la sorte dei piloti sconfitti che si lanciano col paracadute

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da qwetry, 19 Gennaio 2014.

  1. qwetry

    qwetry

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    so di una forma di cavalleria tra piloti, che puntavano ad abbattere la macchina e non a uccidere l'uomo, che quindi mi fa pensare che tendenzialmente il povero pilota sconfitto inerme lanciatosi col paracadute non veniva mitragliato in aria; come erano le cose in realtà? si usava uccidere almeno i piloti che si paracadutavano in territorio loro amico e quindi sarebbero tornati a combattere contro forse anche il giorno dopo?
    nel fronte russo mancò la cavalleria a terra, mancò anche in cielo e quindi il pilota lanciatosi veniva ucciso?
    quali erano le disposizioni ufficiali per i piloti in questi casi?
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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    ma più che altro, il pilota che abbatte un aereo si allontana il prima possibile, altro che stare lì a fare un altro giro per mitragliare il paracadutista... Poi, se uno è idiota... nel '45 ci furono casi in Germania, di piloti di bombardieri linciati da una folla opportunamente incitata
     
  3. blubasso

    blubasso

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    Dipende dalle situazioni: se hai banditi in giro per il cielo di certo non gli presenti le tue "ore 6" solo per uccidere un pilota, oltretutto difficile da centrare.
    Fai come ti insegnano alla scuola piloti: centro e via a cercare un altro aereo nemico.

    Poi invece se abbatti l'ultimo aereo di una formazione oppure un aereo isolato e ferito, se vuoi puoi anche soffermarti a fare il tiro al piccione.

    Ho letto un'intervista a Luigi Gorrini, uno dei nostri Assi WW2 che e' sopravvissuto alla guerra, e diceva che succedeva a volte, ma la cosa non era vista molto bene da nessuno. Diceva che lui personalmente ha visto gli inglesi accanirsi su piloti italiani e sapeva che sul fronte russo era una pratica comune.
    Io comunque riporto parole di altri, in accadimenti nei quali non c'ero e il signor Gorrini al momento dell'intervista era molto vecchio quindi potrebbe aver un pochino (volutamente o meno) alterato gli eventi.

    Non credo (personalmente) che ti avrebbero punito per avere ucciso un nemico, sarebbe assurdo, ma avresti avuto una pessima fama tra i compagni di reparto che quindi in caso di problemi in aria avrebbero anche potuto "non sentire" le tue richieste di aiuto...
    Oppure all'opposto tu e i tuoi compagni facevate a gara per uccidere i piloti nemici, vantandovi poi dei centri, e al Comando nemmeno una piega. Io credo che dipenda dalla situazione, dai comandanti, dal tuo grado di stress e odio verso il nemico ecc ecc
     
    Ultima modifica: 19 Gennaio 2014
  4. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Credo che il lasciar perdere il pilota nemico paracadutato fosse anche incentivato dai comandanti: fermarsi a fare il tiro al piccione significa usare carburante superfluo e rischiare di essere abbattuti da altri nemici sopraggiunti.
     
  5. blubasso

    blubasso

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    Si e no Pandrea, dipende dalla situazione: se si tratta di uscire per abbattere un aereo nemico in recon non esci con tutta la squadra ma bastano due caccia, tu e il tuo wingman. Basta che ti metti d'accordo con lui e tacete e quando rientri dici solo che hai abbattuto l'aereo, se effettivamente l'hai fatto... Il modo per fare la bastar...ta c'e' sempre. Poi che magari fosse solo un modo per non sprecare munizioni e carburante ci sta, specialmente in momenti nei quali la tua squadriglia ha problemi di approvvigionamenti.
     
  6. Mappo

    Mappo

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    Ora non ho le fonti necessarie sottomano, ma mi ricordo di aver letto che nelle primissime settimane di guerra un paio di equipaggi di bombardieri italiani abbattuti sui cieli francesi furono linciati dalla popolazione francese. Un'altro episodio, grottesco, fu quello di un asso sovietico, Vladimir Lavrinenkov (35 vittorie) che sui cieli di Orel, dopo aver abbattuto un caccia tedesco vide che dopo un atterraggio di fortuna il pilota si era salvato, in questo caso il russo, avendo visto che la fanteria russa si stava avvicinando e non volendo lasciare a loro il suo trofeo, atterrò nei pressi del relitto e uccise a mani nude il pilota tedesco per poi riprendere il volo. A parte questi due episodi credo che l'uccisione di piloti appesi al paracadute sia avvenuta per opera di tutti i contendenti, ma in maniera del tutto occasionale ed episodica. Sia per la difficoltà intrinseca, per il rischio connesso (mai distrarsi in combattimento) sia per un residuo di cavalleria che spesso accomunava gli aviatori. A parte, forse, i giapponesi, penso che gli unici che lo abbiano cercato di fare in maniera più intensiva siano stati i sovietici, ma sul fronte orientale, da ambo le parti, la ferocia sul campo di battaglia ha raggiunto livelli mai raggiunti altrove .
     
    Ultima modifica: 19 Gennaio 2014
  7. Amadeus

    Amadeus

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    Durante la II GM lo status del pilota che si lanciava dal suo aereo danneggiato era equiparato a quello, per dire, di un carrista che esce dal suo veicolo danneggiato: bersaglio legittimo.

    Fortunatamente, dopo la guerra, i protocolli aggiuntivi delle Convenzioni di Ginevra proibirono in qualunque caso il mitragliamento dei piloti lanciatisi col paracadute.

    Durante la guerra il comportamento reale dei piloti variava in funzione delle situazioni. Potrà sembrare strano, ma i più strenui oppositori della pratica erano proprio i tedeschi che la consideravano indegna (benché legittima). I britannici, più pragmatici, tendenzialmente sparavano ai piloti nemici, se si lanciavano sul territorio nemico, mentre li lasciavano indisturbati se sarebbero comunque finiti catturati.
     
  8. franz

    franz

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    Ho letto anch'io di almeno uno degli episodi, riguardava un sopravvissuto di un bombardiere Br20 che si era lanciato in mare, mentre stava uscendo dall'acqua ferito alcuni gendarmi francesi lo hanno abbattutto a fucilate. Da notare che per Azeau il gesto venne stigmatizzato dai piloti francesi ufficialmente non tanto per la sua "immoralità", ma quanto per i suoi effetti pratici: avevano paura che dovendosi buttare con il paracadute in Italia avrebbero potuto subire lo stesso trattamento.

    Conoscendo poi i miti che aleggiavano intorno alla Regia Aeronautica all'inizio della seconda guerra mondiale è possibile che la popolazione francese abbia linciato qualche altro nostro aviatore, girava la voce che aerei della Regia avessero mitragliato le colonne di profughi in fuga dall'avanzata tedesca, i "testimoni" ricordavano chiaramente le coccarde bianche rosse e verdi dei nostri apparecchi (all'epoca portavano però i tre fasci...), anche se le zone interessate erano al di fuori dalle località di impiego della Regia. La voce continuò a girare per decine di anni dopo la fine della guerra.
     

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