Nel 1163 si verificò un avvenimento di capitale importanza per la storia dell'Aragona: il re d'Aragona Alfonso II, ereditò da sua madre, Petronilla, la contea di Barcellona. Da tale momento, e fino al 1707-1716 l'Aragona diede vita a una entità statuale, conosciuta come Corona d'Aragona, che comprendeva oltre all'attuale, ed omonima, regione amministrativa e la Catalogna, anche le Isole Baleari (dal XIII secolo), il Regno di Valencia (Dal XIII secolo), l'attuale Languedoc (perso nel XIII secolo), il Regno di Sicilia (acquisito nel 1282), il Regno di Sardegna (dal XIV secolo) ed il Regno di Napoli (dalla prima metà del XV secolo). Anche il ducato greco di Atene e Neopatria, fu, per lungo tempo, uno stato vassallo gestito prima dai re del ramo aragonese di Sicilia con l'appoggio della compagnia di ventura degli Almogàvers, poi direttamente dai monarchi d'Aragona. Questi ultimi si fregiarono anche, a partire dal 1297, del titolo di re di Corsica conferito loro da papa Bonifacio VIII, sebbene non sarebbero mai riusciti a prendere l'effettivo possesso dell'isola.
L'Aragona era una potenza militare e mercantile nel mediterraneo. Normale che tentasse di avere qualche presidio in Oriente, come Genova, Venezia, ecc..