Il Partito Democratico dell'Argentina

Discussione in '[Partita Cooperativa] Argentina 1936 - Amanecer de' iniziata da patton87, 20 Maggio 2007.

  1. patton87

    patton87

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    La linea del partito è questa:
    MAI ci accorderemo con qualche partito di fanatici ed estremisti per fermare le violenze. Non ce ne sarà più bisogno, la nostra forza è la Costituzione e con essa non ci saranno più attentati ed i govenri che si alterneranno saranno stabili, senza che ci sia il bisogno di avallare le folli richieste dei rossi e dei neri
     
  2. patton87

    patton87

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    La dirigenza ha finalmente approvato il nuovo simbolo del PDA. Una Croce del Sud, che brilla nei cieli dell'Argentina e che da oggi sarà un punto di riferimento per tutti coloro che cercano la libertà

    /off Dalmatinska ti ringrazio per quello che ci avevi proposto,ma abbiamo deciso ch la Croce del Sud ci simboleggi meglio
     

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  3. Ratmanfs

    Ratmanfs

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    Presidente l'accordo coi socialisti è necessario. Se cooperano con noi non andranno ad ingrossare le fila dei temuti falangisti
     
  4. patton87

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    Ne sei sicuro ratman? Non sembrano sul punto di coalizzarsi. Dobbiamo distruggerli ora che la situazione si sta stabilizzando, se gli permetteremo di sopravvivere, farlo dopo che la situazione sarà stabile sarà molto difficile.
    Io confido nella Costituzione, non negli intrighi con questi estremisti, per mettere la parola fine a questa situazione.
    Caro ratman, con l'avvento del partito repubblicano rischiamo di perdere il nostro ruolo di punti di riferimento per le classi alte, mentre quelle basse passeranno ai rossi. E noi dobbiamo esserlo per tutti
    Simon Patton
     
  5. dalmatinska

    dalmatinska

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    lettera

    Arriva una lettera urgente alla scrivania del Leader democratico Simon Patton.

    Caro Simon,
    le soffiate di alcuni miei amici fidati, ben locati nel campo della siderurgica nazionale, fanno pensare a una rapida crescita di richieste di armamenti da parte del Governo. Sono convinto che tu ne sappia qualcosa, ma pure sono certo che sia in gran parte opera della vecchia Junta.
    Un conflitto sarebbe l'occasione migliore per rimescolare le carte.
    Noi, la Cgia e il Partito, abbiamo deciso di mettere le mani avanti, come avrai di certo sentito alla radio.
    Facendo sentire l'acqua alla gola alla Junta, e con una presa di posizione forte in Parlamento e un po di demagogia, possiamo ottenere da loro quello che vogliamo contro le frange estremiste, dal momento che, pur di avere l'appoggio dell'industria nelle loro conquiste spregiudicate, non avranno problemi a bandire tanto i socialisti che i falangisti più pericolosi.
    I vecchi militari poi potranno avere la loro sconfitta.. che è cosa certa, viste le condizioni in cui verte la nostra armata dopo l'avventura caraibica.
    Realmente credi che esista nel mondo una guerra che siamo in grado di vincere?
    Persa l'ultima punta di credibilità rimasta, i generali saranno costretti a delle dimissioni di massa, ora che siamo in democrazia.. e senza che noi muoviamo un dito ci faciliteranno il compito di dare all'Argentina una repubblica stabile, amica dei paesi capitalisti occidentali. Bisognerebbe comunque tenere buoni rapporti con la Germania e tentare per una politica isolazionista, ma estremamente aperta dal punto di vista economico. Ho ricevuto la scorsa settimana un'economista dell'ex governo danese. Mi ha illustrato un modello di sistema interessante, che vorrei mostrarti.
    Ti confido, spero che per il 47 la junta possa essere solo un ricordo, un brutto ricordo.
    La fetta di potere in arrivo non sarebbe indifferente.
    Tuttavia, voglio rendere chiaro che questa non si tratta di un'alleanza, ma di un'accordo su una serie di interessi comuni che faresti bene a valutare. E a non rifiutare.
    Attendo le tue considerazioni con ansia.

    Cordiali saluti
    Francisco Dalmatinska
     
  6. patton87

    patton87

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    Caro Francisco
    realmente, la nostra forza militare non è paragonabile a quella delle grandi potenze, in un conflitto solitario verremmo sicuramente spazzati via. Ma non prenderme per uno sciocco idealista quando affermo che l'Argentina deve fare la sua parte per sconfingere la tirrania, e può egreggiamente svolgere suo ruolo. Pensa al teatro nordafricano, Lì l'italia non combatte contro gli inglesi, ma contro Sudafricani, australiani, neozelandesi ed indiani, nazioni molto più deboli della nostra che si trovano in forte vantaggio contro una potenza come l'Italia. Se anche noi avessimo partecipato li avremmo sicuramente schiacciati e a quest'ora il nazifascismo sarebbe relegato alla sola Europa. Non possiamo essere isolazionisti solo perchè c'è un oceano fra noi ed il conflitto, perchè questo oceano non viene varcato solo perchè gli Alleati resistono. Poi tornando sul pragmatico, vittoria alleata significherebbe partecipare ad un mercato globale, mentre invece i nazisti sono per il controllo statale (delle imprese tedesche, per quelle dei paesi stranieri non è prevista l'esistenza), e poi da quando è scoppiata la guerra di quanto è aumentata la produzione? Per non parlare di tutti i materiali che affluiscono a costi stracciati.
    E poi personalmente, mai allaccierei rapporti amichevoli con un regime come quello di Hitler, come democratico non posso far altro che combatterlo.
    Simon Patton
     
