per la serie parliamo di cose serie ottobre 1917,qualche milione di proletari stanchi di soffrire la fame guidati da qualche rivoluzionario idealista uccidono i romanov e creano una società che teoricamente sarebbe stata un nuovo mondo,una società migliore,giustizia ed egualità saranno la base l'urss negli anni passa da società quasi medievale a potenza mondiale che negli anni 50-60 farà tremare il mondo ma passati gli anni 70 l'urss come sviluppo economico rimane molto indietro rispetto al mondo occidentale,la qualità dlla vita è più bassa di un europeo,il popolo è scontento 1989,gorbaciov fa delle riforme,i russi smettono di giocare al bolscevismo e si avvicinanano al mondo occidentale anche come stile di vita fine perchè l'urss "implose"? sistema comunista inapplicabile in una economia moderna come quella postWW2?(i benefici che il comunismo diede alla russia nei primi anni di bolscevismo mi sembrano innegabili) incapacità dei governanti?fece come l'impero romano vittima della malgestione e degli interventi esterni?(idee sovversive al posto dei barbari) però se queste idee sovversive ebbero tanto successo era anche perchè in russia cera qualcosa che non funzionava bene,quindi è stato il malgoverno a rendere rivoltoso il popolo,non il contrario sistema comunista inapplicabile o mal applicato? fu vera gloria?ai posteri l'ardua sentenza sono passati 18 anni,noi siamo i posteri,giudichiamo:contratto:
In un libro che ho letto "Il libro nero degli USA" di William Blum, che è un ex CIA si afferma che l'economia dell'URSS è stata minata dalle spese folli per gli armamenti della difesa, cioè per stare al passo con gli USA. Se non sbaglio intorno al 75 dovetterò tagliare tra il 40% e il 60% delle spese di sanità istruzione e tutto il resto per non rimanere indietro
Nello stesso periodo anche gli americani affrontarono una brutta crisi con tanto di inflazione a 2 cifre,ma l'economia statunitense era migliore e la ricchezza del paese maggiore.
Ricordiamo che gli usa partivano nel campo economico avvantaggiati avendo una "testa" imprenditoriale, mentre la gente russa tradizionalmente era stata schiava dei loro padroni fino alla rivoluzione. A mio dire l'urss non aveva le basi economiche e gli stessi mercati disponibili degli usa e questo fù un netto svantaggio per i sovietici. Oltretutto la spesa pubblica nei paesi comunisti com'è ovvio che sia è enorme, cosa inconciliabile con le spese per competere con la principale superpotenza. L'errore quindi - per me - non c'è stato, semplicemente era logico che a lungo andare le cose sarebbero andate così. Probabilmente avrebbero dovuto al tempo capire che non potevano vincere e cercare di "collaborare" come sta facendo ora la Cina Popolare limitandosi a difendere il proprio orticello. Mi sa non mi sono spiegato bene, sono molto stanco
Il caso della Cina attuale non credo che possa essere preso in esame, perché la Cina non ha più un'organizzazione della società su base socialista. I punti sopra indicati per l'URSS possono già spiegare molte cose: - spesa militare abnorme - servizi sociali per tutti insufficienti a compensare l'assenza di libertà individuali - sistema economico gravato da corruzione e immobilismo - maggior flessibilità dell'economia di mercato in grado di "tagliare rami secchi" senza farsi troppi problemi, delocalizzare, ma anche di raggiungere i consumatori con merci di ogni tipo. La costruzione dell'URSS negli anni '30 era stata pagata a prezzo carissimo dai sovietici, con morti per fame nelle campagne e nelle città. La ricostruzione del dopoguerra fu pagata cara, ma sull'onda della vittoria e della costruzione dell'impero i sovietici (la maggioranza) sopportarono. Nonostatne le crisi degli anni 70 a metà anni '80 gli standard di vita occidentali erano mediamente migliori di quelli orientali e questo, vista la diffusione dei mezzi di comunicazione non era più possibile nasconderlo. Non c'è dubbio che la trasformazione della Russia in URSS e dell'URSS in impero abbia avuto aspetti all'apparenza miracolosi, però dietro il miracolo ci furono milioni di morti e centinaia di milioni di sfruttati.
Bè è innegabile che la Russia negli anni successivi alla rivoluzione si trasformò, divenne un importante potenza, resse praticamente da sola l'onda nazista e la respinse in pieno. Poi arrivarono i fattori che secondo me garantirono il suo crollo: - Le già note spese folli nel campo militare - La mancanza di patner commerciali forti (Cecoslovacchia, Ungheria,Romania e Polonia non sono delle grandi economie) - La mancanza di una solida unione tra alleati (I fatti di Budapest un popolo che si ribella ad un regime e l'arrivo dei carri russi non ha fatto un bella impressione agli altri popoli del patto di varsavia) - I rapporti conflittuali con la cina (che secondo me era l'unico alleato vero della Russia ma che non ebbe mai) - E ovviamente tutto quello che un regime dittatoriale si porta dietro (violenza,repressione,negazione ect)
Sicuro? perchè io sapevo che l'URSS era stata invitata ma poi rifiutò di entrare ad esempio nel circuito della Banca Mondiale, che per il commercio internazionale si tradusse in tassi di interesse grandissimi, magari commerciava ma non a livelli considerativi
il mercato restò aperto, anche se l'urss (che imho aveva firmato gli accordi di Breton Wood) non aderì alla Banca mondiale. La Fiat costruì togliattigrad in urss, e di scambi ce ne furono sempre, poi la presa d'importanza dei non allineati, alcuni dei quali si barcavano tra una potenza e l'altra creò altri emrcati per l'URSS: India, Egitto, ecc.
