta o sbagliata?)
     
  19. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    Non ho letto tutte le 6 pagine di discussione, però vorrei solo dire che anche qua a Padova, dove è stato firmato l'armistizio (villa Giusti è a 5 minuti da casa mia) a parte qualche celebrazioni solite con i politici non si faccia niente per il 4 novembre.
    Tra scioperi, feste patronali, festa del lavoratori, i morti, i vivi, immacolate concezioni, feste di repubbliche, monarchie ed imperi, feste di liberazione et simili non credo che una festa in più possa essere un problema. Oltretutto se in questa data l'unità d'Italia è stata realmente completata...
     
  20. metalupo

    metalupo

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    Forse mi sono perso qualcosa.
    Perchè state menzionando la Repubblica Sociale ed i Partigiani?
    Il 4 novembre del 1918 è finita la 1° guerra mondiale, non la 2° Guerra Mondiale.
     

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