[ AAR FRANCIA ] Per la Francia e San Michele

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da alberto90, 6 Settembre 2013.

  1. alberto90

    alberto90

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    PER LA FRANCIA E SAN MICHELE

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    CAPITOLO I: Un regno tranquillo
    CARLO VI " il pacifico ": 1380 - 1407

    Salito al trono piuttosto giovane alla morte del padre, avvenuta nel 1380, Carlo VI fu ricordato dai francesi per secoli sotto il titolo di " beneamato " perchè nel corso del suo lungo regno, durato 27 anni, la Francia non combattè alcuna guerra, ne estera ne interna, e grazie a questa pace quasi trentennale le casse del regno rimasero ricolme d' oro e la miseria fu ridotta drasticamente.
    Per 20 anni Carlo si dedicò alle riforme, alla costruzione di edifici, al riassestamento non solo economico ma anche politico e religioso dei suoi vasti domini e al mantenimento di buoni rapporti con i potenti vicini, primi tra i quali erano il ducato di Borgogna, il ducato di Bretagna, gli inglesi e gli aragonesi.
    Carlo si assicurò il vassallaggio dei piccoli ducati di Orleans, Alvernia, Provenza e il Borbonese, e ricevette anche l' atto di vassallaggio del conte di Foix e di quello di Armagnac, che rimasero indipendenti anche se formalmente sottoposti alla corona francese.
    Fu solo negli ultimi anni di regno che Carlo cominciò a pensare seriamente a legare alla Francia, tramite trattati di alleanza, i suoi potenti vicini, costruendo così una sorta di barriera contro eventuali nemici esterni.
    Ecco perchè a partire dalla fine del 1399 inviò i suoi più capaci diplomatici nelle corti vicine offrendo amicizia e alleanza a tutti coloro che avrebbero potuto sentirsi minacciati dai francesi.

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    Il mondo nel 1400
    Il 10 marzo 1400, a Milano, fu firmato il trattato di alleanza con il ducato ambrosiano, che garantiva a Carlo una sorta di testa di ponte in Italia.
    Quattro giorni dopo, il 14 marzo a Chalons-sur-Seine, fu firmato il trattato di alleanza con il potente duca di Borgogna, avamposto imperiale ad occidente ma anche muro contro eventuali aggressioni inglesi da Calais.
    Due anni più tardi, il 20 gennaio 1402, fu reso noto il Trattato di Biarritz, patto di alleanza tra Francia e Castiglia, naturalmente in funzione anti aragonese.
    Nel 1405 il regno di Castiglia dichiarò per la seconda volta guerra al piccolo sultanato di Granada, ultima testa di ponte araba in Europa, e la Francia, disinteressata dallo scacchiere, entrò comunque in guerra accanto all' alleato iberico proprio per non guastare i rapporti tra le due nazioni.
    Anche senza l' aiuto militare francese la Castiglia ottene una vittoria totale entro l' anno e il 17 ottobre Granada veniva annessa alla Castiglia.
    Nel 1407 la lega di Parigi, l' alleanza tra Francia e Castiglia, Milano e Borgogna, fu allargata anche ai ducati di Orleans e di Alvernia, entrati rispettivamente il 3 e il 15 settembre di quell' anno con il Trattato di Chinon, firmato il 15 settembre 1407.

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    Il regno di Francia tra il 1400 e il 1408
    Pochi giorni dopo, Carlo VI cadde malato, una semplice polmonite, e dovette mettersi a letto.
    Verso la metà di ottobre parve rimettersi in salute e volle partecipare ad una battuta di caccia nelle foreste a nord di Parigi.
    Il 24 ottobre però, proprio mentre era impegnato nella caccia, Carlo si sentì male e fu portato nel castello di Chantilly, in territorio borgognone, ospite illustre del signore locale.
    5 giorni dopo, il 29 ottobre, alle quattro del pomeriggio Carlo VI di Francia, detto " il pacifico " o " il beneamato " spirò, lasciando il regno nelle mani del figlio 24enne, Luigi Francesco.

