Per un secondo fermiamoci. Stop alle parole che ci apassionano, stop alle teorie che continuano a scavare nella dietrlogia, stop alle apologie di guerrieri vinti o vincenti, stop ai numeri dei freddi dati tecnici dei sistemi d'arma. Stop. <silenzio> Sono passati settanta anni. cento clonflitti, mille tecnologie. Rimangono le parole, i filmati in bianco e nero e molti documenti. Qualcuno di questi deve forse ancora essere letto.. I testimoni invece oculari sono sempre meno. Chi se ne va porta con se nella tomba le senzazioni, i sentimenti, le paure , le gioie di quei momenti. <silenzio> A noi il compito di mantenere viva la vera, terribile, essenza della guerra che essi ci trasmettono.
parole sante... settant'anni fa, fra 3 ore esatte, la luftwaffe attaccava Wielun, ammazzando 1300 poveri cristi.
Mi chiedo solo perchè a nemmeno un secolo di distanza ci stiamo dirigendo sempre più velocemente verso una realtà ancora più terrificante di quella trascorsa...
Abituati come siamo a muovere a giocare alla guerra, che sia in un bosco, su un tavolo o al pc, ci dimentichiamo troppo spesso di la guerra la provata sulla sua pelle, di chi ha visto l'inferno ed è riuscito a tornare a casa, di chi ha provato paura, di chi ha subito la fame e i bombardamenti nelle città, di chi ha subito soprusi e violenze e di chi è morto senza sapere cosa o per quale ragione stesse combattendo. Ricordare giorni come questi, credo sia fondamentale per le generazioni futuro affinchè imparino dagli errori del passato, per evitare di ripeterli in futuro..
Verissimo Messe... Spesso dimentichiamo appunto quale sia stato il dolore, la sofferenza provata da questi uomini durante la guerra. Per questo è importante serbare i ricordi dei nostri nonni...
A volte mi chiedo quanto sia opportuno "giocare" con la guerra, dal momento che penso rappresenti il momento più basso dell'uomo; poi però scopro con piacere di non essere da solo. Grazie e saluti.
Quoto alla grande La guerra è bella... giocata .. perchè è un attività (come nei wargame) che stimola molto l'attività cerebrale, logica, calcolo, pianificazione.. così come anche gli sport legati ad essa, come il soft-air... E forse chi come noi ci gioca spesso.. sa meglio di altri (che magari vanno allo stadio a menarsi) quanto nella realtà sia invece brutta.. Io scommetto una gamba che su questo forum la maggior parte della gente, guerrafondaia o meno.. o con manie di grandezza o meno.. che condanna alla morte migliaia.. se non milioni di suoi soldati virtuali... prima di usare la violenza nella realtà le prova tutte...
Mi piacciono gli scacchi e i wargames. Mi piace come Voi fare studi, approfondimenti e dissertazioni sugli argomenti trattati in questo bellissimo sito. Grazie per le riflessioni postate in questa discussione. Io di mio ci posso mettere che ho vissuto la guerra in Libano in una delle partecipazioni italiane. Il ricordo che porto nel cuore sono le facce dei bambini di Beirut. Mai più guerre........ Viva gli scacchi e i wargames!
Quoto ogni parola. Credo che, se sei un minimo sano di mente, sei guerrafondaio solo nei giochi. Mi piacciono i wargame, muovere le pedine e affondare navi, ma finché rimangono pixel che non fanno male a nessuno. La guerra, quella vera, mi fa schifo, e spero che simili atrocità non vengano mai più commesse. Un saluto