Tra i generali tedeschi, Model, non sò perchè, è quello che mi ha sempre affascinato di più. Evitando le sue connivenze con il partito nazista, naturalmente non posso che condannare questa sua scelta (IMHO), mi ha sempre impressionato la sua capacità nell'organizzare una difesa, che il più delle volte era disperata. Ok...direte voi...Mainstein (nato Lewinsky) era + bravo etc...etc...! Però Model...sebbene molto meno famoso del sopracitato, secondo me si staglia maggiormente nella fase di decadenza della Wermacht, con la sua immagine tragicamente drammatica, così come la sua fine. Cosa ne pensate? Devo smettere di fumare peperoncino? O mettere + tabacco nelle mie sigarette?
Beh, pur con tutti i suoi difetti lo si può considerare un personaggio certamente interessante.... Una sorta di "lottatore" che non molla mai...
Sperando di farti(vi) cosa gradita, vi posto la bozza della scheda bio del GFM Model, da me compilata per un librotto sui decorati delle Schwerter: Generalfeldmarschall Walter Model Nato il 24 gennaio 1891 a Genthin nella Sassonia-Anhalt, si tolse la vita il 21 aprile 1945 nella sacca della Ruhr, nella foresta di Heltorf, presso Duisburg-Wedau. Ritterkreuz des Eisernes Kreuz (344) il 9 luglio 1941 quale Gene­ralleutnant e Comandante della 3. Panzer­-Division. All’inizio della guerra, Model era assegnato allo Stab del IV. Armee-Korps. Dopo la Campagna di Polonia, fu promosso Generalleutnant e inviato allo Stato Maggiore della 16. Armee. Questa Armee combattè in Lussemburgo, a Sedan, a Verdune e negli accerchiamenti di Nancy e Epinal. Nel novembre 1940, a Model fu affidata la guida della 3. Panzer-Division, guidandola durante l’Operazione Barbarossa. La 3. Panzer-Division, al comando del Generalleutnant Model, riportò dei successi particolarmente rilevanti nella marcia dal Bug, a sud di Brest-Litovsk, fino alla Beresina, presso Bobruisk. Nonostante le sfavorevoli condizioni territoriali all’inizio delle operazioni, il primo giorno la Divisione era già avanzata con notevole rapidità. In seguito, essa si era spostata lungo la Rollbahn, e attaccò, in qualità di Divisione principale del Korps, con velocità sbalorditiva, riportando poche perdite, superando costantemente scontri spesso durissimi, e la sera del quinto giorno di operazioni, si trovava a trecento chilometri dal Bug; era così la Divisione più avanzata dell’intero Panzergruppe. Questi successi portarono a Model il conferimento della Ritterkreuz. Eichenlaub (74) il 17 febbraio 1942 quale Generaloberst e Oberbefehlshaber della 9. Armee. Fu assegnata a Model per le eccezionali prove fornite in qualità di Generale Comandante del XXXXI. Armee-Korps e Oberbefehlshaber della 9. Armee nella battaglia di Rzhev dell’inverno 1941/1942. Il Generalfeldmarshall von Kluge ebbe a dire: Personalità assai forte e a volte ostinata. Non sempre facile da sopportare per i suoi subordinati, per via della sua spiccata attitudine all’azione. Una cosa però è certa: Model è un vero condottiero, che, messo in una situazione critica, non deluderebbe mai. Essendo molto esigente con se stesso, in termini di coraggio e valore, pretende lo stesso dalle sue truppe, che, dopo un iniziale malcontento, si rendono conto molto presto di che statura sia chi li comanda. Certamente si tratta di un uomo d’inestimabile valore per ricoprire posizioni di comando prestigiose, soprattutto quando si tratta di esprimere una volontà particolarmente forte in una determinata posizione. Schwerter (28) il 2 aprile 1943 quale Generaloberst e Oberbefehlshaber della 9. Armee. Ottenute per i risultati raggiunti dalla sua 9. Armee in quattro battaglie svoltesi a Rzhev nell’estate e nell’inverno del 1942/1943, grazie alla sua