Ultimamente stanno facendo molto scalpore le vittime della ethernit. Nel pieno rispetto verso di loro, sto riflettendo sulle applicazioni in guerra degli effetti nocivi dell'amianto. La prima idea è stata quella di baionette sgretolabili in amianto, così si possono infettare le ferite del nemico. Cosa ne pensate? La seconda e più probabile è stata quella di fumogeni che emanino i gas del noto metallo. Esiste, ma non ricordo dove, un lago altamente tossico perché si trova in una ex-cava di amianto: è possibile prendere l'acqua da lì e nebulizzarla in delle granate, creando una potenziale arma chimica?
Ho domane l'esame di medicina del lavoro, ed ovviamente ci hanno rotto parecchio le scatole sull'amianto (giustamente) Le patologie legate all'amianto sono delle pneumoconiosi, ossia delle patologie polmonari legate all'inalazione di polveri (non solo asbesto ma anche a quarzo, berillio, carbone, ferro). Quindi dimentichiamoci qualunque altra forma di assorbimento che non sia quella respiratoria (personalmente rido ogni volta che qualcuno si scandalizza perchè esistono tubature dell'acqua in amianto). Le patologie da amianto sono diverse: placche pleuriche, asbestosi, pleurite benigna, pachipleurite, atelettasia rotonda e mesotelioma pleurico; inoltre aumenta il rischio di carcinoma polmonare (ma pare non sia direttamente implicato nella cancerogenesi). Tutte queste patologie sono ad elevato periodo di latenza (ossia il tempo tra esposizione e comparsa della malattia): almeno 10 anni, per arrivare ad una media di 42 anni per il mesotelioma. Quindi se vuoi buttare fibre di asbesto sul campo di battaglia devi sperare che la guerra si protragga per molto tempo P.S. Le vittime dell'amianto sono state tutte persone esposte alle fibre per anni per molte ore al giorno (lavoratori, mogli che lavavano le tute dei lavoratori ed abitanti vicini alle fabbriche), per quanto sia un danno probabilistico, ossia non è possibile identificare un valore soglia di esposizione sotto al quale si è sicuri, l'entità delle lesione è dose-dipendente. Quindi non basterebbero poche fibre, per qualche ora di battaglia, a dare la malattia a tutti i soldati.
In poche parole: si poteva utilizzare in una guerra di trincea (14-18) ma già dalla guerra civile in spagna diventa obsoleto usare le armi da me concepite. Ma allora si possono creare macchine a gas usando la miscela che avevo suggerito?
Non credo tu abbia capito, per avere dei sintomi (lieve dispnea, ossia un po' di difficoltà a respirare) ci voglio almeno 10 anni di esposizioni massicce e prolungate nel tempo (anni)... Non sono ipotizzabili delle armi all'asbesto perché sarebbe uno spreco inutile, spendo un sacco di soldi per esporre dei soldati che avranno dei sintomi gravi almeno dopo una ventina d'anni, è solo alcuni. Con tutte le armi a disposizione ben più rapide ed efficaci direi che non ne vale la pena...