Linee generali. Ho giocato una volta 15 turni di questo scenario come francese (e infatti ho chiesto a Driant di poter fare la Francia) e lo ho trovato divertentissimo. Poi il periodo mi intriga al momento. E le possibilità mi sembrano varie abbastanza da poter inventare qualcosa senza dover stravolgere tutto...credo almeno, perché non ho idea della parte tedesca. Il limite dell'AI (che faceva arrivare ondate di battaglioni uno dopo l'altro contro mie trincee ben messe) mi ha tolto la voglia di giocarlo contro l'AI. Ma ha accresciuto la voglia di giocarlo contro un avversario. Grande Driant che ha accettato! Ho il piacere di non sapere cosa possono fare i tedeschi: questo rende ancora più emozionante il tutto. Non so neanche a che turni si sbloccheranno le mie unità o arriva la BEF. Insomma, per molti versi è al buio: maledettamente divertente. Lo scenario parte da un livello di parità: per vincere occorre attaccare. Entrambe le parti devono attaccare. Significa che non posso starmene rintanato bello bello ad aspettare i tedeschi ma devo muovermi. Che fare? In realtà tutto molto si riduce alla questione: che faranno i tedeschi? Attaccheranno Liegi e il Belgio? cercheranno di passare sotto per le Ardenne? O addirittura attaccheranno per l'Alsazia? Quanto è efficace la loro linea ferroviaria? L'iniziativa è tedesca: questo significa che loro muoveranno epr primi ed io dovrò inizialmente tenere le mie poche unità attive a cercare di limitare dove colpiranno loro. Sono convinto che debbo assolutamente guadagnare tempo. Certo, questo significa che mentre loro attaccheranno dal turno 1 io potrò farlo solo più tardi. Per decidere dove dovrò attendere l'urto. Bene, poiché vedrò la mia parte solo dopo che i tedeschi hanno svolto il primo turno... occorre aspettare. [FONT="][/FONT]
turno 1 Diario sgt. Boudel IL sergente Augustin Boudel, delle regie guardie di confine belghe, getta la sigaretta nel fosso e tirato un sorso dalla borraccia, decide di ritornare verso la casematta, in realtà una semplice baracca di legno con alcune comodità, della postazione di confine con l'Impero tedesco. Sono giorni che i giornali parlano di crisi e possibilità di guerra ma la vera scocciatura è il fresco della mattina che fa tremare sotto l'uniforme da campagna: "I signori del palazzo non avevano nulla di meglio da fare che sostituire la normale uniforme estiva con questa più scomoda", pensa Boudel commentando l'unica disposizione di preallarme stabilita dal comando e avanzando verso la casematta. Il verde dei boschi si staglia dietro la strada per Aachen , là dove ci sono i tedeschi. Boudel raccoglie la saliva per sputare quando alcune figure appaiono poche centinaia di metri. Boudel aguzza gli occhi per vedere meglio mentre dal piccolo edificio il suo superiore tenente D'Abriul esce agitando le mani verso il confine. Alcune nuvolette grigie e poi dei rumori secchi di rami spezzati: "Qualcuno sta sparando!" realizza Boudel, impietrito dalla sorpresa. Solo quando le schegge di legno che si alzano dalla casematta gli fanno capire che sta accadendo qualcosa. Il tenente si gira verso di lui e dice qualcosa che non si capisce bene. Non avrà il tempo di urlare meglio: cade a terra come strattonato. Non c'è però bisogno di ripetere: la terra si solleva a poca distanza da Boudel. Sono colpi indirizzati a lui. "Cavolo, debbo filarmela" pensa il sergente che, lasciata cadere la borraccia ancora tenuta in mano, si volta e corre verso il basso muro che cinge gli uffici confinari e dove è appoggiata la bicicletta d'ordinanza. Mentre corre pensa che sta abbandonando il fucine nella casematta... "pazienza: dirò che il tenente mi ha chiesto di correre ad avvertire". Inforcata la bicicletta, con il muro che si scheggia a pochi passi, inseguito da pochi colpi di fucileria, il sergente corre al comando, pochi km più dietro. La guerra è iniziata.
