AAR: Grecia 1941 GeneralkleberVsRazorback

Discussione in 'The Operational Art of War' iniziata da generalkleber, 4 Aprile 2007.

  1. generalkleber

    generalkleber

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    Premessa del giocatore italiano:
    [FONT=&quot]Lo scenario è interessante: complessa la geografia e non folle il numero di unità. Gestibile anche per la frammentarietà intrinseca della mappa, che consente di distinguere i vari segmenti del fronte. Ho giocato contro l’IA solo una decina di turni con gli italiani, mentre ho fatto 9 turni con i greci. Conosco poco la situazione. So che l’avversario è grosso modo al mio livello per conoscenza del gioco e dello scenario. Si prospetta una partita interessante. Gli Italiani partono in vantaggio di punti vittoria.

    [/FONT] Premessa del Comando Italiano in Grecia.
    Il teatro è costituito da una striscia costiera e da una serie di valli che corrono, grosso modo, da N a S. Non vi sono ferrovie e le comunicazioni sono difficili. All’inizio, per una serie di geniali scelte strategiche, l’Alto Comando Italiano, il quale ha deciso che per l’attacco e la conquista della Grecia sono sufficienti 4 divisioni, occorrerà muovere all’attacco su 4 direttrici. Queste 4 direttrici, che di fatto condizionano l’intero tetra, sono costituite da (da O a E): la linea costiera, verso Menina e Prevesa, e da qui all’interno verso Yanina-Metsovo;
    la valle Kalipaki, da cui poi si prosegue per Yanina-Metsovo;
    la valle Perivali, da cui si prosegue per Metsovo;
    la valle di Karitza, con le cittadine di Ersek, Smerdes, Biklista, con direttrice eventuale per Brenitsa.
    Di fatto, contro forze appena appena agguerrite, la possibilità di far interagire tra loro le linee di avanzata sono minime. La stessa possibilità di raggiungere Metsovo, ideale punto di convergenza di tre direttrici, è assai limitata: solo teorica.
    Illusoria la possibilità concreta di attaccare realmente su 4 direttrici. Al massimo si potrà fare qualcosa su una. Viene rpesa la decisione di attaccare solo lungo la costa.Gli attacchi attraverso le valli, facilmente difendibili, non sarebbero supportati da forze sufficienti. Inoltre le linee di comunicazioni italiane si allungherebbero troppo, e questo in presenza di forze nemiche crescenti. Il problema della cooperazione rende difficile i combattimenti di più unità. Così, dopo l’avanzata iniziale, su tutto il fronte, il cui scopo è di non far comprendere al nemico l’asse principale di attacco, la sola ala veramente dinamica sarà la destra, lungo la costa. In realtà la difficoltà di penetrare all’interno rimane tutta ma qui, in pianura, dovrebbe essere più facile sconfiggere il nemico e tenere poi molte sue unità in difesa. Yanina sembra raggiungibile. O almeno minacciabile. Poiché i Greci saranno portati a contrattaccare,e a cercare di avanzare, si decide una difesa elastica su 3 fronti, mentre la minaccia sulla costa, e speriamo anche su Yanina, dovrebbe tenere occupate molte unità nemiche in terreno favorevole. Infatti la facilità di movimento dovrebbe giocare a vantaggio italiano. Fino a che è possibile si tenterà, pertanto, una guerra di movimento lungo la costa, non fosse che per logorare le unità nemiche in zona su un terreno non favorevole alla difesa. Se il nemico cede la costa sarà la base per minacciare il fianco avversario nelle retrovie. In realtà le strade non sono tali da consentire un attacco serio all’interno contro forze salde, numerose e ben sistemate in difesa: ma se una minaccia è tutto il possibile allora ci accontenteremo di una minaccia. L’iniziativa da una parte è sempre meglio di nessuna iniziativa. Al peggio la strada costiera sarà la via per un rapido ripiegamento ed, eventualmente, per colpire il nemico sul lato qualora che, sbucato dai monti nella pianura centrale, procedesse verso il nord.
    Poiché non disponiamo di previsioni ragionevoli sulle forze greche, allora possiamo delineare un piano sino al turno 8-10, poi…vedremo. E’ possibile che sino alla vigilia della primavera occorrerà difendersi.
    Quindi: attacco dell’ala destra e difesa, con ritirata, di tutte le altre unità. In particolare dovrebbe essere facile, con due divisioni integre, tenere Pagradete: qui la Piemonte e quel che si sgancerà della Parma dovrebbero essere più che sufficienti.
    ...sperem...
     
