Impressiona leggere i dati e scoprire come la Germania ebbe il suo picco di produzione nel 1944, quando ormai la vittoria della guerra era già assegnata. Perchè la Germania non raggiunse da subito questi livelli e attese invece 4 anni di guerra? :humm:
Perchè quell'"economia di guerra" si può attuare solo avendo a disposizione qualche milione di schiavi a perdere, ergo...
La Polonia era tedesca dal 1939. La Francia dal 1940. Gran parte della Russia dal 1941. Un po' di tempo l'hanno perso comunque.
Bè credo che Hitler almeno nella prima fase credeva nella sua blitzkrieg ed era convinto di arrivare alla pace in tutta fretta, che vantaggi avrebbe avuto mobilitare l'intera macchina economica tedesca a servizio di una guerra che era "vinta in partenza" ? Poi per come si sono messi gli eventi ha dovuto muoversi per allertare l'intera Germania a servizio della macchina bellica.
Avevo letto in forum che nell'inverno 1940-1941 Hitler smobilitò parte della Wermacht con Barbarossa alle porte. Conduzione della guerra assolutamente con zero visione strategica, un po' come gli americani.
Perchè aumentare la produzione bellica, ossia dell'industria pensante, vuole dire ridurre quella destinata ai beni di consumo; Hitler temeva che così facendo avrebbe perso il consenso che il partito godeva. Per quanto riguarda i territori occupati invece, è vero che fornivano ulteriori capacità industriali, ma è anche vero che queste in buona parte venivano assorbite dall'impegno per difendere e controllare i territori stessi.
Ma veramente non c'erano proprio le risorse per spingere di più la macchina bellica tedesca nei primi anni di guerra, gli mancava l'acciaio, gli mancava l'energia e gli mancava un mercato da cui foraggiarsi di valuta, una volta che ha ottenuto tutto questo allora i numeri sono cresciuti di brutto. Ma non è che non ci avessero pensato prima, anzi, il miracolo degli armamenti di speer alla fine è solo un miglioramento della gestione di un progetto già avviato anni prima. Gli schiavi hanno perlopiù permesso di avere più soldati a disposizione, non di spingere l'economia, in un'epoca moderna è la tecnologia che spinge l'economia, non la massa di forza lavoro senza specializzazione ne istruzione. Un trattore alimenta 40 persone per un anno, un contadino con la zappa ne alimenta 4 (lui compreso). Sul fatto che non abbiano sfruttato le industrie dei paesi occupati... Ma veramente ci hanno investito milioni di marchi, con risultati disarmanti, esempio lampante è l'industria aeronatica in francia, nonostante ci avessero investito capitali per la riconversione verso le linee di produzione dei velivoli tedeschi alla fine quelli che venivano assemblati erano una miseria, senza contare il rischio sabotaggi. La smobilitazione dell'agosto 1940 è logica, perchè dovrebbe essere una mancanza di visione strategica ?? Anzi... Visto che i soldati tedeschi avevano un lavoro prima di venire arruolati, il fatto di rispedirli a casa voleva dire ridargli il posto e farli produrre anzichè consumare a vuoto in una caserma, sopratutto quando si aveva accesso alle risorse immagazzinate da ben 3 nazioni industrializzate nei loro territori metropolitani.
Il discorso riguardo gli schiavi è erroneo. Permisero semplicemente una mobilitazione totale della forza lavoro maschile. Ma la maggior parte di loro (gli schiavi) non erano operai specializzati, e il loro apporto alla produzione fu delterio essendo meno produttivi degli operai tedeschi (i prigionieri russi in particolare). Come ha detto bene Gy mancavano le risorse. La conquista dei vari paesi influirono per lo più sulle scorte di materie, ma non sulla produzione di esse. Riconvertire o far ripartire una miniera o un'industria di un paese occupato è qualcosa che richiede tempo. Il perché, poi, del '44 ha anche un motivo militare. Nel '41 perché c'era bisogno di mobilitare l'intera industria quando la Francia, il Belgio e l'Olanda erano state conquistate in un mese e mezzo, la Polonia in 3 settimane e nel giro di due mesi erano alle porte di Mosca? Non aveva senso, i successi militari rinviarono e, soprattutto, non resero necessaria una totale mobilitazione dell'industria bellica all'inizio della guerra.
La produzione bellica tedesca del 43 e del 44 sono frutto di una situazione eccezionale che richiese sforzi e sacrifici eccezionali, è impensabile che in una situazione normale si possa spremere fino a quel punto la nazione, e ciò fu possibile solo perchè la nazione stessa rischiava la sua esistenza.
Sono d'accordo, non c'era alcun motivo (nel periodo iniziale della guerra) di incrementare la produzione...
