Insorgi! - Stati Uniti d'AmericAAR

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Mac Brian, 31 Agosto 2012.

  1. Mac Brian

    Mac Brian

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  2. Mac Brian

    Mac Brian

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    PREMESSA

    Benevenuti al mio primo AAR da oltre un anno (o forse due). In questa partita come (forse) avrete già intuito ho intenzione di portare alla liberazione (e all'espansione) gli adorati/odiati Yankee.

    I più attenti di voi avranno già notato che la timeline presenta qualcosa di strano; per questo AAR utilizzerò infatti l'ultima versione del MEIOU mod disponibile ora (la 5.4) che allunga la timeline fino al 1856.

    Mi scuso già da ora con voi, sapendo che l'AAR procederà sicuramente a rilento, ma il mio obbiettivo principale è riuscire a portare a compimento la partita in modo verosimile, inoltre cercherò di "abbellire" l'AAR con immagini e eventi dell'epoca. Lo stile non l'ho ancora deciso, penso che sarà classico in terza persona.

    Detto questo, Buona lettura! (si spera)

    P.S: Grazie a ronnybonny per la risposta

    P.P.S: Per il titolo di mi sono ispirato a DAoS (che a sua volta penso si sia ispirato a una moda del forum paradox) spero non ne avrà a male.:approved:
     
  3. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    per il link prova a linkare il numerino in alto a dx del post (ad esempio su questo messaggio dovrebbe essere #3)

    Buon AAR, sono sempre divertenti gli USA
     
  4. Carlos V

    Carlos V

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    Bene! Ti seguo con interesse! :)
    Io con gli USA ci ho fatto uno dei miei primi AAR.
    Attenzione che gli stati europei sono diffidenti a combattere al tuo fianco ed anche quelli che si alleano con te non muovono un dito contro gli Inglesi (nemmeno in Europa), per cui temo che il grosso del "lavoro" sarà tuo. In bocca al lupo!
     
  5. Mac Brian

    Mac Brian

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    PROLOGO - 1. Una difficile convivenza
    Alla vigilia della Guerra dei Sette Anni (1756-1763), l'America del Nord è ormai, almeno nominalmente, completamente spartita tra le tre superpotenze dell'epoca: Il Regno di Spagna, Il Regno di Francia e Il Regno Unito di Gran Bretagna.
    800pxnouvellefrancemape.png
    Il Nord America prima del 1763
    Il conflitto, che per portata geografica e politica verrà poi definito come la prima vera guerra mondiale, è però pronto a rimescolare le carte in tavola. Da una parte dello schieramento le Tredici colonie inglesi, dall'altra il Québec e la Louisiana francesi. Oltre alla supremazia navale, la Gran Bretagna era però pronta ad ottenere anche la supremazia terrestre sul continente, grazie all'appoggio delle popolazioni locali, come le tribù irochesi e soprattutto di quello dei ricchi proprietari terrieri americani, che vedevano nelle sterminate pianure del Mississippi una grandissima possibilità di sviluppo. Tra questi vi era anche un giovane borghese di nome George Washington, che tuttavia partecipò con scarso successo alle operazioni militari inglesi e decise di concludere la sua parabola militare prima della fine del conflitto.
    527pxwashington1772.jpg
    Un immagine di washington in divisa
    Nonostante alcune battute d'arresto, l'esercito coloniale inglese ottenne numerose vittorie, come nella Battaglia di Fort William Henry. Il complesso di forti francesi venne sopraffatto dalle tattiche di guerriglia utilizzate dalle forze coloniali e dovette arrendersi nel Settembre 1762, dopo la Battaglia di Signal Hill.
    666pxthevictoryofmontca.jpg
    La guerra in Nord America si concluse ufficialmente il 10 Febbraio 1763 con la ratifica del Trattato di Parigi, in cui la Francia cedette il Canada alla Gran Bretagna e la Louisiana alla Spagna.