  2. generalkleber

    generalkleber

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    28 ottobre: l'Italia all'attacco

    [FONT=&quot]Le forze italiane muovono all'attacco iniziando a penetrare nel territorio ellenico.
    La Siena attacca verso Filiates, unitamente ale unità del gruppo "coastal" (?) CCNN, cavalleria e granatieri; la Centauro, meno i carri che raggiungono la Siena per operare poi su quel fronte, attacca verso kalipaki (è previsto che la Centauro sia poi destinata ad agre lungo la costa); la Ferrara, con la Julia (che dispone di un solo rgt), attaccano verso Kanitza. Qui, per un errore marchiano :)urca:), vengono trascurate delle unità di frontiera nemiche: immagino che si daranno da fare per guastare qualcosa, magari i ponti. Poco male: se obbligati alla ritirata occorrerà comunque danneggiare quei ponti. la Parma verso Kosteria e Florina: un arco assai disperso…ma è solo una minaccia.
    Ovunque le unità di frontiera greche si ritirano. E' interessante notare che le forze del Corpo d'Armata e le unità di supporto, insieme alla div. Piemonte,... non si muovono.
    Una squadra di CL bombarda l'aeroporto di Prevsa.
    L'onore d'Italia tuona nella terra ellenica...l'ora del destino è scoccata.:approved:
    [/FONT]
     

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  3. razorback

    razorback

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    28/10/40 turno 1

    Nelle prime ore del mattino il Primo Ministro greco Metaxas, d'accordo col re, respinge l'ultimatum inviato dal governo fascista italiano e dichiara che resisterà con tutte le sue forze.
    Divisioni italiane sono avvistate mentre oltrepassano il confine.
    La guerriglia albanese da inizio ad operazioni di sabotaggio.

    Settore macedone: la divisione Parma attacca proveniente dalla conco di Koritza in direzione di Kastoria e Florina, le truppe di confine arretrano.
    le mie divisioni sono schierate a difesa delle due città, ma ancora in fase di riorganizzazione

    Settore centrale: le divisioni Ferrara Jiulia e Centauro penetrano al centro direzione Metsovo conquistando Kalipaki e Konitza. la VIII div. e trincerata a Yanina, mentre in direzione di Metsovo c'è in difesa solo un reggimento di fanteria il 227°, ed a Metsovo sono presenti alcuni elementi del primo corpo d'armata con l'HQ.

    Settore costiero: qui sulla costa il fronte greco è costretto a retrocedere oltre il fiume Kalamas sospinto da reparti della divisione Siena. le truppe di frontiera retrocedono in direzione di Yanina che blocca il passaggio verso Metsovo, a copertura della prima linea vi è la III brig. di fanteria ed alcuni reggimenti indipendenti.

    L'attacco è avvenuto sotto pesanti piogge che hanno colpito tutto il nord della Grecia creando, spero, non pochi problemi alle truppe nemiche avanzanti che dovrebbero aver trovato le strade piene di fango e difficilmente transitabili.
    l'esercito greco non era pronto ad affrontare un tale attacco ed è stato colto completamente di sorpresa, la maggior parte delle unità erano ancora in fase di riorganizzazione.

    DIRETTIVA DELL'ALTO COMANDO
    Arretrare, sganciandosi dalle avanzate nemiche per approntare una nuova linea difensiva in attesa dei rinforzi previsti per metà novembre.
     

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  4. generalkleber

    generalkleber

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    Italiani: all'attacco

    E' il 31/10. Prosegue la penetrazione. Occorre continuare a spingere con le forze iniziali poiché solo gli inizi di novembre arriveranno i primi rinforzi. Restano anche bloccate da ordini superiori :)humm:) molte delle unità presenti nel teatro. Ovviamente l’affondo maggiore è, secondo i piani, lungo la costa, con bombardamento dell’aeroporto di Prevesa e affondo delle unità. Su questo fronte ho poco meno di un corpo d’armata, con una divisione, la Siena, rafforzata dal gruppo Coastal (meno le unità di polizia) e dal rgt carri della Centauro. Qui ho anche le penetrazioni maggiori, con i greci respinti assai indietro. Tra le montagne verso Yanina si logora la Centauro, seguendo la geniale trovata di inviare una divisione mobile non lungo la pianura costiera, no, troppo semplice, bensì in una valle stretta e lungo i monti, così i greci saranno chiaramente tratti in inganno…:mad:
    La Ferrara e la Julia, sempre un solo rgt, avanzano e anche la Parma raggiunge il massimo di penetrazione pensabile.
    Sino ad ora le unità greche di copertura sono state respinte: solo un paio i successi totali, con eliminazione completa. Ora si affacciano i primi btg e rgt di regolari. Non si hanno notizie circa i rinforzi greci e, quindi, sul momento in cui potrebbe scattare una loro controffensiva. L'obiettivo resta la conquista di tutta la piana costiera e il restringimento del fronte. Poi si cercherà di puntare su Yanina se sarà possibile, altrimenti ci terremo in difesa cercando di tenere sino all'arrivo dei nostri rinforzi. Comunque, per ora, via i greci dalle spiagge. I movimenti della flotta hanno individuato la guarnigione di Corfù... per ora preferisco però che la flotta cannoneggi l'aeroporto costiero nemico.

