Rovesciamo la domanda dell'altro topic, perché secondo me non è poi così semplice. Per tradizione è Traiano l'optimum princeps per eccellenza, tuttavia è anche vissuto nel pieno dell'epoca d'oro dell'impero, dove se non ti ci mettevi d'impegno le cose andavano bene comunque. Personalmente sono innamorato della figura di Adriano, l'imperatore pacifista, filosofo, mecenate e viaggiatore. Sarà il libro "Memorie di Adriano", ma dovessi scegliere un uomo da cui farmi governare sceglierei senz'altro lui
Lo stesso che si mangiava l'orso putrefatto e il pesce con la sabbia, come racconta la Yourcenar? Preferisco Claudio, sfortunato in natura e in amore, un uomo che con le sue sole capacità intellettuali rese stabile e accrebbe il potere del principato.
Dal punto di vista italiano, direi certamente Augusto. Fu lui a organizzare la penisola in regiones, dotandola di una fitta rete stradale e costruendo opere pubbliche in diverse città. Praticamente fu l'ultimo periodo in cui l'economia italiana era florida e non ancora dipendente dalle provincie, cosa che andava rispecchiandosi col notevole incremento demografico; si stimano dai 10 a 15 milioni di adulti in Italia nei censimenti da lui organizzati. In quanto romano, poi, non posso ignorare che è sotto il suo regno che Roma divenne grande non solo di nome, ma anche di fatto ("Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo").
Relativamente ai tempi, secondo me Diocleziano fu uno dei migliori: riformò l'esercito rendendolo molto più adatto alle necessità imperiali dell'epoca e soprattutto divise l'impero e stabilì la successione per cooptazione. Purtroppo questo punto fondamentale non fu capito e subito dopo di lui si tornò alla successione dinastica e alla ormai deleteria unità imperiale.
Tito! Morto prematuramente ma era veramente un grande. La cosa che apprezzo più di lui è il fatto che sapeva essere duro (distruzione di Gerusalemme) ma anche caritatevole (vedi eruzione del Vesuvio e peste).
Ma noi siamo sopra a queste cose . Poteva capitare benissimo a Caligola sfortune del genere e sicuramente non avrebbe saputo dove girarsi.
Se parliamo di "brave persone" è un conto, se pensiamo a chi è riuscito politicamente e militarmente a cavarsi fuori da situazioni molto difficili penso che Augusto, Aureliano, Diocleziano, Costantino etc. si siano dimostrati "migliori" di Traiano o Adriano.