Stavo girellando cercando notizie sui progetti tedeschi della WW2 e sono capitato qui: http://www.repubblica.it/2007/04/se...hi-volanti/dischi-volanti/dischi-volanti.html e da lì qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Coanda micidiale! Una regola fisica che tiene conto dell'acqua che mi scivola sulle mani quando me le lavo! Micidiale!!
Era lo stesso principio usato per i dischi volanti. L'aria scivolava lungo la superficie azzerando quasi l'attrito
Questo spiega perchè quando verso l'acqua dalla caraffa va da tutte le parti tranne che nel bicchiere. O sarà la mano tremolante dovuta all'età? :humm:
Veramente stavo cercando notizie nuove sui lifter (http://freeenergynews.com/Directory/Lifter/index.html) che sono basati sugli studi di T. Townsend Brown (http://ttbrown.com/) che a loro volta sono basati su alcune concezioni e sugli studi di un gruppo di ricerca tedesco tra il 1938 e il 1945 sovvenzionato dal ministero delle poste del reich che a loro volta basavano la loro ricerca su alcune idee di un certo Nikola Tesla... Tutto questo perchè un documentario della ZDF mostrava alcune carte relative ad un progetto per un circuito che avrebbe dovuto garantire un voltaggio calcolato un decine di milioni di volt costruito da un consorzio Siemens-AEG a pochi chilometri dal poligono di kummensdorf... E mentre leggevo son capitato in questo curioso effetto coanda di cui non avevo mai sentito parlare anche se è una cosa che tutti abbiamo sperimentato da quando siamo nati...
Per questo effetto evidentemente il becco della caraffa non ha un angolo di incidenza abbastanza acuto per eliminare l'attrito del liquido con la superfice rigida della caraffa...
se ti piace il genere "fisica spiccia" vai a guardarti l'effetto leidenfrost... mi fa sempre spaccare...
già me lo vedo mentre infila le mani in un calderone di metallo fuso davanti alla folla in delirio... cmq la versione dell'esperimento che preferisco è quella che prevede di mettere in bocca una pallina di azoto liquido... grazie all'effetto leidenfrost la pallina evapora producendo un pennacchio di gas azzurro e non tocca mai l'interno della bocca... bisogna solo fare attenzione a non deglutire... :bevo1: :applauso:
E' simile all'effetto, paventato in un libro di fantascienza che lessi qualche decina di anni or sono.... per potersi avvicinare al sole e resistere al tremendo calore si soffiava su tutta la superficie dell'astronave un getto di carbonio, che la schermava..vabbè... In quanto alla fonderia, cari i miei signori...l'unica presente nella mia zona è a 30 Km di distanza (Lucchini) e non so nemmeno se è ancora in funzione..e COL CAVOLOOOOO che , effetto Leidenfrost o meno, mi vado a ficccare le mani in una siviera di ghisa fusa!! Anche perchè mi scotterei il faccione molto prima di raggiungere la colata!!
Allora consiglio il Film Sunshine, dove un'astronave va verso il sole per tentare di "riaccenderlo" Mi è piaciuto un sacco!!
Sbagliato, il coefficente di attrito del vetro della caraffa resta identico, è l'angolo di incidenza che cambia insieme alla velocità di spostamento del liquido