Splende nei secoli l'Eterna

Discussione in 'Strategici - Generale' iniziata da Luigi Varriale, 14 Agosto 2015.

  1. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Ok,
    finita...col fallimento del grande progetto Vailattiano la campagna di Maters of the World, mi cimento per la prima volta in vita mia con Civilization. Mai giocato, o posseduto questo gioco prima, e mai avuto una grande considerazione dello stesso. Mi intriga però il sistema esagonale potrebbe avvicinarlo un po’ ad un wargame convenzionale; ed in estate sono sempre in aria di strategici...quindi vediamo...versione ultima, tutte le espansioni...tutte le patch, tutti gli optional inclusi aria condizionata ed autoradio. Andrò per tentativi, giacché tutta la mia esperienza è una lettura del manuale...non so se questo gioco possa considerarsi serio, ma di sicuro è assai complesso.
    Quindi, come sempre, vi invito, specialmente quelli di voi che hanno esperienza con civilization, a darmi tutti i suggerimenti che possono, a commentare sulle caxxate che farò, ed a reindirizzarmi sulla strada giusta.
    Cominciamo:

    Cronache Antiche
    4000 BC
    : Raccontano le cronache, di una città chiamata Roma l’Eterna, fondata alla foce Venusco dalle genti Cassia e Rotilia, fiere e nomadi genti della terra antica. Si narra di come Leupoco e Giustanus Rotilio, in un’esplorazione ad est della città, scoprissero sporgenti il terreno, pietre luccicanti e si narra della meraviglia della plebe quando i due fratelli tornarono a Roma con queste. Tosto i Rotilii recintarono l’area, assoldarono guardiani, tra i più forti guerrieri di Apiculus, e rivendicarono il possesso del sito. Grande ricchezza glie ne derivò nel commerciare quelle pietre con i prodotti dell’eterna. Estrarre le pietre e con quelle comprare tutto. Mentre i Rotilii si dedicavano al lucroso commercio, i Cassii presero all’organizzazione dell’urbe.
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    I Romani avevano per caso scoperto che gettando semi nella terra, questi crescevano e producevano e riproducevano cibo per il sostentamento delle gloriose gentes; la gens Cassia prese dunque la decisione di cessare i continui peregrinaggi di luogo in luogo per trovare selvaggina. Questo, riportano i notabili, provocò grande tensione tra i Cassii ed Apiculus signore e maestro dei cacciatori, e temendo questi di rimanere inoccupati, arrivarono a minacciare l’esodo, e l’abbandono della tribù. Erario, decano della Gens Cassia, grande saggio della famiglia, assicurò loro che non sarebbero mancati i compiti da a loro affidare, anche con la tribù non più peregrina. I Cassii si dedicarono alla grandezza di Roma, con la costruzione di un’imponente villa.
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    Erario Cassio trovò l’accordo con Apiculus, si narra affinché questi portasse i suoi uomini alla ricerca di nuove ricchezze e di nuovi luoghi dove un giorno la popolazione di Roma avrebbe potuto stabilirsi. Apiculus si accinse allora, con parte dei suoi guerrieri, verso sud e si narra nelle cronache della pietà, delle terribili traversie nell’attraversamento delle giungle e foreste del Venusco, e di come Apiculus stesso perdesse la vita per malattia nella perniciosa traversata.

