La vulgata, dalla storiografia ufficiale britannica sino a Churchill e alle memorie di Montgomery, per non parlare delle storie ufficiali australiane e neozelandesi, sostiene che il maresciallo britannico nella battaglia decisiva abbia fintato un attacco a sud (contro la Folgore, per intenderci, e il resto del corpo d'armata) e poi uno decisivo, che ebbe successo, a nord. Persino gente critica con Montgomery come Barnett condivide questa posizione. Dall'altra parte, a partire da Dominioni, la tesi è che Montgomery abbia provato un attacco a tenaglia, infranto a sud, trasformato poi, ex facto, dai vincitori, in un attacco vincente e in una finta. Quale è stata la verità? Abbiamo prove a sostegno dell'una o dell'altra? Seconda questione a margine: come mai, dal fantomatico bollettino sovietico che riportava che "solo il corpo d'armata alpino era invitto in terra di Russia", sino all'altrettanto fantomatico ordine di reimbarco delle truppe americane in Sicilia, sventato solo dai cannoni delle corazzate d'appoggio, tanti "miti" sulla guerra italiana che nessuno sembra riuscire a provare?
Gli inglesi, giustamente dal loro punto di vista, erano maestri nel manipolare i bollettini militari e nel riscrivere gli eventi bellici. Tutto rientrava nello sforzo bellico: non dare mai al nemico un appiglio o un'informazione negativa per gli inglesi. Poi visto che la storia la scrivono i vincitori soprattutto se si tratta di personaggi bizzosi come Montgomery allora ci sta che nello scrivere le proprie memorie si trasformino gli insuccessi in abili stratagemmi. Se non sbaglio Monty fece così anche nel descrivere il disastro di Market Garden trovando altri capri espiatori a cui dare la responsabilità dell'insuccesso. Tornando ai bollettini militari anni fa leggendo un libro mi colpì la comparazione degli stessi eventi navali data dai bollettini italiani ed inglesi. Rimasi colpito da come quelli italiani fossero, tutto sommato, potati dell'inevitabile retorica mussoliniana, più vicini al reale accadimento dei fatti di quanto non lo fossero quelli inglesi. Sempre diversi anni fa mi ricordo di aver letto un articolo, forse su Storia Illustrata, che riportava come di decine di unità minori della Royal Navy sicuramente affondate dall'Asse non venisse data notizia neppure nella documentazione ufficiale di fine guerra.
L'unico avvenimento su cui posso dire qualcosa di affidabile è lo sbarco americano in Sicilia, a Gela. In sintesi, Emilio Faldella dice che esiste un ordine di reimbarco, mentre secondo l'US Navy esso non esiste. A parte che la questione mi pare che rivesta un'importanza marginale, credo che se l'ordine fosse esistito allora il reimbarco ci sarebbe stato, e invece non ci fu mai nessun reimbarco e neanche evidenze di preparativi per un reimbarco. Poi magari Patton ci avrà anche pensato, ma come potremmo saperlo? Davanti a Gela ad ogni modo niente corazzate. Gli altri non li conosco, ma non certo quelli riguadanti gli scontri aeronavali, o avremmo affondato due volte la RN al completo.
E' un libro letto almeno venti anni fa e al momento non mi ricordo neppure il titolo, ma parlava proprio della guerra navale del mediterraneo. Al termine dei vari capitoli erano riportati i bollettini di guerra italiani ed inglesi che commentavano l'episodio descritto e nonostante gli anni passati mi ricordo che rimasi colpito per la maggior precisione, con il senno di poi, dei bollettini italiani rispetto a quelli inglesi. Magari nelle vacanze cercherò di ritrovare il libro. Ripeto, per me i bollettini non sono altro che un'arma propagandistica e quindi non mi scandalizzo qualunque boiata, da qualunque parte in campo sia stata detta.
Vediamo... Le battaglie navali del Mediterraneo nella Seconda Guerra Mondiale di Arrigo Petacco? Se è quello, puoi pure buttarlo nella spazzatura.
Quello che importa non è che si tratti di un libro di storia scritto a conflitto concluso, ma che riporti correttamente i bollettini stessi, come detto nelle vacanze mi metterò alla sua ricerca.
Potrebbe essere quello di Petacco, ma non ci metterei la mano sul fuoco, come detto del libro non mi interessa la validità di quanto scritto, ma se ha riportato correttamente i bollettini dell'una e dell'altra parte. Poi, a parte questo, può pure scrivere qualunque boiata gli pare.