turno 1 Il nemico avanza verso Liegi respingendo le unità di confine. Unità di copertura molto armate si muovono a sud del Lussemburgo, subito occupato, e nelle Ardenne, avanzando. Per quanto è dato capire, il nemico ha scelto la linea dell'attacco a nord. La mobilitazione francese non ha ancora risultati mentre quella belga (che per motivi politici aveva visto il dislocamento delle unità su tutti i fronti, n.d. me), inizia a correggere gli ordini: già da domani dovrebbero esser disponibili le prime unità. Fileranno a Liegi in difesa delle fortezze, praticamente sguarnite. Il GQG francese, pur privo di unità attivabili, decide per una linea decisiva aggressiva. Le unità di guarnigione delle fortezze avanzeranno per farsi vedere e scoprire dal nemico e metterlo in allarme. Ovunque sarà disponibile qualche unità, ha deciso il GQG, questa avanzerà per simulare avanzate in forze. Nella zona centrale (diciamo intorno a Metz) e meridionale l’atteggiamento sarà dunque aggressivo. Nelle zone a nord, diciamo nel confine settentrionale della Francia con la Germania e il Lussemburgo, invece è data istruzione alle forze di copertura di distruggere tutti i ponti possibili e guadagnare tempo. A Liegi saranno inviate tutte le forze belghe nel tentativo di guadagnare tempo. A sud, ai confini con la Svizzera, le unità di guarnigione che avanzano incontrano unità tedesche confinarie: poiché queste sono a tiro dei cannoni viene dato ordine alle unità francesi di trincerarsi e all'artiglieria di tirare sul nemico. Purtroppo, per una serie di disguidi (mi sono dimenticato!) l'ordine di tirare non giunge, invece, alle fortezze di Liegi. Per il 3° agosto i tedeschi sono risparmiati.[FONT="] [/FONT][FONT="] [/FONT]
4 agosto: sgt Boudel In uno dei sotterranei del forte centrale di Liegi, Boudel si guarda attorno osservando i resti del suo reparto. Sono tutti ammassati per le scale e i corridoi, in attesa di trovare una sistemazione. Pensava che sarebbe stato ripreso per aver lasciato il fucile ma questo era davvero l'ultimo dei problemi per i suoi superiori, che lo hanno mandato indietro a Liegi, in bicicletta, con un ordine per il comando della guarnigione. Poi sono arrivati i resti del suo reparto. I tedeschi hanno sconfinato e inflitto forti perdite. Quasi nessuno ha il fucile e i forti non hanno armi a disposizione: ci vorrà del tempo per riarmare il reparto. Si dice che i tedeschi sono già sotto i forti e che il Belgio si arrenderà. Altri invece dicono che stanno arrivando i francesi e che i tedeschi stanno già scappando. "Speriamo finisca presto, commenta Boudel fra sé e sé, chissà la mia famiglia come si preoccupa". Però il fatto che non ci siano stati colpi di artiglieria è un buon segno. "Forse il nemico passerà lontano da Liegi, si deve essere così: i forti sono troppo potenti, imprendibili: ce lo hanno sempre detto!". Un colpo scuote il corridoio facendo scendere della polvere: tutti ammutoliscono e guardano il soffitto. Un altro colpo, poi un altro: i cannoni di Liegi fanno fuoco: i tedeschi devono essere vicini.