    3960 BC: Continuano le cronache, riportando dei viaggi incomparabili di Aupelio che prese in comando le schiere armate di Roma. Si narra che passate le giungle, passate le foreste e passate le infide colline, il prode incontrò una massa viandante in maggioranza donne e bambini, con pochi uomini e molti anziani. I resti di una tribù sconfitta in battaglia in epici scontri di barbari selvaggi di sangue assetati e di bottino. Si narra che il prode Aupelio distaccasse un manipolo dei suoi per accompagnare queste genti , e dell’eterna, come Roma stessa, gratitudine di quella moltitudine accolta e pur bene integrata nella comunitas gentis ché desiderio era di Roma avere più figli che la rendessero grande.
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  2. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    3920 BC: Non si arresta, ci tramandano , l’impresa delle schiere dell’eterna, guidate dal non solo più prode ma anche saggio oramai Aupelio Verino della gens guerriera di Roma. Tosto le compagini romane si approssimano, narrano le cronache antiche e non autografe, ad uno scenario d’apocalisse dove terrore e disperazione gravitano all’uno momento e nello stesso luogo. Alla morte causata da presso, si para un marcescente campo di bruti, sprofondato in nebbie e fumo. Alloggiano colà, come si diceva, accanto ai resti moribondi delle loro stesse vittime e di quello che rimane delle loro misere abitazioni, in un manto di morte e devastazione, invisibile oramai all’orizzonte l’eterna tra tutte le città.
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    3880 BC: Da qui le patrie cronache parlano della campagna di Aupelio e del suo sacro successore Aremide della Gens Vera, che da prima forza armata di Roma trova rifugio nelle foreste adiacenti il lazzeretto nemico, da dove vigila attenta le mosse di questi con l’occhio destro, mentre con quello sinistro indaga di qual destino possa aver colto i passati abitanti di quello che rimane di derelitte costruzioni. Segue acceso il conciliabolo tra i patrizi della Gens Vera su come dar corso all’azione, volendo i più esplorare le rovine senza molestare in un primo tempo i barbari, occupati a gozzovigliare delle loro malefatte e non parendo questi preoccuparsi o avere scorto la compagine romana. Ma perentorio perviene il comando di Aupelio, sul letto di morte, trasportato dai suoi fino al limitar della scura foresta; “figli miei distruggete gli improbi prima di godere di qualunque mercede, ché se mercede è bisognerà averla meritata”.
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    3840 BC: A proposito Aremide verrà nominato il temporeggiatore, che non già decise di volgere campagna contro il nemico, ma di mandare avanti un manipolo dei suoi a scrutare le rovine adiacenti il castro nemico, e quivi gli esploratori di Aremide trovano alcuni superstiti della tribù sottomessa. Dopo averli confortati e rifocillati questi sono molto grati ai messi di Aremide e raccontano di orrori e diatribe e tra questi racconti la presenza di altri campi di dannati lune e lune a nord ovest. Con sgomento i messi di Aremide tornano al capo portando al seguito gli scampati e si ragiona sul significato di tempi e distanze pervenendo al fosco pensiero che l’eterna è in pericolo.
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    3640 BC: Le campagne contro i barbari durarono si dice generazioni e generazioni
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    prima che le fertili lande della terra inferior potessero essere liberate.
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    Valorosi dietro valorosi condottieri generati dall’eterna si susseguirono al comando di queste campagne lontane dalle patrie terre, dopo Aremide, Mariano, e dopo lui tanti altrettanto valorosi. La palma della vittoria finale spettò al nobile Barta, della famiglia Vera che rimasto con un pugno di guerrieri poté esibire in trionfo la testa del capo nemico.
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    3640 BC: mentre la famiglia Rotilia portò grande gaudio ai figli di Roma annunciando dopo generazioni di osservazioni ed esperimenti di poter riuscire a mettere le mani nella profondità della terra mezzo un sistema di scavi e gallerie del più alto ingegno di Valerio Rotilio stesso, allo scopo di accedere alle ricchezze nascoste dell’eterna.
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    L’annuncio dei Rotilii domanda dalla cittadinanza reclutamento di schiere di operai che dovranno portare a termine l’ambizioso progetto per la ricchezza e la prosperità di Roma.

