[SH3/GXW/COMMANDER] AAR: Sulle orme del Toro di Scapa Flow

Discussione in 'Sim. di Combattimento - Generale' iniziata da SVEN HASSEL, 13 Dicembre 2012.

  1. zethani

    zethani

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    Ma figurati, subito avanti con il IX per portare morte e distruzione negli oceani xD
    Una curiosità: quali impostazioni di realismo hai selezionato?
     
  2. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    difficoltà.JPG
    Ecco qua, realismo 94%. L'unica cosa che tengo è l'aiuto nei calcoli del settaggio dei siluri da parte dell'ufficiale all'armamento. Non ho mai capito bene come funziona :shy:
     
  3. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Missione 6

    Passò più di un mese prima che potessimo riprendere il mare, il nostro battello aveva subito qualche danno e le riparazioni durarono più a lungo del previsto.
    Partimmo il 5 di febbraio, direzione il Mare Celtico.

    trasferimenti.JPG missione.JPG

    Nello stretto delle Orcadi affondammo due piroscafi, purtroppo sprecando un paio di siluri a causa del maltempo persistente che ci rese il puntamento molto difficoltoso.
    Giungemmo in posizione e perlustrammo per giorni la zona, poi decisi di portarmi a sud-est, nel golfo di Biscaya.

    Qui la caccia si fece decisamente interessante per noi, molto meno per i francesi.
    Affondammo due "mini" convogli di tre navi ciascuno, e visto che nell'inseguimento ci avvicinammo parecchio a Saint Nazaire decisi di consultare i miei ufficiali: <<Signori, ci troviamo a poche miglia dal porto di Saint Nazaire. Esso è naturalmente il meno protetto dei porti francesi principali che si affacciano sull'Oceano. Già una volta abbiamo superato le difese portuali alleate - seguì una pausa in cui scrutai gli occhi dei miei interlocutori - se voi siete con me possiamo rifarlo!>>. Un infinito silenzio pervase la piccola stanzetta, poi Franz esplose in una sonora risata e disse <<questa è proprio una bella idea, chissà come ci rimarranno male quei mangiarane quando salteranno per aria!>>. Detto questo tutti scoppiarono a ridere e si dissero favorevoli all'impresa.

    Ci avvicinammo di notte, il fondo era veramente vicino...non più di tre metri dal battello secondo Josef.
    Il porto era malamente difeso. Solo un paio di cannoniere facevano la spola tra le banchine.
    Nessuno ci disturbò al momento di settare i siluri. Facemmo fuoco con tutto quello che avevamo contro i mercantili nemici ancorati. Tutti i colpi andarono a segno. Su 4 mercantili 3 si inabissarono ed uno, seppur danneggiato, riuscì a rimanere a galla.
    Era stata un'impresa incredibile. E non fummo nemmeno avvistati, quindi ci dileguammo senza problemi e riprendemmo la rotta per casa.

    A Sud dell'Irlanda un salto improvviso dell'uomo all'idrofono ci fece tutti scattare: UN CONVOGLIO!
    E noi eravamo senza siluri! MALEDIZIONE!
    Segnalammo il convoglio al BdU e iniziammo a seguiro. Durante il giorno scrutavo il convoglio per capirne la composizione. Non c'erano navi di scorta! E nessun mercantile risultava armato!
    <<Gunter, come siamo messi a munizioni?>>, lui mi guardò un po' rassegnato e disse:<<Solo una ventina di colpi del 105 e tutti i colpi dell'antiaerea>>. <<Beh, faremo il possibile allora - dissi- c'è una petroliera in mezzo a quelle navi e sicuramente non me la voglio far scappare!>>.

    Così nella notte attuammo una manovra estremamente pericolosa, emergemmo in mezzo al convoglio a pochi metri dalla petroliera. Tutti gli uomini ai pezzi iniziarono a vomitare fuoco sulla prua della nave per creare i maggiori danni possibili. Sparammo fino all'ultima cartuccia disponibile e poi ci inabissammo per fuggire. Incredibilmente la cosa funzionò e la grossa nave si appruò a causa della falla aperta ed iniziò ad affondare!