4 agosto Turno 2. I nemici avanzano verso Liegi e attaccano un forte senza riuscire a sloggiare i difensori. L'attacco era molto debole. Bene: l'importante è guadagnar tempo. Non si hanno segni rilevanti di attività nemica lungo il resto del fronte. Inizia intanto il mio dispiegamento in avanti delle unità di guarnigione disponibili. Alcune unità belghe si attivano: unità di cavalleria vanno lungo la Mosa a N di Namur mentre la 6 div. raggiunge in treno Liegi e si unirà alla 3 già presente per la difesa di Liegi. Sfortunatamente alcuni rgt hanno i depositi lontano della ferrovia: occorrerà aspettare un turno per avviarli in ferrovia: a piedi ci metterebbero di più. Le forze di copertura nelle Ardenne hanno solo il compito di ritardare i nemici e si trincerano, facendo, ove possibile, saltare i ponti. A sud le unità di guarnigione delle ARdenne inchiodano un rgt di confinari tedeschi e li costringono a subire il fuoco dei cannoni. A Liegi il GQG decide di abbandonare le linee difensive esterne ai forti e di far saltare tutti i ponti. Poi, considerata la forte presenza di unità di fanteria vicino le fortezze, si decide per un pesante cannoneggiamento. Poiché non vi saranno attacchi da parte delle forze franco-belghe, il cannoneggiamento continuerà per vari round. Ciò ridurrà inevitabilmente la forza dei cannoni ma il GQG ritiene che riuscendo a provocare pesanti perdite, il cannoneggiamento potrebbe, da solo, consentire di ritardare di un giorno l’attacco tedesco. Il cannoneggiamento ha un effetto notevole. I bersagli possibili sono 5 brigate tedesche di fanteria (inutile perder tempo con la cavalleria): tre a contatto e due, di cui si ignora la forza, più distanti. Si tira su quelle adiacenti. La fanteria di tre brigate di linea nemiche è decimata. Al nemico dovrebbe rimanere due sole brigate di linea efficaci. Più che sufficienti se entrambi a pieno organico per eliminare un forte ma forse non sufficienti se uno dei due è non integro. Inoltre le due unità non sono contigue alle fortezze e questo potrebbe comportare costi di tempo/movimento. Ciò rende ottimisti per il girono 5.
Sgt. Boudel La brezza mattutina rinfresca i colli del forte principale di Liegi. Si dice che i tedeschi abbiano subito forti perdite per i cannoneggiamenti di ieri. Questo in parte solleva l'animo del rgt delle Reali Guardie di Confine belghe. Si vedono volti rilassati e qualche sorriso: pare che tutti i superstiti dei due reggimenti che costituivano la forza di protezione confinaria sarannno riuniti insieme e passeranno sotto il comando del comandante delle fortezze. Ma ci vorranno ancora un paio di giorni almeno. Il rgt, nota Boudel, è ancora largamente sotto organico dopo le forti perdite. Il reggimento gemello che si trovava pochi km più a sud deve esser stato quasi totalmente cancellato. Molti sono senza armi individuali e manca qualsiasi arma pesante. Si tratta, del resto, di gente anziana, non certo di truppe di linea. Poco male:questo significa giorni lontano dal pericolo e riposo. Del resto Boudel ha visto molti treni militari giungere a Liegi e le fortezze si stanno riempiendo di soldati. Almeno un paio di divisioni di fanteria, a suo giudizio, e si vede anche qualche uniforme della cavalleria. I soldati regolari rivolgono sorrisi di compiacenza e superiorità verso le guardie confinarie. "Chiaramente, pensa Boudel, ci disprezzano. Pensano che al posto nostro avrebbero forse fermato i tedeschi. Fa nulla, l'importante è essere qui, al sicuro". I forti danno una profonda impressione di solidità e si può respirare tranquillamente. Boudel respira con piacere, lasciando l'aria entrare nei polmoni. Getta un'occhiata distratta ai titoli di un giornale che un camerata legge seduto in terra avanti a lui, nel grande cortile del forte. Pare che i francesi stiano attaccando a sud, e che i tedeschi siano stati bloccati nelle Ardenne. Forse, come dicono alcuni, i tedeschi si ritireranno e la guerra finitrà presto. "Speriamo" pensa ancora tra sé e sé il nostro sergente: vorrebbe crederlo ma non è sicuro. Chissà se anche oggi i cannoni tireranno? Chissà se i tedeschi sono vicini o lontani? Il lento tuonare dei primi cannoni da 155 cancella subito ogni dubbio. Il sergente ha un moto istintivo di compassione per i tedeschi che riceveranno i colpi ma il pensiero del povero tenente D'Abriul e la compassione svanisce nel rumore dei cannoni.