    3600 BC: Il successore di Barta il nobile, Amilio Vero decide una pausa nelle campagne di esplorazione per rigenerare le forze delle sue schiere. Il consigio di guerra dei Veri fissa il sistema di denominazione delle schiere di Roma. I guerrieri del nobile Barta, proprio al tramonto della sua vita vengono nominati “Apiculi”, in onore del decano fondatore delle schiere guerriere dell’urbe.
    I Cassii discutono a Roma la fondazione di una nuova impresa di esplorazione a lungo raggio per rendere edotta Roma del circostante territorio. Dell’impresa vengono incaricati due nobili guerrieri della famiglia Aurunca Diocleziana; Fabio e Quintino
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    Fabio Aurunca Diocleziano in un’effige pervenutaci dai posteri dell’urbe
    3520 BC:
    Vieppiù grandi diventano i possedimenti dei Rotilii, essi soli avendo la capacità di individuare le ricchezze giacenti nel sottosuolo dell’urbe, intraprendono questi nuovi lavori di delimitazione delle loro future terre miniere versando ai Cassii parte delle loro preziose pietre già sommariamente ricavate. Gettano le basi della potenza della famiglia Rotilia.
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    3480 BC: Si apprende da peregrini erranti di adorazione ai cerchi di pietre disposti dagli Dei
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    Gli Apiculi, pur non pronti e completamente riorganizzati per la campagna, riprendono la loro esplorazione della terra inferior, e vengono premiati per perizia ed ardimento dalla vista di una fantastica montagna colà posta dagli Dei, a dominio della catena montuosa della terra inferior, e che inspira gaudio e meraviglia agli spettatori di quel prodigio. Si para inoltre davanti agli occhi degli ardimentosi, nella loro strada verso il mare, la vista di nuove rovine di antiche civiltà, probabilmente estinte all’ombra della meravigliosa montagna. E poi ancora, di quella ricca terra, metallo lucente e pietra di pregio venata, si mostra in tutta la sua splendezza di fronte agli audaci pionieri di Roma.
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    Situazione Generale alla fine del 3480 BC

    3440 BC: Nell’esaminare i resti dell’antico villaggio, le schiere gloriose degli Apiculi, araldi di Roma, invero discoprono su antica pietra scolpiti disegni e simboli di uomini ed animali e di ogni segreto indicato su come sfruttarne le gesta e di meraviglia si riempiono i cuori e di prescia gli animi su come e con qual più veloce mezzo riportare all’eterna l’acquisita conoscenza.
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  3. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    3400 BC: Mentre gli Apiculi continuano le loro memorabili imprese, gli artigiani dell’urbe e gli uomini d’arte realizzano i primi manufatti di pregio e di utilità stabile segno di un popolo colto. Grande è il gaudio e l’ammirazione per quelle opere degne dei nobili animi dei figli di Roma.
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    Con questi progressi, le gentes dell’Urbe cominciano a sentirsi parte di un uno privilegiato, di un corpus eletto ad imprese mirabili che i posteri ammireranno come degne di Roma quandunque i suoi figli possano mai tramandarle.
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    3360: Accuratamente marcata fu questa data negli annali di Roma una volta che il Grande Plinio Venturo fondò il calendario dell’Urbe, dal momento che due eventi prodigiosi si verificarono in quello a fondazione degli eventi che vedremo. Riportano le patrie cronache che i guardiani dei Rotilii, impegnati a vigilare sulle miniere dei domini, avvistassero guerrieri barbari di tutto punto armati ed organizzati, con armamenti bellissimi ed avanzatissimi, netti e precisi ed uniformi che tutti i guerrieri sembravano uguali, mandati dal Dio Marte stesso. Gli operai dei Rotilii e le guardie stesse, si fermarono dunque a trattare con i nuovi venuti, gentili, attenti a non offendere il prestigio di Roma, in segno di rispetto si astennero dal violare i recinti Rotilii a guardia delle antiche miniere. Tosto giunsero sul luogo anche una delegazione dei Cassii e due giorni e due notti si consumarono nel comunicare con gli stranieri ed impararne i rudimenti gestuali e di verbo. Si apprese dunque che i militi, splendenti nella loro marziale eleganza erano soldati di Carthago la sacra, sudditi di Dido la loro regina. La nobiltà di Roma non fa a meno di notare la perfezione delle armi straniere e dei congegni di protezione, dischi lignei e metallici di difesa dai colpi nemici. Certamente le schiere romane avrebbero dovuto adottare congegni similari per competere con questi formidabili e fieri guerrieri.
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    Mentre questi fatti avvengono alla cinta dell’Urbe, gli Apiculi proseguono la loro esplorazine della terra inferior, che li porta ad essere loro stessi ed a loro volta ambasciatori di Roma presso un abitato straniero. Una città portuense a guisa di Roma sistemata però sul limitare inferiore del continente. Gli Apiculi non entrano in ambasce con i nuovi stranieri ma si limitano ad osservare da lontano il complesso di abitazioni e le loro attività.
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    Situazione alla fine del 3360 BC: occorre che gli Aurunci si diano una mossa ad organizzare gli scout romani per l’esplorazione della “terra orientis”. Sto pensando di fondare la seconda città nell’esagono dove c’è il grano, in modo da sfruttare tutte le risorse nei dintorni. Una terza città potrebbe essere o dove ci soo adesso gli Aupiculi, o sulla collina ad est di Quebec, per sfruttare l’adiacenza della montagna in vista della sostruzione di un osservatorio scientifico in epoca futura.
     