    Dopo qualche giorno tornammo in Patria. Altre medaglie ci aspettavano!
    file personale.JPG resoconto missione parte 1.JPG resoconto missione parte 2.JPG
    medaglia.JPG

    Oramai ognuno dell'equipaggio aveva ricevuto almeno un nastrino, tanto che il comico Franz sbottò dicendo: <<Signori credo proprio che questo sia il battello più decorato del mondo!>>. Mi si illuminarono gli occhi e gridai: <<Franz, sei un genio! Questa cosa la devono sapere tutti, soprattutto il nemico ne deve rimanere intimorito! Ecco quale sarà il nostro nuovo emblema!>>
    emblema sottomarino.JPG
    (P.S. Questo è il vero emblema storico dell'U-123 dal sito http://http://uboat.net/special/emblems/u123.html)
     
  4. qwetry

    qwetry

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    l'aiuto al lancio siluri è fatto realistico o ha percentuali di successo troppo alte?

    è frequente che il siluro non vada a segno o è raro? ad esempio per quanto ne so io con mare mosso dovrebbe essere difficilissimo fare centro

    per il resto, complimenti per il nuovo bellissimo aar su sh3


    PS riguardo il fare da sé per il lancio, è molto più semplice di quel che sembra, in pratica c'è solo da riconoscere la nave(e con la pratica si riconoscono subito) e misurare l'altezza selezionando col periscopio prima la linea di galleggiamento e poi il punto più alto della nave, far partire l'orologio per una decina o quindicina di secondi, a questo punto, realisticamente, il "computer" di bordo con la trigonometria fa da sé i calcoli


    EDIT il metodo è relativamente realistico, è una semplificazione, in realtà usavano dei cerchi rotabili messi intorno al telescopio e facevano un paio di calcoli di più, ci sono dei mod fatti bene che simulano il processo, cambiando anche la grafica del periscopio(mettono questi cerchi e indicatori realistici)
     
  5. albertismo

    albertismo

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    scusa un piccolo OT: ho letto che utilizzi la mod GXW. Si tratta della mod Grey wolves 3? dove l'hai scaricata? sono un principianti di SH3 e volevo provare questa mod ma non sono riuscito a reperirla (sul sito ufficiale i link non funzionano). complimenti per l'AAR!
     
  6. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Ho notato che solitamente con l'aiuto dell'ufficiale il rateo di successi è molto alto, anche con mare mosso (il che è poco realistico).
    Mi ha dato invece qualche colpo a vuoto quando doveva lanciare una salva completa (2, 3 o 4 siluri insieme contemporaneamente).
    Devi considerare anche che il 95% degli attacchi che ho fatto li ho fatti "a sorpresa" e quindi i centri sono stati maggiori; una volta mi è capitata una nave che ha visto il periscopio e con una virata improvvisa ha evitato ben 2 siluri (e allora l'ho tirata giù a cannonate :D)!

    Sinceramente l'ho scaricata almeno 2 anni fa e non mi ricordo da dove.
     
  7. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Missione 7

    Passato un altro mese di licenza riprendemmo il mare, a dire il vero non tutti...visto che il Caporale di marina Hengen non si è presentato alla partenza. Se lo trovano quelli della Gestapo spero che lo fucilino in fretta senza farlo soffrire troppo.
    diserzione.JPG

    La nostra destinazione era in prossimità dell'isola di Capo verde.
    missione.JPG

    Data la distanza da percorrere decisi di tentare la via del Canale della Manica.
    La scelta si rivelò fruttuosa. A parte qualche problema nello Stretto di Dover, dove c'erano parecchie motovedette inglesi, poi la traversata andò liscia come l'olio, anzi riuscimmo ad ingaggiare ed affondare ben 4 piroscafi sotto il naso del nemico.

    Arrivati in zona cominciammo a perlustrare in lungo ed in largo, ma il tempo era pessimo, così decidemmo di avvicinarci alla baia di Dakar.
    Qui incontrammo parecchi mercantili, soprattutto battenti bandiera francese.
    Affondammo altre 5 navi finchè giunse il fatidico incontro con una motovedetta nemica.

