La Honorable Cámara de Diputados de la Nación

Tutta l'Argentina è in festa. Nelle vie della capitale son tutti gioiosi. Poco distante dalla Casa Rosada, nello splendido palazzo **** (non sono riuscito a trovare il vero nome del palazzo), sta per essere inaugurata la prima legislatura della nuova Argentina.

Una parata militare, con in testa il comandante dell'esercito, il maresciallo Mikahil Mengsk, ha preceduto l'arrivo dei deputati e delle altre personalità fra le più rigide misure di sicurezza.
Dopo un'iniziale le truppe di di Mengsk si sono unite ai rappresentanti dell'Aviazione e della Marina Militare, con i comandanti l'ammiraglio Ryoga ed il generale dell'aria Maglor formando un cordone in onore della Junta che si affrettava ad entrare. In testa il generalissimo Nilo, per nulla colpito dal clima di festa entrava a passo svelto e nervoso, senza mai guardare nessuno in faccia. Si lasciavano andare a qualche saluto i ministri Veltro, Edox e Zodd, mentre invece Patton si concedeva a tutta la folla accorsa, che lo festeggiava.

La cerimonia di inaugurazione era appena iniziata, si aspettavanmo vari discorsi

 

occhi neri guardavano l'evento...ma sarebbero restati in silenzio...ma soprattutto fermi..

 

Nessuno vuol fare un discorso alla nazione?
Generalissimo, il popolo non aspetta che lei

 

Mengsk era combattuto tra la voglia di sparare su quella massa di parlamentari inutili e quella di esultare segretamente. Il Partito Socialista sarebbe entrato in Parlamento e forse finalmente avrebbero cominciato a cambiare molte cose....

Mengsk si appoggiò al carro armato dietro di lui mentre il presidente, con una faccia irritata memorabile, gli passava vicino ed entrava nell'edificio.

I parlamentari, i diplomatici esteri e i fotografi presero posto. Il presidente si posizionò sul palco principale, dietro alla foresta di microfoni.

Mengsk si mise leggermente in disparte, appoggiato a una delle colonne che delimitavano il perimetro delle gradinate riservate ai parlamentari. Controllò ancora la disposizione dei suoi uomini e conversò con l'ufficiale responsabile ai collegamenti, poi tornò a guardare il presidente, mentre il suo silenzio cominciava a preoccupare gli astanti. Mengsk pensò che forse il Presidente era ad un passo dall'ordinare alle sue truppe di sgomberare la sala.

 

- Cittadini, onorevoli... -
Il presidente pronunciò questa ultima parola socchiudendo gli occhi, malcelando il tono di sarcasmo. Secondo il lìder, tutti i membri del Parlamento erano una sorta di traditori.
- ...inauguriamo oggi la nuova Camera dei deputati del Popolo. Sembra che ce ne fosse bisogno. Che gli argentini invochino a gran voce di essere rappresentati in un'aula istituzionale. Ma il popolo, è bene ricordarlo, è sempre stato con efficacia rappresentato dal sottoscritto e da tutta la junta. Spero quindi che questo capriccio non rechi ostacolo all'inarrestabile marcia della Nazione verso la gloria.
Mi rimetto a voi, dunque, perchè teniate un atteggiamento di responsabilità e umiltà. Responsabilità verso i difficili compiti che ci aspettano e che richiedono la totale concordia delle fazioni politiche e sociali. Umiltà nei confornti di quegli uomini che, titanicamente, da anni, spendono tutte le proprie energie, tutto il proprio tempo e le risorse per il bene dell'Argentina, senza risparmiarsi.
Vi auguro, dunque, un buon lavoro. -
Detto questo, disturbato dal fastidioso entusiasmo dei flash dei fotografi, il presidente si affrettò a lasciare la sala.