  7. dalmatinska

    dalmatinska

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    Mio caro Simon,

    ammiro profondamente il tuo attaccamento franco a un'idea di democrazia così morale ed etica. Ma, ti prego, lascia questo tipo di convinzione agli intellettuali e a qualche studente universitario.
    La nostra democrazia, lo sai meglio di me, è ancora debole e le iene pronte a divorarla sono tante. Prime fra tutte, socialisti e falange.
    Prima riusciamo ad eliminare questi poteri negativi, prima potremo davvero fare ideologia con i migliori propositi per la nostra Nazione.
    Ora è imperativo giocare di forza, è necessario mettere da parte gli scrupoli. Bisogna convincere il popolo che aderire a un'azione politica violenta e appoggiare una parte o l'altra significa innanzitutto assassinare il sistema che si sta creando. Tra l'altro, vorrebbe dire piegarsi poi alla volontà dell'Asse o della Comintern, trasformando l'Argentina in uno stato satellite ed esponendola in futuro, secondo le teorie di alcuni studiosi di geopolitica europei, a un tipo di guerra periferica che annienterebbe ogni possibile progresso positivo.
    Siamo a un bivio complicato. Non intendo divenire alleato partecipe dell'Asse, so bene i rischi che si possono correre. Ma credo sia stupido trovare un nemico ad ogni occasione, e ricorda che in Africa sta combattendo il Commonwealth intero; noi da soli, che speranze abbiamo? Nessuna, ma forse proprio la convinzione ferrea della Junta sarà la sua stessa rovina. Non vedo l'ora che accada.
    Intanto, facciamoli lavorare contro i nostri nemici.
    Insieme PDA e PRN costituirebbero la maggioranza in Parlamento, senza contare un eventuale appoggio di qualche generale.
    Quello che ti chiedo è di rifondare insieme una nuova Argentina.
    Unisciti alla petizione contro il conflitto. Tratteremo le condizioni direttamente con quelle vecchie carcasse.
    Un tuo rifiuto sarebbe un ostacolo per i tuoi stessi progetti politici e per l'attuazione dei tuoi ideali.
    E' il mio ultimo tentativo di mediare. Rifletti attentamente, ti prego.

    I migliori saluti
    Francisco Dalmatinska
     
  8. patton87

    patton87

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    Caro Francisco
    anche volendo tornare sul pragmatico, pensa quanti vantaggi economici e politici abbiamo ottenuto dall'Alleanza.
    Se uscissimo dal conflitto cosa succederebbe? Se vince Hitler faremo la fine del Belgio, dell'Olanda, della Norvegia e della Danimarca, e di tanti altri stati. Hitler non accetterà mai uno Stato neutrale, perchè ormai è palese la sua intenzioni di conquistare tutto. Se vincono gli Alleati ci troveremo comunque isolati, dopo tutte le aggressioni in sud America, rischiando di passare per gli "Hitler locali".

    L'isolazionismo non paga mai caro Francisco
    Simon Patton
     
  9. dalmatinska

    dalmatinska

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    telegramma urgente #765742

    Caro Simon capisco perfettamente STOP Per quanto riguarda obiettivi interni? Partito ansioso di sapere vostre intenzioni STOP Cordiali saluti
    FIRMATO F Dalmatinska
     
  10. dalmatinska

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    off-- il prn lotta x fare un capitalismo all'inglese (adam smith puro) isolazionista.. che porti un giorno a quello che adesso è l'inghilterra. quindi, fuori subito falangisti e socialisti. tory noi, labour voi.
    tuttavia all'interno del prn ci sono anche alcuni sostenitori delle teorie di authority forte come negli stati nordici (svezia)... questi gli obiettivi.
    nulla da spartire con i nazi :p è solo che.. piu è tranquillo e stabile il tutto, piu si lavora meglio. se i nazi vincono, non ci perdiamo nulla. se vincono gli alleati, solo meglio. tanto sia asse che alleati, finita la guerra, avranno bisogno di noi comunque, nel caso di bipolarismo politico globale. siamo tra gli stati piu forti del sud america. sempre e comunque, contro la comintern. e mi spiace x qwetry :p
     
  11. Ratmanfs

    Ratmanfs

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    Cari membri del partito mi sento un po deluso. Proprio ora che la democrazia iniziava a funzionare pare che si voglia tentare un nuovo colpo di stato per la questione brasiliana. Mi appello a tutti voi e a tutto il Popolo argentino. Rimaniamo uniti e vediamo di trovare più alleati possibili per tentare di fermare questa cosa prima che diventi ingestibile. Credo che il nostro Paese e l'Alleanza di cui siamo menmbri siano stufi di tutti questi rimescolamenti di carte. Patton dobbiamo difendere a tutti i costi i nostri principi.
     