5 agosto, turno 3 5 agosto Arrivano i primi rinforzi. Due brigate e il Qg del I riserva sono inviate in treno in direzione di Mulhouse, fronte sud dell’Armata di Alsazia. Qui si attiva anche il Qg d’armata e la cavalleria a disposizione oltre al VII Corpo. Un bel po' di roba. La cavalleria in avanzata individua rgt nemici che sono avanzati oltre il Reno a SE di Mulhouse. La cavalleria scherma e la fanteria si avvicina. Poiché i tedeschi, unità della riserva, sono a tiro la fortezza cannoneggia. Viene anche respinto, dopo cannoneggiamento, il rgt dei confinari tedeschi. L’avanzata, effettuata dalle mie unità di guarnigione, individua altri rgt di confinari tedeschi. Dovrei però avere in zona una superiorità locale e uno per volta eliminare i confinari rigettandoli oltre il Reno e spingere indietro le unità della riserva: non ho però deciso se attaccherò a fondo in quella zona. Fronte delle Ardenne: i nemici avanzano respingendo le unità di copertura: ho alcune dolorose perdite. D’altra parte il fronte è troppo ampio e non riesco a concentrare le mie forze. Inoltre alcune sono indirizzate a sud della Mosa per coprire Namur da S. Area di Liegi: il nemico ha attaccato ma senza convinzione: i forti sono indeboliti soprattutto dal consumo di munizioni. Nondimeno continuo il cannoneggiamento per alcuni turni verso le unità di fanteria che sono a contatto. I forti si indeboliscono ulteriormente ma il fuoco è efficace, anche se meno del giorno prima. In linea sui forti sono solo una brigata e mezzo della 6 div belga più la 13 indipendente. Poca cosa ma la 5 e unità della 2 sono arrivate in treno e saranno attive domani. Non si notano unità di fanteria nemica utilizzabili per un attacco: forse il nemico non ha fanteria disponibile per la prossima giornata. Unità di fortezza avanzano a N e a S di Metz, sia per far vedere che siamo attivi sia per fermare le forze di copertura e di cavalleria avversarie che avanzano.
Sgt Boudel, 6 agosto Cari Mamma e Papà, oggi siamo tornati ad essere considerati attivi. Hanno distribuito a tutti nuove armi dopo aver ritirato le vecchie. Oddio sono sempre gli stessi Mauser di prima, con la canna pesante ricoperta di acciai, solo sono più corti rispetto ai vecchi e hanno il manico dell’otturatore piegato in basso invece che dritto. Per il resto simile al vecchio che avevo e avrebbero potuto tranquillamente lasciare i vecchi e dare i nuovi a chi ne mancava del tutto come me, invece di fare il lavoro di ritirare i vecchi che chissà a chi andranno. Dicono che questi fucili sono quasi uguali a quelli dei tedeschi e che il progetto è proprio dei tedeschi. Che furbi questi tedeschi: ci hanno dato il progetto delle loro stesse armi! Così scemi non possono certo vincere. Per fortuna nessuno mi ha chiesto che fine avesse fatto il vecchio fucile: mi fosse accaduto oggi credo mi avrebbero mandato davanti a un tribunale. Stanno diventando tutti molto severi e tante cose che prima erano un nulla sono adesso reati da punire. Deve essere la guerra. Per fortuna però io sto bene e non corro pericoli. Anzi, stiamo tutti tranquilli in un forte, ben protetti e pare che il nostro compita sarà proprio di difendere il forte. Che è poi quello centrale: siamo quindi protetti da altri forti tutto intorno. Insomma: sto ben sicuro e non dovrete preoccuparmi di me. Non so quando potrete leggere questa lettera: qui i servizi sono stati tutti interrotti per favorire le esigenze militari. Però vi scrivo lo stesso perché prima o poi la lettera vi arriverà e sarete così tranquilli sapendo che non mi è capitato nulla. Ieri ho visto