     
  2. alberto90

    alberto90

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    CAPITOLO II: Uno sguardo all' Italia
    LUIGI FRANCESCO I " Senza Paura ": 1407 - 1419

    Salito trono alla morte del padre e incoronato solennemente nella cattedrale di Chartres il 10 novembre 1407, Luigi Francesco I si mostrò sin da subito un convinto sostenitore della causa bellica e sin da subito mise gli occhi sul modesto regno di Napoli, alleato solo con il piccolo ducato di Ferrara e diplomaticamente e militarmente non influente.
    Il 5 febbraio 1408, a Lodi, il re di Francia incontrò i rappresentanti alleati per sottoporre loro il piano di battaglia e chiede a tutti di partecipare al conflitto.
    Questo congresso, noto come Patto di Mutua Assistenza, portò alla stesura definitiva del piano bellico progettato dal re di Francia che ottenne il pieno appoggio di tutti gli alleati.
    Una volta giunte le truppe francesi ai confini col regno di Napoli, marciando nel territorio alleato di Milano, Luigi Francesco inviò a Napoli un ambasceria, chiedendo al sovrano napoletano la cessione di alcuni feudi nelle Marche in cambio di alleanza e vantaggi commerciali.
    Naturalmene Ladislao II non cascò nella trappola e rifiutò sdegnato ogni proposta, ragion per cui il re di Francia gli dichiarò guerra il 20 marzo 1408.

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    Gli schieramenti della Prima Guerra di Napoli

    Le truppe francesi invasero il regno di Napoli assediando prima di tutto Ancona e, caduta la città il 4 maggio puntarono verso sud lungo la costa adriatica.
    I milanesi intanto ponevano sotto assedio Parma e sconfiggevano presso Sassuolo i ferraresi il 3 giugno, mentre L'Aquila era circondata da 15.000 francesi.
    La città abruzzese cadde solo il 5 settembre e i napoletani, 4.000 in tutto, furono sbaragliati e spazzati via il 13 settembre presso le foci del Sangro.
    Parma resisteva ancora ai 12.000 milanesi e al contingente borgognone.
    A sud intanto, spalancatesi le porte ai francesi, fu assediata Bari e alcune cittadine nei dintorni.
    Il 25 febbraio 1409 Parma veniva occupata dai milanesi che si apprestavano ad avanzare su Ferrara, ma il re di Francia intervenne prima che l' intero ducato fosse occupato dagli alleati e il 5 marzo firmò col duca di Ferrara la Pace di Bologna con la quale Ferrara cedeva Parma ai milanesi e costringendo al vassallaggio il resto del ducato.
    Bari intanto cadde il 26 marzo e 2 giorni dopo iniziarono le trattative tra i due sovrani.
    Proprio in quei giorni il Papa e il re di Sicilia invadevano ciò che restava del regno di Napoli e attaccando anche Ferrara. Luigi Francesco, che in cuor suo non prevedeva annessioni territoriali a danno di Napoli preferendo rendere suo vassallo il regno dei Durazzo, dovette modificare i propri piani per impedire ai nuovi arrivati di potersi mangiare pezzi del regno che lui aveva sconfitto.
    Il 10 aprile 1409 firmò quindi la Pace di San Germano con Napoli, entrando in possesso di Ancona, degli Abruzzi e della Puglia, senza poter ottenere altro.
    Tre mesi dopo il regno di Napoli spariva dalla faccia della Terra, essendosi impossessati il Papa della Campania e di Napoli e i siciliani della Calabria.
    Luigi Francesco tuttavia tornò in Francia da vincitore, ma coltivando nel cuore la vendetta contro papato e Sicilia, che lo avevano privato della gloria di prendere possesso del regno napoletano.

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    Le conquiste francesi
    Una parte delle truppe, 4.000 uomini, fu lasciata in Italia per tenere sotto controllo gli orgogliosi contadini napoletani, che prima o poi avrebbero cercato di ribellarsi ai nuovi dominatori ......




     
  3. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    troppo facile con i mangiarane=)
     
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  4. ronnybonny

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    Secondo me prendere le terre napoletane è stato un errore, sono povere, lontane, le hai strappate ad una nazione che per te non rappresenta un pericolo... Adesso per 50 anni ti romperanno solo le scatole e basta...
     