    Ora la Gran Bretagna era egemone nel continente Nord Americano, ma doveva fare i conti con una divisione culturale molto evidente : Franco-canadesi a nord, Americani al sud e indiani nelle riserve, tutti che reclamavano una maggiore partecipazione nelle politiche coloniali inglesi.


    northamerica176283.png
    Il Nord America dopo il 1763
     

    Files Allegati:

  6. Ciresola

    Ciresola

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    Ottimo fino qua, comunque non definirei la Spagna del periodo "superpotenza" era solo molto grossa :asd:
     
  7. Mac Brian

    Mac Brian

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    Ahahaha hai ragione, ma non potevo dire: ...Le due superpotenze e quell'altra nazione grossa :D
     
  8. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    per fare gli aar cerco di scegliere sempre stati che contengano le lettere 'ar', in qualsiasi gioco paradox :D
    cmq si, è una mania di paradoxplaza :D

    ..e buona fortuna!

    saluti
    DAoS
     
  9. Mac Brian

    Mac Brian

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    PROLOGO 2. Il Congresso Continentale

    Spesso ci si interroga sul perché le colonie americane abbiano deciso di slegarsi dalla madrepatria. Molti puntano il dito verso l’aumento eccessivo delle tasse sui beni coloniali, peraltro dovute da una cronica mancanza di fondi causata proprio dalla Guerra dei Sette anni, oppure viene chiamato in causa l’eccessivo irrigidimento delle tratte commerciali dalle piantagioni americane. Tutto questo portò infatti a una protesta molto accesa avvenuta a Boston il 16 Dicembre 1773 e che passerà alla storia come il “Boston Tea Party” dove la popolazione americana fece capire molto chiaramente a Re Giorgio III che non sarebbero più stati tollerate altri balzelli sulle esportazioni.
    bostonteaparty.jpg
    La protesta di Boston
    george3e.jpg
    Re Giorgio III
    Gli Americani avevano però ben altro per cui protestare, ciò che veramente era insostenibile per l’ormai sviluppata classe dirigente americana era l’impossibilità di essere rappresentati nel parlamento inglese e il rischio di non vedere mai concesso questo privilegio. I teorici di questo problema furono principalmente Benjamin Franklin e John Adams che in particolare ebbe a dire :”Non vogliamo essere i loro negri!”
    johnadamsb.jpg
    John Adams

    Una altra questione venne sollevata nei confronti dei territori delle ex-colonie francesi, che avrebbero dovute essere ceduti ai coloni americani, cosa che non avvenne mai. Per tentare di calmare le proteste il governo inglese cercò di bloccare il porto di Boston con l’inviò di un reggimento di giubbe rosse. Alla fine del braccio di ferro il governo inglese decise di fermare la stretta sulle esportazioni americane.
    grayc.jpg
    Le giubbe rosse entrano a Boston

    Cionondimeno nell’autunno del 1774, le 13 colonie, ad esclusione della Georgia, si riunirono a Philadelfia nel Primo Congresso Continentale, che rivendicò il diritto a una più ampia indipendenza amministrativa e boicottò le merci americane verso la Gran Bretagna. Ancora non si parlava di secessione, ma il fallimento del tentativo di mediazione di Franklin con il Re fece avvicinare pericolosamente questa possibilità e gli attacchi dei minutemen, la milizia americana, non facevano che soffiare aria sul fuoco.
    battleoflexingtonandcon.jpg
    Minutemen assalgono un drappello di soldati inglesi
     
  10. Giank56

    Giank56

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    Bello, gli USA non si vedono spesso e sono certo che sono una sfida non da poco, ma ora ti voglio vedere a colonizzare gli inglesi VENDETTA!!!! :asd:
     
  11. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    sarebbe stato meglio USAAR ;)
     
  12. Mac Brian

    Mac Brian

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    Ancora un po' di pazienza, un ultimo capitolo narrativo e poi comincerà l'azione.

    Qualcuno mi sa spiegare perchè l'immagine al primo post non si vede più direttamente?

    EDIT: Un problema mio, risolto.
     
  13. Djmitri

    Djmitri

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    Interessante AAR, ti seguo con interesse! :approved:

    E' una partita interessante :contratto::contratto::contratto:
     
  14. Mac Brian

    Mac Brian

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    PROLOGO 3. Uno sguardo alle 13 colonie

    Alla vigilia della Guerra d’Indipendenza Americana, le 13 colonie secessioniste comprendevano l’intero territorio che un tempo era stato la principale colonia inglese nel continente, ossia la costa est del Nord America, dallo stato del Maine a nord, fino allo stato della Georgia a sud.