    L’OdB italiano è, come noto, assai strano: ogni divisione ha aggregati e unità di CCNN che non hanno poi molto valore. Dipendono poi da alcuni comandi varie unità di polizia, e i comandi di corpo hanno a disposizione forze considerevoli. Nelle retrovie della Ferrara le unità greche rimaste operano efficacemente distruggendo un ponte e bloccando un btg di CCNN :wall:
     

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  5. razorback

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    28/10/40 turno 2

    Settore costiero: sotto la pressione delle divisioni italiane Igoumenitza viene abbandonata, mentre a costo di grossi sforzi il 423° regg. fant. della forza costiera riesce a tenere Menina.

    Settore centrale: l'VIII divisione continua i lavori di trinceramento e fortificazione a difesa di Yanina. Sulla strada per Metsovo il 227° regg. fant. si trincera a Perivoli, unica difesa prima del passo chiave dello schieramento greco, riorganizzando i suoi reparti.

    Settore macedone: la IX divisione si trincera a difesa insieme alla XV div. sulla linea Breznitsa-Kastoria per fermare l'avanzata della divisione Parma.

    L'obiettivo per il momento è solo quello di resistere senza perdere troppo materiale schierandosi a difesa dei passi per cui deve passare l'avanzata italiana mentre aspetto l'arrivo dei rinforzi previsti a partire dal 7 novembre per sferrare un'offensiva nella piana di Koritza.
     

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  6. generalkleber

    generalkleber

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    3-7/11 turni 3-4

    Turni ove non avvengono eventi particolarmente rilevanti e che possono esser messi insieme senza problemi.

    3/11
    Sul fronte est, Karitza, giungono le prime unità greche. In effetti dalla valle di Koritsa non vi è particolare possibilità di avanzata per il nemico ed è già stata presa la decisione di cederla. Da qualla valle vi sono una via a N, in mezzo ai monti, difendibilissima: se attaccano là i greci rischiano di perdere una decina di turni per conquistare dieci esagoni. Oppure piegare a S, verso il centro del teratro, ma su un'unica via, anche quella difendibilissima. O ancora verso NE, passando attraverso i monti e senza vie: improbabile. Quella valle pianeggiante non ha particolare valore e occorrerà anche considerare l'ipotesi di non contrattaccare mai per riprenderla. Ci sono altre zone molto più valide anchein termini di PV. Nondimeno il Comando italiano ha un problema.

    Il dilemma è se continuare a tenere la zona pedemontana aE ella valle, favorevole alla difesa, costringendo i greci ad attaccare, oppure ritirarsi subito. Il primo caso consentirebbe di combattere in posizione favorevole alla difesa ma con truppe limitate per almeno un turno e forse due. La Piemonte sarebbe dislocabile là solo per il 7/11 e in caso di energico attacco greco si dovrebbe correre a tenere il fronte dove capita. La ritirata consentirebbe di compattare le nostre unità e di allungare le linee di rifornimento greche. L'alternativa è ritirarsi proprio su Koritsa e attendere lì, con una difesa però in pianura e ritirarsi poi ulteiormente appena arriva il grosso nemico. Poiché si è stabilito che, comunque, vi sarà una ritirata strategica da quel fronte, a questo punto decido ritirare le unità già da ora, per evitare di trovarle invischiate in una lotta sui monti contro maggiori forze nemiche. La Parma raggiunge Kartisa. Rimango scottato con il btg CCNN Daiti, che resta bloccato: temo che quell’unità sarà persa. Dirotto la Venezia da quella parte, caso mai la Piemonte, ancora bloccata, rimanga tale anche il 7/11.
    Sugli altri fronti tengo una linea prudente, evitando di impegnarmi a fondo. La Bari raggiunge la Centauro: il prossimo turno ritirerò la Centauro dal fronte e la invierò lungo la costa. Siena e Coastal avanzano respingendo le unità di copertura greche. Menina è libera e Parga quasi.
    Turno 4
    7/11

    Finalmente la Piemonte si muove: va a Karitsa a tenere la linea. La Venezia rimane ferma: è coi rifornimenti limitati e piuttosto che muoverla su strade intasate meglio che si riprenda un poco. Bloccati gli altri due fronti inizia il ripiegamento della Centauro, con l'eccezione del rgt. bersaglieri. La Siena avanza verso Yanina dalla costa, mentre unità sparse della Siena, della Coastal e della Centauro continuano lungo la piana costiera.

