Giocando con i "nostri" strategici, tattici, RTS, boardgames, allarghiamo la visione della storia, conoscendo avvenimenti, episodi, storie, tecniche, strategie... Ma quanto influiscono queste conoscenze acquisite sulla nostra vita di tutti i giorni e sulle nostre scelte? Io credo che in fututo i migliori urbanisti saranno giocatori accaniti di Sim City
caro gyjex sono un urbanista e pur avendo amato profondamente sim city non posso certo definirmi un giocatore accanito di sim city, penso piuttosto che la visione strategica (economica e poltica) sia più interessante ma forse è generalizzabile a tante altre professioni
Credo che la conoscenza delle azioni e delle decisioni prese in determinati contesti storici e che hanno avuto pesanti ripercussioni per molti uomini e donne nei secoli, possa in qualche modo farci comprendere quanto l'esperienza, l'audacia, il coraggio e la fedeltà da un lato e quanto l'avventatezza, la stupidità, l'egoismo e il protagonismo dall'altro siano tuttora il seme delle decisioni che ognuno di noi prende ogni giorno e che tracciano il cammino della vita. Spetta solo a noi raccogliere quanto di positivo ci insegna la storia.
Per come la vedo io, lo studiare il passato è un ottimo metodo per trovare soluzioni riguardo al futuro. Certamente i giochi sono un ottimo metodo, soprattutto per affinare la memoria, e creare collegamenti. D'altra parte quale miglior metodo esiste di ricordare qualcosa se non il viverla? Per quanto riguarda la mia esperienza personale, poi, devo dire che i giochi storici mi hanno aiutato moltissimo, non solo da un punto di vista scolastico e morale. In realtà credo che certi giochi segnino la vita di una persona molto a lungo. Io da piccolo (un po' più di tre anni) ho iniziato ad usare il computer con un gioco di strategia sull'impero romano (Centurion) e, col tempo, ho sviluppato un interesse ed una ammirazione tali per quel periodo storico, che ad alcuni poterebbe apparire irrazionale. Non so se avrei comunque sviluppato questo mio interesse, ma mi piace credere che sia stato quel gioco. Concludendo, da videogiocatore incallito, credo che un gioco sia fondamentale per una persona, perchè ne stimola in maniera incredbile la fantasia, più di quanto lo possa fare una qualsiasi altra cosa. Credo infine che si possa dire: "dimmi a cosa giochi e ti dirò chi sei"
Magari diro una cazzata,(ma intanto ormai avrete fatto anche l'abitudine).....ma pensate se questi giochi venissero introdotti anche nella scuola e utilizzati per far migliorare l' apprendimento storico:contratto: .Secondo il mio punto di vista per molti sarebbe uno stimolo non indifferente e poi imparare giocando che figata:sbav: .
Il fatto è che, putroppo, molti giochi, anche di ottima fattura (come quelli Paradox) non sono comunque mai storici fino in fondo, per il fatto stesso che devono dare libertà di azione al giocatore. Il gioco serve a stimolare la fantasia, e a creare un po' di basi, a far entrare la mente nel clima di un epoca. Forse da questo punto di vista potrebbero sì essere utili, ma senza esagerare, senza cioè far passare idee sbagliate. La storia è lo studio di qualcosa di passato che non si può modificare, il che non è compatibile con la definizione di gioco. In oltre talvolta alcuni giochi non sono del tutto storici, per non togliere forza alla giocabilità. Concludendo, il gioco è la parte irrazionale, la scuola quella razionale. Il gico può aiutare, ma non va equivocato con la realtà. Il gioco è in ogni caso una relatà parallela, quale noi vorremmo che fosse, non la realtà stessa. Se dunque esso può essere utile a, come ho già detto, far entrare nella mentalità di un'epoca, non deve essere usato per spiegarla.
Condivido in pieno quello che hai detto.... io l'ho buttata li un po da pirla, il gioco può fare da stimolo,ma poi è sempre qualcosa di soggettivo, tanto è vero che noi siamo appassionati di questo genere,ma amanti della storia,ad altri invece non gli e ne può fregare di meno e magari giocano con la formula uno perchè sono appassionati di motori etc.etc. Ciao Feste
Concordo. A me interessava la storia anche prima di giocare con questo tipo di giochi, direi anzi che i giochi sono venuti di conseguenza ai libri.
I soldatini erano la mia più grande passione, andavo in giro per i mercatini dove c'era sempre qualche bancarella che li vendeva nella classica confezione di plastica trasparente!:sbav: E quando festeggiavo il compleanno si andava nel negozio di giocattoli più fornito e si prendeva la confezione gigante con mezzi corazzati, artiglieria e aviazione (impazzivo poi per la vegetazione e i recinti in plastica ); che bei ricordi!:rambo:
Pensate che io fino a qualche anno fà a dicembre facevo il presepe all'aperto ovviamente le mie bimbe erano felicissime,devo dire anch'io perchè mi piaceva come momento,poi creare:humm: le montagne con il muschio, fare i laghetti i ponti etc. etc.,ma il momento della vera :sbav: personale era a gennaio togliere le statuine e la capanna e piazzarci i carri armati e i soldatini(ovviamente rigorosamente:rambo: camuffato per la vergogna)....alle volte non sò se sono più bruciato io o chi guarda i reality
Potevi sempre affermare di essere impegnato nella realizzazione di un diorama sulla WW2 ...in fondo non ne siamo tutti appassionati !