    thirteencolonies1775.jpg
    Le 13 colonie segnate in verde
    I suoi confini erano definiti a sud dai monti Appalachi e a ovest dai laghi Erie e Ontario, mentre a nord il confine era più labile, data la mancanza di formazioni montuose o fiumi di importante rilevanza.
    Nel 1775 la popolazione delle colonie contava circa 2 milioni di abitani, di cui un quinto era composto da schiavi afro-americani adibiti alla coltivazione delle piantagioni della Georgia e della Carolina, mentre i restanti quattro quinti erano composti da discendenti bianchi dei coloni anglosassoni.
    cottonplantationsouther.jpg
    Una piantagione di cotone della Virginia
    Le città più importanti e popolose erano situate sulla costa, due in particolare, New York, grande centro manifatturiero e Boston, il principale snodo commerciale dei beni prodotti dalle colonie, si trovavano nel nord del paese, dove l’industria e il commercio erano più sviluppati, mentre al sud ancora resistevano le grandi piantagioni monocoltura di cotone, tabacco e caffè.​
    1776statehouseboston500.jpg
    La State House di Boston
    federalhall.jpg
    Una via centrale di New York
    Esclusa la costa, su tutto il territorio le infrastrutture erano quasi completamente assenti, inoltre molti abitati dell’interno non raggiungevano neppure 1000 abitanti ed erano indifesi contro una possibile invasione da ovest, mancando infatti una struttura di forti sul modello francese.
    L’esercito raccolto dal Primo Congresso Continentale contava circa 30 mila effettivi, molti dei quali volontari, che tuttavia non erano attrezzati per combattere un esercito regolare, mancando infatti la disciplina e lo spirito di corpo necessari, oltre a una cronica carenza di armamenti e munizioni. Infine la marina americana poteva contare su pochissime navi da guerra, per la maggior parte fregate pesanti ed alcune treponti.
    newyorkmk.jpg
    Parte della flotta ancorata al porto di New York
     
  15. Mac Brian

    Mac Brian

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    LA GUERRA D’INDIPENDENZA 1. Iniziano le ostilità

    Ufficialmente gli Stati Uniti d’America dichiararono la loro piena indipendenza dalla corona di Re Giorgio III il 4 luglio 1776, quando il Secondo Congresso Continentale votò all’unanimità la Dichiarazione d’Indipendenza, dove le 13 colonie si arrogavano il diritto di legiferare sulle proprie questione e dove si attestava inoltre, riprendendo le idee dei grandi filosofi illuministi, che ogni uomo nasceva uguale e con una serie di diritti inalienabili. Molti detrattori, soprattutto inglesi, contestarono il fatto che questa affermazione non avesse molto valore in una società sorretta economicamente e culturalmente dallo schiavismo.


    800pxdeclarationindepen.jpg
    La stesura della Dichiarazione di'Indipendenza
    Tutti i grandi statisti americani parteciparono alla stesura del testo, tra cui anche il Primo Presidente del Congresso John Hancock, ad esclusione di George Washington che, come comandante supremo delle forze statunitensi, si era già diretto verso sud, in Georgia, per tentare di creare una strategia d’attacco verso la Florida. Esperto di tecniche di guerriglia, apprese durante la Guerra dei Sette Anni, Washington decise di dividere l’esercito in una manovra tentacolare con l’obbiettivo di occupare più velocemente possibile le zone sguarnite o senza la protezione di alcun forte, per concentrarsi solo in un secondo momento sugli insediamenti fortificati.
    423pxhancockmezzotint.jpg
    John Hancock 1° presidente del Congresso dopo l'Indipendenza
    eu34m.png
    La manovra tentacolare di Washington
    Nel contempo, al fine di ingrossare le file dell’esercito, Washington promosse una campagna di arruolamento in Virginia e in Carolina, mancando i fondi necessari si decise di inquadrare nei ranghi solo fanteria leggera, più mobile e meno costosa.
    eu39v.png
    Arruolamento nel Sud
    Nel frattempo a nord, Horatio Gates e Benedict Arnold ottenevano i primi successi contro un piccolo contingente britannico, grazie alla superiorità numerica.
    eu37.png
    Battaglia nella provincia di Ohi-yo
    La situazione per il momento sembrava sostenibile, a sud alcune provincie erano state incorporate nell’Unione, mentre a nord si iniziava a mettere sotto assedio il complesso di forti canadesi; Gates avrebbe voluto tentare uno sfondamento assaltando tutti i forti, tuttavia al momento le truppe avevano un morale ancora troppo basso per riuscire a sfondare una guarnigione intera.
    Nel frattempo in Europa, nonostante gli sforzi diplomatici di Benjamin Franklin, nessuno sembrava ancora pronto ad appoggiare apertamente la causa americana.
    eu33t.png

    Mappa politica europea
    Di seguito una mappa delle regioni rivendicate dal Congresso attraverso la Dichiarazione d’Indipendenza.​
    eu31m.png
    Alcune considerazioni: Bene! Ora inizia la vera partita. Non c'è molto da dire per la verità, al momento sono in netta superiorità numerica (almeno per quanto riguarda l'esercito) ma temo che presto la royal navy si farà sentire. Dalla mia ho che la maggior parte ( il 90%) dei territori in core sono colonie assimilabili immediatamente, ma mi pare che nel MEIOU esista un evento che fa defezionare le provincie (anche non colonie) con la stessa cultura dell'occupante dopo qualche anno. Per contro molte sono protette da fortezze a volte anche di livello 3 o 4 (solo in canada però, per il resto sono di livello 1 o 2).​
     
  16. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Non vedo l'ora di vedere il contrattacco britannico!
     