    Sbucò dal nulla in mezzo alla pioggia e iniziò a spararci contro con una mira infallibile. Le nostre vedette fecero appena in tempo a gridare prima di sentire le salve nemiche. Ci immergemmo subito, ma i danni allo scafo aumentavano sempre più. Gli uomini corsero a riparare ogni piccola falla e a spegnere un piccolo incendio che si era appiccato in sala macchine.

    La motovedetta iniziò anche a lanciare bombe di profondità, ma per nostra fortuna doveva non avere un sonar perchè ci mancò di almeno una ventina di metri.
    Riuscimmo a metterci in salvo, ci era rimasto un solo siluro, il cannone era inutilizzabile con un tempaccio del genere e lo scafo aveva subito sero danni e rischiava di non tenere in profondità.
    Inoltre il carburante iniziava a scarseggiare.
    L'unica, e più importante, nota positiva era che nessuno a bordo era stato ferito.

    Comunicammo posizione e situazione al Comando il quale ci informò che era presente una nave appoggio ancorata segretamente a Las Palmas...dovevamo cercare la nave CORRIENTES.
    Facemmo quindi rotta per Las Palmas dove giungemmo il 9 Aprile.
    Corrientes- Las Palmas.JPG

    A bordo della Corrientes mi intrattenni con il suo comandante a bere del wiskey e fui bombardato di notizie:
    - seppi che qualche tempo prima Churchill aveva sostituito Chamberlain alla guida del governo inglese, ciò voleva dire pugno di ferro d'ora in avanti e sicuramente qualche grattacapo in più per me ed i miei uomini;
    - venni anche a conoscenza che la Wehrmacht aveva iniziato l'invasione della Danimarca!!!;
    - e da ultimo il comandante mi mise in mano un comunicato del BdU dove mi si riconosceva il conferimento della Croce di Cavaliere per i risultati fin qui ottenuti; se mai tornerò in Patria voglio proprio vedere se è vero il detto che sentivamo in accademia: << i nastrini sono calamite irresistibili per le gonne!>>
    file personale.JPG resoconto missione.JPG
     
  8. Kapitsky

    Kapitsky

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  9. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Adesso che l'hai postato mi ricordo che anch'io ero andato su subsim per scaricarla. Danke Kapitsky.

    Ho appena finito un difficile rientro (guarda te che ore che sono, e oggi alle 8 devo essere al lavoro), a breve news.
     
  10. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Missione 8

    Ci vollero due mesi per rimettere in sesto il battello e renderlo efficente ed operativo un'altra volta.
    Solo il 10 di giugno riprendemmo il mare.L'ordine era di tornare alla base, a nostra discrezione il percorso e le azioni da intraprendere.
    missione.JPG

    Intanto ci giunse la notia dell'entrata in gerra dell'Italia al nostro fianco.
    italia in guerra.JPG

    Passammo quindi al largo delle coste spagnole e portoghesi, dove incontrammo un piccolo convoglio francese di 3 piroscafi ed una motonave di scorta. Dopo un paio d'ore di lotta furiosa avevamo affondato tutte le navi nemiche ed avevamo subito solo un colpo a prua che aveva fatto ben pochi danni.

    Proseguimmo la nostra caccia affondando ogni nave che riuscimmo ad ingaggiare. Passammo per il canale di San Giorgio poichè era stato segnalato del traffico, cogliemmo qualche successo ma nessun convoglio in vista, solo navi isolate.

    A Nord delle Orcadi dovemmo lasciar fuggire una petroliera nemica perchè era troppo veloce per inseguirla in immersione, ed era scortata da una motonave, il che non ci consentiva un attacco in superficie dato che avevamo esaurito le munizioni del cannone.

    A Sud delle Orcadi mietemmo altre due vittime, ma l'ultima quasi ci costò la pelle:
    Un mercantile inglese giungeva presso di noi a media velocità. Noi eravamo in una posizione davvero ottima essendo perpendicolari alla sua rotta, unica preoccupazione il fatto che fosse già chiaro e che il mercantile nemico era scortato da una motonave.
    L'occasione era troppo ghiotta per non sfruttarla, quindi prendemmo posizione e, al momento opportuno, lanciammo gli ultimi due siluri rimasti.