Togliattigrad?? questa mi mancava non si smette mai di imparare qualcosa, ma i non allineati quindi cuba,cina,india,egtto,juoslavia ect... avevano un organizzazione?? cioè erano proprio un alleanza? o semplicemente erano non allineati? io sapevo che Fidel e Tito allacciarono dei rapporti mooooolto stretti
http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_dei_Non-Allineati Fidel Castro si, mentre Tito rischiò la guerra contro stalin,
Comunque rimango dell'idea che la vera GLORIA dell'Urss risiedeva nella potenza militare... e nella sua straordinaria capacità produttiva MILITARE... per favore smentitemi!
Il crollo dell'URSS era una cosa inevitabile,perchè arrivati negli anni '70-'80,quando ormai si stava formando il mercato globale,continuare a mantenere quella forma di economia(e di governo) non poteva che farle perdere terreno....sopratutto dopo il ritorno a tutti gli effetti di paesi potenti come quelli europei occidentali....Insomma: per un pò sono riusciti ada andare avanti a forza di spremere e spremere,ma prima o poi il succo finisce....
mah... La Russia non importava che una minima parte di ciò che esportava, era forse l'unico paese al mondo che poteva sopperire alle sue necessità con ciò che aveva... Se l'America non avesse avuto per 30 anni i proventi del piano marshall in termini di soldini non avrebbe avuto una così florida economia... Tant'è che come ha ricordato Caronte, negli anni '70 ebbe a che fare con una mancanza di liquidità pazzesca dovuta alla concomitanza con le crisi del petrolio e col termine dei pagamenti dei debiti Marshall di una decina di nazioni, mancanza di liquidità che spinse l'all'ora capo della banca centrale Usa all'emissione semiincontrollata di carta moneta che generò un'inflazione con trend tale da ricordare il 1929... Con l'unica differenza che in America c'è sempre stata gente che muore di fame, in Russia no (o almeno così fanno credere), le code per comprare il pane ci son sempre state in America (solo che chi non ha soldi pane non ne compra) e ci son sempre state anche in Russia ( dove chiunque riceveva la sua razione giornaliera pur non lavorando), certo, differenze ce n'è, ma non così marcate quanto sembra...
Si,ma ad una economia non basta più essere autosufficiente,quella americana ha goduto per tutto il dopoguerra di un grande mercato in qui esportare....fu questo il vero guadagno del piano marshall:un prestito che come interessi aveva il fatto che l'unico acquirente possibile erano gli USA....ora,l'URSS questa cosa non c'è l'aveva....immaginati ora l'America che ritorna all'isolazionismo: (mettendo caso che sia autosufficiente),ora come ora la sua economia perderebbe molto...e l'URSS era isolazionista senza nemmeno una mercato interno soddisfacente,visto lo stato pietoso dei comuni cittadini...e in un paese come questo,l'unico modo per guadagnare qualcosa è l'esportazione...e non si può dire che l'URSS abbia avuto un grande mercato.... Certo certo,era uno stato ad economia comunista...ma questo non cambia il fatto che se le aziende andavano male o bene,questo si riperquoteva sui cittadini con nuove tasse...e per questo che dicevo dello spremere:senza una minima concorrenza le aziende non potevano fallire ma nemmeno crescere,e se l'URSS voleva mantenersi ai livelli USA,doveva aumentare le spese militari,quindi l'unico modo era spremere i propri poveri cittadini...ma alla lunga questo porta danno...
L'URSS era diventata una potenza grazie al sangue e al sudore dei suoi cittadini. La trasformazione da sistema semimedioevle a sistema industriale è stata pagata cara dalla popolazione, spesso sradicata dalle campagne e inserita in un ambiente totalmente sconosciuto. La rigida pianificazione e centralizzazione hanno permesso la creazione di un sistema EFFICIENTE E PRODUTTIVO, ma giocoforza meno innovativo di quello occidentale. La seconda guerra mondiale ha interrotto bruscamente lo sviluppo economico, obbligando a scelte che poi a lungo termine hanno condotto ad accumulare un certo ritardo sull'Occidente. Inoltre come già detto non c'era nessun piano Marshall, si sono rialzati DA SOLI nonostante avessero subito distruzioni e massacri come nessun altro al mondo. Il sistema economico del dopoguerra era inoltre ostacolato da assurde pastoie burocratiche; il popolo era esasperato dalla repressione violenta, dalla corruzione epidemica e dalla povertà del cittadino medio. Fattori che minarono il sistema alle fondamenta. A ciò aggiungete la pressione dell'intero mondo occidentale, alla smania imperialistica che faceva investire somme enormi in guerre insensate e azioni diplomatiche fallimentari... Aggiungete anche l'assurda competizione con l'Occidente in materia militare... Otterrete un sistema che non può che crollare su tutti i fronti: internamente per l'inevitabile reazione popolare alle repressioni delle liberà, alle spinte autonomiste (troppi popoli diversi insieme) e alla corruzione del regime; e su quello esterno quando lo sforzo bellico avesse dimostrato di non poter essere sostenuto. E' crollato prima il fronte interno. Aggiungo che tuttavia non mi lamento di tale crollo: il comunismo sovietico era un incubo oppressivo che non esitò a macellare il suo stesso popolo in più di un occasione. Tutto sommato preferisco il turpe e decadente sistema occidentale, sebbene auspichi grossi cambiamenti rispetto ad ora.