Mi sono sempre chiesto per quale motivo le tecnologie dei carri leggeri partano delle divisioni per terminare con le brigate. Mi sembra che storicamente sia avvenuto il contrario, ovvero si comincia con le piccole unità con carri in funzione di appoggio alla fanteria per finire con vere e proprie divisioni che assumono il loro valore anche in base ad una scelta operativa. Non avrebbe quindi più senso collocare lo studio delle brigate all'inizio dello studio sui corazzati? Che senso avrebbe costruire dall'oggi al domani un'intera divisione di carri leggeri? Con le modifiche alle tecnologie non sono ferrato, attendo quindi pareri e consigli.
non so bene ma mi sembra che, almeno seguendo il gioco all'inizio ci fossero solo i primi carri leggeri (come i Panzer I in polonia) che avevano dato risulati eccellenti quindi le divisioni corazzate avevano in dotazione solo quelli ma con l'arrivo dei carri medi tipo Panzer III le divisioni man mano sostituirono poco per volta la loro componente leggera in media. Mi sembra che in francia i tedeschi avessero ancora abbastanza Panzer I nelle loro file...
per me hai ragione, ma l'ideale sarebbe fare come nel compendium: prima ricerchi i mezzi (che ti sbloccano le brigate), e poi le divisioni... comunque se vuoi modificare il vanilla con l'editor è semplice: basta che sposti il riquadro della brigata leggera sopra, togli i prerequisiti e cambi l'anno di ricerca e poi vai sulla tankette e gli metti come prerequisito si aver ricercato la brigata carri leggeri...
Vero, infatti nel compendium è strutturato così.. Prima ricerchi le tecnologie sui carri leggeri (brigate), e solo dopo puoi ricercare le divisioni vere e proprie.
Comunque anche storicamente può essere considerato giusto, i carri leggeri sono andati man mano a sparire dalla divisioni corazzate lasciando il posto agli MBT che garantivano una maggior autonomia/potenza di fuoco rispetto ai carri leggeri, che con il tempo soprattutto nella WW2 con l'avvento dei carri come Panther, T34, Sherman, finirono spesso per svolgere funzioni di ordine pubblico nelle città occupate