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  5. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    e stai sprecando 4 milla soldati in italia
     
  6. alberto90

    alberto90

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    Non è affatto facile come pensavo. I francesi non sono affatto invincibili come si crede e anche i ribelli sembrano più forti del solito. Comunque fino ad ora ( e sono arrivato al 1434 ) ho dovuto scendere in italia solo 2 volte per colpa dei ribelli, che per fortuna si divertono con papali e siciliani.
    Stasera seconda parte del regno di Luigi Francesco con grandi novità.
     
  7. Carlos V

    Carlos V

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    AAR piacevole da leggere. :)
    Secondo me avresti dovuto fare il contrario e cioè allearti con Napoli e conquistare il Ducato di Milano in funzione anti-austriaca. Ora i Milanesi, già forti in Italia, potranno fare ancora di più gli spavaldi perché avranno le spalle coperte da te.

    Nell'espansione In Nomine ci sono le decisioni imperiali? Perché non entri nel Sacro Romano Impero e ti fai eleggere Imperatore? L'Inghilterra non ti attacherà mai (anzi strano che non l'abbia già fatto) e in futuro potresti tentare il colpaccio e unificare tutto il SRI. Per entrare nell'Impero basta che la capitale venga considerata provincia imperiale, ma poi ricorda di far entrare anche tutte le altre.
     
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  8. Sir Matthew

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    no lui è la francia! deve smantellare lo SRI!! vestigia di un passato medievale di baronie, vassalli, ius primae noctes, e di ogni sopruso contro la LiBBertà!!!:jimlad:
     
  9. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Beh lo dimostri:p
     
  10. alberto90

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    A dire la verità, e lo dico in anteprima, gli inglesi mi hanno attaccato ( ma solo perchè alleato della Scozia loro vittima ) e sfortunatamente, pur non avendo perso territori, ho dovuto fare una pace piuttosto umiliante.
    Comunque per milano non c'è problema. Pur avendo ereditato la corona boema ( assai ridotta in dimensioni, metterò immagine a tempo debito ) ha un esercito di soli 7.000 uomini. Io ne ho da solo tre volte tanto.
     
  11. Carlos V

    Carlos V

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    Il problema non è quante forze avete tu e Milano: è ovvio che tu Francia ne avrai molte di più e in caso di guerra potrai abbatterli facilmente; il problema è cosa potrà fare Milano grazie alla copertura del tuo ombrello. Tanto per fare un esempio, ora che hai eliminato il suo principale rivale in Italia, cioè Napoli, cosa impedirà ai Milanesi di lanciarsi alla conquista degli staterelli della penisola? Oppure di aggredire la Svizzera?
    Credo che, parlando come giocatore francese, sia nel tuo interesse tenere l'Italia divisa per poterla meglio controllare (che del resto è ciò che stavano facendo gli Austriaci prima del Risorgimento). Ora Milano potrà dichiarare guerra a chiunque perché sa che ci sarai tu a proteggerla.
    Per gli Inglesi, stai sicuro che torneranno all'attacco. La pace che hai firmato, per quanto umiliante, è solo una tregua destinata a rompersi molto presto. Se riuscissi ad entrare nello SRI, gli Inglesi non muoveranno un dito contro di te.
     
  12. alberto90

    alberto90

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    Negli anni seguenti la Francia, approfittando di una generale pace europea, potè consolidare il sistema di alleanze creato da Carlo VI negli ultimi anni del regno e allargare la rete di matrimoni dinastici.

