AAR: guerra Russo-Polacca del 1920: i Sovietici

Discussione in 'The Operational Art of War' iniziata da generalkleber, 8 Aprile 2012.

  1. generalkleber

    generalkleber

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    Turno 1: 24 aprile 1920
    Occorre notare che all'inizio il fronte, assai vasto, è praticamente diviso in due. Una linea poco a nord di Kijov (Kiev), divide la mappa in una zona sicura per i Russi, a nord, e il vasto campo aperto a sud. A nord le regole prevedono confini invalicabili, per entrambi, almeno sino a che non si attivano alcune meccaniche del gioco o dopo un certo numero di turni. In realtà un certo tratto sarebbe anche valicabile, in linea di principio, ma il Dnieper e il terreno privo di strade rende di fatto anche questa fascina intransitabile. Questo consente ai Russi di concentrarsi nella parte meridionale... E anche ai Polacchi, sfortunatamente. Prevedo, infatti, che a sud le cose comincieranno male, malissimo. L'attacco avviene di sorpresa e, per simulare la sorpresa, scelgo di non distruggere i ponti: il gioco comincia infatti con il turno russo anche se tutte le unità russe sono inattive. Così mi limito a realizzare un minimo di trinceramenti, pur immaginando che siano irrilevanti. La speranza è di ritardare i Polacchi il più possibile tentando di riuscire a rafforzarmi a Kijov prima dell'arrivo degli avversari. La città è tra due fiumi ed è in una buona posizione difensiva... solo che non ci sono unità per difenderla. Le mappe (1a e 1b) mostrano un mucchio di divisioni sovietiche di confine: occorrerà guardarle bene perché spariranno per sempre dal terreno.IL primo turno russo si conclude, pertanto...in preghiera.
     

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  2. archita

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    io vinsi lo scenario come giocatore polacco evitando quanto possibile di trincerarsi in posizione avanzata e arretrando piuttosto cercando di creare aree aperte in modo che l'IA si lasciasse insaccare e questo succedeva spesso ( ovvio con IA non settato al massimo ). la fanteria polacca è mediamente meglio equipaggiata e mobile di quella russa che spesso è formata da molta fanteria di bassi valori ( un sacco di coscritti demotivati ed mal equipaggiati ).
     
  3. generalkleber

    generalkleber

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    Dal punto di vista sovietico il solo problema è riuscire a tenere Kijov. La città è il raccordo di molte ferrovie da nord (e il nord è l'area-santuario per i Russi) e dunque il nucleo ove possono convergere i rinforzi e da cui possono partire le operazioni di controffensiva. Certo, questo significa abbandonare il sud ai Polacchi, per il momento. Ma le unità di partigiani comunque distruggeranno la rete ferroviaria della zona e quindi la possibilità di portare rinforzi là è esclusa per principio. Viceversa, soprattutto se i Polacchi proseguono verso il lato est della mappa, Kijov può essere, per la sua posizione centrale, il punto di partenza di una offensiva capace di tagliare il fronte polacco piombando da nord sulle linee ovest-est troppo estese. Senza contare che i Polacchi sono costretti (come lo saranno i Russi poi, credo) a muoversi per strada, a piedi, pagando un alto costo di attrito. Dovranno scegliere se attaccare Kijov, difficile da prendere, penetrare a fondo a sud della città, per cercare di accerchiare le unità che difendono a est del Boh, oppure se fermarsi in attesa della controffensiva russa. La prima ipotese è per loro la più vantaggiosa ma anche la più difficile da raggiungere; l'ultima la meno rischiosa; la seconda ha prospettive di successo ma non ha un carattere decisivo.
     
  4. generalkleber

    generalkleber

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    Turno 2: 28/4/20
    Le cose sono andate peggio delle peggiori attese. Non solo le divisioni di confine si sono dissolte come neve al sole ma i Polacchi sono avanzati molto a est. Ho idea che il trinceramento e aver stabilito per alcune unità un “ignore losses” sia stata una pessima scelta. Le unità sono evaporate sul posto. Una unità di cavalleria ha raggiunto il fiume Teterev all'altezza di Zytomierz, poco a occidente di Kijov. Getto tutto quello che si muove, che è davvero poco, a chiudere la testa di ponte. Almeno il nemico dovrà attaccare attraverso il fiume. In realtà i Polacchi potrebbero aggirare con facilità a nord (e forse anche a sud) il fiume e magari puntare direttamente verso Kijov, che è praticamente deserta, ma confido nel desiderio polacco di eliminare rapidamente una piccola sacca a ovest del fiume (mappa 2a). Invio da nord parte (tutta quella che riesco a mettere in treno) della potente 29 divisione e avvio, a piedi, unità di pontieri e il QG relativo, per cercare di porre un ponte sul Dnieper al turno 3 o 4, allo scopo di rifornire la 57 div, che opera in un terreno privo di strade: vedrò al momento se utilizzarla per attaccare il nemico realizzando una minaccia o ritirarla per utilizzarla indifesa. Più a sud ritiro oltre il fiume Boh tutto quel che resta della 41 e 61 divisione. Dietro il fiume, con il ponte distrutto e la 8 di cavalleria e la 21 divisione dovrei essere in grado di proteggere Human.
    Molte unità in rotta o accerchiate restano alla mercé del nemico. Si sacrificheranno per guadagnare tempo... spero.
    2a.jpg 2b.jpg
     

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