abile direzione, e per l’operazione Büffelbewegung (l’evacuazione del saliente di Rzhev-Vjasma) dal 28 febbraio al 21 marzo 1943, grazie al quale il fronte fu accorciato di duecentotrenta chilometri di fronte. Brillanten (17) il 17 agosto 1944 quale Generalfeldmarschall e Oberbefehlshaber dell’Hee­resgruppe Mitte. Furono assegnati a Model per aver stabilizzato il fronte Orientale in seguito alla distruzione dell’Heeresgruppe Mitte durante l’operazione Bagration. Sempre presente laddove la situazione era più pericolosa, Model fu in grado di arrestare l’offensiva sovietica sulla Vistola. Dal 18 agosto al 5 settembre 1944, Model ricoprì la carica di Oberbefehlshaber West, comandando contemporaneamente anche l’Heeresgruppe B, conducendolo nei combattimenti della sacca di Falaise e nella ritirata successiva verso est. Nei mesi successivi, Model ebbe nuovamente modo di distinguersi nei combattimenti difensivi in Belgio, in Olanda (dove le unità da lui comandate furono protagoniste dell’ultima vittoria della Wehrmacht sul fronte Occidentale, la battaglia di Arnhem), e ad Acquisgrana. Quindi Model partecipò alla pianificazione di Wacht am Rhein, e dopo il fallimento dell’offensiva, riuscì a portare ciò che restava del suo Heeresgruppe oltre il Reno, nonostante l’avanzata americana a Remagen e la totale superiorità aerea Alleata. In aprile le sue forze furono accerchiate nella sacca della Ruhr. I combattimenti nella Ruhr-Kessel cessarono tra il 13 e il 21 aprile 1945. Model, tuttavia, non si arrese agli americani, togliendosi la vita in un bosco vicino a Duisburg il 21 aprile 1945, dopo che, nei pressi di Ratingen, si era visto bloccare la strada dagli Alleati. Secondo le sue ultime disposizioni, date agli Ufficiali che lo scortavano, fu seppellito assieme ai soldati che avevano combattuto ai suoi ordini. Suo figlio, Hansgeorg, giovane Allievo Ufficiale nel Panzer-Regiment “Grossdeutschland”, raggiunse nel 1980 il grado di Generale di Brigata della Bundeswehr, comandando la Panzergrenadierbrigade 7. Scrisse poi con lo storico militare Dermot Bradley la biografia del padre, pubblicata nel centenario della sua nascita. Otto Carius, comandante di Tiger, ricorda il suo incontro con Model sul fronte di Narva nel 1944; nell’occasione, i carri di Carius erano schierati sulla riva del Narva più distante dal nemico, in una posizione sicura quindi, ma che garantiva una reazione meno pronta ad un attacco sovietico sull’altra riva, dove correva la prima linea delle forze tedesche: Stavo guardandomi intorno per trovare una area d’assembramento ottimale per i miei mezzi, quando arrivò rombando dal fronte una Kübel con un guidoncino di Corpo d’Armata. Si fermò di colpo e non credetti ai miei occhi quando ne saltò giù il Feldmaresciallo Model. L’Alto Comando lo aveva inviato –come faceva sempre in situazioni disperate- sul fronte Nord in modo da ripristinare la situazione. Feci il rapporto richiestomi, e poi una tempesta si scatenò su di me, come raramente se ne son viste! Le sopracciglia di Model fremevano. Avevo già visto ciò avvenire sul fronte Centrale. Non mi fu permessa alcuna spiegazione o una qualsiasivoglia risposta. Montai sui carri armati con i miei equipaggi e fui sull’altra riva della Narva in un lampo. Il Feldmarschall mi aveva dato un ordine che non dimenticherò mai: “La ritengo personalmente responsabile che nessun carro armato russo sfondi. Nessuno dei suoi Tiger può essere perso a causa del fuoco nemico. Qui, noi abbiamo bisogno di ogni pezzo!” Quanto a egli stesso, il Feldmarschall Model non veniva ad alcun compromesso, ed era spietato, ma era anche indulgente verso i soldati al fronte, che lo adoravano. Per se stesso, non chiedeva alcunché. Nella sacca della Ruhr nel 1945, una volta udii pronunciargli la sua tipica frase: “Il giorno ha ventiquattro ore. Aggiungi a questo anche la notte, e probabilmente riuscirai a finire il tuo lavoro!”