    .......
    la prima immagine si riferisce alla zona di Koritsa il 3/11, la secondo all'area attorno a Yanina il 7/11
     

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  7. razorback

    razorback

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    4-7/11/40 turni 3-4

    turno 3

    Continua l'offensiva nemica sul Kalamas. Persa Menina, le strade per Yanina si riempiono di rifugiati.
    La zona di Metsovo è calmo,
    Nel settore macedone la Parma ripiega verso Koritza.
    Primi rinforzi in arrivo.
    Gli italiani credo stiano riorganizzando l'assetto del fronte con l'arrivo di qualche nuova unità, mantenendo la pressione sul litorale per indurmi a schierare in quella direzione i miei rinforzi.
    La mia intenzione è di farlo penetrare in quella direzione per poi aggirarlo con le truppe fresche in arrivo.

    turno 4

    La IX e la XV divisione si portano nella piana di Koritza per saggiare la forza delle truppe italiane.
    Sul Kalamas la Centauro ha sfondato completamente, ho attestato la III divisione oltre l'Acheron per cercare di fermarne lo slancio.
    Nel settore centrale la situazione è stabile, piccoli movimenti di truppe. L'VIII divisione continua i suoi preparativi di difesa a Yanina.
    Dal prossimo turno conto di penetrare nella piana di Koritza in forze.
     

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  8. generalkleber

    generalkleber

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    Italia: 11 e 14 novembre: turni interlocutori

    La scarsità di eventi decisivi in questi giorni consente di riassumerli insieme

    11 novembre La situazione è complessivamente favorevole. L’avanzata nemica è nella zona di Pogradete-Koritsa: le città sono tenute per ora saldamente entrambe. In arrivo l’Arezzo, per ora la Parma, Venezia e Piemonte sono più che sufficienti.
    Fronti fermi nella zona della Ferrara (Konitsa) e Bari (Kalipaki). In arrivo la taro nel fronte costiero-Yanina. Siena, Coastal e Centauro continuano una frammentaria avanzata. Raggiunto il fiume Acheronte con i ponti intatti. Un Cl cannoneggia l’aeroporto di Prevesa.


    14 novembre
    Lievi passi in avanti nel settore Yanina-costiero: le unità sono logorate. La Taro è al fronte. Il Comando ha deciso che completata l’occupazione di tutta la costa l’offensiva proseguirà verso Yanina. Anche la Bari è inviata in questo settore, con la Tridentina in arrivo. Le motivazioni sono varie. E’ l’unico settore decisivo per i Greci, per via di Metsovo, la cui occupazione è rilevante per i rifornimenti del nemico e da cui si minacciano tutti gli aeroporti; è una zona ove il nemico è in difficoltà; è possibile agire da tre direttrici (tre strade) contro sostanzialmente una sola del nemico. Sarà un’offensiva lenta, di logoramento, mirante non tanto all’occupazione fisica di Yanina, che pure dovrebbe cadere, quanto a tenere in allarme continuo il nemico. Rispetto a questo settore tutti gli altri sono, alla fine, secondari. Riuscire a prendere Yanina dovrebbe valorizzare anche l'eventuale avanzata da Konitsa. Comunque per ora occorre dare al nemico l'ide che intendiamo attaccare, e nemmeno con troppa decisione, solo lungo la costa.

    Zona di Konitsa: si rinuncia definitivamente: per ora Julia e Ferrara si trincerano con l’ordine di cedere terreno appena il nemico si fa sotto. L’assenza di strade da parte italiana rende l’avanzata costosissima in termini di rifornimenti: se i nemici, come spero, avanzeranno, avrà i miei stessi problemi e si troverà in pianura. Stessi ordini per la Bari. Consolidato il fronte di Koritza: l’avanzata nemica è più lenta del previsto.
    Ritirata a StiQuaranta il gruppo CL, privo di rifornimenti.

    La Modena è ferma ad Argyrocastro in attesa di vedere ove occorre dirottarla. La lentezza del fronte consente di prendere decisioni con calma. In effetti, studiando le strade, almeno su 3 fronti su cinque possibili, offre più possibilità di muovere per linee interne agli italiani che ai greci.

    [FONT=&quot] [/FONT]

    [FONT=&quot]Le immagini si riferiscono tutte alla fine del turno 6
    [/FONT]
     

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  9. razorback

    razorback

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    11-14/11/40 turni 5-6

    11 novembre

    Gli italiani sembra stiano portando sulla linea del fronte tutte le unità a disposizione.
    Sul Kalamas, piccoli scontri, le mie unità di copertura ripiegano sospinte dalla divisione Siena verso Yanina dove è trincerata l'VIII divisione con la III brigata attestata sull'alto Kalamas. La III divisione attestata sull'Acheron.
    Al centro del fronte il 227° reggimento Tiene perivoli sulla strada per Metsovo.
    Nella piana di Koritza le divisioni IX e XV si preparano ad entrare in contatto con le divisioni italiane, sorrette dalle potenti artiglierie dei corpi d'armata II e III dotate di calibri da 105mm e 155mm.


    14 novembre

    Settore macedone: sono giunte le divisioni XI, XII e la I divisione di cavalleria.
    sugli altri fronti piccoli scontri ma niente di significativo da segnalare, si continua a preparare la difesa di Yanina.
     

