A leggendo i commenti sull'articolo del fatto si scoprono anche le vicende di Francesco Montasi e dei suoi due amici incarcerati. E ovviamente l'Europa se ne frega, tanto siamo il 3° paese per contributi al bilancio per niente. Che schifo.
Prescindendo dal fatto che uno stato dovrebbe difendere sempre e comunque i propri funzionari (militari e civili), anche quando sono in torto, si può sapere se questa benedetta nave era in acque internazionali? Sui siti stranieri leggo che si trovava a 20 miglia dalla costa, quindi non nelle acque territoriali, ma nella zona contigua. Qualche esperto di diritto del mare?
http://www.treccani.it/enciclopedia/acque-territoriali/ Qui dicono che le acque sono considerate territoriali fino alle 12 miglia dalla costa. Se l'evento è avvenuto a 20 miglia dalla costa e l'informazione sull'ampiezza delle acque territoriali è corretta, allora il fatto è avvenuto in acque internazionali.
Il fatto è avvenuto nella zona contigua (http://it.wikipedia.org/wiki/Fascia_contigua). Non ho chiaro se si tratta di acque internazionali e se deve applicarsi la giurisdizione indiana in quella zona.
Non vorrei dire una cavolata, ma mi pare che ogni stato abbia un suo limite per le acque territoriali. Per l'Italia sono 12 miglia, come confermato dal link gentilmente postato da metalupo, ma per altri paesi possono essere anche di più (o di meno). In ogni caso 20 miglia al largo delle coste è comunque lontano, non credo esistano nazioni con quel limite, quindi il fatto sarebbe avvenuto in acque internazionali o vicino al confine con quelle indiane. La cosa è complicata dal fatto che in mare non hai punti di riferimento fissi per stabilire con certezza un confine (in teoria dovrebbe seguire l'andamento della linea di costa), perciò il margine è davvero di poche miglia.
Se non sbaglio il nostro caro compagnone gheddafi sequestrava i pescherecci italiani fino alle 30 miglia...
http://qn.quotidiano.net/esteri/201...giurisdizione-kerala-tribunale-speciale.shtml L'India stessa ha affermato che è accaduto in acque internazionali. Poi perché secondo loro acque internazionali voglia dire tribunale federale anziche internazionale lo sanno solo loro.
Sullo stato dei media in italia sono d'accordissimo. Ad ogni modo a chiedere l'intervento della UE ci va il nostro ministro degli esteri, non il redattore di Repubblica. Lui c'é andato, da quello che avevo sentito dai nostri TG, ma la UE non ha fatto molto. Una presa di posizione della UE più netta avrebbe indubbiamente giovato.
Nella fascia contigua l'India può intervenire per contrastare violazioni delle "leggi doganali, fiscali, sanitarie o di immigrazione", con una interpretazione totalmente unilaterale la corte suprema indiana ha detto che valeva anche per il caso dei marò, provocando il naturale disappunto italiano. Per quanto riguarda l'ampiezza delle acque territoriali sono universalmente stabilite a 12 miglia dalla costa, alcuni in paese hanno cercato e cercano di estenderne l'ampiezza stabilendolo unilateralmente: un esempio era la Libia che aveva deciso che l'intero Golfo della Sirte era acqua territoriale, naturalmente nessun altro paese al mondo accettava questa limitazione (credo che gli USA ogni tanto mandassero qualche nave da guerra all'interno del Golfo proprio per far capire a Gheddafi che non vi riconoscevano nessuna sovranità libica), recentemente credo che anche l'Egitto abbia provato ad ampliare le proprie acque territoriali fino alle 40 miglia senza che però nessun altro paese abbia accettato questa estensione.
Purtroppo l'Italia ha un peso specifico internazionale piuttosto basso (chissa perchè???). Il ministro degli esteri a questo punto credo che non avesse scelta, l'India ha sfruttato la vicenda sul piano politico, è evidente, e adesso deve prendere atto di aver tirato un po troppo la corda. Adesso l'Italia terrà un profilo basso nessuna reazione e ad acque calme si riprende il lavoro della diplomazia in fondo a nessuno dei due paesi conviene spingere la diatriba oltre.
http://www.repubblica.it/esteri/2013/03/21/news/india_mar-55078136/ Alla fine abbiamo ceduto. Che figuraccia.
Non bisognava rimangiarsi la parola. L'abbiamo fatto. Molti hanno detto che poi rientrava in un accordo sottobanco per questioni più sostanziali tra Italia e India. A quanto pare non c'era niente di tutto ciò. Abbiamo fatto prima la figura dei bugiardi, e poi quella dei deboli di cuore. Fantastico.
che paese ridicolo... é quello che volevo stigmatizzare nei miei interventi , forse l'ho fatto in malo modo ma quello era il succo , per l'italia è una consuetudine fare figure barbine in ambito internazionale e sinceramente mi sono stufato , "neanche" con l' India riusciamo a venirne fuori in modo "decente" . Vi ricordate il caso Battisti che ci vide contrapposti al Brasile ? Beh dire che fummo trattati a pesci in faccia è dir poco , ci presero per i fondelli ed un' assassino è tuttora in libertà alla faccia delle vittime ! E che dire di Ustica , Argo 16 e tanti alti casi di " sottomissione " italiota, é un nostro tratto caratteristico che a me non piace e mi ha fatto rabbia questa improvvisa "ondata" di orgoglio nazionale proprio con l'India ,che mi sembrava farlocca e difatti così è stato . Bisogna incominciare ad imparare a stringere i coglioni ai più forti per essere rispettati dai più deboli ( o a quelli che noi riteniamo tali ) . Eppoi se l'Enrica Lexie era in acque internazionali ma perchè mai è entrata in in porto indiano (obbedisco) ? Ma chi cazzo la comandava un indiano ' ( Schettino ? )
Nessuna sorpresa.. d'altronde se Libia, Tunisia ed Egitto possono quotidianamente e dico quotidianamente (basta seguire un qualsiasi tg regionale siciliano) sequestrarci i pescherecci a piacimento, non mi stupisce proprio che l'India, una potenza mondiale, continui ad infilarci di brutto.