SR 20230 - AAR

Discussione in 'Strategici - Generale' iniziata da albertismo, 3 Giugno 2025.

  1. albertismo

    albertismo

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    hai perfettamente ragione. Tema ricerca, siamo indietro su tutto. Non abbiamo carri moderni, artiglieria decente. Solo lato missilistico non siamo messi malissimo. Stiamo ricercando due nuovi rada per fare un "salto" generazionale ed avere almeno cacciabombardieri decenti. Lato AA, possiamo sviluppare una contraerea non male. Sono riuscito a scambiare qualche tech con i sauditi, ma i rapporti ora sono tesissimi.
     
  2. albertismo

    albertismo

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    purtroppo il trattato si concentra su regioni. La partita non è chiusa, per niente! sconfinano, provocano...
     
  3. albertismo

    albertismo

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    Il Dubbio della Vittoria

    Il dibattito, tra i generali, è acceso. Abbiamo sbagliato? O abbiamo fatto bene? Dovevamo finire il lavoro?

    Certo è che controlliamo le risorse più importanti della Turchia: I giacimenti petroliferi, I centri logistici a sud.
    Ma non abbiamo colpito il cuore industriale turco, non abbiamo scalfito la loro capacità produttiva. La Turchia conserva la capacità di assemblare e addestrare 7 unità contemporaneamente; produrre due F-16 o chissà cosa altro, in parallelo ma, soprattutto, sviluppare mezzi tecnologicamente superiori ai nostri.

    Noi abbiamo 8 linee, ma di modelli obsoleti, e due linee per l'aviazione, di modelli super obsoleti. battaglioni leggeri, tank di vecchia generazione, cacciabombardieri vetusti. Il tempo non è dalla nostra parte.

    Ma, d'altronde, non avevamo la forza di avvicinarci al confine est dell'Europa e per continuare la campagna. Inoltre, se la Nato avesse attaccato in massa, saremmo stati travolti. non abbiamo cercato la guerra, non eravamo pronti.

    Ma ora la Turchia potrà ricostruire il suo esercito ad un ritmo altissimo e, tra qualche mese, saranno pronti per la vendetta.

    I generali più risoluti sono chiari: “Servono 10-15 mesi per colpire ancora. Prima che si rafforzino.” Un’offensiva preventiva. Ma prima dobbiamo ricostruire le nostre linee, avere molti, molti missili per uno strike immediato e devastante su tutte le linee di assemblaggio e sul bosforo, sulle loro unità.
    Sfrutteremmo la superiorità numerica e l’indebolimento interno turco. Perché sì, la Turchia è più debole. Ha perso 224.000 km², ha 7 volte il nostro debito.

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    Il confine occidentale è fragilissimo. “Un attacco da parte dell’Iraq dividerebbe il nostro esercito e spezzerebbe in due la nazione, come un cracker.”

    Le unità stanziate in Anatolia sarebbero completamente isolate, indifendibili, in caso di attacco iracheno. I rapporti con Iraq e Siria sono, tra l'altro, tesi. Abbiamo smesso di supportare il governo di Bagdad da mesi.

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    Siria e Iraq. Invaderli significa scatenare l'ira dei sauditi e, forse, la discesa in campo di Israele.

    Eppure, i nostri generali sono convinti: una campagna di terra è difficilissima per l’Arabia, devono attraversare il deserto. E noi avremmo l'Eufrate, protetto dalle basi tra i due fiumi, le contraeree piazzate, le artiglierie puntate a sud. E nel frattempo, avremo la possibilità di uno strike missilistico sulle loro unità in movimento.

    Nelle stanze presidenziali, già circolano i piani d'attacco dell'ipotetica operazione militare speciale. Nome in codice: Euphrate Shield.

     
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    Ultima modifica: 25 Luglio 2025 alle 21:55
  4. Iscandar

    Iscandar

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    incomincia ad accerchiare Israele, a parte Egitto e Arabia
     
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  5. albertismo

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    Un periodo di pace

    dopo due anni di guerra, possiamo gestire la nostra nazione. Stringiamo un importante accordo con il Pakistan: non aggressione, transito, libera circolazione di forza lavoro e commercio. Continuiamo a foraggiare il governo di Islamabad (support government): è costoso, ma ci permette di avere il fianco est coperto da un paese amico.

