L'ho trovato! Il manoscritto non era da scavare l'avevo perso, a volte penso dove ho la testa. Mi metto sulla srivania lo leggo e ne esce quanto segue: "L'economia non va molto bene, perchè alla peste bubbonica si è aggiunta quella polmonare e il tifo. I contadini abbandonano le terre coltivabili che diventano sterili per trasferisi nelle vuote città dove la massa di miserabili si affolla sempre di più. La nostra corte di incapaci non sembra toccate da questo morbo. Seduto sul trono il giovane re Theo( così lo preferisco chiamare per la lunghezza del suo nome greco) e circondato da nobili incapaci e corrotti e vede in me la sua unica salvezza. Si abbandona spesso in crisi di pianto e cadde in depressione. Gli sto dando un istruzione marziale perchè comandi le truppe e non le lasci in mano a nobile poco fedeli. Il nostro regno non ha vassalli per eviatare lotte di potere e questo ci avvantaggia su tutti gli stati. Arriverà presto una guerra contro gli Ottomani, è solo questione di tempo. Theo è un greco a tutti gli effetti: parla come un greco e durante i festini si abbandona a numerose loro danze popolari. Io sono riuscito finalmente ad imparare la loro terribile lingua. Finalmente il giovane ha raggiunto l'eta per trovarsi una coniuge. Reo della sua depressione cerco di trovargli una donna adatta a lui. La trovo nel regno napoletano si chiama Ephrosine della dinastia Angioina. Essi si sposano e subito hanno molti figli e non mi sembrano abbastanza affiatati insieme. La figliolanza numerosa sta scongiurando il pericolo di morte prematura dei bambini. Intanto sto rafforzando il potere reale a sfavore della chiesa e dei nobili per favorire il ceto cittadino. A che serve avere il favore della chiesa? Abbiamo già il favore papale per le crociate che stiamo compiendo contro i saraceni e ciò puo bastare. Ora che i tempi erano maturi bisognava dichiarare guerra agli ottomani. Theo guidò personalmente le truppe che vinserò e..." Qui le lettere sono storte, la calligrafia illeggibile e ci sono macchie d'ichiostro dovunque. Cos'era successo? Dov'era il resto del testo? Credo che gli scavi approfondiranno la cosa.
Non sto a spiegarvi come ho trovato il documento e inizio a raccontare: "Vi racconto queste pagine dieci anni dopo questo evento: il mio maestro è morto colui che aveva accuietato i miei eccessi di depressione colui che mi aveva insegnato, morto e nessuno si ricorda più chi sia! E' stato avvelenato da mano crociata. Maledetti! Sapevo di non potermi fidare di loro! Non è stato molto amato in vita ma nonostante la sua morte in questi dieci anni otteniamo alcuni successi. I miei figli sono cresciuti e hanno sposato donne giuste e competenti, tanto che abbiamo creato, data l'incompetenza della nostra corte, un ceto familiare di dirigenti che danno un ottima efficienza. Abbiamo conquistato l'emirato di Karin perchè aveva osato attaccare il regno di Cilicia. Ci stiamo creando un vasto dominio anche se arido e secco e non fruttano a nulla i soldi che spendo per le migliorie. Abbiamo anche creato delle basi nella Terra Santa tra qui Beirut. Speriamo di creare un vasto dominio orientale sotto l'egidia di Nostro Signore. Mio figlio è diventato un grande stratega e l'ho fatto maresciallo e conduce sempre le nostre truppe alla vittoria. Deus Vult! Quando mio figlio diventerà re credo lo legittimeremo come re di Napoli anche se fosse richiesta la forza. Non riusciamo a convertirli quei Greci! Sono legati all'Islam come se fossero musulmani da 1000 anni invece che da pochi decenni! Malattie di ogni nome inaridiscono le nostre terre anche se di recente si sono visti segni di ripresa. Sono Theo il re di Cipro e conquistero finchè Dio me lo permettera!"
Il documento continua: "L'economia sta risalendo finalmente e Gerusalemme non potrebbe essere più vicina tanto che mi sono proclamato conte di Palestina. La nostra corte pullula di infedeli ma del resto non mi meraviglio, la maggior parte del nostro popolo è infedele. Io. re Theo, re di Cipro e duca di talemente tanti possediementi che non si possono nemmeno contare, sono felice, felice del mio prospero regno, felice del mio popolo, felice di tutto tranne che delle malattie. Morbi che si infestano nella nostra popolazione alla velocità che solo Dio può eguagliare. Le crociate stanno declinando, me spero in bene per il futuro." Anno Domini 1403 commenti di Theo re di Cipro e di un anonima eminenza grigia. E' questa la fine del testo ma io non mi dò per vinto e parto per Nicosia. Spero di trovare il rotolo che sveli la storia del regno di Cipro.