  17. Mac Brian

    Mac Brian

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    LA GUERRA D’INDIPENDENZA 2. La guerra sul mare

    Nell’autunno del 1776, la guerra continuava senza intoppi di importanza rilevante: a sud Washington occupava a una a una le provincie delle riserve indiane, mettendo a ferro e fuoco tutti i villaggi di indiani filo-britannici, tanto da guadagnarsi, da parte degli indiani Cherokee, il soprannome di “Distruttore di città”; mentre a nord, Fort Maliseet cadeva per primo per mano delle truppe delle 13 colonie
    eu35y.png


    trumbullsbunkerhill.jpg
    Gli americani travolgono la guarnigione inglese.



    Nel frattempo Franklin in Europa ottenne finalmente importanti riconoscimenti verso la causa americana: dapprima solo Spagna e Prussia decisero di concedere aiuto economico alle colonie ribelli, mentre il 14 Agosto 1776 il regno di Danimarca-Norvegia e il regno di Svezia, in funzione anti-britannica, decisero di appoggiare militarmente la causa americana dichiarando guerra al Regno Unito. Grazie all’aiuto di alcuni generali scandinavi giunti nelle 13 colonie inoltre, Washington fu finalmente in grado di riformare l’esercito, trasformandolo da una milizia sul modello delle giubbe rosse, a dei jaeger d’oltreoceano.


    eu312e.png
    Mappa degli alleati scandinavi.​

    Strani fatti accadevano nel frattempo nel Regno delle Due Sicilie, il re era stato deposto e giustiziato e ci fu chi parlò di rivoluzione del terzo stato.


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    sanesilarivoluzionedipa.jpg
    Disordini per le strade di Palermo.​

    Nel frattempo in Nord America, anche la flotta scende per la prima volta in campo il 27 Agosto 1776, sconfiggendo uno squadrone di treponti inglesi nei pressi della Baia del Massachusetts.


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    Il 1° Gennaio 1777 questa è la situazione in Nord America.


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    Ed è nel clima di generale euforia che si respirava in quei mesi che cadde come un macigno la notizia che l’intera flotta statunitense era stata distrutta nella Baia di Chesapeake, nell’ambito di una imponente reazione britannica; sconfitta la flotta statunitense infatti, gli inglesi invasero le acque territoriali americane predisponendo il blocco navale di tutte le più importanti provincie costiere.
    eu328.png
    Contemporaneamente 10000 britannici sbarcarono a Tampa, in Florida, ma furono ripetutamente sconfitti e completamente annientati. Addirittura pare non rimasero superstiti tra lo schieramento inglese e questo provocò lo sdegno di molte personalità dell’epoca, anche americane, per la brutalità della rappresaglia di coloro che gli inglesi definivano, disprezzandoli, yankee.

    Allarmati dalle recenti notizie, alcuni proprietari terrieri del nord guidati Sir Jonathan Richardson, un nobile inglese che in un primo momento aveva sposato la causa americana, decisero di insorgere contro il governo del Congresso, nel tentativo di riguadagnare la fiducia dei britannici, ma venne sconfitti e dichiarati a morte per alto tradimento pochi mesi dopo.


    eu332.png
    Nel mese di Ottobre dello stesso anno, i Britannici perfezionarono il blocco navale, chiudendo di fatto il commercio americano verso l’Europa e procurando gravissimi danni all’economia di tutta la nazione. Il Presidente Hancock in una nota verso tutta la popolazione esortò gli Americani a compiere grandi sacrifici, per riuscire a riformare nel più breve tempo possibile una flotta con cui spezzare il blocco della costa atlantica.
    eu333.png
    Considerazioni: Maledetto Imageshack ho dovuto ricaricare tutte le immagini 2 volte!!!!:mad::wall:
     
  18. Pinky

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    OVVIAMENTE dovrai scacciare i Tommies dal Canada, riuscendo nell'impresa che storicamente gli sfigati del 1812 fallirono
     