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  10. generalkleber

    generalkleber

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    sino al 28 novembre (turni 7-10)

    La situazione per un paio di settimane non è particolarmente attiva, è quindi possibile riassuemre non tanto gli eventi quanto la linea prevista dal Comando Italiano in Albania.
    Dopo la conquista e il controllo del litorale il Comando Italiano decide una pausa per verificare le ulteriori operazioni. Come previsto il nemico ha premuto, senza troppa energia, nel fronte N, quello di Koritza. Lì sono finiti molti dei rinforzi disponibili. Lo scopo è di attrarre nell'area una gran quantità di forze nemiche. Poiché però l'avanzata nemica è lenta e non sono sicuro che abbia dirottato qui elementi provenienti da altri fronti è forse meglio rallentare la ritirata: per ora quindi decido di manifestare l'intenzione di tenere la valle e l'aeroporto. IL risultato è che la ritirata è stata lenta, nonostante permanga la decisione di non accettare combattimenti là. Così vado rafforzando il fronte con unità per dare l'impressione che sarà duro procedere alla conquista. La direttiva è al momento: attendere. A fine novembre o lì 4 divisioni complete ed elementi di corpo d'armata per quasi una quinta divisione.
    Lungo le due vallate centrali la situazione è diversa da come me la attendevo: anche qui verso Konitsa il nemico non ha premuto molto, e il risultato è che non ho effettuato ritirate consistenti. Nella valle di Kalipaki il nemico si è addirittura ritirato e ho avanzato unità (Taro) verso Yanina.
    A Yanina indirizzo le mie unità dopo la liberazione della costa. Le attività costiere hanno comportato un tempo non irrilevante e non ho voglia di accelerare le operazioni. A dire la verità non so nemmeno se sia il caso di attaccare Yanina sul serio. Ho nell'area 4 divisioni. La linea di comunicazione nemica è la più rapida. Questo scoraggia un attacco che sarebbe logorante. D'altra parte ho dei rinforzi in arrivo e potrei indirizzarli lì per una campagan di logoramento. Al momento sono indeciso. Così anche qui, al 28 novembre, la decisione è: attendere.
    In pratica il mio dilemma è questo: poiché vinco spetta ai greci attaccare. Sto cercando di portarli verso posizioni ove l'attacco sia svantaggiato (qui rivela il suo limite il gioco: è chiaro che politicamente gli italiani non lo avrebbero potuto fare...però è anche ciò che è accaduto davvero). Devo decidere se attaccare (e l'unica zona è quella costiera e verso Yanina) accettando una situazione da I GM. Per ora non ritengo di averne la forza.
    Le mappe sono riferite al 28 novembre. Le frecce gialle continue indicano le mosse avvenute e le previsioni ragionevoli; le linee tratteggiate indicano, per due settori, le ritirate previste dall'inizio.
     

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  11. razorback

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    18-28/1940

    18 novembre

    Continuo ad ammassare divisioni nella conca di Koritza: la XV, l'XI e la IX sono entrate in contatto con le divisioni italiane creando un fronte che va da Gotitza a Koritza, la XVII e la I divisione sono in riserva, mentre la XII, la V e la I divisione di cavalleria si preparano allo sfondamento.
    Al centro Metsovo è fortemente difesa, mentre verso Yanina si avvicinano notevoli truppe nemiche ed io ho a disposizione una sola divisione appoggiata da una grigata di fanteria.
    Sulla costa la III divisione è schierata a difesa di Arta.


    21 novembre

    Scontro navale nelle acque difronte Prevesa, affondato l'incrociatore Taranto, perso il cacciatorpediniere Hydra.
    Sulla costa la III divisione è stata attaccata senza subire perdite rilevanti.
    Settore centrale: Yanina sotto attacco, il primo assalto è respinto dall'VIII divisione. Due nuove divisioni sono entrate in linea presso Metsovo, la V e la XVI brigata di fanteria si spostano verso Perivoli.
    Settore Macedone: la concentrazione di forze è stata ultimata con l'arrivo della X divisione


    25 novembre

    Settore costiero: la III divisione sta per essere travolta da superiori forza nemiche.
    Settore centrale: Yanina resiste agli attacchi e respinge il nemico, una ricognizione respinge indietro con forti perdite un reggimento italiano nella zona.
    La V brigata riconquista Perivoli e prosegue oltre sorretta dalla XVI brigata.
    Settore macedone: continuo a rifornire le truppe che dovranno sfondare in questo settore, mentre attacchi limitati vengono portati su tutta la linea e l'artiglieria apre il fuoco per ammorbidire le difese nemiche, appoggiata da numerosi bombardieri


    28 novembre

    Pesanti nevicate iniziano a cadere, rendendo le operazioni più difficili, con queste condizioni atmosferiche mi dovrebbe essere più facile tenere bloccate le divisioni italiane difronte Yanina.
    Il cacciatorpediniere Georgios è stato affondato dall'incrociatore Bari, mentre truppe italiane conquistano la cittadina e l'aeroporto di Prevesa.
    La III divisione accerchiata subisce forti perdite ma respinge ancora le forze nemiche.
    Settore centrale: la V brigata compie lenti progressi verso Konitza, appoggiata dalla IV divisione appena giunta nel settore, La II divisione resta a Metsovo per rifornirsi.
    Settore macedone: dopo qualche attacco limitato ed un nutrito fuoco d'artiglieria, la I e la XV divisione hanno sfondato nel centro dello schieramento italiano provocando forti perdite di uomini e materiali.