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    La rete di alleanze e di matrimoni dinastici
    Oltre al resto Luigi Francesco decise di aspettare qualche anno prima di tentare nuove conquiste, un pò per rinforzare l' esercito e un pò per permettere ai nuovi sudditi di adattarsi ai costumi francesi.
    Inoltre il sovrano iniziò a lavorare diplomaticamente per annettere al regno i duchi semi-indipendenti di Orleans, Borbone, Alvernia, Provenza, Foix e Armagnac.
    Nonostante le discrete qualità diplomatiche del sovrano e gli ottimi rapporti con i vassalli, questi ultimi rifiutarono, seppure con gentilezza, l' annessione al regno.
    Comunque, nell' autunno del 1416, il sovrano iniziò i preparativi per la seconda guerra del suo governo e dopo una approfondita indagine diplomatica decise di attaccare la Svizzera, debole repubblica montana alleata con il piccolo ducato di Toscana e con l' l' altrettanto piccolo ducato di Mantova.
    La sfortuna della Svizzera era sopratutto il fatto di essere vicina alla Francia e confinante col più potente alleato di Luigi Francesco, il duca di Borgogna, ma il vero obbiettivo francese era la Toscana, la cui conquista avrebbe permesso ai transalpini di controllare i passi appenninici tra la Pianura Padana in mano a Milano e la costa adriatica, occupata dai francesi.
    La conquista di Mantova inoltre avrebbe portato alla Francia un' altro vassallo in Italia che avrebbe chiuso ai milanesi un ulteriore avanzata verso est.
    Il piano fu esposto agli alleati nella Conferenza di Jonville il 25 aprile 1417 e tutti si mostrarono d' accordo e promisero il loro intervento.
    Subito dopo il sovrano divise il suo esercito, portato a 19.000 uomini, in tre tronconi: il nucleo principale di 10.000 uomini giudato da lui stesso avrebbe attaccato la Toscana da nord, il contingente di 4.000 uomini lasciato in Italia avrebbe invaso i domini meridionali della Toscana e una volta conquistato il ducato avrebbe invaso il ducato di Mantova per dare manforte ai milanesi ed infine una volta presa la città e affidatala ai milanesi avrebbe valicato le Alpi e invaso la Svizzera orientale, mentre quella occidentale sarebbe stata investita dal contingente di 5.000 uomini partito dalla Borgogna.
    Il primo giugno 1417, una volta raggiunte le posizioni assegnate, Luigi Francesco dichiarò guerra alla Svizzera e ai suoi alleati.

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    Gli schieramenti della guerra di Svizzera
    Ciò che Luigi Francesco non aveva previsto era l' alleanza firmata in maggio tra Svizzera e Wurttemberg e tra Svizzera e Turingia, il cui duca era anche Sacro Romano Imperatore.
    Tuttavia i borgognoni, cui fu affidato il compito di attaccare i due stati tedeschi, non ebbero alcuna difficoltà a spazzare via gli eserciti imperiali e a prendere possesso della capitale del Wurttemberg.
    In Italia intanto le cose erano migliori del previsto e il sovrano francese stava già pregustando il suo ingresso in Firenze, quando un messaggero gli fece pervenire un brutto messaggio.
    Il duca di Blois, dopo aver ricevuto una falsa notizia della morte di Luigi Francesco, si era dichiarato re di Francia e dopo aver radunato le sue truppe aveva marciato su Parigi per prendere possesso del trono.
    Il 4 agosto scoppiò la guerra civile.

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    La guerra civile in Francia
    Luigi Francesco non se ne preoccupò. 8.000 ribelli in giro per la Francia non erano più pericolosi di un esercito imperiale sbaragliato dai borgognoni alla fine di agosto sul Danubio.
    Il 4 settembre intanto Firenze aprì le porte ai francesi e il giorno stesso il ducato di Toscana fu annesso alla Francia.
    Nel corso dell' autunno caddero nelle mani francesi e alleate anche Berna e Mantova, quest' ultima fu presa il 20 novembre e come per firenze il giorno stesso della caduta la Francia impose al duca il vassallaggio alla corona francese.
    La Svizzera tenne duro un altro mese, ma il 20 dicembre, caduta anche Lucerna, dovette soccombere. E anche la Svizzera fu costretta al vassallaggio. La pace fu firmata a Costanza il giorno di Natale.

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    L' Europa al termine della guerra di Svizzera
    Sistemate le questioni belliche, Luigi Francesco richiamò tutti i contingenti sparsi tra pianura Padana e Svizzera e marciò sui ribelli, impegnati lungo la Loira e ai confini con la Borgogna.
    Per tutto l' anno gli eserciti realisti e ribelli si inseguirono per tutta la Francia settentrionale e i ribelli furono più volte sconfitti ( Soisson 6 marzo 1418, Chalons 25 maggio 1418, Verviers 30 agosto 1418 e Rouen 24 novembre 1418 ) anche grazie all' aiuto borgognone.
    Alla fine di luglio del 1419 il re, ormai 36enne, dovette tornare a Parigi per curare una brutta ferita alla coscia destra rimediata in uno scontro con i ribelli nei pressi di Digione ai primi del mese.
    Le cure furono vane. Il 30 agosto Luigi Francesco si aggravò e fu chiaro che era solo questione di giorni.
    Il 30 settembre, dopo un mese di atroci sofferenze, il re di Francia spirò, lasciando la questione della guerra civile e il trono al figlio Luigi, appena ventenne.
    Luigi Francesco fu sepolto nella cripta reale di Saint-Denis accanto al padre e ai suoi avi.


