salve a tutti, ho finito di leggere "la prima guerra mondiale" di liddell hart e, causa la scarsa considerazione che ho di lui (è un'idiosincrasia personale, nulla di più) mi è venuto un dubbio da sottoporvi.. in questo libro il signor liddell hart esalta il genio di schlieffen e il suo piano e attribuisce l'insuccesso dello stesso a von moltke junior che "annacquò" l'idea originale indebolendo l'ala destra.. ora non sono uno storico ma un piano del genere secondo me non avrebbe mai potuto funzionare (anche se ne ammiro l'audacia), qualcuno ha dei pareri da darmi? in più in giro si sente dire che era un piano molto rigido, (del tipo ogni giorno le unità tedesche dovevano aver conseguito un dato obiettivo e le operazioni contro la francia dovevano finire in una quarantina di giorni) ma a me pare impossibile che il capo dello stato maggiore tedesco, a meno che non sia stupido (e schlieffen non lo era) o ossessionato (uhmmmm...) concepisca un piano così poco flessibile! voglio dire, le incognite erano tante! se qualcuno ha notizie da me ignorate su ciò si faccia avanti.. basta che non difendiate liddell hart!
I piani estremamente rigidi erano "di moda" in quel periodo. La flessibilità non era certo la dote migliore degli stati maggiori che si affacciavano alla prima guerra mondiale. La critica "ex post" che viene più spesso posta al piano Schlieffen è quando lo si confronta con il piano della seconda guerra mondiale. Ponendo attenzione, il piano Schlieffen altro non fa che prendere spunti dalla vittoria del 1870 con una manovra "ad anta di porta" verso Parigi; il piano Francia 1940 invece si basava su una posizione centrale napoleonica (entrare fra Fra e Ing e isolare completamente Ing mentre si procede speditamente verso l'interno francese); anche il piano Schlieffen si trovò a fronteggiare due Eserciti di fatto operanti distintamente (la BEF e i Francesi), ma i tedeschi (dopo Mons 1914) non tentarono di isolare i due eserciti ma continuarono ad incamponirsi sulla strategia avvolgente. Schlieffen spiegò che il piano era "il gomito di un uomo che si muoveva" (io lo identifico come ad anta di porta, o strategia oplitica della spinta prevalente... di fatto è la stessa cosa) ma risulta comunque vero che l'ala destra (che doveva spazzare la manica) fu indebolita eccessivamente, per cui non operò molto come spinta ma nemmeno Schlieffen capì che si poteva usare come "ala" di infiltrazione fra Inglesi e Francesi.
quoto adraeth... i piani strategici dell'epoca erano mooolto rigidi... cmq ricordiamo che il piano schlieffen pur con le sue ovvie limitazioni arrivò molto ma molto vicino a risultare vincente... in particolare a mio parere giocarono un ruolo fondamentale alcuni fattori: - la resistenza belga fu encomiabile... i tedeschi riuscirono a sconfiggere gli eroici difensori solo a prezzo di notevoli sforzi (sconfiggere ma non cacciare dal belgio... rimasero ancorati con le unghie e con i denti ad un minuscolo lembo della loro terra) e la resistenza belga si produsse in continue azioni di sabotaggio che ritardarono moltissimo l'adattamento della rete ferroviaria del paese al trasporto truppe e rifornimenti; - i russi risucirono a mobilitare prima di quanto pensassero i comandi tedeschi che dovettero distogliere parte degli sforzi dal fronte occidentale; - francesi invece di dichiarare parigi città aperta decisero di trasformarla in una vera e propria piazzaforte, attenendo l'effetto di esaltare lo spirito combattivo dei propri soldati ma correndo il grave rischio di sottoporre la città ad un assedio... ovvero è andata bene ma che sudata... - un peso notevole lo ebbe anche l'esaurimento stesso dello slancio iniziale tedesco... nelle ultime fasi dell'avanzata i poveri fantaccini crucchi dormivano marciando... sono sempre d'accordo con adraeth sul fatto che isolare inglesi e francesi sarebbe stato determinante però non sono sicuro che i criteri tattici dell'epoca e le stesse limitazioni di ordine tecnologico dell'epoca permettessero di raggiungere un risultato del genere...
Due Corpi d'Armata che, invece di parare il fianco destro tedesco durante la battaglia della Marna erano sui treni in direzione Prussia dove arrivarono, sprecati totalmente, dopo Tannenberg.
Difendere Parigi secondo me è stato importantissimo. La Francia è Parigi, caduta quella il resto non conta. Ifnatti ogni volta che è caduta Parigi la Francia si è arresa (esempi: guerra franco-prussiana e WW2).
Il problema principale fu proprio la mancanza di flessibilità del piano, che entrò subito in crisi alle prime difficoltà... Infatti i tedeschi non si aspettavano certo d'incontrare resistenza in Belgio. Questo (e altri fattori) incise molto sullo slancio delle truppe germaniche, che rallentarono fino ad impantanarsi nelle trincee della Marna...