    Le immagini sono relative alla fine del 28 novembre.
     

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  12. generalkleber

    generalkleber

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    italia turni 11 e 12

    Comemnto a posteriori. Si tratta di due turni nei quali metto in atto il piano di ritirata per costringere i Greci ad avanzare. Se si esclude l'eliminazione totale della sacca greca sul fronte costa non avviene molto. Eppure ho idea che siano stati turni decisivi da punto di vista strategico. Ho idea, ora, che avrei forse potuto attaccare con più energia verso Yanina già da allora. A quell'epoca pensavo che una pressione limitata avrebbe indotto l'avversario a sentirsi sicuro e a indirizzare le sue forze verso la trappola di Konitsa. Avevo anche le unità stanche e contavo di liberare le forze bloccate ancora sulla costa. La mia scelta è stata prudente. Ma non avevo poi motivo di rischiare.

    Commenti dell'epoca.
    Turno 11, 2 dicembre.
    La profonda, e quanto ad energia anche improvvisa, avanzata nemica verso Konitza mi induce alla ritirata. Trasferisco gli aerei iniziando a ritirarmi verso Posgradete. Da qui si diparte una stretta vallata che obbligherà il nemico a dover attaccare senza mai poter ottenere risultati decisivi. Al massimo avanzerà un esa per volta (prima immagine). Inizio a tenere una guarnigione a Malik. Non mi aspetto un attacco da quella parte: il nemico avrebbe le spalle minacciate dalle mie numerose forze, tuttavia non si sa mai. Inizio la prevista ritirata anche da Perivoli: aspetto l'avanzata nemica e comincio a fortificare ben oltre Konitsa. Se i Greci avanzeranno combatteranno in pianura e dovrei sfruttare il mio controllo di un arco ampio di fronte per attaccare da più esa i greci che capitassero a tiro (seconda immagine). In direzione di Yanina esercito solo una leggera pressione. Circondate le forze greche sulla costa: la liberazione dell'area è solo questione di tempo.

    Turno 12, 5 dicembre.
    Continuo verso Posgradete (terza immagine): la quantità delle forze dovrebbe indurre i Greci a cercare di respingermi propriodove desiderio io.
     

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  13. generalkleber

    generalkleber

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    Italia turni 13-16

    Dal 9 al 16 dicembre. Sono turni in cui si delineano le scelte greche e la continuità dell'azione italiana.
    Da parte italiana continua la lenta e metodica lotta attorno a Yanina. Ho numerosa artiglieria e una netta superiorità tuttavia non riesco a chiudere la strada che porta i rinforzi e le perdite nemiche sono ripianate. Tuttavia penso che sia solo questione di tempo e il nodo strategico cadrà sicuramente. La mia strategia di logoramento comporta solo assalti a fortissima superiorità e dopo bombardamenti di ammorbidimento. I tentativi nemici di alleggerimento non mi creano nessun problema. Purtroppo i miei rifornimenti sono lenti e le truppe assai stanche.
    I greci continuano la loro pressione su Pogradete, ove mi ritori fortificando. Cederò la cittadina senza preoccupazioni. Alcune unità vengono, lentamente, indirizzate alla fine di dicembre (turni 15 e 16) verso la valle di Malik ove il nemico sembra intenzionato ad aprire un altro fronte. Non so quanto voglia spingere, anche perché non vi sono obiettivi vicini ma è un terreno buono per difendersi e se i greci attaccheranno avrò dei vantaggi. Le mie unità sono più veloci di quelle greche e ho appreso che mi sgancio quasi sempre senza problemi. In questa zona di terreno da cedere ve ne è in abbondanza.
    Verso Konitsa, ingfine, come atteso, si fanno vedere i greci. Qui per ora li tengo, poi con i rinforzi darò battaglia in pianura.
    Il nemico si fa vedere anche a Ersek: provo a spingere minacciando l'aeroporto... non credo di avere la forza per attaccarlo ma forse i greci non lo sanno...