     
  13. alberto90

    alberto90

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    Bella sorpresa eh? Con la mia audace mossa ho bloccato i milanesi. L' unico stato italiano che possono attaccare ora è il Papa, che è alleato con bretagna e Sicilia. Il piemonte è alleato con l' Austria, Genova pure. Insomma ... tranne dai domini boemi ( l' unico scenario di guerra dove forse possono tentare qualcosa, ma rischiando gli attacchi della polonia e della potente ungheria ) i milanesi sono in trappola. Più o meno come me. Ma sto pensando a qualcosa ...
     
  14. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Quanto hai d 'infamia?
     
  15. alberto90

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    Bassissima .... al momento ( 1450 ) sono a meno di 1 ....
     
  16. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    E comunque prima di pensare all 'Italia pensa alla Bretagna e alla Provenza
     
  17. kayuz

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    bel AAR ti seguo :) non ti stai occupando troppo d'italia?^ pensa anche come già detto alla bretagna ed annettere i vari staterelli vassali francesi
     
  18. alberto90

    alberto90

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    La bretagna è alleata con la Borgogna ... se l' attacco mi trovo in inferiorità numerica. Devo aspettare che la Borgogna si indebolisca ma preferisco assistere da alleato piuttosto che rischiare di essere aggredito.
    Riguardo ai ducati francesi ci vuole tempo. nonostante gli ottimi rapporti ( sempre tra 195 e 200 ) solo 2 per ora hanno accettato di vassallizzarsi. Appena i rapporti sono di nuovo al massimo riprovo con gli altri 2 rimasti e con la Svizzera. Così potrò aumentare l' esercito e attaccare la Borgogna ( in un futuro ancora molto lontano ) da 3 direzioni. Contando sull' appoggio di Milano e forse anche della Castiglia.
     
  19. alberto90

    alberto90

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    CAPITOLO III: Un regno lungo e travagliato
    LUIGI XI " Il forte ": 1419 - 1452

    Il primo compito da terminare per il nuovo giovane sovrano era porre fine alla guerra civile e Luigi XI, sconfiggendo i ribelli definitivamente a Chinon il 28 dicembre 1419, pese fine alle ostilità armate. La pace fu firmata il 10 gennaio successivo nel castello reale di Blois.
    Il 5 febbraio 1421 gli indipendentisti toscani, liberata Firenze dal dominio francese, dichiararono guerra a Luigi e il sovrano rispose inviando le truppe ancora di stanza in Italia a sterminare i ribelli.
    Fu un compito addirittura più facile del previsto e già il 27 marzo la Toscana era tornata all' obbedienza francese.
    I tre anni successivi furono impiegati per riparare alle devastazioni della guerra civile e a rinforzare l' esercito in previsione di una futura guerra contro gli Inglesi.
    In realtà Luigi non aveva alcuna intenzione di scontrarsi con gli Inglesi, notoriamente invincibili sul mare e piuttosto temibili anche sulla terraferma, ma l' idea di una Guascogna inglese gli faceva storcere il naso ogni volta che qualcuno dei suoi ministri gli rammentava la cosa.
    Tuttavia non fu Luigi a scatenare la guerra perchè fu preceduto dagli inglesi i quali, minacciati dall' alleanza franco-scozzese che rischiava di schiacciare prima o poi il regno isolano, decisero di aggredire il più debole dei due alleati, la Scozia.
    Naturalmente il re di Scozia chiese l' aiuto degli alleati francesi e Luigi non se la sentì di negare il proprio sostegno, pur sapendo di essere in grave inferiorità numerica, sia per terra che per mare.
    Il 5 ottobre 1424 il primo scontro tra francesi e inglesi e rispettivi alleati scoppiò.