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  4. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    3320 BC: La Gens Diocleziana comincia la sua impresa sotto i migliori auspici dei Cassii e dei Rotilii; l’esplorazione ad est dell’Urbe, col doppio intento di fugare i dubbi sulla locazione di Chartago e di trovare il limitare della terra superior. Lo stesso fanno gli Apiculi a sud, brevemente violando i confini della città di Quebec. Nel mentre I Rotilii finanziano l’insegnamento ai migliori operai di Roma delle tecniche apprese alle miniere per mettere all’opera questi in gran numero nella costruzione delle permanenti miniere rotiliane e degli altri grandi lavori dell’urbe.
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    I figli di Chartago scompaiono alla vista.

    3280 BC: Gli Apiculi vengono ad incontro di altra civiltà e ne incontrano i cintati confini, ma non segno di guardia. Dai viandanti si apprende che la civiltà è detta degli Olandesi e che il loro Signore si chiama Guglielmo. Il conciliabolo è lungo tra i prodi ducis degli Apiculi che la decisione è importante se volgere al nord o volgere al sud. Si ragiona che andare a nord per vedere se varco esiste tra le terre d’Olanda e quelle dell’eterna, tra le alte montagne, è di somma importanza, ma non manca chi entro le fila vorrebbe andare all’opposto, ritenendo più urgente definire i confini della terra inferior. Alla fine la seconda opinione prevale essendo probabile che niuno passaggio esista tra i monti e che l’unico esistente sia quello già percorso dai prodi tra Quebec ed il Klimangiaro. Sottigliezza importante quest’ultima giacché sembrerebbe che per entrare in contatto le due civiltà debbano violare la cittadina portuense.

    3200 BC: Si discute animatamente nei fori, mentre le prodi schiere discoprono la terra circostante, di come rendere più sicuri scambi ed accordi tra le gentes di Roma; ed i Cassii in una celebre e seminale riunione con la plebe nella piazza di Roma proclamano che le leggi dell’urbe, una volta applicate, dovranno nel caso in esame essere riapplicate per repetitio in un caso di ispecie.
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    Per la prima volta le schiere Diocleziane, e con loro grande meraviglia, si imbattono in quadrupedi come il vento veloci, di cui sulle tavole degli animali avevano trovato anni addietro e su come domarli. Priorità loro però adesso esplorare fino a trovare i confini della terra superior e segni della presenza della civitas di Chartago.
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    Situazione alla fine del 3200 BC
     