 

Colleghi onorevoli
oramai è diventata di dominio pubblico la "tentazione" di alcuni esponenti della Junta di attaccare il Brasile. Essi hanno la possibilità di pianificare tali azioni, ma prima di agire essi devono, conformemente alla Costituzione, ottenere il benestare della Camera. Solamente un cieco non si accorgerebbe delle macchinazioni tese a saltare questo vitale passaggio per la democrazia.
Chiamo un membro della Junta a chiarire questi fatti alla Camera e alla nazione

 

//Scusate l'intervento off-topic, ma i vari partiti non hanno ancora postato l'elenco dei loro parlamentari. Per neessità di chiarezza, vi prego di listare i membri del Parlamento in questo topic (specificando l'area politica) o in quello di partito//

 

il partito socialista come parlamentari sceglie oltre a me long tom e edox

OFF\ edox è ancora ministro?\

 

OFF// sono ancora ministro credo.....vero nilo?
cmq confermo al mia partecipazione al partito socialista//

 

OFF\ se così fosse 3 ministri fanno parte del partito socialista anche se di nascosto....potremmo diventare molto amici del presidente nilo... \

 

/off io e ratmans x il pda

 

All'interno del parlamento Piccolo Messe prende la parola.. "Ebbene si cari deputati sono io ora il nuovo presidente del partito conservatore, so molto bene che molti di voi non mi conoscono.. ma in qualità di capo del partito attualmente al governo sarò lieto di discutere con tutti voi per il bene comune del paese.. e anche se non la pensiamo allo stesso modo.. posso solo dirvi una cosa.. avete torto"

OFF: Come inizio non c'è male

 

//Bene bene! Poi c'è Dalmantiska per gli Industriali e Nino de Bolivarez per i Falangisti. Però temo che i ministri non possano sedere in Parlamento. Inoltre (correggetemi se sbaglio) Qwetry non è ancora stato liberato. Quindi, riassumendo:

1 deputato democratico (Ratman)
1 deputato industriale (Dalmantiska)
1 deputato falangista (Nino de Bolivarez)
1 deputato comunista (Long Tom)
1 deputato conservatore (Piccolo Messe)

dimentico qualcuno?//

 

/Off edox hai oltrepassato il limite, addirittura dia comunisti... TRADITORE

 

Nino de Bolivar per la falange

 

// 1 deputato repubblicano Francisco Dalmatinska.

 

// vabbè, scusate gli errori di ortografia! //

 

Onorevoli e colleghi della Junta,
sarete tutti sicuramente al corrente del grave atto che è stato compiuto da certa stampa nella giornata di ieri. La "Croce del Sud", quotidiano vicino ad una delle forze parlamentari, ha riportato dati inesatti e di matrice sovversiva. E' stato pubblicato che la Corte di Appello avrebbe annullato un provvedimento atto alla scarcerazione di un noto criminale. Ma tale provvedimento non è mai (dico MAI) stato approvato dalla Junta, tanto meno la Corte d'Appello poteva annullarlo. Se anche fosse stato così, si tratta di operazioni che sarebbero state coperte da segreto di stato.
Infine dalle parole del Vicepresidente stesso (un membro del Governo!) sono emersi commenti negativi e insulti nei confronti dei rappresentanti dello stato: "abusi di potere"!! Ma di che cosa stiamo parlando? La verità è che tutte queste informazioni sono false ed estremamente dannose per il Paese in un momento delicato come questo. Il sospetto che viene, a questo punto, è che la longa manus del Reich sia giunta in Argentina, per destabilizzare un nemico del nazismo che sta diventando sempre più influente. Non oso pensare che questi sospetti corrispondano a verità. Il dubbio, ad ogni modo, scartato da me, potrebbe essere accettato dai cittadini, che vedrebbero minata dal sospetto la propria fiducia verso il Governo.
Siamo in guerra! E questo dovete capirlo!
In guerra, tutte le altre democrazie (tutte, tutte, tutte) controllano che informazioni fasulle o ispirate dal nemico non permeino l'opinione pubblica e non ostacolino le operazioni belliche.
Per questo, ritengo, è ora di uniformarci alle altre democrazie e istituire un controllo su tutte le comunicazioni, solo ed esclusivamente per il beneficio del Popolo argentino.