    Partite le anguille iniziamo subito la manovra di immersione, i colpi andarono a segno e sentimmo il frastuono delle caldaie della nave nemica saltare in aria e disintegrarsi come coriandoli.

    Ma ogni cosa ha un prezzo! La motonave nemica vide le scie dei siluri, ed in pochi attimi ci fu sopra con il suo carico mortale di bombe. Noi eravamo già ad una buona profondità di 40 metri circa quando una delle bombe ci colpì in pieno a prua!

    Il battello vibrò tutto, sembrava che una mano invisibile e gigantesca ci avesse colpito in punta e ci avesse schiacciato con tutta la sua forza! Con uno schianto terribile il sommergibile toccò il fondo a 73 metri di profondità: alcuni bulloni saltarono nella stanza siluri di prua ed iniziammo ad imbarcare acqua!

    Fermammo le macchine e ci posammo sul fondo, le bombe nemiche continuavano a cercarci, ma la nostra priorità era fermare le falle o quel fondale sarebbe stato la nostra tomba! Tutti gli uomini si affannarono alle riparazioni, inoltre le batterie anteriori erano andate e così la nostra autonomia in immersione diminuì di molto.

    Passarono 15 minuti e le falle furono fermate. Eseguimmo le riparazioni necessarie e poi tentammo di disincagliare il sottomarino. Riuscimmo ad alzarci di qualche metro, il nemico stava cercando assiduamente ma non riuscì ad individuarci. Cambiammo rotta e manovrammo alla velocità minima per rimanere il più silenzionsi possibile.

    Ci vollero 4 ore ed altre scariche di bombe a pochi metri, ma poi riuscimmo a sottrarci da questa gioco mortale.
    situazione dopo attacco.JPG

    Poco prima di rivedere le coste della madrepatria arrivò un messaggio al quale tutti esplodemmo di gioia come fossimo dei bambini a Natale: LA FRANCIA SI E' ARRESA!!!
    parigi cade.JPG

    Ritornammo a Wilhelmshaven con 0 munizioni ed il battello danneggiato, sporchi e ancora agitati...ma tutti sani e salvi!

    Riuscii a vedere la Croce di Cavaliere che mi era stata promessa.
    croce di cavaliere.JPG

    Parlai con il nuovo Comandante della Seconda Flottiglia il Capitano di Corvetta Heinz Fischer e con lui discussi di come negli ultimi mesi i controlli e le scorte nemiche erano aumentati a dismisura! Il nostro bottino fu ancora una volta ottimo: quasi 70.000 tonnellate. Ma il nemico oramai non lasciava più nessuna nave senza scorta, il che vuol dire che avremmo dovuto faticare parecchio per portare a casa altri successi simili in futuro.
    file personale.JPG resoconto missione prima parte.JPG resoconto missione seconda parte.JPG
     
  11. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Riassegnamento

    Tornato dalla licenza al Comando, invece di trovare la solita busta secretata con gli ordini di missione, trovai una lettera del BdU nella quale mi si comunicava che a partire dal 17 Agosto 1940 avrei terminato il mio servizio attivo in prima linea, cedendo l'U-123 al mio secodo, e sarei stato riassegnato alla 5° Flottiglia a Kiel come Ufficiale Istruttore
    riassegnamento.JPG

    Mi comportai al meglio durante le mie pattuglie di guerra, cercando di fare la mia parte per la Patria. Non perchè fossi un fanatico del Fhurer, ma perchè volevo riportare a casa quegli uomini che ad ogni momento affidavano la loro vita nelle mie mani.
    resoconto.JPG
    (P.S. notate il post guerra...semplicemente spettacolare nella parte in cui cita la presidenza dell'associazione tedesca dei comandanti di U-Boote!)
     