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    Gli schieramenti della guerra anglo-scozzese ( La francia è leader dell' alleanza )
    Accanto a Scozia e Francia scesero il campo il duca irlandese di Tyrone e il re di Svezia, mentre con l' Inghilterra si schierarono il Portogallo, il Brabante, il duca di Connacht e il re di Aragona.
    Luigi ce la mise tutta e nel 1425 riuscì seppure a fatica a respingere l' invasione del Portogallo e dell' Aragona, contrastando gli attacchi inglesi nel sud Italia e riuscendo anche a sconfiggere alcuni contingenti inglesi nel nord della Francia, mentre la Scozia fu costretta ad arrendersi agli inglesi, cedendo le provincie settentrionali e giurando fedeltà e sottomissione al re d' Inghilterra col trattato di Edimburgo, firmato il 26 novembre 1425.
    Stessa sorte toccò poco dopo anche alla Svezia, costretta alla pace e ad un' alleanza forzata con i britannici.
    Ma la Francia resisteva, nonostante tutto, e Luigi dopo aver costretto i portoghesi ad evacuare le regioni meridionali del regno, tentò timidamente di passare all' offensiva in Guascogna, ma si rese conto che era impossibile per i suoi 25.000 uomini tenere a lungo le posizioni, sopratutto con l' Italia minacciata dalla onnipresente e onnipotente flotta inglese.

    Luigi decise di cercare la pace separata con gli aragonesi e i portoghesi, sperando di convincere gli inglesi a chiedere una pace bianca, e il 24 gennaio 1426 fu firmato il trattato di Perpignano con il quale la Francia rinunciava a parecchi cores e pagava 50 ducati in cambio della pace con l' Aragona.
    Il 9 marzo toccò al Portogallo ottenere la pace firmando il trattato di pace a Bayonne, con il quale la Francia si impegnava a liberare dal vassallaggio i ducati di Bearn e Foix e a pagare 50 ducati alla corona portoghese.
    L' 11 giugno il Brabante chiese ed ottenne la pace bianca col trattato di Chantilly e solo allora Luigi si decise a cercare la pace anche gli inglesi.
    Dovette attendere il 16 novembre per ottenere la pace, dopo aver scacciato un contingente inglese sbarcato in Puglia, firmando il trattato di Brindisi, con il quale rinunciava ad altri core.

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    La pesante pace con gli Inglesi
    Nonostante la sconfitta Luigi non fu considerato un perdente poichè si era battuto valorosamente contro tutti i nemici che gli si erano parati davanti, riuscendo quasi sempre a sconfiggerli e sopratutto perchè era riuscito a non cedere nemmeno una contea ai nemici, che pure avevano invaso la Francia.
    L' unica cosa che ebbe a patire fu una perdita di prestigio piuttosto importante, ma il suo regno era solo all' inizio e avrebbe sicuramente saputo riguadagnare terreno.
    Nel frattempo in Europa era in corso la guerra di successione boema, in cui era coinvolto il duca di Milano il quale era riuscito ad ottenere un appoggio anche dalla Francia ancora impegnata nella guerra contro gli Inglesi., limitato però al solo sostegno politico e non militare. D' altronde la Lega Boema aveva a che fare con piccoli ducati tedeschi ( Palatinato, Salisburgo, Colonia e altri ).
    La Lega Boema ottenne la vittoria con la pace di Brno, firmata il 25 gennaio 1428, presente anche Luigi XI in nome della Francia.

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    Gli schieramenti della guerra di successione boema ( la Francia partecipa come osservatrice )
    Terminate le questioni belliche e risistemato l' esercito, Luigi cominciò nuovamente a trattare con i duchi vassalli al fine di ottenerne l' annessione e contemporaneamente iniziò una guerra privata per ridurre al massimo il potere del senato.
    La guerra fu breve anche se violenta e Luigi, dopo aver cacciato dal regno tutti i senatori a lui ostili, instaurò la monarchia dispotica, assumendo su di se ogni potere politico e militare.
    Era il primo dicembre 1428.

    Fu quindi da re assoluto che Luigi firmò a Berna l' alleanza con la Svizzera e Ferrara, già vassalle, allargando così la sua grande Lega d' Occidente.

     
  20. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Ma scusa. Non potevi semplicemente rifiutare sapendo che comunque l 'Inghilterra avrebbe vinto in Scozia? E poi tra 5 /10 o 15 tornerà x la Normandia e poi visto le due regioni nel fianco sono state solo inutili e ti hanno redo più debole
     

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