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  5. Rio

    Rio

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    Ti dò un trucco per vincere quasi sempre a CIV.
    Non puntare alla grande biblioteca, ma ai giardini pensili che ti danno il +7 di cibo. Questo, unito al primo percorso (non mi ricordo quale sia, ma ti dà un tot di risorse in più alla capitale), fanno sì che, benchè all'inizio fai fatica, andando avanti col tempo avrai un botto di cittadini, ergo: più cultura, più scienza o più produzione.
    In pratica la regola è: difenditi e ingozzati, poi contropiede :)
     
  6. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    I Cassii ti ascoltano o Rio ispiratore
     
  7. PPCT

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    Aggiungo pure che è preferibile spammare città un po' ovunque piuttosto che creare un piccolo impero con poche ma enormi città. Cerca inoltre di creare avamposti approssimativamente dove sai che in futuro appariranno risorse strategiche, anche se magari vulnerabili o isolati alla fine saranno cruciali (e nel mentre non c'è singolo problema che una strada non possa risolvere). Comunque ottimo il posizionamento di Roma: sul mare accanto ad un fiume è una delle cose migliori che possa capitare, mancherebbe solo una bella collina.
    PS: a che difficoltà giochi ?
     
    Ultima modifica: 16 Agosto 2015
  8. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Quella normale...mi pare sia prince ?!
     
  9. Rio

    Rio

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    Aspetta, quello fino al 4.
    Sul 5 più spammi città più hai malus
     
  10. PPCT

    PPCT

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    Anche coi malus IMHO ne vale la pena. Una catena di città di frontiera è utile per respingere le invasioni o come merce di scambio. Inoltre se non si acquisiscono i territori strategici all'inizio si rischia di dover affrontare guerre e di conseguenza le mega coalizioni dell'IA, e allora le città sono ancora più importanti per le linee di costruzione
     
  11. metalupo

    metalupo

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    La modalità di vittoria più semplice è quella culturale, dai la precedenza agli edifici ed alle meraviglie che incrementano la cultura, quando istruisci la tua religione scegli almeno un'opzione che ti pompi cultura, mi pare che la migliore sia tra le credenze dei fedeli (+1 ogni 4 fedeli).
    Non appena hai un'altro grande profeta usalo per convertire tutte le tue città e se avanza le città neutrali alleate, lascia perdere quelle di altre civiltà.
    Concentrati su una branca sociale alla volta e completala.
    Cerca di startene fuori dalle guerre ma non trascurare l'esercito, averlo forte scoraggia dichiarazioni di guerra.
    Se non hai ferro punta a raggiungere la polvere da sparo il prima possibile, parte delle unità armate di fucili non ne necessitano per essere prodotte e sono piuttosto potenti.
     
  12. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Grazie a tutti per i consigli, che cercherò di seguire.

    3040 BC: Data importante nella storia dell’urbe è l’organizzazione del tempo dei giorni e dei mesi che permette di organizzare la vita, i cicli delle piantagioni e delle semine. Marco Erodito inventa il calendario.
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    Nelle loro esplorazioni ad est, i prodi Diocleziani, incontrano nuovi barbari e la possente cinta di una nuova città. Si apprende che questa è chiamata Sidone e che vi alberga una potente popolazione di guerrieri.
    Quando invece nella terra inferior, i guerrieri Apiculi, definiti i confini di Amsterdam, e trovato il mare, si accingono a ritornare nei possedimenti di Roma, attraverso il passo del Klimangiaro.
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    Prendono alloggio i prodi militi di Chartago ai confini di Roma; conciliabolo nel foro dell’urbe sulle motivazioni di ciò.
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    2880 BC: Nel fare ritorno nelle terre di Roma, gli Apiculi incontrano cattivi auspici, sotto la forma di un nuovo accampamento di bruti che già combatte contro schiere di guerrieri stranieri, che contattando gli Aupiculi, affermano di essere servitori di Pacal il pio. La gloriosa civiltà dei Maya, alberga nelle terre del nord ed i loro confini sono stati trovati dai Diocleziani .
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    Si incontra a nord anche un’altra schiera di cartaginesi, che fa pensare che anche questi siano stanziati nelle terre del nord.
    Per ultimo, torme di barbari appaiono anche al limitar dei possedimenti dell’eterna, sollevando un senso di sgomento tra gli abitanti, visto il numero grande di queste popolazioni presenti tutt’intorno a Roma.
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    2800 BC: Si formalizza nell’urbe l’investitura dei Cassii a classe patrizia e terriera, che meglio organizza produzione e distribuzione del cibo.
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    E Roma produce adesso 4 unità invece che due
    Dopo epserimenti e prove, gli specialisti ingegneri vengono ai Cassii con un nuovo concetto di arma per colpire a distanza. Un dardo appuntito spinto da una fune elastica fissata su un ligneo arco. Che Roma addestri adesso, dicono i saggi, un corpo di Archieri, sotto la guida degli ingeneri stessi, per accrescere la potenza militare dell’urbe.
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  13. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    UN momento di pausa fino a quando capisco perché civ 5 fa scoppiare la temperatura del mio laptop...
     
