Era da un pò che volevo chiedere a voi,che cosa sapete voi della vita politica dei più grandi attori/comici ecc... d'italia. Alberto sordi,totò,bud spencer,terens hill ecc... A quanto ne so io,alberto sordi e totò erano o 2 democristiani o c'è chi dice che fossero dei nostalgici.... Voi ne sapete di più?
Albertone e Totò erano sicuramente degli a-fascisti. Il secondo in particoalre date le origini era monarchico. So invece che Walter Chiari e Raimondo Vianello furono repubblichini (con tanto di campo di concentramento alleato a Coltano). Altri non so.
Per a-fascisti intendi antifascisti? Forse totò,ma non credo alberto sordi....di sicuro non erano comunisti.... Tempo fa ho letto un articolo su internet con un intervista ad alberto sordi,dove diceva di rimpiangere un pò i tempi del 20o,e diceva di aver votato più volte democrazia cristiana. Ma davvero raimondo vianello era un soldato della RSI???
No per a-fascisti intendo proprio quelal tipologia di persone slegate dalla contrapposizione fascisti vs antifascisti proprio perchè ancorati ad un'ottica completamente diversa. In particolar modo proprio i democristiani! Su Raimondo Vianello: Il padre,Guido Vianello, ammiraglio, lo voleva avvocato o diplomatico e per non deluderlo il giovane Vianello si iscrive alla facoltà di giurisprudenza. A seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana nel 1945 è detenuto nel campo di concentramento alleato di Coltano assieme ad altri personaggi noti: il poeta americano Ezra Pound, gli attori Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, l'olimpionico di marcia Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce ed il politico Mirko Tremaglia. Non c'è lo spoiler quindi vado un pò alla bell'e meglio. Il campo di concentramento americano di Coltano Alla 92a Divisione «Buffalo» della V armata USA, fu affidata, tra il maggio e il settembre 1945, la gestione del campo di concentramento in cui furono rinchiusi circa 35 mila ex militari della Repubblica Sociale Italiana. Tra questi, anche gente nota; fra loro ricordiamo il poeta americano Ezra Pound, gli attori Walter Chiari, Enrico Maria Salerno e Raimondo Vianello, l'olimpionico di podismo Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce, il deputato Mirko Tremaglia e il senatore Giuseppe Turini, entrambi di Alleanza Nazionale. Molti dei reclusi non fecero più ritorno alle loro case, assassinati senza alcun motivo e sepolti di nascosto nel campo sportivo di Castel Fiorentino trasformato in cimitero clandestino. Nel 1964 durante una bonifica vennero scoperti i resti di 350 persone, in gran parte senza nome. La fossa dei fachiri Tra le torture alle quali furono sottoposti numerosi militari della Repubblica Sociale Italiana, la più orribile era la cosiddetta fossa dei fachiri, supplizio che non venne risparmiato nemmeno al poeta americano Ezra Pound, accusato di collaborazionismo. In alcune zone del campo di concentramento, che era tutto all'aperto, erano state scavate delle buche, alcune individuali e altre capaci di contenere fino a dieci persone in piedi. Il fondo dei pozzi cosparso di pietre aguzze messe vicinissime le une all'altre, per cui era impossibile infilare i piedi tra di esse. I prigionieri, quindi, erano costretti a poggiare i piedi su queste pietre appuntite, appunto come i fachiri.
Ogni giorno se ne scopre una nuova. Comunque si sapevo anche io che Ttotò da buon Napoletano ottocentesco era filo monarchico,tempo fa vidi un filmato di propaganda fascista con Aldo Fabrizi,dove spiegava come combattevano gli inglesi,facevano vedere gli inglesi che marciavano,mandavano il filmato al contrario,così da far credere che si ritirassero in modo ordinato.
bud tempo fa si è canditato per non so cosa non so dove con forza italia Il mitico Benigni un tempo era comunista, ora pare che si sia moderato un bel po.
