Su investite 9 € e compratevi il libro "Soldati" di Fabio Mini - Einaudi, che poi ne parliamo. O almeno andate a darci un occhio in libreria. Per favore, per chi mi ha cambiato il titolo del post, almeno lo metta corretto, grazie OK, grazie.
Forse è meglio specificare per gli ignoranti, nel senso etimologico, sia chiaro, cioè per coloro che ignorano chi sia Fabio Mini. Ex Capo di stato maggiore del Comando NATO Sud Europa, ex comandante della KFOR in Kossovo. Mi ripeto, è veramente interessante ed illuminante, cito un paio di righi per incuriosire: "... Yuogoslavia che aveva siglato decine di accordi segreti con gli Stati Uniti..." "Al centro del Kosovo c'è la base dei finlandesi. La saune si sprecano. (...) I finlandesi... sono dei maestri della logistica"
Grazie al tuo consiglio editoriale ho letto sia Soldati che La guerra dopo la guerra..da assiduo lettore di Rid da anni devo dire che, questa voce fuori campo, fa veramente bene nel districarsi nel complicato mondo della difesa..consigliato
Beh allora, visto che leggi anche un'altra campana, cosa ne pensi delle conclusioni tratte nell'epilogo, sopratutto per quanto riguarda le dimensioni ottimali di un esercito europeo e il contributo richiesto all'Italia?
Concordo pienamente con l'ottimizzazione delle risorse e la necessità di discernere tra le richieste delle lobby delle armi e le reali esigenze degli eserciti. L'esercito europeo è l'unico sbocco possibile a cui non vi è alternativa..o si va verso quello o andiamo tutti a casa come trovo naturale e giusta l'osservazione sulla riduzione del nostro esercito: 190.000 uomini era il progetto iniziale, adesso si parla di 150.000 e piano piano si scendera sempre più . Non capisco però come mai Mini non faccia riferimento allo sperpero di stellette del nostro esercito e non insista di più sulla necessità di truppa che, a mio giudizio, diventa ogni giorno più grave.. Son di fretta ma fammi sapere che ne pensi.. ciau
Riguardo al numero ideale di mezzi/truppe e relativa ripartizione dell'esercito italiano e di quello europeo non ho assolutamente le conoscenze per dire la mia. Quel che posso commentare, con un bel "sono perfettamente d'accordo", riguarda la politica estera italiana e il concetto di NATO espresso da Mini. Che la NATO sia diventata da alleanza atlantica a serva degli USA è innegabile, così come la furia insensata dei governi italiani a voler partecipare a qualsivoglia cazzuta missione militare all'estero senza: 1) Voler accettare i rischi che questa comporta (e vai con le cose ridicole tipo "caduti per la pace" e vaccate similari). 2) Incapacità poi di sfruttare in ambito internazionale queste belle trovate del governo italiano per avere dei vantaggi.
Si la pagliacciata delle missioni all'estero ad ogni costo è insensata: i costi sono elevatissimi in termini militari ed il ritorno politico/strategico è limitato a pochi scenari. Bisogna però rendersi conto che, i ritorni economici (leggi acquisto da parte dell'Afghanistan di G 222 da poco firmato)non sempre sono scarsi..