    la prima immagine è del turno 13: evidenzia in blu la linea di rifornimento greca, in giallo la mia linea di avanzata per stringere la cittadina da nord; in rosso l'impossibile, per via del terreno, linea di avanzata per chiudere l'accerchiamento.
    anche la seconda è del turno 13: in blu le linee possibili di avanzata dei greci, in giallo le mie previste linee difensive: si tratta di esagoni di montagna, validi per la difesa, che sono attaccabili da un solo esagono o, al massimo, da due. Da quella parte potrò cedere terreno inutile sino alla fine della guerra.
    la terza immagine è del turno 15: i greci si avventurano, inattesi, nella valle di Malik. In blu la loro linea di avanzata. Non ci sono strade e non c'è niente. Ritiro delle unità da Pogredete e mi preparo ad attaccare i nemici occupando il costone nord. Si badi che la valle è inaccessibile dal costone sud. Attaccherò dall'alto e l'avversario si difenderà in poco spazio. Anche la Venezia, appena giunta, è dirottata lì.
    l'immagine 4 è del turno 16: in tratteggio giallo la mia finta avanzata, in blu la linea di avanzata greca, in giallo il previsto contrattacco
    L'immagine 5 è sempre del 16: fronte di Yanina. L'accerchiamento si sviluppa in modo ampio per le necessità geografiche. L'unità di genieri all'estremo N, fronteggiata da unità minori, mi rivela che il nemico ha poche forze per manovrare e che potrei forse attaccare con più decisione. Mi rendo anche conto che il non deliberato ampliamento del fronte attorno alla zona è tutto a mio vantaggio.
     

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  14. generalkleber

    generalkleber

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    Italia: turni 17-23 (sino al 13 gennaio)

    Commento postumo.
    La situazione somiglia ad uno scenario da I G.M. con combattimenti esagono per esagono, senza sfondamenti di rilievo. La difficoltà dei collegamenti rende i fronti largamente indipendenti e, sotto certi aspetti, l'italiano si è trovato in condizioni migliori rispetto al greco. Grazie alla presenza di strade ha potuto spostare più agevolmetne forze da un settore all'altro operando, nonostante le distanze fosse maggiori, per linee interne. Ho potuto spostare forze da tutti i settori a tutti gli altri, cosa che è stata impossibile per l'avversario che attaccava su più fronti.
    Riassunto del diario di guerra dell'epoca.
    Il nemico è passato all'offensiva su ben 3 fronti e ne prepara un quarto. Ha attaccato verso Pogradete, conquistandola e inseguendomi in ritirata; ha attaccato nella valle a ovest di Malik, ha attaccato verso Konitsa occupandola e si prepara ad attaccare verso Ersek. Si è invece difeso, abbastanza staticamente, nell'area di Yanina, con contrattacchi destinati a rioccupare gli esagoni persi.
    Le tre immagini allegate, tutte riflettenti la situazione del 13 gennaio (turno 23) possono fornire un'idea della situazione in questi turni.
    Lungo il fronte di Pogradete ha continuato ad esercitare una forte pressioen cui ha corrisposto una lenta ritirata mia. Ciò è secondo i piani e ho liberato molte unità per portarle al fronte di Malik. Qui continua ad avanzare in una valle priva di strade e da prossimo turno inizierò la controffensiva. La prima immagine mostra in blu le linee di avanzata greca; in rosso la massima penetrazione che prevedo raggiunga nei prossimi 8-10 turni; in giallo il mio prossimo contrattacco,, che rpevedo di esaurire esattamente alla punta dlla freccia: oltre, con il terreno favorevole ai greci e senza una strada di comunicazione commetterei una follia.
    L'immagine 2 mostra la zona centrale. A ERsek il mio finto attacco ha lo scopo di attrarre unità nemiche per evitare la minaccia sulla città di Konitza. Spero che il nemico non abbia avuto consapevolezza della scarsità delle mie unità: solo una divisione. La linea blu indica l'attacco che mi aspetto e la rossa il limite ove intendo resistere distogliendo forze dall'area a Sud. Qui infatti il nemico è in ripiegamento e praticamente in una sacca. Ha attaccato con molte unità, e lo ho lasciato venire avanti sino alla linea rossa che indica il massimo dell'occupazione greca. Sto contrattaccando con vigore (utilizzando la Centauro ritirata da Yanina) e le perdite greche sono altissime. Il giallo indica il limite oltre cui non proseguirò: mi preparo infatti (linea tratteggiata gialla) a rinforzare Ersek.
    A Yanina ho finalmente occupato la città. E' stata una lotta testata contro testata, senza particolare intelligenza. Ora consoliderò la posizione: le linee verdi indicano le minacce che intendo portare verso Metsovo. Ignoro quanti rinforzi abbia il GReco e non intendo rischiare sconfitte in un terreno che è vicinao alle sue linee di comunicazione. I miei poco convinti tentativi di aggiramento sono stati frustrati dal terreno impraticabile e dalle contromisure nemiche. Qui credo di aver raggiunto il massimo.
    Ad ogni modo il turno 23 Yanina e Konitsa sono lilbere e l'italiano ha una vittoria decisiva. Posso accontentarmi :love:
     