  12. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Allora: il nome di Wolfgang Frank che ho usato non è casuale. Egli è l'autore di "GLI U-BOOT NELLA BATTAGLIA DELL'ATLANTICO: 1939-1945" che sto leggendo.
    Da quanto ho capito era un membro dello staff di Donitz, e racconta le esperienze di vari comandanti e di vari episodi accaduti durante il conflitto.

    Ora torniamo a noi: SH3 COMMANDER mi permette, volendo, di andare avanti con un nuovo nome che vada a sostituire il precedente comandante al comando (in questo caso) dell' U-123.
    Ora sta a voi:
    -dovrei andare avanti?
    -volete un nome in particolare?
     
  13. Kapitsky

    Kapitsky

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    Vorvart kamerad ! Il nome ? Che ne dici di Ralph Kapitsky http://www.uboat.net/men/commanders/581.html valorossimo Comandante
    dell' U-615 che si sacrificò per salvare il suo equipaggio ? il nome del quale, abbastanza indegnamente, uso come nickname ( ma la
    memoria di certi uomini non deve perdersi , anche questo é un modo per ricordarli )
    CIAO
     
  14. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Ralph è salpato, novità in arrivo.
    Intanto AUGURI, a presto news
     
  15. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Ralp Kapitzky

    Sono nato a Vechta, nel Land di Oldenburg il 4 dicembre del 1915.

    Ho iniziato la mia carriera militare in marina nel 1935, poi nel 1939, pochi mesi prima che scoppiasse la guerra, mi sono offerto volontario per la scuola sommergibilisti.
    documenti.JPG

    A settembre del 1940, dopo un anno dall'inizio delle ostilità, mi fu assegnato il mio primo comando...quasi non credevo ai miei occhi quando vidi il nome dell'U-Boot che mi attendeva: il famosissimo U-123 di Frank, un comandante pluridecorato ed il più vittorioso della Kriegsmarine!

    Come l'avrebbe presa l'equipaggio? Sarei stato in grado di mantenere alte la fama e l'onore di cotanto battello?

    Il mio cervello non ha fatto altro che fumare per giorni e giorni, fino al momento in cui abbiamo preso il largo. In quell'istante avevo capito che avrei dovuto dimostrare agli uomini tutto il mio coraggio e la mia abilità...e loro mi avrebbero seguito avunque!

    P.S. Qui una panoramica dell'equipaggio dopo la missione, notare i due marinai con il riconoscimento per i feriti di guerra...
    equipaggio 1.JPG equipaggio 2.JPG equipaggio 3.JPG equipaggio 4.JPG
     
  16. Kapitsky

    Kapitsky

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    Danke Sven ! Complimenti per come riesci a dare un "taglio" tipo racconto ai tuoi AAR .
    Auguri anche a te .
     
  17. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    missione 1

    Sono arrivato a Lorient, in Francia, dove mi attendeva il mio mezzo. Dopo aver ricevuto gli ordini ci siamo subito imbarcati. La nostra zona di caccia sarebbe stata a nord-est delle Canarie.
    missione.JPG

    Dopo alcuni gironi di tranquilla navigazione siamo giunti in zona operativa, ma di navi nemiche neanche l'ombra. Non era una bella situazione, anche perchè gli uomini non vedevano certo con favore il cambio di un comandante eroico con un novellino come me alle prime armi.

    Dopo qualche giorno senza avvistamenti il Comando ci ha concesso di muoverci in un'altra zona, quindi ci siamo portati all'imboccatura dello stretto di Gibilterra, ed era li che la sorte ci aspettava con un bel regalo.

    Durante la navigazione notturna la vedetta aveva avvistato del fumo all'orizzonte. Ci siamo quindi portati in posizione lungo la rotta probabile delle navi che si avvicinavano, pensavo fosse un convoglio poichè era chiaro che il fumo proveniva da diversi comignoli, e quindi da più navi.

    A poche miglia di distanza però mi sono accorto che c'er qualcosa di diverso...non erano piroscafi...erano navi da guerra!!!

    IMMERSIONE; PORTARSI IN POSIZIONE AVANTI ADAGIO!