'Storico' quando prese Berlinguer in braccio ad una festa dell'Unità, se non erro. Benigni mi fa ridere, ma dopo la 347a volta di Dante, Beatrice e la Divina Commedia mi si frattura lo scroto. Carlo Pedersoli (Bud Spencer) effettivamente si candidò con Forza Italia qualche annetto fa. Per me una pugnalata al cuore. Ma dopo anni in America si poteva benissimo presupporre.
un membro dello staff che va OT, non c'è più religione!!! PS: Giorgio Albertazzi fu ufficiale della RSI in Valcamonica, ma per decenni dopo la guerra disse di essere stato partigiano; PS2: Mike Bongiorno finì a San Vittore perché 'mericano; PS3: Strehler scappò in Svizzera PS4: sicuramente schierato a sinistra Gian Maria Volonté PS5: Totò fu bandito dalla tv per aver fatto un apprezzamento a Lauro, candidato sindaco a Napoli
Ma la meglio ve la siete persa mi sa... Dario Fo era repubblichino.............. della serie l'Italia è proprio la patria del Giolitti (trasformismo), questo dovrebbe far capire a molti quanto siano strumentalizzate le divisioni nette fra parte A - parte B. p.s. era volontario anche se dice prima che o si arruolava o fuggiva in svizzera, senza voler parteggiare per una o altra parte (non è mio costume) posso solo dire che molte altre persone scelsero di combattere chi per loro era il nemico.... un minimo di coerenza non guasta mai
Secondo me era un periodo talmente confuso che difficilmente si può rinfacciare qualcosa a qualcuno. Consiglio a tutti un bellissimo libro "c'eravamo tanto odiati". Va bhè da parte mia chiudo questo OT se no si finisce sempre alle solite.
Sì sono perfettamente daccordo con te, infatti reputo sia interessante notare come certe volte si esageri (anche in questo forum) in contrapposizioni speculari, quando di casi di via di mezzo o strumentalizzazione ce ne sono a bizzeffe; basta avere un minimo di sale in zucca e si capisce quanto sia inutile fare una netta divisione manichea.
Verissimo. Forse uno dei più spregevoli, soprattutto per la doppiezza. Se non altro fra gli antifascisti non disprezzo quelli della prima ora che, se non altro, furono sempre ocntenti. I 'saltafossi' sono sempre stati tra le 'specie' da me reputate come giustamente sopprimibili, penso a ragione. Sul discorso RSI è molto complicato, ma non vorrei aprire un fuori-discorso colossale. Ognuno la interpreta come vuole, ma fra criminali e collaborazionisti (che poi dovremo spiegarci il significato autentico di questa parola e chi fu collaborazionista di chi) ci furono giovani animati solamente da un profondo amore per la Patria e per la famiglia. Specie in Venezia Giulia e Dalmazia, ma questo forse è un discorso ancora diverso. Scusate queste poche righe di deragliamento storico.
sei il solito deragliato, non mi sembra che Fo abbia mai nascosto questa parte del suo passato, a differenza di albertazzi che ha cercato di farsi passare per partigiano. Io ritengo che "cambiare idea" sia un diritto, ovviamente uno dovrebbe sapersi assumere le conseguenze. Anzi ho paura delle persone che non imparano niente dalla vita e cercano solo conferme alle proprie idee.