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  15. generalkleber

    generalkleber

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    39: conclusione

    La partita si è cnclusa al turno 39: il turno 40 dell'italiano si è aperto con la schermata della vittoria :)D). Poco da aggiungere oltre agli sportivi ringraziamenti all'avversario per la cavalleresca e divertente partita :)p). Inutile, a questo punto, seguire il diario di combattimento. Del resto gli eventi si sono susseguiti con molta staticità. Il Greco era costretto dalla situazione dei PV ad attaccare e da gennaio, almeno, in poi, l'italiano è stato sempre in superiorità numerica cosicché quelli del greco erano attacchi destinati, nel migliore dei casi, a guadagnare qualche esagono irrilevante. L'italiano poteva cedere tranquillamente terreno quasi ovunque, non avendo il greco la possibilità di conquistare zone strategiche o valevoli PV.


    Fronte di Pogradete: la sola vera batosta italiana è avvenuta qui: l'intera Aqui dissolta in un solo turno greco. L'errore è stato di impedire all'unità di ritirarsi. In giallo il punto ove si trovava l'Aqui (ed altri btg di rinforzo). Dietro l'Aqui era sistemato un voluminosto ammasso di artiglieria e QG, il cui scopo era dare supporto di argilieria e bombardare gli ammassi greci. Infatti per poter attaccare il greco era sovente costretto ad ammassare forze sino al giallo, con perdite notevoli a seguito dei miei tiri di artiglieria. Solo che il raggruppamento di artiglieria e Qg era tale che impediva alle unità davanti di ritirarsi: così si sono dissolte. La mia "astuzia" è stata di ritenere che da un solo esa i greci non potessero attaccarne due... In giallo, nella prima figura (tutte le figure sono relative al turno 39 italiano) ove era ubicata l'Aqui.
    Nella valle di Malik dopo gli scontri che hanno portato gli italiani a inseguire i greci sino all'imboccatura della pianura, eliminando quella che, allora, era la sola unità meccanizzata greca (forse un errore utilizzarla in una valle), ho ritirato le forze dirottandole a Ersek, lasciando una divisione, circa, a controllare i greci. Negli ultimi turni nessun movimento su quel fronte.
    Ad Ersek il nemico ha attaccato in forze riuscendo, in qualche caso, a raggiungere una superiorità locale sulla mia ala sinistra. Ho avuto delle perdite ma ho continuato a premere con contrattacchi verso il centro, lungo la strada e ho avuto tempo di rafforzare la mia sinistra e, alla fine, di contrattaccare con qualche risultato. L'obiettivo di tenere Ersek non è mai stato in discussione: in rosso la linea di attacco greca, in viola quella italiana, in giallo la linea dei rinforzi italiani. (fig. 2).
    Nell'area di Yanina-Metsovo il nemico ha mostrato forti cenni di cedimento, consentendomi di pensare di poter attacare e occupare Metsovo stesso. Una serie di attacchi condotti senza fretta e sfruttando ogni colta la mia schiacciante superiorità mi hanno portato a realizzare praticamente una sacca nella quale le vie di uscita si riducevano ogni turno. La mia cavalleria, finalmente aggirando i monti, è riuscita anche a tagliare la via distruggendo il ponte dei rifornimenti nemici. IL senso del crollo nemico lo ho avuto a seguito della ritirata nemica a Perivoli: ho compreso che non aveva truppe su quel fronte e ho inziato ad avanzare minacciando il nemico da nord. Semplicemente i greci non avevano più forze per reggere. Gli ultimi rinforzi erano btg che potevano al massimo rallentarmi. La fig. 3 mostra il fronte, con in giallo il movimento dell'unità di cavalleria che taglia il ponte.:love:

    Lo scenario avvantaggia la difesa. E dunque svantaggia chi attacca. Gli attacchi, per essere decisivi, debbono essere portati con forze schiaccianti. IL che impedisce di poter disperdere le unità. La mia impressione è che l'italiano sia più forte (sicuramente lo è da metà del gioco) e poiché parte con un mucchio di PV più del greco gli basta...non attaccare! Tutta la mia strategia è stata, in definitiva, basata sul contenimento nemico. L'unico fronte ove il mio attacco è stato convinto è stata la costa. Persino Yanina è stata una conquista avvenuta casualmente "perché avevo forze che stavano lì" e non era programmata. MI sarei accontentato anche solo di contenere il nemico in quell'area.
    Onestamente non saprei cosa meglio avrebbe dovuto fare il greco per venirne a capo.:approved:
     

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  16. JMass

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    Bella partita, mi piacerebbe giocare come greco, qualcuno vuole provare a tenere l'italiano?

    :)
     
  17. generalkleber

    generalkleber

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    teniamola in caldo

    Al momento (come mi fa notare simpaticamente il buon Gattorognoso) sono in overdose di partite. Appena cala il livello contaci.
     
  18. JMass

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    Vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa bene!
    :D
     

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