    Al periscopio ho riconosciuto le sagome di 2 incrociatori leggeri classe Southampton con una scorta di 2 DD ed una motonave.
    Southampton class.JPG

    Ci siamo portati in posizione e abbiamo lanciato tutti i siluri disponibili.Abbiamo colpito un caccia di scorta con un siluro e lo abbiamo visto andare in mille pezzi. Gli incrociatori si sono beccati 2 siluri a testa: uno di questi, quando è stato colpito, ha emanato un bagliore come fosse giorno e poi è esploso nella parte poppiera. L'esplosione ha investito anche la piccola motonave di scorta che si è rovesciata ed è affondata all'istante.

    Il fatto che eravamo in posizione praticamente fermi, e l'utilizzo dei siluri elettrici senza scia ci ha permesso di cogliere un bottino magnifico pressocchè indisturbati.

    Finchè seguivamo il secondo incrociatore ferito siamo riusciti a lanciare un siluro contro l'altro DD nemico che era a poche centinaia di metri da noi intento a cercarci. Per fortuna siamo riusciti a colpirlo, altrimenti sarebbero stati guai! Nel frattempo l'incrociatore aveva finito di lottare e si stava adagiando su di un fianco per poi scomparire nell'acqua.

    Gli uomini erano entusiasti! un colpo incredibile! Ed in più abbiamo dato anche una mano agli italiani che stavano attaccando in Egitto, anche se il loro attacco si era già spento!
    italiani fermati.JPG

    Abbiamo proseguito con la caccia in zona, siamo riusciti anche ad affondare tre piroscafi nemici e a danneggiarne uno che però ha iniziato a spararci contro colpendoci a prua e ferendo un paio di uomini in modo non grave per fortuna.

    Con il tempo pessimo, ed il battello che in immersione non riusciva a tenere il passo della nave nemica, abbiamo dovuto rinunciare all'attacco e siamo dovuti ritornare alla base poichè non avevamo quasi più carburante. Era un vero peccato perchè ci restavano ancora 7 siluri.
    file personale.JPG resoconto missione.JPG
     
  18. albertismo

    albertismo

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  19. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Missione 2

    Brutte notizie dal mare.

    Il 19 Ottobre Kapitsky ed il suo U-123 partono da Lorient direzione Canarie.
    missione.JPG

    Giunti in zona il pattugliamento è un vero fiasco, nessuna nave all'orizzonte. Allora il comandante, dopo aver comunicato al Comando le sue intenzioni, punta a Sud verso il Golfo di Guinea, zona in cui fanno scalo i mercantili che giungono dalle Indie.

    Durante l'avvicinamento a Lagos le prede non mancano e sei grossi piroscafi finiscono in fondo al mare.
    Nel Golfo l'U-123 riesce a silurare altri 2 piroscafi. Improvvisamente però si avventa sul sommergibile un cacciatorpediniere partito probabilmente dal vicino porto di Lagos.
    La caccia è serrata e precisissima, nonostante i tentativi di disimpegnarsi una bomba colpisce la torretta. I vetri degli strumenti esplodono, il battello imbarca acqua pesantemente e cola a picco portando con se Kapitsky e tutti i 56 membri dell'equipaggio tra cui i veterani più decorati della marina tedesca fino a quel momento.

    Kapitsky ed i suoi uomini cadono, come i 3/4 degli uomini impiegati dalla Kriegsmarine sugli U-Boote durante il conflitto; il loro sacrificio è costato comunque caro agli inglesi dato il bottino di 11 mercantili e 5 navi da guerra (tra cui 2 incrociatori leggeri) per un totale di quasi 78.000 tonnellate di naviglio.
    Kapitsky riceve la Croce di Guerra postuma.

    Onore ai caduti!
    fine.JPG resoconto missione.JPG
     
  20. Prostetnico

    Prostetnico

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    Ciao Sven, ti seguo pure io eh: HS3+GWX3, ma non sono un espertone.

    Hai -avete- idea del perchè quando rientro in porto a Wilhelmshaven dopo un discreto bottino i miei mi pigliano a cannonate?
     

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