  12. patton87

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    Dopo tante lotte abbiam finalmente ottenuto le nostre libertà... non permetterò che l'autorità della Camera venga messa in discussione, anche se dovrò ancora una volta farmi appoggiare da quei luridi imprenditori
     
  13. dalmatinska

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    Caro Simon,
    non ho ancora ricevuto una tua risposta. Immagino cosa questo voglia poter dire. Ad ogni modo, sappi che la nostra nazione non è pronta nè a versare lacrime, nè sudore, nè tantomeno sangue. La guerra è un'arma a doppio taglio, persino per noi. E' imperativo che i Generali vengano contrastati, dimostrare al popolo quali sono i nuovi equilibri di potere ora. La nazione si aspetta un atto che dimostri che la loro fiducia nei confronti del sistema repubblicano è ben riposta, che a capo del sistema ci sono uomini in grado di frontreggiare le spavalderie di un gruppo di schifosi oligarchi. Ho alcune cose da dirti a voce. Spero di ricevere tue notizie presto.

    Francisco Dalmatinska
     
  14. patton87

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    Nessuna guerra Francisco... nessuna classe sociale la vuole, solo gli aristocratici per tentare così di riappropriarsi il potere e del prestigio perso, e non lo vuole nessuno degli alleati.
    Non permetterò questo colpo alla democrazia ed all'immagine del paese, una potenza ed una democrazia lo si vede anche da questo
     
  15. Ratmanfs

    Ratmanfs

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    Caro Patton, ci stanno circondando...stanno creando la terra bruciata attorno a noi...Vogliono portare la democrazia come una facciata all'interno dell'alleanza...dobbiamo allearci a piu partiti possibili socialisti, falangisti e soprattutto gli industriali. Chiedo il permesso di scendere a patti coi falangisti prima che la situazione precipiti
     
  16. patton87

    patton87

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    odio scendere a patti cn questi, e per il momento ritengo che sia necessario attendere ancora. comunque un'alleanza doippia, qualcosa che ci estenda sia ai capitalisti che ai socialisti sarebbe qualcosa di equilibrato non sarebbe male... lavoriamo in questa direzione
     
  17. patton87

    patton87

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    COLLOQUIO PRIVATO FRA PATTON E RATMAN, DI CUI NESSUNO SA, A MENO CHE UNO DEI DUE NON DECIDA DI RENDERE PUBBLICO

    Abitazione privata di Patton a Rosario
    Caro Ratman
    ci siamo inizialmente opposti a questa guerra, ma dire no senza pensare è da stupidi, da ragazzini che si affacciano al mondo della politica, non da intellettuali come noi. Anche se contrario alla guerra considero il governo brasiliano come nemico, un gruppo di simil-bolscevichi da eliminare dal sud America, e poi difficilmenteil Partito Democratico Brasiliano riuscirà a rivoltare la situazione come speravamo, una volta che si allèeranno agli Usa. Poi il nostro sogno è sempre quello dell'Unione Sudamericana democratica, e questo governo è decisamente avverso. Quindi non sarebbe negativa questa guerra ed inoltre come ricompensa per l'assenso dato potremo chiedere a Nilo quel che vogliamo. Per i poteri speciali che chiedono non saranno altro che un estensione del decreto Patton, e comunque porremo il bisogno di rinnovarlo ogni anno su delega parlamentare, è una prassi di questa guerra oltre che sarebbe l'opportunità di restringre ulteriormente il campo d'azione di socialisti e falangisti. E poi naturalmente ci faremo fornire un casus belli per nn perdere la faccia.

    /off e soprattutto vivacizzeremo la partita, un teatro in cui saremo coinvolti direttamente eun ottima base industriale
     
  18. Ratmanfs

    Ratmanfs

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    Patton sa bene che sono stato suo allievo dai tempi antichi, trovo inutile pensare al Brasile come stao libero dal nostro dominio, ma dobbiamo pensare che abbiamo anche degli alleati che ci stanno a guardare. Pare quasi che ci sia una guerra interna all'alleanza. Non vorrei che prima o dopo si stufano di noi e ci danno il "bel servito". Che succede una volta finita la guerra contro l'asse? Finche dura siamo tranquilli ma se dato l'alto interventismo veniamo espulsi? Non sono contro una guerra al socialismo brasiliano ma sono per una via più prudente. Se dobbiamo attaccare entro breve termine vediamo almeno di avere un solido casus belli.
     
  19. patton87

    patton87

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    Vediamo di riprendere l'attività del partito
     
  20. patton87

    patton87

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    Nella sede centrale del PDA, Patton si trovava alla sua scrivania, a riflettere

    "Finita la guerra possiamo riprendere le attività politiche, ci sarà bisogno di qualche nuova altisonante iniziativa...
    Devo preparare un interessante programma di iniziative parlamentari, devo ricreare la rete di rapporti..."
     

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