  14. Sir Matthew

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    è normale, le soluzioni sono due: avere il computer della NASA o avere un banalissimo LINUX...
     
  15. Luigi Varriale

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    un banalissimo Linux ?
     
  16. Willy il Peyote

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    stacci attento che è n'attimo fulminare il portatile per colpa di una ventola, ti consiglio di cambiare quella di serie e se possibile di modificare proprio l'involucro del computer! Io me la sono cavata con 20 euro e da allora, nonostante di calore se ne generi comunque parecchio, non ho più avuto problemi. A volte basta solo un po' di polvere a bloccare tutto..

    Comunque sto seguendo questo nuovo AAR e avrei un paio di domande :)
    Come ti trovi con questo gioco? A me la serie non ha mai preso molto, sarà che vedere Quebec, Roma e Amsterdam interagire agli albori della civiltà mi lascia un po' perplesso..
    Quali obiettivi ti sei posto?
     
  17. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    E' la prima volta che gioco a questo gioco...ho sempre pensato che CIV fosse una specie di risiko per computer...ho voluto dare una chance a questo 5 per via degli esagoni...e della singola unità militare per esagono, che potrebbe farne qualcosa di interessante...non sono mai stato e non sono un fan delle "province" come in altri giochi strategici...di nuovo, mi pare risiko.

    Naturalmente tutto ciò è frutto di puri pregiudizi personali...ma nelle attività ludiche...si sa...i pregiudizi fanno la differenza tra divertimento e non divertimento, e tanto per capirci preferisco world in flames a hearts of iron.

    Per quanto riguarda i miei obiettivi con CIV...uno solo...imparare...ammesso che riesca a risolvere il problema del calore...che ho solo con questo gioco...e non è certo l'unico che ho ad alta richiesta di CPU. Distant worlds per esempio...o anche quando mia figlia usa il mio laptop per Sims 4...non danno nessun problema.
     
  18. Luigi Varriale

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    Ok...una buona notizia ed una cattiva...quella buona è che sono parzialmente riuscito a risolvere il problema del surriscaldamento...quella cattiva è che un virus mi ha fregato il computer e ho dovuto formattare, senza poter accedere ai dati più recenti...

    Meno male che la partita era appena cominciata...

    Devo decidermi a salvare i dati recenti anche dei giochini su un supporto esterno !!!

    non appena rimetto in sesto il computer, aprirò un altro thread (Splende nei secoli l'eterna 2)
     
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  19. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    sì, un banalissimo linux. io sul mio portatile ho sia win7 sia debian/stretch, e, ovviamente a parità di hardware, su win7 con civ5 mi impazzisce la ventola, su linux invece non ho nessun problema...

    EDIT: ah, e non hai problemi di virus!
     
  20. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    minchia...in che negozio devo andare...e cosa devo chiedere ??
     

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