Maurizio Cabona: Perdenti di successo ", il Bargello, 1998 Raimondo Vianello lo ha detto chiaro : " Io non rinnego niente ". Riaprire la questione del servizio militare prestato, oltre mezzo secolo fa, nella Repubblica Sociale, poteva costargli caro alla vigilia del Festival di Sanremo che deve presentare. Eppure Vianello ha scelto la dignità, non l'opportunità. Sarebbe bello se a Sanremo ' 98 ci fossero con lui anche l'ex iscritto al M.S.I. di Milano ( 1956) Adriano Celentano ; l'ex frequentatore della Giovane Italia a Bologna nei primi anni ' 60 Lucio Dalla ; il presunto finanziatore del Soccorso Tricolore de " Il Borghese " dei primi anni ' 70, Lucio Battisti con Mogol, alias Giulio Rapetti, che per i testi di qualche sua canzone ha preso in prestito parole di Robert Brasillach... Lasciamoli cantare, e dimenticare, come si è dimenticato che, nel 1958, Johny Halliday attaccava a Parigi manifesti per il gruppo di " Jeune Nation ". Restiamo agli attori, come il tenente della Legione Tagliamento Giorgio Albertazzi, fucilatore di disertori, uno che oggi fa il radicale, ma che, come Vianello, ha detto quello che Walter Chiari ( X M.A.S. )e Ugo Tognazzi ( Brigata Nera Cremona ) avevano dovuto tacere. Anche Enrico Maria Salerno, ex della Guardia Nazionale Repubblicana ( G.N.R. ), che era stato trattenuto per quasi due anni in un campo di concentramento dopo la fine della guerra ( non si lasciava " defascistizzare " ) aveva dovuto tacere e mimetizzarsi : in un film di Florestano Vancini, " Le stagioni del nostro amore " ( 1966 ) recitava da antifascista e prendeva addirittura a male parole un lettore de " Il Borghese ". E il regista Marco Ferreri, reduce anche lui dalla G.N.R., era diventato un idolo della sinistra intellettuale, anche se negli anni ' 50 era andato a girare i suoi film migliori, " El pisito " e " El cochecito " nella Spagna di Franco. Aveva dovuto tacere anche Marcello Mastroianni, l'attore italiano più noto al mondo, ma-prima-militare a Dobbiaco all'Istituto geografico militare della R.S.I. e poi passato con i Tedeschi nelle file dell'Organizzazione " Todt ". Quando Mastroianni morì, sul Corriere della Sera Ernesto Galli Della Loggia rimproverò al Polo l'assenza ai suoi funerali, perchè anche un attore può incarnare l'Italia. Il professore non immaginava quanto fosse vicino al vero, sia pure per ragioni diverse da quelle che lui sosteneva. Hugo Pratt non aveva dovuto tacere fino all'ultimo, ma quasi. Non si era mai vergognato di essser passato attraverso la X M.A.S. e la polizia tedesca dello S.D. Solo che, dopo, aveva confuso le piste alla maniera del suo Corto Maltese, che si definisce un " gentiluomo di ventura ", cioè un pirata, un rinnegato, ma è stato lo stesso adottato come un'icona dalla sinistra intellettuale. Che è rimasta molto delusa quando " Il Giornale " ha pubblicato una dedica di Pratt a un suo editore francese. Con la sua calligrafia inconfondibile scriveva : " De votre fasciste Hugo Pratt ". Non era del 1944, ma del 1988. Oggi i tempi sono cambiati e l'ex paracadutista della G.N.R. Dario Fo ha vinto il Nobel che, più di lui, avrebbero meritato altri aderenti alla Repubblica di MUSSOLINI, come Filippo Tommaso Marinetti o Ezra Pound. E il regista Piero Vivarelli, oggi comunista come Fo,può ammettere di essere stato anche lui nella X M.A.S. e non solo di aver diretto un film come " Il dio serpente " ( 1970 ), memorabile solo per l'altra faccia di Nadia Cassini. I fascisti dell'altro ieri, diventati gli antifascisti di ieri, oggi si manifestano. La gente chic direbbe che " fanno outing " , come gli omosessuali. Nel mondo del pensiero unico, essere fascista equivale oramai a essere in qualche modo dei " diversi ". Ma Renzo Montagnani se ne infischiava, lui che era in buoni rapporti con l'ex ministro missino Altiero Matteoli. Ma non tutti hanno deciso di reindossare simbolicamente la camicia nera prima di morire. Alcuni non se la sono mai levata, come l'ex cronista radiofonico di " Tutto il calcio minuto per minuto ", Enrico Ameri. Il giornalista sportivo e paracadutista Gianni Brera,che aveva cominciato la propria carriera al " Popolo d'Italia ", ricordava volentieri il suo passato di partigiano in Val d'Ossola. Ricordava