 

signor presidente
ho ascoltato le sue motivazioni, anche se alcune delle quali molto plausibili, mi han risvegliato qualche perplessità.
In primo luogo sa bene quanto io mi stia battendo per la stabilizzazione del Paese sotto questa Costituzione, l'unico vero elemento destabilizante sarebbe riaprire una stagione di sangue in sud america,questa volta con una nazione molto più potente delle altre, e che sembra intenzionata a schierarsi con gli Alleati attivamente. Per quanto riguarda la non ufficialità delle notizie riportate sull'organo del mio partito darò al più presto disposizioni di rettifica.

Nelle sue parole ha ricordato che siamo in guerra con Tedeschi e Giapponesi, ebbene questo è molto importante. Sa quanto noi siamo sensibili al problema, la democrazia deve imperar ovunque, e deve farlo soprattutto nelle principali zone industriali mondiali, altrimenti sarà facile che un brutto giorno ritroveremo i nostri nemici nella Plata. Questo ci convince a prendere in considerazione queste le limitazioni alle libertà, tuttavia ci comprenderàse mostriamo qualche diffidenza, vogliamo un impegno più deciso contro l'Asse ed allontanare le mire dal Brasile, ma le lascio ancora lo spazio per dimostrarmi la sua pericolosità. Inoltre questo potere speciale dovrà esser a tempo limitato ad un anno, a garanzia delpotere della Càmara, che deciderà allora se sarà il caso di prorogare ancora questi poteri

 

Vice Presidente Patton, non le sembra un tantino eccessivo cercare di sottoporre al veto parlamentare delle norme che in qualunque altro luogo sono pubblicamente accettate?
E stiamo parlando della Gran Bretagna, non certo del primo stato preso a caso...


Secondariamente, parliamo della questione brasiliana...
Si rende conto o no che il Brasile è una potenza nostra pari, di estrazione intellettuale totalmente opposta e che in passato ci ha messo i bastoni tra le ruote ogni qualvolta gli è stato possibile?
Per esempio, secondo alcuni rapporti di natura , il terrorista Lenfil sarebbe mantenuto sotto protezione nella zona del Mato Grosso; senza parlare del fatto che secondo fonti che devono rimanere segrete, nel periodo appena successivo alla guerra civile (in cui, tralatro voi democratici avete preso molto poco democraticamente possesso della Casa Rosada), molti dei numerosi attentati sono stati finanziati dal Brasile, avendo sempre come mente attuante il progetto, il tanto citato Lenfil.
Inoltre spero lei non sia tanto cieco da non notare come gli stessi Stati Uniti si stiano preparando alla guerra, e quando lo faranno è probabile si trascinino dietro anche il Brasile, mettendoci de facto in una posizione di debolezza nei confronti dei nostri rivali, i quali tralaltro a lungo andare potrebbero ledere anche agli interessi statunitensi, vista e considerata la loro matrice sinistrorsa.
Eliminare dalle scene internazionali il Brasile è una cosa che dobbiamo fare per nostro tornaconto, questo è sicuro, ma sul lungo periodo sarà una cosa positiva anche per gli Stati Uniti, che lei tanto acclama, in quanto li avremo liberati da una serpe allevata in seno.

Infine, se mi permette, vorrei porre un accento su una faccenda di cui l'ho vista protagonista... il suo porsi come protettore della libertà giuridica sulle pagine di un quotidiano, a difesa niente poco di meno che di Qwetry, il socialista indagato perché sospettato di essere in combutta con quel terrorista di Lenfil!

Dovrebbe misurare meglio le sue parole, Vice Presidente, soprattutto quando diventano di pubblico dominio, e si ricordi che occupa la sua posizione in virtù di un accordo che molto poco ha a che vedere con i propositi del suo partito...