proprio il Re. S. M. è venuto a visitare la linea. Noi non siamo potuti stare in parata perché eravamo troppo malmessi ma ho potuto egualmente ammirare il RE da lontano. Che emozione. E se il Re passa qui vuol dire che qui è un posto tranquillo. Vi abbraccio e vi penso sempre. Non state in pensiero per me. Vostro figlio Boudel Il sergente staccò la penna dal foglio, alzando la testa. Nella camerata era entrato come un tornado il sergente Merlod che, nel suo forte accento vallone urlava: “Hanno sfondato, sono oltre la Mosa”. -[FONT="] [/FONT]Cosa che dici? -[FONT="] [/FONT]Ho saputo dal tenente che lo ha saputo dal maggiore che la cavalleria nemica è oltre la Mosa: hanno sfondato stamattina -[FONT="] [/FONT]Dove sono passati? Chiese il sergente Fleurty? -[FONT="] [/FONT]A ovest dei forti, in un tratto sguarnito, pare. Ora ci sono intere brigate tedesche oltre le linee. -[FONT="] [/FONT]Eppure, replicò Boudel, nessuno ha dato l’allarme. Se fosse vero ci sarebbe un trambusto. Invece tutti i reparti sono al loro posto e gli ufficiali non sembrano agitati: sono le 28, dovrebbe essere un vulcano qui. Il capitano Holmarchett si affacciò nella tenda con un largo sorriso sotto i baffi, chiamando i sottufficiali: -[FONT="] [/FONT]presto, radunate gli uomini: il colonnello ha una grande notizia da comunicare -[FONT="] [/FONT]Cosa accade Comandante? [FONT="]Buone nuove: i tedeschi hanno passato la Mosa e sono stati respinti. Parecchi di loro sono accerchiati: una grande vittoria![/FONT]
turno 4, 6 agosto Improvvisa penetrazione oltre la Mosa di unità di cavalleria nemiche! Viene tagliata anche la ferrovia a NE di Liegi. Nonostante i ponti tagliati la cavalleria nemica ha mostrato una sorprendente capacità di superamento del fiume (non pensavo potesse farlo!). Per quanto l’evento non sia in sé grave, stante la superiorità belga in zona, è comunque seccante. A Liegi sono ora, oltre le guarnigioni, le div. 1,2,3,5 e 6 oltre a un corpo di cavalleria. Stanno arrivando genieri (e speriamo riparino la ferrovia) e per ora la fanteria nemica è sotto pressione. L’intelligence (confidenza dell’avversario) rivela che i tedeschi stanno inviando artiglieria: non sappiamo su quale fronte. I primi cannoni avversari hanno comunque fatto la loro comparsa a sud. Poco da fare: il logorio dei cannoni e la scarsità di munizioni sconsigliano di continuare pesanti cannoneggiamenti in assenza di bersagli paganti. Così mezzo turno salta del tutto. A Liegi viene attaccata la testa di ponte avversaria: la cavalleria nemica è respinta a cavallo del fiume mentre una brigata, con forti perdite, è costretta a ritirarsi, inseguita, sino a N di Liegi! Nelle Ardenne pesanti perdite delle nostre unità di copertura. Fortuna che il nemico non avanza con decisione. Verso Metz il GQG decide di rafforzare le ali attorno alle difese della città: del resto vi sono già unità tedesche a presidiare: speriamo pensi ad un attacco. [FONT="]Fronte S: la buona notizia è che si attiva l’armata di Alsazia. Le cattive che ci sono unità nemiche: artiglieria a Mulhouse con 3 brigate in linea a N della città. La cavalleria francese si apre sulle ali mentre la fanteria raggiunge il fronte e si schiera: la presenza di fiumi impedisce di sfruttare la superiorità numerica (a meno di overstacking) così debbo cercare di allargare il fronte. Attacco una delle 4 unità di confinarie respingendola sul fiume: un attacco a turno e dovrei eliminare quelle unità o respingerle in zone non pericolose per liberare altre mie unità. [/FONT]