I tedeschi fecero lo stesso errore di valutazione che facemmo noi per la campagna di Grecia nell'autunno del 1940: tutti si aspettavano come massimo una resistenza "simbolica"...
Personalmente penso che la difficoltà di applicazione del piano sia anche dovuta a difficoltà di coordinare su terreni rotti come quelli belgi un'enorme esercito quale era quello tedesco del 1914 con mezzi di comunicazione limitati. :humm: Il buon Schlieffen presentò quel piano nel 1905 e nessuno aveva la più pallida idea di cosa si sarebbe scatenato qualche decina d'anni più tardi: l'ultima guerra di dimensioni notevoli sul continente europeo era quella franco-prussiana e risaliva a 30 anni prima. Inoltre il piano prevedeva solo una debole resistenza nell'Alsazia-Lorena (dove i francesi avrebbero trovato popolazione favorevole e basi logistiche), quindi uno sfondamento nella zona della Renania sarebbe tutt'altro che impossibile. Non è un caso che il piano molti lo chiamassero "porta girevole" perchè si supponeva che più l'esercito francese riusciva a penetrare nella sacca alsaziano-lorenese-renana, più quello tedesco avrebbe avanzato verso la capitale francese, facendo rimanere avviluppato e accerchiato l'esercito francese.:sadomaso: Una simile avanzata sarebbe potuta costare abbastanza cara all'industria tedesca che poteva anche rimanere danneggiata o distrutta, essendo concentrata in Renania-Saar (la zona della Slesia non era sviluppata a un livello tale da supplire a una catastrofe de genere, senza contare che era anch'essa pericolosamente esposta al rullo compressore russo). Conclusione: secondo me il buon moltke fece quanto gli era possibile con la tecnologia del tempo e con il materiale umano che aveva sottomano...
pro Il piano era intelligente. Se lo confrontiamo con i piani, o l'assenza di piani, di praticamente tutti gli altri, allora risalta la grande levatura di Schlieffen. Va inoltre considerato che il pipano, nel 1905 e per un po' di anni ancora, prevedeva il soccorso di unità italiane nell'ala meridionale. Poteva funzionare? Certo si ma i dati sono che che non ha funzionato. Colpa di Moltke? Costui nemmeno era uno scemo. E pur commettendo errori, era anche quello che si trovava a dover prednere decisioni su dati non sempre precisi, in mezzo a generali (e cortigiani) bizzosi e con strumenti imperfetti. La decisione di inviare 2 corpi a est (ove arrivarono tardi) fu politica e non militare. La rigidità del piano non escludeva la sua applicazione elastica (il piano aveva un carattere strategico e non tattico: gli orari erano calcolati sulle ferrovie tedesche ma solo sino ai confini!). Resta che se Gallieni (o chi per lui) non avesse scelto di buttare tutto sul fronte giusto le cose sarebbero andate diversamente. Il piano sorprese a lungo Joffre e molti del suo enturage. Sotto questo aspetto il mio parere è che è stato un successo. La discussione mi ha fatto tornare la voglia di rileggere un po' di libri a riguardo (piuttosto: chiunque ha titoli di libri sulle cause/origini delle 1 GM...è benvenuto)
Sicuramente fu un piano intelligente, nato però diversi anni prima della guerra, per cui non escludo che una delle cause del suo fallimento (o riuscita, almeno in parte) sia stata dovuta alle nuove armi del periodo, certamente più efficaci per la difesa che per l'offesa... Personalmente credo che in ogni caso la guerra (prima o dopo) si sarebbe impantanata nelle trincee del settore occidentale... Ma questo è solo un mio parere....
letto! è difficile trovare libri sul tema. Ora ho in mano Becker. 1914, Lindau editore; Silvestri, La decadenza dll'Europa occidentale, vol. 1, Einaudi. altro?
Davvero interessante l'articolo... In pratica era una vera e propria corsa contro il tempo per sbarazzarsi il prima possibile di Francia e Inghilterra per poi passare al fronte orientale...
Pandrea: forse non ti è ben chiara la storia della prima guerra mondiale, soprattutto all'inizio... Questo potrà aiutarti un po'... http://en.wikipedia.org/wiki/The_Russian_invasion_of_East_Prussia http://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Lemberg_(1914) http://en.wikipedia.org/wiki/Siege_of_Przemysl Come puoi vedere, l'alto comando tedesco aveva talmente paura dell'invasione russa a est da spostare forze consistenti in Prussia orientale e in Galizia, al fine di soccorrere l'alleato austriaco ed evitare che i russi sfondassero. Inoltre parli della guerra russo giapponese come se i giapponesi avessero disintegrato l'intero esercito russo, mentre quella che fu sconfitta era la marina russa. L'esercito aveva ancora enormi risorse da gettare in campo ma non potè farlo per ovvi problemi logistici. Ciò che i nipponici riuscirono a sconfiggere erano le forze della sola parte orientale dell'impero russo... non tutto l'esercito russo.