Quando fai una guerra non puoi convertire tutta la tua industria a industria di guerra, significa gettare la nazione in un tritacarne. Proprio banalmente se fai soltanto cannoni e non estrai ferro, non dai da mangiare ai tuoi ecc l'economia collassa. Nella prima guerra mondiale la Francia e l'Inghilterra (ma anche nella seconda) sono riusciti a convertire quasi tutta la produzione in economia bellica perchè avevano un impero immenso da cui attingere schiavi e risorse e, fatto moooolto più rilevante, perchè c'era un simpatico omino con un buffo cappello ed un dito accusatorio che vendeva beni di consumo a quelle nazioni che non potevano produrlo, ovviamente a prezzi maggiorati. Di fatti gli USA non hanno fatto praticamente niente per mobilitarsi all'economia di guerra che io sappia e conta che sono entrati con 4 anni di ritardo in Europa (discorso diverso nel pacifico). Il guaio è che alla Germania che vendeva le merci? Nessuno! Quindi doveva continuare a prodursela da sè.
Che non è prettamente vero ciò che hai detto. Cioè, è vero, ma non del tutto. Così come ho sbagliato io nel mio vecchio post. Gy aiutami, la mia memoria è quella di sempre e Tooze non mi va proprio di riaprirlo ( ), ma i tedeschi già dal 40-41 spinsero per un deciso aumento della produzione (fattore che ha portato al boom tra il 43 e il 44), con le basi già messe ante guerra (compresa la pericolosa stagnazione del '39), giusto?
Il 39, comunque, è l'esempio emblematico dei limiti della Germania: mancanza di valuta estera e mancanza di materie prime (le seconde la conseguenza della mancanza delle prime).
I Tedeschi spinserò al massimo la produzione bellica fin dal '39 ma i meccanismi che fanno funzionare l'economia ed il controllo che lo stato ha su questi meccanismi non sono come in HOI3...!! (Cioè non è che Hitler poteva uscirsene con un decreto dove scriveva: d'ora in avanti forza tutta con i cannoni e basta con i beni di consumo! Semplicemente non funziona cosi.)
non potevano spingere al massimo la produzione bellica perchè non avevano le risorse per farlo, basta vedere come spostavano da una parte all'altra le forniture di acciaio nel '38-'39 e come fosse comunque critica la situazione delle munizioni all'inizio della guerra. in pratica avevano il potenziale per produrre volumi molto superiori ma non le materie prime e l'energia, una volta ottenute le materie prime il roblema diventò strutturale, l'industria tedesca poteva produrre ingenti quantità di "pezzi semplici" ma non aveva le strutture per assemblare i pezzi semplici e assorbire la produzione, questo perchè non avevano a disposizione le gigantesche catene di montaggio che avevano gli americani (o i francesi della renault per esempio), i pezzi semi assemblati andavano poi trasportati in altri centri per l'aSSEMBLAGGIO FINALE, come succedeva per i messershimdt (questo però fu anche un vantaggio nel '44 perchè la dispersione delle fabbriche parava in parte i bombardamenti alleati). spero si sia capito, ho ancora in corpo parecchio mirto
1. Mancanza di risorse e di valuta E' opinione oramai accettata che il principale motivo che spinse i tedeschi (che avevano programmato di dar fuoco alle polveri nel 1943 e non prima) ad anticipare al '39 l'attacco ad Est fu la fine della valuta estera nelle casse della ReichsBank; senza valuta estera non puoi comprare materie prime e vai in bancarotta. 2. Certezza della vittoria Sino all'autunno del '42 Hitler era più che convinto (nella sua mente obnubilata) che la vittoria finale fosse dietro l'angolo, per cui non ordinò di spremere come un limone l'economia tedesca, in quanto ritenuto inutile e pericolosissimo sul piano interno, col rischio altissimo di perdere il consenso del popolo e degli industriali. Facciamo un esempio pratico attuale: un demagogo continua a raccontare al suo popolo che tutto va bene, i ristoranti sono pieni, che gli unici problemi del paese sono i magistrati e l'opposizione comunista (quell'altro in Germania, diceva ebrei e comunisti) e tante altre fandonie simili, se ti fa una manovra da "lacrime e sangue" minimo lo fanno dimettere!!!; se un governante (persona universalmente riconosciuta come seria e competente) ti dice che stiamo per fallire e ti propina la stessa manovra t'incavoli ma l'accetti. Dopo tale data (anche grazie a Speer, che non era certo un tecnico della produzione, ma certamente una delle menti più geniali e lucide della Germania nazista) iniziò a vedere allontanarsi la vittoria e assieme alle notizie che trapelavano dai fronti in ritirata (malgrado la censura i bollettini di guerra parlavano di combattimenti in località occupate magari da un anno o due e anche un bambino dotato di un atlante geografico avrebbe capito che i tedeschi le stavano prendendo di brutto) potè spingere l'accelleratore sulla produzione bellica con risultati incredibili (vedasi produzione del '44), considerando che tra il dire e il fare ci volevano almeno 12-18 mesi. Gli inglesi, con l'avvento di Churchill, ebbero invece sin dall'inizio nozione del fatto che erano "cavoli amari", per cui sin dal '41 raggiunsero i massimi possibili di produzione (quella, ovviamente, che il loro apparato industriale permetteva); anche in questo caso 12-18 mesi dopo l'inizio della conversione industriale da economia di pace ad economia di guerra!