turni 5-9 L'attacco tedesco si sviluppa più lentamente del previsto. il che mi lascia pensare. Immaginavo l'ammassarsi di più forze possibili a sud di Liegi al fine di far cadere almeno una fortezza se non due. Invece niente. I tedeschi esercitano una pressione saltuaria sul fronte, senza minacciare realmente nulla. In pratica la sola vera avanzata nemica è quella delle forze di copertura nel settore delle ardenne che è esattamente il settore ove i francesi avevano, all'epoca, meno pensieri per un'avanzata tedesca. Credo persino, nella mia suficienza, di aver operato con troppa passività qui. E' possibile che la mobilitazione tedesca sia così lenta da non poter effettuare neanche unt entativo serio in una parte del fronte? Non dico uno sfondamente, certo no, ma almeno il guadagnare una posizione favorevole. Forse è in attesa del grosso dell'artiglieria? Per parte mia arrivano sempre più unità ma...non posso muoverle. In realtà posso muovere solo le forze dell'alsazia, e le unità di fortezza attorno a Metz. Ad ogni modo un riassunto dei vari fronti. Alsazia: mi sono lasciato sfuggire un bel blocco di unità tedesche: rimaste ferme pocodopo Mulhouse potevano essere un bel bocconcino. Avevo una superiorità schiacciante. Ma ho calcolato (ancora!) male la possibilità di muovere attraverso un fiume maggiore: così tranno un Qg, sia pure con forti perdite, sono sfuggite. Ad ogni modo, sul piano strategico, non mi lamento: arrivano treni di unità nemiche e sta rafforzando il settore. Se passa all'offensiva ho stabilito di ritirarmi cendendo tutto: in realtà l'offensiva aveva lo scopo solo di fare qualcosa. Se poi ho richiamato unità in zona, meglio! Area di Metz. La mia finta offensiva non ha sortito risultati. Il nemico rafforza Metz ma credo che lo avrebbe fatto comunque. Purtroppo avere tante unità ma bloccate mi ha impedito di attaccare come avrei voluto. Ed ora è molto difficile. Anche qui aspetto che aattacchi il nemico e vedrò cosa fare. Se si attivano i cannoni della fortezza correrò a mettermi fuori tiro. I fiumi favoriscono la difesa e non ho timori. Ardenne: il nemico scompiglia le mie forze di copertura. Ma sono scaramucce. Liegi. Qui la passività del nemico mi sorprende. Dopo aver eliminato la cavalleria che era riuscita a passare ed aver chiuso la falla, ho ricostruito i ponti che collegano la città ai forti per rifornirli. Ora ho abbastanza fanteria per presidiare i forti e, soprattutto, per presidiare la seconda linea dei forti, dietro il corso d'acqua. Questo mi ha consentito di poter riprendere il tiro delle fortezze sulle unità nemiche a tiro. In genere preferiscola fanteria, l'unica che potrebbe sfodnare i forti. Ma ho anche avuto modo di colpire un gruppo di artiglieria eliminando alcuni grossi cannoni avversari tra cui alcuni non sostituibili. Non mi illudo sulla capacità di resistere se il nemico attacca con decisione e buona fanteria ma se al 10 agosto il nemico non è passato avrò forse la possibilità di rafforzare la linea in belgio e non in francia, magari continuando ad utilizzare le fortezze sino a che non saranno tutte distrutte. Per ora tengo prudentemente i cannoni pesanti belgi in azione su un esa di ferrovia, nel caso dovessi imbarcarli di corsa e ritrarli. Aspetterò ancora un paio di turni per decidere cosa fare del Bef. Inizialmente pensavo di schierarli in belgio o comunque contro la 1 armata tedesca ma ora sto considerando di utilizzare alcune unità francesi più deboli in difesa in belgio, togliendole da qualche parte e schierare il Bef per attaccare ... dove? Vediamo... la palla è ancora nelle mani tedesche e il Bef per ora se ne sta caldo caldo a casa.