. Citato nei Wehrmachtbericht del 21 febbraio 1942, 3 settembre 1943, 5 maggio 1944 e 19 aprile 1945. Ritterkreuz des Kgl. Preuss. Hausordens von Hohenzollern mit Schwertern il 26 febbraio 1917 Eisernes Kreuz I. Klasse 1914 il 19 ottobre 1915 Eisernes Kreuz II. Klasse 1914 il 20 settembre 1914 Kgl. Bayer. Militär-Verdienstorden IV. Klasse mit Schwertern il 29 marzo 1915 Grossherzoglich Mecklenburg-Schwerinsches Militär-Verdienstkreuz II Klasse il 22 novembre 1917 K.u.K. Österr. Militär-Verdienstkreuz III. Klasse mit der Kriegsdekoration il 22 novembre 1917 Verwundetenabzeichen in Mattweiß il 28 luglio 1918 Ehrenkreuz für Frontkämpfer il 26 gennaio 1935 Wehrmacht-Dienstauszeichnung IV. - I. Klasse Spanienkreuz in Bronze ohne Schwerter il 31 maggio 1939 Spange 1939 zum Eisernes Kreuz I. 1914 il 2 ottobre 1939 Spange 1939 zum Eisernes Kreuz II. 1914 il 22 settembre 1939 Panzerkampfabzeichen in Silber il 29 agosto 1941 Verwundetenabzeichen in Gold il 25 maggio 1942 Medaille “Winterschlacht im Osten 1941/1942” il 15 luglio 1942
Beh l'ha stabilizzato 1000Km più indietro (forse ero capace anch'io) Scherzo, era una battuta naturalmente. La mia opinione è che parecchi generali della Wehrmacht erano veramente molto ma molto validi e Model era sicuramente fra questi. Però Manstein è Manstein, il genio.
Dividerei Mainstein e Model in 2 forme differenti. Intanto tutti e 2 erano molto validi e con poche truppe riuscivano in veri e propri miracoli. Poi quello che colpisce era sicuramente la forma di difesa/attacco. Mainstein era ovviamente un maestro della guerra di manovra mentre Model era proverbiale per le difese improvvisate vedi di fronte a Mosca durante l'offensiva dell'Armata Rossa. L'unico errore a mio parere è stato assegnare Model all'operazione Wacht am Rhein quando uno come Mainstein sarebbe stato molto più indicato anche se il destino dell'offensiva era segnato in partenza.
E' una mia personalissima opinione, ma Model era meno succube, rispetto a Mainstein, nei riguardi del Grofatz. Sebbene gli fosse ideologicamente + vicino e condividesse (almeno fino ad un certo punto) la sua visuale strategica, era meno disposto ad accettare compromessi, che Hitler, in ogni caso, e sempre secondo me, era + restio a proporgli. Mi sto sbagliando di brutto?
Gli "scambi di opinioni" tra Manstein e Hitler sono proverbiali, non credo Manstein fosse tanto "succube" di Hitler, di certo tutto quel che ha fatto non sarebbe stato possibile se avesse rispettato alla lettera gli ordini...
Ok..sono d'accordo...(minc...toccar Manstein in questo forum equivale a camminare in un campo minato con testate chimiche... ). Quello che però intendevo dire è che Model, secondo ciò che ho letto o anche solo guardando una sua fotografia , metteva in soggezione baffetto al contrario di Manstein e del resto dell'alto comando tedesco, che invece ne subivano spesso il magnetismo o il carisma. Manstein, nonostante tutti i suoi notevoli pregi, ha dovuto sottostare in massima parte ai "capricci" del capo, icorrendo a stratagemmi o sotterfugi per mascherare delle mosse che andavano contro le direttive impostegli...come il ripiegamento sul Dnepr, ma sostanzialmente non si è mai schierato "contro" fino in fondo. Con ciò non voglio dire che Model lo abbia fatto, semplicemente (a parte la contrarità sull'operazione nebbia d'autunno non ne ha avuto necessità.
infatti mainstein dopo l'aprile 44 è stato "mandato in pensione" visto che per Hitler non occorrevapiù "operare" ma solo "resistere"