meno volentieri, ma non smentiva, che l'anno prima aveva fatto tranquillamente il suo mestiere nella R.S.I. E i suoi articoli e i suoi libri sono intrisi di una saggezza volkisch molto più spinta di quella leghista. Di altri personaggi famosi il passato compromettente è stato dimenticato, come nel caso di Paolo Carlini, star dei primi romanzi sceneggiati in tv negli anni ' 50 ; di Paolo Ferrari, l'Archie Goodwin accanto al Nero Wolfe di Tino Buazzelli nella tv degli anni ' 70 ; dell'idolo della tv dei ragazzi di allora, Febo Conti ( Chissà chi lo sa ? ). Quanto a Doris Duranti, è stata considerata una " sventurata ", più che una fascista, per il suo rapporto con Alessandro Pavolini, segretario del Partito Fascista Repubblicano. Lei lo ricorda così : " Ho avuto molti uomini, ho amato solo lui ! ". Non si ha bisogno di molte parole quando si hanno le idee chiare. La morte invece non ha diviso altri due attori, Osvaldo Valenti e Luisa Ferida : insieme vissero intensamente, insieme vennero fucilati a Milano. Nuto Navarrini e Vera Roll, grandi nomi del teatro di rivista, furono più fortunati : nel 1945 lui finì in prigione, lei venne rapata a zero come " collaborazionista ". Si espose meno ( e quindi se la cavò meglio ) Gilberto Govi, che dal palcoscenico del Teatro Universale di Genova - nel cui atrio era esposto il motore di una fortezza volante abbattuta dalla contraerea - esortava i giovani ad arruolarsi nella X M.A.S. Anche Eduardo De Filippo, che sarebbe diventato un idolo del progressismo, nel 1943-44 lavorava per il fronte interno della R.S.I., con suo fratello Peppino ( che ancora nel 1972, però, non avrebbe nascosto le proprie simpatie per il M.S.I. ) Se la guerra fosse finita diversamente,l'opera teatrale " Filumena Marturano " magari sarebbe stata presentata da Eduardo come la storia di un'eroina della campagna demografica finita vittima di un borghese opportunista ; quanto al film che ne sarebbe stato tratto, avrebbe avuto come protagonista sempre Marcello Mastroianni, come è accaduto per " Matrimonio all'italiana " di Vittorio De Sica... Proprio De Sica, affermatosi come attore e regista sotto il fascismo, nel dopoguerra costituì un sodalizio artistico d'intonazione populista con l'ex fascista Cesare Zavattini ( Miracolo a Milano, Umberto D. ). Ma nei primi anni ' 60 si sarebbe candidato alle elezioni nel suo paesino natale, nelle liste dei monarchici. Secondo le malelingue, invece, dal paesello sarebbe dovuta fuggire nel 1944 una quindicenne che aveva tenuto alto, molto alto il morale di un reparto della Wehrmacht : esule a Roma, Gina Lollobrigida avrebbe intrapreso così la carriera cinematografica. Un altro tipo di bellezza, più nordico e altero, era quello di Alida Valli. Nata Alida Maria Altenburger, a Pola nel 1921, figlia di un barone di origine austriaca amico del prefetto Ettore Tolomei, l'italianizzatore dei nomi delle località dell'Alto Adige, poi fatto senatore da MUSSOLINI. Lanciata da Alessandro Blasetti e da Mario Soldati, che era geloso del flirt che Alida aveva con l'assistente alla regia Dino Risi, la Valli sarebbe stata poi sospettata di avere una tresca perfino con il DUCE. Anche per questo, nel 1954, la Mostra del Cinema di Venezia le negò il premio per il film " Senso " di Luchino Visconti. Nel 1997 la Mostra ha cercato di farsi perdonare, conferendole il Leone d'Oro alla carriera. La Valli lo ha accettato, ma ha mormorato : " Potevano pensarci prima..."
Giornalista di professione, in realtà attore di teatro, milita nel partito socialista e dirige l'Avanti, si oppone alla guerra di Libia, poi salta la barrricata diviene nazioanlista e interventista, fonda un partito che una volta preso il potere scioglie tutti i partiti (compreso quello socialista) tranne il suo. E' maestro di una folta schiera di saltafossi, alcuni dei quali riusciranno a saltare fossi anche per il lungo.
E' inclassificabile....forse edonista reaganiano? Un uomo che ha solo certezze!! Praticamente, dai suoi telefilm si evince che, in USA puoi fare di tutto...basta che non incroci la sua strada.. Tornando in Topic...ma Volontè dell'UDC sarà mica figlio o nipote di Jean Marie Volontè? Perchè se così fosse...il destino sarebbe veramente beffardo!