  19. Mac Brian

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    Questo è facilissimo, anche se penso di non prendere le colonie in canada, sia per non alterare i confini "storici" sia perchè anche se vale poco, l'unico punteggio che posso raggranellare è occupando il canada. In sostanza per far finire la guerra devo solo togliere il blocco (che per adesso mi da un qualcosa come -10)

    Tra l'altro è la costituzione stessa degli stati uniti a dire che il canada dovrebbe essere annesso all'unione, ma evidentemente avevano un po' esagerato :D
     
  20. Mac Brian

    Mac Brian

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    LA GUERRA D’INDIPENDENZA 3. La fine è lontana

    Da un estratto del Boston Post del 1 Agosto 1778:


    "Londra, 23 luglio 1778, Lord Frederick North, Primo ministro del Regno, discute con Re Giorgio III di come procede la guerra in America. Secondo Lord North la guerra sarà presto a favore degli inglesi e gli americani non hanno nessuna speranza di uscire vittoriosi dal conflitto. Egli chiede pertanto un cessate il fuoco agli americani che, afferma, è disposto a riaccettare sotto l’ala protettiva del grande Impero Britannico."


    Il primo Agosto Boston esplose letteralmente dopo aver letto il giornale. Ritornare sotto l’ala protettiva? Assurdità! Esclamavano frotte di uomini e donne inferocite, mentre bruciavano effigi del re inglese.


    Tuttavia la situazione permetteva ai britannici di fare tali insinuazioni, nonostante tutto infatti, gli Stati Uniti erano ancora economicamente isolati dal resto del mondo e il dilagare del mercato nero non fece altro che aumentare i disagi dei cittadini che iniziarono a raggiungere livelli preoccupanti.



    3084j.png



    A sbloccare la situazione tentò l’Ammiraglio Angus Burr, il quale a distanza di un anno dalla rovinosa sconfitta della flotta americana, si sentiva pronto a combattere nuovamente gli inglesi sul mare. Nonostante le nuove navi però, anche questo attacco si rivelò un fallimento e l’ammiraglio Burr fu momentaneamente allontanato dalla marina.


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    Nel frattempo, a causa della penuria di medicinali, si iniziarono a registrare molti casi di epidemie nelle zone interessate dagli scontri.


    eu340.png



    Occorse quasi un anno per far riguadagnare la speranza agli Americani. A cambiare l’umore della nazione fu la vittoria decisiva ottenuta in Canada: Québec city si era finalmente arresa a oltre 25000 soldati americani; il simbolo del potere Britannico in America era crollato.

    eu346.png
    yorktown80.jpg
    Washington si congratula con le truppe.

    Forte di questa vittoria, Hancock riuscì a far passare al congresso un importante decreto: il Naval Plan Act. Secondo tale decreto, data la disastrosa situazione economica che andava profilandosi e data la totale vittoria sul fronte terrestre, per poter mantenere una grande flotta nel tentativo di spezzare il blocco, l’esercito andava momentaneamente dimezzato scendendo a poco più di 25 mila effettivi, i quali sarebbero stati impegnati a tenere sotto controllo possibili zone di sbarco nemico. Il decreto fu molto utile per consentire agli americani di dotarsi di una grande flotta e diede i suoi frutti, quando il 17 Luglio 1779, Angus Burr ottenne un importante vittoria nella Baia di Chesapeake.

    eu345c.png

    kn10953.jpg

    Lo strapotere navale inglese però rimaneva, e la fine della guerra sembrava ancora lontana, mentre la vita dei cittadini americani era sempre più condizionata dalla cronica mancanza di ogni bene.

    eu343.png

    Questa la situazione all’inizio del nuovo decennio:

    eu349.png

    Nel frattempo in Europa la rivoluzione dilaga, colpendo il Regno di Prussia, dove il Kӧnig venne deposto a favore di un consultorio rivoluzionario, il quale concesse anche per il nuovo anno aiuti alla neonata repubblica americana.


    Considerazione: Forse sono stato un po' drammatico, in realtà le cose vanno abbastanza bene, l'unico problema è il bilancio, l'inflazione è ancora stabile, ma solo perchè Prussia, Spagna e qualcun'altro continuano a sussidiarmi. Presto tutte le provincie americane defezioneranno (ne mancano 3 mi sembra) dopodiché dovrò cercare di ottenere una pace. Il forum è abbastanza fiscale nelle immagini, se pesano 501 kb non vanno già bene. E per di più per un qualche bug, quando c'è un errore non posso più caricare nessuna immagine, neanche quelle più leggere.
     

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