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    Il nostro paese non energeticamente autosufficiente, assurdo no? iniziamo a costruire decine di centrali a petrolio e quattro dighe. I nostri ingegneri, accelerano le operazioni.

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    Mettiamo in ricerca una nuovo modello AA, l'ARMAN: le statistiche sono buone. è in grado di colpire ad oltre 150km!

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    servirà un anno per ottenere il blueprint, ma ne vale la pena. Nel frattempo sblocchiamo il PESA radar che ci permette di ricercare un nuovo cacciabombardiere: l'F A/1 Banshee. è in ritardo di 30 anni rispetto ai modelli attuali, ma è meglio di niente. Nel frattempo, continua la ricerca per l'AESA Radar, che sbloccherà F/A-2 Ghost. Siamo nella fantascienza! disponiamo di 4 centri di ricerca, drenano un mare di dollari. Alcuni paesi sono andati in default a causa della R&D, ma noi abbiamo 3 milioni di barili di petrolio al giorno ad aiutarci.

    Scoviamo sul mercato un A-10A TB2, che acquistiamo subito.

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    Riorganizziamo l'esercito in 6 armate. Ecco la loro dislocazione.

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    Iniziamo ad avere scarsità di manodopera-disoccupazione sotto al 2,7%. Mettiamo offline la linea difensiva ad est. Mettiamo in cantiere altri due siti di produzione missilistica, ed uno di aerei. Un altro centro di ricerca è ultimato. Ne costruiamo un altro.

    Notizia dall'Europa. Dopo ben 4 anni, i russi improvvisamente sfondano a nord! Conquistano Kiev, in due settimane dilagano in Ucraina. Chiudono una sacca in Dombass, per poi chiudere la partita ad Ovest. è una buona o cattiva notizia per noi?

    la NATO ha ora altri pensieri..? .lo sguardo dell'occidente finalmente è lontano da noi. Ma quali saranno ora le mire russe? nel tempo, l'asse Iran-Russia si è raffreddato molto. I russi sono in rullo compressore.

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    Operation Euphrate Shield – Il Piano

    Il fronte che ci preoccupa è a Sud. Tre ponti attraversano l’Eufrate. Lì ci sono i nostri pozzi.

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    Il piano:
    • A nord, discesa lungo il fiume e conquista dei due valichi.
    • A sud, protezione dei pozzi e consolidamento.
    • Il centro è la vera incognita.
    Dobbiamo fare molta attenzione all'area centrale, dove scout nemici potrebbero infiltrarsi e dilagare spezzando in due le nostre forze.

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    Diamo ordine all'esercito di rispondere al minimo sconfinamento. Testiamo per mesi di provocare una reazione, invano.

    17 Agosto 2027 – L’Iraq ci dichiara guerra

    Ma il 17 agosto 2027, l'IRAQ ci dichiara guerra. Sostengono che, durante un'esercitazione militare, abbiamo sconfinato. Non ci risulta.

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    Una pioggia di missili iracheni si abbatte sulla fascia sud. Le perdite sono pesanti!

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    Ultima modifica: 27 Luglio 2025 alle 18:44
  6. Prostetnico

    Prostetnico

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    Se il turco è furbo in qualche modo temo ne approfitterà :shifty:
     
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  7. Iscandar

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    Esatto, ed avere il fianco scoperto verso la Turchia è foriero di uccelli paduli.
     
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  8. albertismo

    albertismo

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    Compagni la situazione è critica. Le nostre provocazioni erano volte a valutare le difese avversarie, tanto è che l Iraq aveva mobilitato diverse divisioni che la nostra intelligence ha valutato. Ma la dichiarazione di guerra è seguita ad un periodo relativamente tranquillo. Con il senno di poi, lo spostamento del nostro esercito al confine è stato valutato come un imminente invasione, ed hanno deciso di muovere loro il primo passo.
     

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